TESSUTO CONNETTIVO Flashcards
LEZIONE 26
che funzione hanno i tessuti connettivi ?
si interpongono fra tessuti di origine diversa e li connettono, costituiscono strutture shceletriche, svolgono funzioni trofiche
LEZIONE 26
che origine hanno i tessuti connettivi ?
origine mesenchiale
LEZIONE 26
da cosa sono caratterizzati i connettivi?
cellule disperse in un’abbondante matrice extracellulare, che esse secerneno
LEZIONE 26
come si differenziano i tessuti connettivi?
- connettivi propriamente detti
- connettivi di sostegno
- connettivi a funzione trofica
LEZIONE 26
per cosa differiscono i diversi connettivi ?
le proprietà chimico-fisice della matrice, ma sono accomunati da una comune origine embrional
LEZIONE 26
da cosa sono costituiti i connettivi propriamente detti ?
- componente cellulare
- matrice extracellulare
LEZIONE 26
perchè la componente acellulare è fondamentale nei tessuti connettivi?
permette lo sviluppo di un sistema vascolare e dell’innervazione che si distribuisce fino alla parte periferica degli organi
LEZIONE 26
che ruolo ha la matrice extracllulare ?
- interviene nella costruzione di tessuti specializzati e mineralizzati e di importanti strutture
- controlla e regola lo sviluppo e le attività delle cellule con cui è in contatto
LEZIONE 26
i componenti della matrice da cosa sono prodotti ?
da cellule del connettivo
LEZIONE 26
la matrice cellulare da cosa è costituita ?
- componente amorfa
- componente fibrillare
LEZIONE 26
da cosa è formata la componente amorfa ?
- fase disperdente acquosa
- fase dispersa
LEZIONE 26
da cosa è costituita la fase dispersa della componente amorfa?
- GAG associati a proteine: proteoglicani
- glicoproteine
- enzimi
LEZIONE 26
cosa sono i GAG?
composti chimici più importanti della componente amorfa
LEZIONE 26
come sono fatti i GAG?
sono polimeri di dimeri ripetuti
si dividono in
* non solforati: acido ialuronico
* solforati: cheratansolfato, eparina ecc.
LEZIONE 26
cos’è l’acido ialuronico?
il GAG più diffuso nella componente amorfa, ha una distribuzione ubiquitaria
LEZIONE 26
qual è la caratteristica dell’acido ialuronico ?
può presentarsi come molecola libera, non legata a proteine
LEZIONE 26
che ruolo ha l’acido ialuronico ?
lega l’acqua e regola la viscosità e permeabilità della componente amorga
LEZIONE 26
quale enzima idrolizza l’acido ialurolico?
ialuronidasi: riduce la viscosità e aumenta la permeabilità del connettivo
LEZIONE 26
i GAG a cosa sono sempre uniti, cosa costituiscono?
ad un filamento proteico: proteoglicani
LEZIONE 26
cosa sono i proteoglicani?
edifici molecolari cigantesche sinetetizzati e secreti da cellule del mesenchima
LEZIONE 26
cosa costituiscono i proteoglicani ?
delle reti dimesnionali connettendosi tra loro e con altre molecole del connettivo
LEZIONE 26
che ruolo importante svolgono i proteoglicani?
- attirano acqua ed elettroliti: favoriscono il rientro di acqua nella cellula conferendo turgore e resistenza alla compressione
- funzionano come filtro molecolare: sistema di barruera
- mantengono un adeguato ambiene omeostati per cellule e fibre
LEZIONE 26
cosa sono gli aggrecani?
unione di proteoglicani ad un core proteico di acido ialuronico tramire proteine accessorie leganti
LEZIONE 26
con chi interagiscono gli aggrecani?
con le fibre collagene costruendo dei domini idratati incomprimibili che svolgono ruoli strutturali
LEZIONE 26
da cosa sono definite le principali classi di proteoglicani
dalla struttura chimica dei loro GAG
LEZIONE 26
cosa predomina nelle glicoproteine?
il gruppo proteico predomina sulla componente glicosidica: catene oligosaccaridiche ramificate
LEZIONE 26
cosa sono le glicoproteine?
marcatori dell’invecchiamento
LEZIONE 26
che ruolo hanno le glicoproteine?
ruolo di raccordo tra le colecole della matrice extracellulare e le popolazioni cellulari in essa accolte
LEZIONE 26
quali sono le principali glicoproteine?
- fibronectina: ha la capacità di legarsi a recettori presenti sulle integrine
- laminina: coinvolta nella costruzione delle lamine basali
- condronectina: presente nelle cartilagini media l’adesione dei condrociti al collagene
- osteonectina: agisce come elemento di nucleazione dei cristalli minerali: concentra il calcio nelle sue vicinanze
LEZIONE 26
da cosa è costituita la componente fibrillare della matrice extracellulare?
macromolecole organizzate in strutture sovramolecolari filamentose
LEZIONE 26
cosa dipende dalla componente fibrillare della matrice?
l’architettura plastica finale dell’organo
LEZIONE 26
quali sono le principali fibre della matrice?
