Test 2 (apparato Digerente) Flashcards

1
Q

A quale scopo si nutrono gli animali?

A

A soddisfare tre esigenze fondamentali:
- ottenere l’energia necessaria a svolgere le attività dell’organismo
- disporre delle molecole organiche di base che servono alla costruzione delle strutture del proprio corpo
- assumere le sostanze nutritive essenziali, cioè quelle che non possono fabbricare partendo da materiali grezzi

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2
Q

Come vengono classificati gli animali in base al tipo di dieta?

A
  • erbivori: si nutrono di organismi autotrofi, quali piante e alghe
  • carnivori: si nutrono principalmente di animali
  • onnivori: si nutrono di piante e animali (tutto)
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3
Q

Quali sono i 4 stadi della trasformazione del cibo?

A
  • ingestione
  • digestione
  • assorbimento
  • eliminazione
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4
Q

Spiega la prima tappa della trasformazione del cibo.

A

Ingestione
L’atto del nutrirsi (attraverso la bocca)

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5
Q

Spiega la seconda tappa della trasformazione del cibo.

A

Digestione
La demolizione (prima meccanica e poi chimica) del cibo, che viene convertito in molecole abbastanza piccole da poter essere assorbite dalle cellule del corpo. La digestione scinde i polimeri contenuti nel cibo in monomeri (anche i lipidi, che non sono polimeri, vengono scissi nei loro componenti base ovvero glicerolo e acidi grassi)

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6
Q

Come mai è importante che avvenga la digestione chimica?

A

La maggior parte delle sostanze organiche presenti nel cibo è costituita da proteine, lipidi e carboidrati tutte molecole di grandi dimensioni che non possono essere usate direttamente, per due motivi:
- sono troppo grosse per entrare nelle cellule attraversando la loro membrana plasmatica
- queste macromolecole sono spesso diverse da quelle di cui è costituito il corpo dell’animale che, per costruire ciò di cui ha bisogno, deve partire dai componenti molecolari di base

Gli animali possono quindi utilizzare le molecole ottenute dalla demolizione chimica del cibo per produrre le macromolecole di cui hanno effettivamente bisogno.

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7
Q

Descrivi la terza fase della trasformazione del cibo

A

Assorbimento
Le cellule che rivestono il tubo digerente assorbono i prodotti della digestione, cioè piccole molecole come amminoacidi e zuccheri semplici

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8
Q

Descrivi la quarta tappa della trasformazione del cibo

A

Eliminazione
Le sostanze non digerite sono espulse dal tubo digerente.

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9
Q

Da cosa è composto il sistema digerente?

A

Da un tubo digerente e delle ghiandole ad esso associate: ghiandole salivari, pancreas, fegato.
Queste ghiandole secernono dei succhi digestivi e li riversano nel tubo digerente attraverso appositi dotti: il secreto del fegato viene immagazzinato nella cistifellea prima di essere rilasciato nell’intestino

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10
Q

Cosa sono denti e lingua?

A

Sono organai della cavità orale annessi al sistema digerente

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11
Q

Descrivi il percorso del cibo

A

Il cibo, introdotto dalla bocca e masticato nella cavità orale, viene spinto dalla lingua nella faringe.
Dopo esser stato deglutito, glutito, viene sospinto lungo il sistema digerente dal processo
della peristalsi. In una decina di secondi, il cibo passa dalla faringe attraverso l’esofago e raggiunge
lo stomaco.
Due valvole muscolari a forma di anello, chiamate sfinteri, regolano il passaggio di cibo: il cardias dall’esofago allo stomaco, il piloro o sfintere pilorico dallo stomaco all’ intestino tenue. Il piloro funziona come un laccio in grado di chiudere lo stomaco in modo da trattenervi il cibo per almeno 2-6 ore, un tempo sufficiente perché i succhi gastrici e gli enzimi comincino la digestione.
La fase finale della digestione e l’assorbimento avvengono nell’ intestino tenue nell’arco di 5-6 ore. Le sostanze non digerite transitano lungo l’intestino crasso, dove viene riassorbita l’acqua. Tutto il processo è piuttosto lento (12-24 ore) e porta alla formazione delle feci, che sono accumulate nel retto per poi essere espulse attraverso l’ano.

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12
Q

Cos’è la peristalisi?

A

Una serie di onde successive di contrazione e rilassamento della muscolatura liscia presente nella parete del tubo digerente.

