Test 3 (sistema Circolatorio, Aterosclerosi, Diabete) Flashcards
Che cos’è e che funzione ha il pancreas?
Il pancreas è una ghiandola con una duplice funzione:
- secerne enzimi digestivi nell’ intestino tenue
- produce tre ormoni proteici che regolano la glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue), svolgendo un ruolo fondamentale nella gestione delle riserve energetiche dell’organismo
Quali sono e che funzione hanno le cellule pancreatiche endocrine?
Sono raggruppate nelle isole di Langerhans, si distinguono in:
- cellule beta -> sintesi dell’ormone insulina
- cellule alfa -> sintesi ormone glucagone
- cellule gamma -> sintesi ormone somatostatina
Come viene regolata la glicemia?
L’insulina e il glucagone sono ormoni antagonisti che, insieme, regolano la glicemia.
L’attività di ciascun ormone contrasta quella dell’altro attraverso due circuiti a feedback negativo, uno che abbassa la concentrazione del glucosio tramite il rilascio di insulina e l’altro che innalza il livello di glucosio tramite il rilascio di glucagone.
Questi circuiti modulano con estrema precisione il rapporto tra la quantità di glucosio circolante, pronto all’uso, e quella di glucosio conservato come riserva nelle cellule epatiche e muscolari sotto forma di glicogeno.
La somatostatina è rilasciata dalle cellule gamma quando aumenta la glicemia, per esempio dopo i pasti; essa ha una funzione inibitoria sulle cellule alfa e ß e quindi rallenta la secrezione di insulina e glucagone; inoltre, agisce sul sistema digerente aumentando il tempo di assorbimento dei nutrienti.
Cos’è il diabete mellito e come funziona?
Il diabete mellito (DM) è una grave patologia endocrina in cui le cellule dell’organismo non riescono ad assorbire correttamente il glucosio contenuto nel sangue.
Quando la concentrazione ematica dell’ormone insulina non è sufficiente, oppure quando l’organismo non risponde adeguatamente alla sua azione, le cellule non riescono a ottenere un’adeguata quantità di glucosio e, per procurarsi energia, sono costrette a bruciare le riserve di grassi e proteine.
Allo stesso tempo, il sistema digerente continua ad assorbire il glucosio dal cibo. Il glucosio, di conseguenza, raggiunge una concentrazione nel sangue molto elevata (> di 200 mg/dl a digiuno), o iperglicemia, tanto da essere eliminato tramite l’urina, dove normalmente è assente.
Cos’è l’iperglicemia?
Una concentrazione di glucosio nel sangue troppo elevata ( > 200 mg/dl a digiuno)
Come viene diagnosticato il diabete?
La diagnosi della malattia può essere fatta con un test di tolleranza al glucosio, che misura la sua concentrazione ematica nel tempo.
Cosa succede se il diabete non viene trattato?
Lo stato di iperglicemia prolungato, in assenza di trattamenti adeguati per contrastare la malattia, può provocare disidratazione, cecità, malattie cardiovascolari e renali e danni neuronali.
Come funzione il legame tra insulina e recettore in una persona sana?
normalmente il legame tra insulina e recettore posto nella membrana plasmatica della cellula bersaglio determina una cascata di eventi che permette l’ingresso del glucosio nella cellula:
i trasportatori del glucosio sono traslocati alla membrana plasmatica e il glucosio può entrare nella cellula bersaglio per diffusion facilitata.
Descrivi il diabete di tipo 1 (DM1)
Il diabete di tipo 1 (DM1 o insulino dipendente) è una malattia autoimmune in cui le cellule del sistema immunitario dell’organismo attaccano e distruggono le cellule ß del pancreas. Di conseguenza, il pancreas non riesce a produrre una quantità sufficiente di insulina.
In assenza di insulina le cellule bersaglio non ricevono il segnale che fa sì che i trasportatori di glucosio siano traslocati alla membrana plasmatica e il glucosio si accumula nel sangue.
Il diabete di tipo 1 solitamente si sviluppa durante l’infanzia (viene anche detto diabete giovanile)
Qual’è il trattamento per il diabete di tipo 1
Il trattamento, in questo caso, consiste nell’iniezione, diverse volte al giorno, di insulina umana prodotta da batteri geneticamente modificati.
Descrivi il diabete di tipo 2
Il diabete di tipo 2 (DM2) può essere caratterizzato da una carenza di insulina o, più spesso, dall’incapacità delle cellule bersaglio di reagire in presenza dell’ormone.
Spesso le cellule pancreatiche si adattano al segnale difettoso producendo l’ormone in quantità maggiori; i trasportatori del glucosio, tuttavia, non sono ugualmente disponibili sulla membrana plasmatica per facilitare l’ingresso del glucosio nella cellula: si dice, quindi, che la cellula bersaglio è insulino resistente.
Il DM2 rappresenta il 90% circa dei casi di diabete, in genere si manifesta dopo i 40 anni, ed è spesso associato all’obesità e alla scarsa attività fisica.
Come viene trattato il diabete di tipo 2?
