Tessuto Muscolare Flashcards
Da cosa sono caratterizzati i tessuti muscolari?
Eccitabilità -> modificano pot di memb
Conducibilità -> memb conduce corrente
Contrattilità -> fibre muscolari si accorciano
Dove è presente il tessuto muscolare scheletrico?
TESSUTO MUSCOLARE STRIATO SCHELETRICO sede:
• muscoli scheletrici - dell’apparato locomotore
• muscoli mimici (pellicciai) → epimisio → derma
• muscoli estrinseci dell’occhio
• muscoli dell’orecchio medio
TESSUTO MUSCOLARE STRIATO (VISCERALE)
non scheletrico / non cardiaco sede:
• lingua, palato molle
• laringe, faringe, parte superiore esofago
• muscolo sfintere esterno dell’ano e m. sfintere dell’uretra
Come è organizzato il bicipite?
Osserviamo il muscolo bicipite che ha due capi (uno prossimale e uno distale). Il capo distale si inserisce sul radio e il capo prossimale sull’omero. Ha la forma di grande fuso. Ha la caratteristica di avere una superficie rivestita da tessuto connettivale denso noto come EPIMISIO. Dall’EPIMISIO emanano setti connettivali che avvolgono i fasci di fibre muscolari formando il PERIMISIO. Il perimisio si ramifica ulteriormente in sepimenti più delicati di connettivo reticolare che avvolgono ciascuna fibra muscolare costituendo l’ENDOMISIO. L’endomisio prende contatto con la componente di sostanza amorfa della membrana basale di ogni fibra muscolare.
Il muscolo è un organo?
Il muscolo è un ORGANO in quanto è formato da diversi tessuti (tessuto connettivo e muscolare). Il muscolo è innervato e vascolarizzato altrimenti non si potrebbe contrarre. I vasi sanguiferi e i nervi seguono le ramificazioni del connettivo distribuendosi all’interno del muscolo. I vasi, inoltre, si ramificano in una ricca rete capillare che avvolge ogni singola fibra. Anche i nervi, con le loro più fini ramificazioni, raggiungono ciascuna fibra muscolare. La finezza dei movimenti e la velocità di contrazione è dovuta proprio al fatto che ogni singola fibra è innervata.
Come è composta la fibra muscolare scheletrica?
La fibra muscolare scheletrica è un SINCIZIO POLINUCLEATO che si forma durante lo sviluppo embrionale in seguito alla fusione di cellule muscolari embrionali mononucleate (MIOBLASTI). Non possiamo definirla quindi cellula in quanto è una struttura sovracellulare. E’ un sincizio in cui i nuclei si trovano in posizione ipolemmale, cioè periferici sotto la membrana plasmatica e sono schiacciati.
La fibra muscolare striata scheletrica appare come un cilindro di dimensioni elevate con diametro tra i 10 e 100 micrometri e una lunghezza che può variare da 1 mm fino a diverse decine di cm. La fibra muscolare non si adatta alla lunghezza del muscolo (vi sono muscoli molto lunghi come il sartorio che si trova nella parte interna della coscia). Il muscolo nella maggior parte dei casi ha, infatti, un insieme di fibre che si susseguono testa- coda per tutta la lunghezza del muscolo.
Deriva dal mesoderma parassiale
Qual è la differenza tra i tre tipi di fibre?
Notiamo le differenze tra i vari muscoli. Il muscolo scheletrico presenta cilindri con nuclei ipolemmali e in sezione trasversa le miofibrille appaiono come punti. Diametro 10-100um lunghezza 1-40 mm
Il cardiaco è formato da cellule che hanno la forma di corti cilindri biforcati e le fibre hanno un solo nucleo. Nelle sezione trasversa hanno forma circolare con nucleo o senza nucleo (dipende da dove è caduto il taglio, se è caduto dove il nucleo non c’è non vedremo il nucleo).
Diametro 14-20um lunghe 75-80 um
Le fibre muscolari lisce hanno un solo nucleo e non hanno assolutamente striatura trasversale e hanno un accenno di longitudinale
Diametro 3-8um lunghe 15-200 um
Cosa si nota al microscopio a luce polarizzata se analizziamo fibre muscolari striate scheletriche?
Tale microscopio grazie alle lenti (incrociate) mette in evidenza strutture rifrangenti o birifrangenti. Il microscopio a luce polarizzata è utile per osservare le strutture ordinate. Nell’esame a luce polarizzata il contrasto delle bande trasversali è invertito: Notiamo bande gialline, chiare dette BIRIFRANGENTI o ANISOTROPE (che sono in realtà le bande scure e rifrangenti viste al MO, dette bande A). Alternate alle bande birifrangenti, notiamo bande scure e
MONORIFRANGENTI dette ISOTROPE (che invece sono le bande poco colorabile, Bande I).
E al MO a luce trasmessa invece?