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13
Q

Cosa sono gli sfinteri?

A

Valvole muscolari a forma di anello che regolano il passaggio di cibo nello stomaco:
Cardias dall’esofago allo stomaco
Piloro dallo stomaco all’intestino tenue

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14
Q

Cos’è la saliva?

A

Un liquido ricco di enzimi digestivi.

La saliva contiene molte sostanze importanti per la trasformazione del cibo. Una glicopróteina protegge il delicato rivestirmento della bocca e lubrifica il cibo per facilitarne la deglutizione. Alcune sostanze tampone neutralizzano gli acidi presenti nel cibo, impedendo loro di danneggiare i denti. Il lisozima, un enzima della saliva, svolge un’azione antibatterica uccidendo molti microrganismi pericolosi che entrano in bocca insieme
al cibo o che sono contenuti in esso. Un altro enzima, l’amilasi salivare (o ptialina) avvia l’idrolisi dell’amido (un polisaccaride) contenuto nei cibi a base di carboidrati, come i biscotti.
Dall’idrolisi dell’amido, tramite la ptialina, si ottengono maltosio (un disaccaride costituito da due unità di glucosio) e destrina (un polisaccaride formato da alcune unità di glucosio), due fonti energetiche. L’azione dell’amilasi salivare continua per circa un’ora dopo che il cibo è stato inghiottito, poi viene inattivata dall’acido cloridrico prodotto nello stomaco.

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15
Q

Quante e quali sono le ghiandole salivari?

A

6:
- due parotidi, poste sotto le orecchie
- due sottomandibolari, vicino all’angolo interno della mandibola
- due sottolinguali, collocate sotto la lingua

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16
Q

Cosa sono il lisozima e l’amilasi?

A

Il lisozima, un enzima della saliva, svolge un’azione antibatterica uccidendo molti microrganismi pericolosi che entrano in bocca insieme al cibo o che sono contenuti in esso.
Un altro enzima, l’amilasi salivare (o ptialina) avvia l’idrolisi dell’amido (un polisaccaride) contenuto nei cibi a base di carboidrati, come i biscotti.

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17
Q

Elenca i denti

A
  • due incisivi, usati per mordere
  • due canini, lacerare la carne ed uccidere le prede
  • due premolari e tre molari (l’ultimo è il dente del giudizio): frantumano e spezzettano il cibo
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18
Q

Descrivi la composizione dei denti

A

I denti dei mammiferi sono costituiti da una corona, la parte che sporge dalla gengiva, dal colletto, che congiunge corona e radice, e dalla radice, la parte inserita negli alveoli dentari, che sono cavità nelle ossa mandibolari e mascellari. La corona è ricoperta e protetta dallo smalto, sostanza mineralizzata (la più dura di tutto l’organismo) al di sotto della quale si trova la dentina, un tessuto connettivo composto per circa il
70% da apatite (un minerale) e per il resto da fibre di collagene. La dentina della radice, invece, è rivestita dal cemento, sostanza che per struttura e composizione chimica ricorda il tessuto osseo e si inserisce negli alveoli. Dentro la dentina si trova la cavità pulpare, una cavità interna al dente, che si prolunga lungo
tutta la radice e sbocca all’apice di questa nel forame apicale, da cui passano i vasi sanguigni, linfatici, e i nervi contenuti nella polpa (un tessuto connettivo).

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19
Q

Descrivi la lingua

A

La cavità orale ospita, infine, la lingua, un importante organo muscolare rivestito da papille gustative. Queste ultime contengono i recettori del gusto, in grado di trasmettere al cervello gli stimoli provenienti dal cibo.
La lingua rimescola il cibo con la saliva e lo plasma in una massa che prende il nome di bolo. A questo punto termina la fase orale della digestione, il bolo viene deglutito grazie alla lingua che lo spinge verso la faringe, dove comincia la fase faringea.

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20
Q

Come funziona la deglutizione?

A

Durante la deglutizione, il passaggio del bolo nell’esofago è controllato dal movimento coordinato dello sfintere esofageo e dell’epiglottide, una piega di tessuto cartilagineo e fibroso che chiude l’ingresso alla laringe.