Molti pazienti riescono a tenere sotto controllo il livello ematico di glucosio con un regolare esercizio fisico e una dieta rigorosa, sana ed equilibrata; tuttavia, con il passare del tempo la produzione di insulina da parte delle cellule B può rallentare, tanto da richiedere l’assunzione di farmaci o iniezioni di insulina.
Cos’è l’ipoglicemia?
Alcune persone possiedono cellule B iperattive che rilasciano una quantità eccessiva di insulin nel sangue in seguito all ingestione degli zuccheri.
Come risultato, il livello ematico di glucosio scende velocemente molto al di sotto della norma, una condizione nota come ipoglicemia, che si manifesta in genere 2-4 ore dopo il pasto (come debolezza, fame o nervosismo) e, nei casi più gravi, può portare a convulsioni e perdita di conoscenza.
L’ipoglicemia non è molto frequente e nella maggior parte dei casi può essere tenuta sotto controllo modificando le abitudini alimentari.
Descrivi le lipoproteine
Le lipoproteine trasportano nel sanque i grassi non solubili nell ‘acqua ai diversi organi.
I nucleo delle lipoproteine contiene trigliceridi ed esteri del colesterolo. L’involucro esterno
è costituito da fostolipidi e apoproteine (proteine senza gruppi prostetici, tipo coenzimi)
Cosa sono e che funzione hanno le LDL?
Le LDL (lipoproteine a bassa densità) trasportano principalmente colesterolo utilizzato nelle cellule dell’organismo per edificare le pareti cellulari e produrre ormoni.
Nelle cellule del fegato le LDL vengono demolite.
Se la loro assimilazione nel fegato è perturbata, il tasso sanguigno della LDL aumenta. Allora il colesterolo LDL in eccesso si deposita nelle pareti dei vasi sanguigni, determinando così l’arteriosclerosi.
Perciò un tasso elevato di colesterolo LDL è sfavorevole («cattivo») per il cuore e i vasi sanguigni.
Cosa sono le HDL e che funzione hanno?
Le lipoproteine ad alta densità (HDL) hanno dell proprietà che proteggono dall’arteriosclerosi.
Perciò si chiamano anche colesterolo «buono».
Nell’organismo le HDL raccolgono il colesterolo in eccesso, soprattutto quello già depositato nelle pareti delle arterie, e lo trasportano al fegato, dove viene demolito e finalmente escreto con la bile.
Quindi un tasso troppo basso del colesterolo HDL è stavorevole per il cuore e i vasi sanquigni.
Cosa sono e che funzione hanno le VLDL?
Le lipoproteine a bassissima densità (VLDL) trasportano soprattutto grassi neutri, i cosiddetti trigliceridi, che vengono depositati nelle cellule adipose come riserve di energia oppure utilizzati nelle cellule muscolari come fornitori di energia.
Dalle VLDL «ristrette» per riduzione di volume si formano poi delle LDL nocive. Dato che per trasformare le VLDL si consumano dei costituenti delle «buone» HDL il loro tasso nel sangue diminuisce.
Perciò tassi elevati di trigliceridi sono sfavorevoli per il cuore e i vasi sanguigni.
Come fanno le iperlipidemie a causare l’arteriosclerosi?
Arteriosclerosi significa restringimento («stenos») o addirittura occlusione di un’arteria con le conseguenze che possono derivarne, per esempio un: infarto cardiaco o un ictus cerebrale.
La stenosi vasale comincia con l’accumulo di colesterolo LDL nello strato interno della parete arteriosa (strisce di grasso).
Grossi fagociti (macrofagi) assorbono il colesterolo, dando origine a grandi cellule gonfie come una schiuma (cellule schiumose).
Ad esse si aggregano delle cellule muscolari lisce e delle cellule di tessuto connettivo con le relative fibre.
Così attorno ai grassi accumulati si formano delle specie di «cuscinetti» (chiamati placche) che sporgono nella corrente sanguigna e ostacolano il flusso del sangue.
Quand’è che il fenomeno dell’ arteriosclerosi diventa pericoloso?
Questo fenomeno diventa pericoloso quando una placca si rompe. In questo caso rapidamente si forma un coagulo di sangue (trombo) che occlude l’arteria.
Se succede in una coronaria ne consegue un infarto cardiaco, perché cessa l’irrorazione sanguigna di una parte del muscolo cardiaco (miocardio).
Se un trombo si forma in un’arteria che porta al cervello si ha un ictus cerebrale, perché improvvisamente viene interrotto l’apporto di sangue alla zona cerebrale corrispondente.
Se si occlude un’arteria della gamba v’è il rischio di atrofia dell’arto.
Cosa succede se le iperlipidemie si protraggono per molti anni?
Protraendosi per molti anni le iperlipidemie fungono per così dire da «carburante» della stenosi delle arterie.
Particolarmente minacciosa è la situazione quando i tassi sanguigni del colesterolo nocivo LDL sono troppo alti e quelli del colesterolo protettivo HDL troppo bassi.
Ciò si verifica sovente nei pazienti che già soffrono di sintomi dell’arteriosclerosi (per esempio angina pectoris, infarto cardiaco o ictus cerebrale).