IMMAGINE AL MO a luce trasmessa: vediamo bande colorate più scure alternate a bande colorate più chiare (vedi ingrandimento). Le bande scure corrispondono a quelle chiare al microscopio a luce polarizzata (birifrangenti) e quelle che qui sono chiare corrispondono a quelle scure del microscopio a luce polarizzata (monorifrangenti).
Da cosa è costituito un sarcomero?
filamenti di miosina che occupano l’intera banda A e sono più spessi nella parte centrale dove appaiono muniti di ponti trasversali che nel loro insieme costituiscono la linea M.
i filamenti sottili decorrono per la banda I (banda chiara) e poi entrano nella banda A dove si interdigitano con i filamenti di miosina. La parte centrale della banda A, denominata banda H, è meno densa in quanto non è occupata dai filamenti sottili. La banda H può infatti essere definita la parte centrale della banda A dove non penetrano i filamenti sottili provenienti dalle due linee Z del sarcomero.
Come appare in sezione trasversale un sarcomero?
Se taglio l’emibanda I ottengo la sezione trasversale dei filamenti di actina disposti ai vertici di un esagono.
Se la sezione trasversa cade dove i filamenti si sovrappongono vediamo anche i filamenti di miosina disposto al centro dell’esagono (ogni filamento di miosina è quindi circondato da 6 filamenti di actina).
Se la sezione trasversa cade a livello della linea M noto solo i filamenti di miosina e le proteine trasverse della linea M che servono a tenere insieme i filamenti di miosina.
Nella banda H trovo solo i filamenti di miosina.
Da cosa è caratterizzata la miosina II?
miosina Il - una coda e due teste
È una proteina esamerica di forma bastoncellare (lunga circa 150 nm) costituita da 6 catene polipeptidiche, 2 catene pesanti, e 4 catene leggere. ogni catena pesante ha una conformazione ad a-elica e le 2 catene sono avvolte a spirale una sull’altra.
a un’estremità le 2 catene pesanti si separano ripiegandosi in 2 strutture globulari, a forma di bastoncello allungato proiettate ad angolo retto vi corrispondono due siti di legame uno per l’ATP ed uno per l’actina. alle 2 teste globulari sono associate 4 catene leggere, uguali a due a due
Il tratto di connessione tra teste e code detto zona cerniera permette le variazioni conformazionali
Il punto di connessione invece è detto snodo
294 molecole di miosina II formano i filamenti spessi
Lunghezza 1,5 um e 510kDa
Da cosa è formato un miofilamento spesso?
La molecole di miosina II parallele tra loro e all’asse del miofilamento
La polarità delle molecole di miosina è opposta in ciascun filamento in modo che le teste si trovano in periferia le code al centro : formano un FASCIO OPPOSITO POLARE
Le teste delle molecole di miosina si intervallano longitudinalmente tra loro con uno spazio di 14.3 nm. In ciascun segmento di miosina vi sono 6 ponti diretti verso i filamenti di actina che occupano i vertici di un esagono. Ogni struttura si ripete circa ogni 42.9 nm. TUTTA la struttura è così ordinata grazie alla presenza di molteplici proteine.
Quali proteine sono associate ai filamenti di miosina?
La linea M è formata da proteine quali miomesina, proteina M e creatinfosfochinasi. La proteina C connette i filamenti spessi con la titina.
Queste proteine non partecipano alla contrazione, ma hanno il ruolo di mantenere l’ordinata disposizione dei filamenti di miosina nel miofilamento spesso.
Da cosa sono costituiti i filamenti sottili?
I filamenti sottili, lunghi da 0.8 a 1 micron e spessi 5-6 nm, sono costituiti da un asse formato da una doppia elica data dall’avvolgimento reciproco di due filamenti di F-actina (proteina costituita da subunità globulari di G actina). Nel solco della doppia elica di actina sono avvolti filamenti di TROPOMIOSINA (costituita da due filamenti a doppia elica) associati a molecole di TROPONINA (formata da 3 subunità globulari C,T,I).
Nei filamenti di actina, i monomeri di G actina sono orientati nella stessa direzione e questo conferisce una POLARITA’ all’intero filamento che convenzionalmente porta l’estremità “+” verso la linea Z e l’estremità “–“ verso la banda H. I monomeri di G actina possono essere aggiungi e rimossi, quindi l’F actina è caratterizzata da plasticità.
In ogni emisarcomero l’orientamento dei filamenti sottili e spessi è uguale e questo risulta necessario per lo scorrimento dei filamenti sottili verso il centro e l’accorciamento durante la contrazione.
Quali proteine sono associate alla linea Z?
Alfa-ACTININA: (lega l’actina) i suoi filamenti sono disposti obliquamente per connettere un filamento sottile di un sarcomero con quattro filamenti sottili del sarcomero adiacente
Ciò conferisce l’andamento zig-zag della linea Z
TITINA: legala lateralmente l’actina e ha una funzione elastica
NEBULINA: si avvolge intorno all’actina ha una funzione di supporto e allineamento di questa