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21
Q

Spiega il funzionamento dell’esofago

A

L’esofago è un canale rivestito da una parete muscolare che ha il compito di convogliare il bolo alimentare dalla faringe allo stomaco (fase esofagea della digestione). I muscoli del primo tratto dell’esofago sono muscoli scheletrici, quindi volontari: siamo noi, infatti, che decidiamo di deglutire il cibo, una volta
masticato. Il resto dell’esofago, invece, è costituito da muscoli lisci e si contrae in modo involontario; le onde successive spingono il bolo verso lo stomaco, tramite la peristalsi. I muscoli si contraggono sopra il bolo, spingendolo verso il basso, mentre quelli attorno al bolo si rilassano, consentendo l’apertura del
canale; queste ondate di contrazione si susseguono finché il bolo ragginge lo stomaco.
L’esofago è costituito da quattro strati di tessuto, le tonache, organizzati in maniera differente

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22
Q

Nell’esofago come funziona la tonaca muscolare?

A

La tonaca muscolare è costituita da due strati di tessuto muscolare liscio con orientamento
different (uno longitudinale esterno e uno circolare interno). Contraendosi, lo strato circolare restringe
il lume dell’organo, mentre quello longitudinale lo accorcia. I due strati lavorano in modo alternato creando il movimento ondulatorio tipico della peristalsi.

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23
Q

Nell’esofago come funziona la tonaca mucosa?

A

La tonaca mucosa è costituita da tessuto epiteliale, con cellule che secernono muco, e da tessuto connettivo. L’epitelio stratificato consente una sostituzione continua delle cellule superficiali che vengono rimosse dal passaggio del bolo.

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24
Q

Nell’esofago come funziona la tonaca sierosa?

A

La tonaca sierosa riveste l’esofago all’esterno; è formata da un sottile strato di cellule epiteliali che
secernono un liquido lubrificante.

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25
Q

La tonaca sottomucosa nell’esofago come funziona?

A

La tonaca sottomucosa consiste in uno strato di tessuto connettivo lasso, in cui si trovano i vasi
sanquigni e linfatici e le terminazioni nervose. E uno strato resistente ed elastico, che può allargarsi e restringersi mano a mano che il bolo scene lungo l’esofago.

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26
Q

Cosa succede al bolo nello stomaco?

A

Nello stomaco avviene parte della digestion chimica, grazie alla secrezione di un succo gastrico costituito da muco, enzimi e acido cloridrico, HC1 (il pH del succo gastrico vale circa 2).
Il succo gastrico è sufficientemente acido da rompere le cellule presenti nel bolo alimentare, denaturare le proteine e uccidere molti dei microrganismi ingeriti con il cibo.

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27
Q

Com’è composta la superficie interna dello stomaco?

A

la superficie interna della parete dello stomaco presenta estesi ripiegamenti ed è punteggiata
da fossette gastriche collegate alle ghiandole gastriche. Queste ghiandole sono costituite da tre tipi di cellule che secernono diversi componenti del succo gastrico. Le cellule mucose secernono il muco, che lubrifica e protegge il rivestimento dello stomaco, e il fattore intrinseco, una glicoproteina necessaria per
l’assorbimento della vitamina B, da parte dell’intestino. Le cellule parietali secernono ioni idrogeno, H*, e ioni cloruro, Cl°, nel lume dello stomaco (ciò equivale a una secrezione netta di HCI).
Le cellule principali secernono il pepsinogeno, la forma inattiva dell ‘enzima digestivo pepsina.

28
Q

Come si forma la pepsina?

A

la pepsina, cioè la forma attiva dell’enzima digestivo. Il pepsinogeno e l’HCI sono secreti nel lume dello stomaco, dove l’ambiente acido fa sì che parte del pepsinogeno sia convertito in pepsina. La pepsina, a sua volta, stimola la conversione di altre molecole di pepsinogeno, innescando una reazione a catena che costituisce un esempio di regolazione a feedback positivo, in cui il prodotto finale stimola la formazione di ulteriori quantità del prodotto stesso.

La pepsina da inizio alla digestione chimica delle proteine frammentando le catene polipeptidiche in catene più piccole, che verranno ulteriormente demolite dall’ intestino tenue.

29
Q

Cosa impedisce ai succhi gastrici di digerire il rivestimento dello stomaco?

A

La secrezione della pepsina nella forma inattiva protegge le cellule delle ghiandole gastriche;
il muco inoltre, protegge le pareti dello stomaco sia dalla pepsina sia dagli acidi gastrici. Nonostante ciò, le cellule dell’epitelio dello stomaco sono continuamente “usurate” ma, grazie ai processi di divisione cellulare, l’epitelio viene completamente sostituito da nuove cellule ogni tre giorni circa.
Un’altra forma di protezione dello stomaco è data dal fatto che le ghiandole gastriche non secernono continuamente gli acidi nello stomaco: la loro attività, infatti, è regolata da una combinazione di se-
gnali nervosi e ormonali, in particolare dall ormone gastrina, secreto dalle cellule G.

30
Q

Cosa succede al bolo dopo più ore nello stomaco?

A

Grazie ai processi chimici e meccanici che avvengono nello stomaco, ciò che vi era entrato come una massa solida di cibo, il bolo, è ora diventato una specie di brodo acido, ricco di sostanze nutritive, che prende il nome di chimo. Dopo un pasto, occorrono da 2 a 6 ore perché lo stomaco si svuoti del tutto, dal momento che esso rilascia solo piccolissime quantità di chimo per volta.

31
Q

Cos’è il reflusso gastroesofageo

A

In genere, il passaggio tra esofago e stomaco è chiuso dalla contrazione del cardias fino all’arrivo del bolo. Occasionalmente, però, può verificarsi il reflusso di chimo acido nella porzione terminale dell’esofago, una condizione chiamata pirosi gastrica o, più comunemente “bruciore di stomaco” anche se sarebbe
più corretto definirla “bruciore d’esofago”. In alcune persone il reflusso si manifesta in modo frequente
e intenso, provocando gravi danni al rivestimento dell’esofago: si parla in questo caso di reflusso gastroesofageo.

Si può curare cambiando stile di vita, in casi peggiori con farmaci inibitori della pompa protonica che impedisce la produzione di ioni idrogeno necessari alla formazione dell’acido cloridrico.
Se i farmaci non sono sufficienti si può intervenire per via chirurgica restringendo il cardias

32
Q

Cosa sono le ulcere gastriche?

A

A volte, però, quest protezione non funziona e nella parete dello stomaco si sviluppano lesioni chiamate ulcere gastriche. Il sintomo principale di questo disturbo è un forte dolore alla porzione superiore dell’addome qualche ora dopo aver mangiato.
Fino ad alcuni anni fa si pensava che le ulcere gastriche dipendessero da una produzione eccessiva di acido o da una scarsa presenza di muco, a loro volta causate da fattori come stress, ma anche assunzione eccessiva di caffè, alcol, fumo o di alcuni farmaci come aspirina e ibuprofene.

Oggi il responsabile principale è stato identificato in un batterio dalla forma a spirale
chiamato Helicobacter pylori. Il basso pH dello stomaco uccide la maggior parte dei microbi, ma non H. pylori, che è tollerante agli acidi. Il batterio si insinua nel muco e rilascia sostanze chimiche nocive, provocando una perdita localizzata del muco protettivo, con conseguente danno al rivestimento dello stomaco. In caso di infezione, i globuli bianchi si spostano sulla parete gastrica e la loro presenza induce un lieve stato infiammatorio chiamato gastrite.
Le ulcere gastriche si formano quando la pepsina e l’acido cloridrico distruggono le cellule epiteliali dello stomaco a una velocità superiore a quella di rigenerazione, tanto che alla fine l’erosione è tale da provocare la formazione di un vero e proprio buco. Queste perforazioni possono causare gravi infezioni
dell’addome o emorragie interne.

Cure: combinazione di antibiotici e bismuto, oppure farmaci che riducono l’acidità dello stomaco.

33
Q

Spiega il processo del cibo nell’intestino tenue.

A

L’intestino tenue è l’organo più lungo del tubo digerente: in un adulto l’intestino tenue supera i 6 m di lunghezza e va dal piloro alla valvola ileocecale, che lo separa dall’intestino crasso.
Viene suddiviso in tre parti distinte:
duodeno (circa 25 cm),
digiuno (circa 2,5 m)
ileo (circa 3,5 m)
è piuttosto sottile, con un diametro di circa 2,5 cm.
Due ghiandole, pancreas e fegato, aiutano l’intestino tenue nell’azione digestiva.
Pancreas e cistifellea rilasciano i loro secreti nel duodeno: qui succo pancreatico e bile si mescolano con gli enzimi digestivi secreti dalla parete intestinale e con il chimo proveniente dallo stomaco.

34
Q

Funzione del pancreas

A

Il pancreas produce il succo pancreatico, una miscela di enzimi digestivi immersi in una soluzione basica rica di bicarbonato di sodio (NaHCO3). Quest’ultimo svolge unazione tampone che neutralizza l’acidità del chimo in arrivo dallo stomaco.

35
Q

Funzione del fegato

A

Tra le numerose funzioni del fegato c’è anche la produzione della bile, una soluzione di sali in grado di emulsionare i grassi, rendendoli più suscettibili all’attività degli enzimi digestivi.
Prima di essere riversata nell’intestino, la bile viene accumulata nella cistifellea, collocata alla base del fegato.

36
Q

Come funziona la digestione dei carboidrati?

A

La digestione dei carboidrati ha inizio nella cavità orale e si completa nell’intestino tenue. L’enzima amilasi pancreatica idrolizza l’amido che non è stato demolito nella bocca trasformandolo in maltosio, il quale, a sua volta, viene scisso in glucosio dalla maltasi.
La saccarasi idrolizza il saccarosio il comune zucchero da tavola) e
la lattasi il lattosio, un disaccaride presente nel latte e nel formaggio.

37
Q

Come funziona la digestione delle proteine?

A

Nell’intestino tenue si completa anche la digestione delle proteine, già cominciata nello stomaco: pancreas e duodeno secernono enzimi idrolitici che demoliscono completamente i polipeptidi in amminoacidi. In particolare, tripsina e chimotripsina frammentano i polipeptidi in molecole più corte, mentre due altri enzimi, l’amminopeptidasi e la carbossipeptidasi, staccano un amminoacido alla volta, lavorando alle
estremità opposte della catena polipeptidica. Un ultimo enzima, la dipeptidasi, idrolizza i frammenti composti solo da due o tre amminoacidi.

38
Q

Come funziona l’idrolisi degli acidi nucleici?

A

Un altro gruppo di enzimi, chiamati nucleasi, idrolizza gli acidi nucleici. Le nucleasi secrete dal pancreas scindono le molecole di DNA e RNA contenute nelle cellule presenti nel cibo in nucleotidi, i quali poi vengono scissi da altri enzimi in basi azotate, zuccheri e gruppi fosfato.

39
Q

Come funziona la digestione dei lipidi?

A

A differenza di quanto accade per amido e proteine, la digestione dei lipidi comincia solo nel duodeno e risulta difficoltosa perché i lipidi sono insolubili in acqua. I sali biliari contenuti nella bile scindono le particelle lipidiche in goccioline più piccole, un processo chiamato emulsione. In questo modo aumenta la superficie di lipidi esposta all’azione della lipasi, un enzima pancreatico che li scinde in acidi grassi
e glicerolo.

40
Q

Come avviene l’assorbimento?

A

La funzione principale della restante porzione di intestino tenue (il digiuno e l’ileo) è l’assorbimento
di sostanze nutritive e acqua.
L’assorbimento è possible grazie alla particolare struttura delle pareti dell’intestino tenue. La superficie deputata all’assorbimento è molto estesa, questo è possibile grazie alla presenza di diversi tipi di pieghe ed estroflessioni. La parete interna dell’intestino è ripiegata in pliche circolari che presentano molte piccole estroflessioni digitiformi chiamate villi. Ciascuna cellula epiteliale che riveste un villo possiede, a sua
volta, minuscole estroflessioni superficiali dette microvilli che, nel loro insieme, costituiscono l’orletto a spazzola; essi si estendono nel lume intestinale aumentando notevolmente la superficie attraverso la quale sono assorbiti i nutrienti.

41
Q

Com’è fatto l’epitelio che ricopre i villi?

A

Lepitelio che ricopre i villi è costituito da un solo strato di cellule cilindriche che possiedono morfologia e funzione diversein base alla posizione:
gli enterociti, in particolare, sono cellule assorbenti che secernono gli enzimi che vanno a costituire il
succo enterico;
le cellule caliciformi producono il muco che protegge le pareti dell’intestino.

42
Q

Come funzionano i trasporti delle sostanze nei villi?

A

Alcune sostanze sono assorbite per diffusione semplice; altre sono trasportate attivamente contro gradient di concentrazione nelle cellule epiteliali. Ciascun villo è attraversato da un vaso linfatico e da una rete di capillari sanguigni. Dopo che acidi grassi e glicerolo sono stati assorbiti da una cellula epiteliale, vengono riassemblati in lipidi, rivestiti di proteine e trasportati a un vaso linfatico. Altre sostanze nutritive, come gli amminoacidi e i monosaccaridi, fuoriescono dall’epitelio intestinale e attraversano la sottile parete dei capillari per raggiungere il circolo sanguigno, che li trasporterà fino al fegato tramite la vena porta epatica. Dal fegato le sostanze nutritive raggiungono il cuore e gli altri organi

43
Q

Cos’è il sistema nervoso enterico?

A

Ha sede nelle mucose di esofago, stomaco e intestino e coordina la motilità del tratto gastrointestinale.

44
Q

Che ruolo ha il sistema endocrino nelle fasi digestive?

A

Anche il sistema endocrino gioca un ruolo importante nel controllo delle fasi digestive;
una sere di ormoni, trasportati attraverso il circolo sanguigno e rilasciati dallo stomaco e dal duodeno, assicura che le secrezioni digestive siano presenti solo se necessarie.

45
Q

Cosa succede quando il cibo arriva nello stomaco (a livello ormonale)?

A

Quando il cibo arriva allo stomaco, ne distende le pareti e stimola il rilascio dell’ormone gastrina da parte di alcune cellule della mucosa gastrica; la gastrina entra nel circolo sanguigno e torna allo stomaco (che è contemporaneamente l’organo che la produce e il suo bersaglio), dove stimola la produzione di HCI. Quando il pH diventa troppo basso (valori inferiori a 3), il rilascio di gastrina viene inibito; livelli più bassi dell’ormone nel sangue, a loro volta, inducono le ghiandole gastriche a secernere meno succhi gastrici (un esempio di meccanismo a feedback negativo).

46
Q

Cosa succede quando il chimo passa dallo stomaco al duodeno (a livello ormonale)?

A

Quando il chimo passa dallo stomaco al duodeno, quest ultimo risponde alla presenza di amminoacidi e acidi grassi nel chimo rilasciando l’enterogastrone, un gruppo di ormoni duodenali che comprende la secretina e la colecistochinina:
- la secretina stimola il pancreas a rilasciare una soluzione di bicarbonato di sodio che neutralizza l’acidità del chimo e inibisce la produzione di gastrina;
- la colecistochinina (CCK) stimola il rilascio di enzimi digestivi dal pancreas e lo svuotamento della cistifellea con rilascio di bile.

47
Q

Caso succede se il chimo è pieno di grassi? A livello ormonale

A

Se il chimo è ricco di grassi, gli alti livelli di CCK e secretina inibiscono la peristalsi e la secrezione di succhi gastrici, rallentando il processo digestivo.

48
Q

Che cos’è il pancreas?

A

Il pancreas è una ghiandola esocrina ed endocrina annessa al tubo digerente. Ha forma triangolare e si trova nella parte superiore sinistra dell’addome, proprio sotto un’ansa del duodeno.
Svolge due funzioni fondamentali: il controllo del metabolismo del glucosio e la produzione del succo pancreatico, che contiene alcuni enzimi digestivi. Ogni funzione è svolta da una porzione
ben precisa del pancreas.

49
Q

Che funzione ha la parte endocrina del pancreas?

A

La parte endocrina del pancreas, che corrisponde all’1% delle cellule pancreatiche, è costituita dalle isole di Langerhans, agglomerati concentric di cellule sensibili alla glicemia (il livello del glucosio nel sangue) che producono i due ormoni che la regolano (insulina e glucagone), riversandoli all’interno del circolo sanguigno.

50
Q

Che funzione ha la parte esocrina del pancreas?

A

Produce il succo pancreatico e lo rilascia nel duodeno attraverso il dotto pancreatico.

51
Q

Da cosa è composto il succo pancreatico?

A

il succo pancreatico è costituito da una soluzione basica contenente diversi enzimi coinvolti nella digestione chimica del cibo.
Gli enzimi vengono prodotti in forma inattiva e convertiti in forma attiva nel duodeno, quando entrano in contatto con il cibo, per evitare che il pancreas stesso o l’intestino vengano digeriti.

52
Q

Descrivi la struttura del fegato

A

Il fegato occupa una posizione strategica nel corpo, tra l’intestino e il core. E ricoperto da una capsula di tessuto connettivo e avvolto nel peritoneo, una membrana sierosa che riveste la cavità addominale e che ricopre la maggior parte degli organi interni.
L’unità funzionale del fegato è rappresentata dal lobulo epatico (Figura 15), una struttura poligonale costituita da cellule epiteliali specializzate dette epatociti, disposte intorno a un vaso sanguigno (vena centrale).
i capillari provenienti dall’intestino tenue e dall’intestino crasso convergono in vasi che terminano nella vena porta, la quale trasporta le sostanze nutritive assorbite dall’intestino direttamente al fegato.
Questo organo, quindi, è il primo ad avere accesso alle sostanze assorbite dopo un pasto. Il fegato riceve sangue ossigenato dall’arteria epatica

53
Q

Quali sono le funzioni del fegato?

A
  • produzione della bile
  • rimuove l’eccesso di glucosio nel sangue
  • controlla il metabolismo dei lipidi sintetizzando lipoproteine
  • degradazione dell’emoglobina e dei globuli rossi che non sono pienamente funzionali
  • modificare eventuali sostanze tossiche assorbite
  • deposito di ferro e vitamine
54
Q

Che cos’è la bile?

A

una soluzione acquosa isotonica costituita principalmente da acqua (95%), elettroliti, lipidi, proteine
o pigmenti (tra cui la bilirubina). La secrezione della bile è fondamentale per la digestione e l’assorbimento dei lipidi, che avviene graze alla presenza dei sali biliari, molecole sintetizzate a partire dal colesterolo e formate da una parte liposolubile e una idrosolubile (molecole anfipatiche). Una volta immessi nell’intestino, i sali biliari vanno a inserirsi nelle gocce lipidiche con la porzione liposolubile, impedendo loro di unirsi per formare gocce più grosse; in questo modo, emulsionano i globuli di grasso in minuscole goccioline chiamate micelle, aumentando ‘area accessibile alle lipasi (gli specifici enzimi pancreatici deputati alla digestion lipidica).

55
Q

Spiega il processo di rimozione dell’eccesso di glucosio dal sangue

A

Il fegato rimuove l’eccesso di glucosio nel sangue, convertendolo in glicogeno (un polisaccaride) che poi accumula e conserva nelle sue cellule.
Il fegato è in grado di produrre glucosio dai monosaccaridi fruttosio e galattosio o dall’acido lattico, di con-
vertire in glucosio alcuni amminoacidi e altre molecole (come il piruvato e il lattato) attraverso la gluconeogenesi, un importante processo metabolico.
Bilanciando la quantità di glicogeno immagazzinata rispetto alla quantità di glucosio rilasciata nel sangue, il fegato svolge un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo corporeo.

56
Q

Come avviene il controllo del metabolismo dei lipidi?

A

I fegato controlla il metabolismo dei lipidi sintetizzando lipoproteine. Tra le lipoproteine che produce il fegato ricordiamo le HDL (lipoproteine ad alta densità), le LDL (lipoproteine a bassa densità) e le VLDL (lipoproteine a densità molto bassa), tutte coinvolte nella regolazione del livello di colesterolo nel sangue.
Le cellule epatiche sintetizzano molte proteine essenziali per diverse funzioni del corpo; tra queste vi sono proteine coinvolte nella coagulazione e nel mantenimento dell’equilibrio osmotico del sangue.

57
Q

Spiega la struttura dell’ intestino crasso

A

L’intestino crasso è lungo circa 1,5 m, con un diametro di 5 cm;
è diviso in tre regioni, il cieco, il colon e il retto. Esso si collega all’intestino tenue attraverso una giunzione a forma di T dotata di uno sfintere (la valvola ileocecale) che regola il passaggio delle sostanze non assorbite provenienti dall’intestino tenue.
Uno dei bracci della T è il cieco, un sacco a fondo chiuso, provvisto di una piccola estensione detta appendice .

58
Q

Quali sono le funzioni del colon?

A

Una dele funzioni principali del colon è l’assorbimento dell’acqua. Nel complesso, ogni giorno, entrano nel lume del tubo digerente circa 7 litri di liquidi, che diluiscono i vari succhi digestivi. Circa il 90% di quest’acqua è riassorbito nel sangue e nei liquidi tissutali a livello dell’intestino tenue e del colon.
Mano a mano che l’acqua è riassorbita, i resti di cibo non digeriti, spinti lungo il colon da movimenti peristaltici, diventano sempre più solidi trasformandosi, infine, nelle feci, prodotti di scarto costituiti perlopiù da fibre vegetali non digerite e da batteri che di norma vivono nel colon.

59
Q

Cosa succede alle feci?

A

Le feci sono immagazzinate nella porzione terminale dell’intestino crasso, il retto, fino al momento dell’eliminazione, quando forti contrazioni del colon provocano il bisogno di defecare,
Due sfinteri, uno esterno di muscolatura scheletrica (volontaria), e uno interno, regolano l’apertura dell’ano. Quando lo sfintere esterno è rilassato le contrazioni del retto espellono le feci.

60
Q

Cosa sono le epatiti?

A

Il fegato può essere infettato da alcuni virus in grado di provocare le epatiti, malattie che si manifestano con nausea, vomito, stanchezza e febbre. In seguito la pelle e la sclera (bianco degli occhi) si co-
lorano di giallo (ittero) perché la bilirubina entra nel circolo sanguigno a causa della distruzione degli epatociti.
Le epatiti A ed E hanno un decorso di 1-2 mesi, la B e la C durano 3-4 mesi. Il virus
D non infetta mai da solo, ma sempre insieme al virus B, di cui peggiora la prognosi, cioè l’aspettativa di guarigione.
Nel 30% dei casi le epatiti B e C possono diventare croniche e, col tempo, portare alla distruzione del fegato per cirrosi, che consiste nella sostituzione degli epatociti con tessuto connettivo inadatto a svolgere i compiti della ghiandola.
I virus A ed E si trasmettono attraverso cibo infetto (via oro-fecale), gli altri attraverso il contatto con sangue infetto e i rapporti sessuali non protetti. Esistono anche forme di epatite tossica, dovute a un vero e proprio avvelenamento degli epatociti. La più comune è quella alcolica, che può portare a cirrosi.

61
Q

Cos’è la calcolosi biliare?

A

La calcolosi biliare è una patologia provocata dalla presenza di calcoli all’interno della cistifellea o del coledoco, il dotto in cui la bile scorre dal fegato al duodeno. Nella cistifellea viene immagazzinata la bile secreta dal fegato. Se aumenta la concentrazione del colesterolo oppure diminuisce quella degli acidi biliari, il colesterolo precipita formando cristalli, che a loro volta costituiscono il primo nucleo per la formazio-
ne dei calcoli. Questa patologia colpisce più frequentemente soggetti di sesso femminile in sovrappeso, che consumano molti grassi.

62
Q

Cos’è la pancreatite?

A

La pancreatite è un’infiammazione del pancreas che può avere varie cause. Una delle più comuni è l’aumento della pressione delle vie biliari ostruite da un calcolo. La bile ristagna e provoca una reazione infiammatoria da parte dell’organo, che prende il nome di pancreatite acuta.

63
Q

Quali sono le patologie dell’intestino?

A

I disturbi intestinali più comuni sono la diarrea e la stipsi, dovuti a infezioni o alterazioni della motilità intestinale che modificano il riassorbimento di liquidi nel colon: troppa acqua nel caso della diarrea, troppo poca in quello della stipsi. A volte la diarrea può essere causata da intossicazioni alimentari (consu-
mo di cibi con una carica batterica elevata) e si può manifestare in associazione con vomito.
L’intestino è anche il bersaglio di importanti patologie infiammatorie; le più importanti e comuni sono il morbo di Crohn, una malattia di origine autoimmune, e la rettocolite ulcerosa, che può anche avere una base psicogena (cioè di origine psichica).
L’intestino è anche sede di una delle forme più comuni di cancro, il tumore del colon-retto, che nei paesi occidentali rappresenta il terzo tumore maligno per incidenza e mortalità.

64
Q

Cos’è il tasso metabolico?

A

La somma di energia richiesta da tutte le reazioni biochimiche che si svolgono in un dato intervallo di tempo.

65
Q

Cos’è il metabolismo basale?

A

Il numero di kilocalorie necessarie ad un animale a riposo per alimentare i processi vitali in un dato intervallo di tempo.

66
Q

Come viene definita l’obesità?

A

Attraverso l’ Indice di massa corporea: dividere il peso corporeo per il quadrato della statura