- collagene
- reticolari
- elastiche
LEZIONE 26
come sono distribuite le fibre nei tessuti connettivi?
in modo differente:le proprietà del tessuto dipendono dal tipo di fibra predominante
LEZIONE 26
cos’è il collagene ?
la proteina più abbondante del nostro organismo: 1/3 elle proteine
LEZIONE 26
quanti tipi di collagene ci sono?
sono una famiglia di proteine distinguibili per composizione chimica, caratteristiche morfologiche, distribuzione dei tessuti e funzioni svolte
molti svolgono un ruolo di assemblaggio delle componenti extracellulari
LEZIONE 26
quali sono i collagene più comuni?
- tipo I: più abbondante e ampiamente distribuito
- tipo II: si trova nelle cartilagini
- tipo III: costituisce le fibre reticolari
- tipo IV: quello delle membrane basali
- tipo V: si trova nei vasi saguiferi
LEZIONE 26
come si organizza il collagene?
in fibre con andamento sinuoso e lineare con striature longitudinali, costituite da un numero variabile di fibrille, a loro volta costituite da microfibrille
LEZIONE 26
cosa sono le microfibrille?
associazione parallela di filamenti di molecole di tropocollagene disposte longitudinalmente testa-coda che presentano un bandeggio regolare: periodo
LEZIONE 26
da cosa è costituito il tropocollagene?
3 catene peptidiche, 2 a1 e 1 a2, avvolte a spirale a tripla elica
LEZIONE 26
ognuna delle catene di tropocollagene da cosa è costituita?
- ripetizione della tripletta: glicina-prolina-idrossiprolina
- ogni catena assume una configurazione a beta-foglitto
LEZIONE 26
che caratteristica ha la molecola di tropocollagene ?
è assai flessibile
LEZIONE 26
a cosa è dovuta la bendeggiatura trasversale delle fibre di collagene ?
alla particolare disposizione spaziale del tropocollagene
LEZIONE 26
come si dispongono le molecole di tropocollagene nella microfibrilla?
in due filamenti le molecole sono sfasate: si aletrnano in modo regolare zone vuote e zone di sovrapposizione tra la testa e la coda delle molecole di tropocollagene
LEZIONE 26
quali molecole producono fibre collegene?
fibroblasti
LEZIONE 26
in che tempi avviene la produzione del collagene?
5 tappe
1. trascrizione e traduzione del procollagene
2. idrossilazione dei residui di prolina e lisina
3. glicosilazione
4. secrezione del procollagene
5. aggregazione specifica
LEZIONE 26
cosa avviene nella trascrizione e traduzione del procollagene?
viene trascritto e trdotto il precursore del collagene il procollagene sui poliribosomi aderenti alle membrane del RE
ciascuna catena di procollagene è sintetizzata con una serie di peptidi ai terminali N e C: peptidi di registro che assicurano il corretto assemblaggio delle catene e non permettono la polimerizzazione del collagene nella cellula
LEZIONE 26
cosa avviene nell’idrossilazione dei residui di prolina e lisina?
grazie agli enzimi procollagene prolina idrossilasi e procollagene lisina idrossilati la lisina e la prolina venono converititi in idrossilisina e idrossiprolina
LEZIONE 26
cosa avviene nella fase di glicosilazione?
la glicosilazione dei residui di idrossilisina con formazione di legami glicosidici: le catene di pro-a- collagene appena tradotte si avvicinano e instaurano interazioni, facilitate dai residui di idrossiprolina e idrossilisina che interagiscono con loro
LEZIONE 26
cosa avviene nella secrezione del procollagene?
il procollagene viene esocitato e modificato ad opera di proteasi le procollagene peptidasi che staccano i peptidi di registro favorendo la polimerizzazione del procollagene in fibre di collagene
LEZIONE 26
cosa avviene nell’aggregazione specifica?
la formazione delle fibre di collagene con un processo di autoassemblaggio spontaneo
i residui di idrossirolina contribuiscono alla stabilità della tripla elica formando legami a idrogeno fra le catene polipeptidiche
LEZIONE 26
l’assemblaggio del tropocollagene dove avviene ?
nelle nicchie sulla superficie del fibroblasto in regioni protette
LEZIONE 26
cosa avviene tra le varie molecole di tropocollagene?
formazioni di legami crociati
LEZIONE 26
l’interruzione o modifiche del fenomeno della biosintesi del collagene a cosa portano?
patologie quali osteogenesi imperfetta, condroplasie, scorbuto
LEZIONE 26
cosa sono le fibre reticolari?
sottili fibre ramificate che formano una rete di sostegno a aglie ampie: reticolo
LEZIONE 26
da cosa sono costituite le fibre reticolari?
da collagene di tipo III che si associa in fibrille impacchettate tra loro e legate da numerosi ponti interfibrillari composti da proteoglicani e glicoproteine
LEZIONE 26
dove si trovano le fibre reticolari?
abbondanti negli organi linfatici e emopoietici
LEZIONE 26
lungo le reti reticolari cosa aderiscono?
cellule reticolari: cellule linfoidi, macrofagi liberi, fibroblasti
LEZIONE 26
da cosa sono rivestite le fibre reticolari e che ruolo ha ?
da acido sialico miscelato ad acidi grassi che agisce da matteriale adesivo in grado di permettere alle cellule di attaccarsi e migrare lungo la rete fibrillare
LEZIONE 26
che caratteristiche hanno le fibre elastiche?
- facilmente estendibili
- riccamente anastomizzate a formare reti e lamine
LEZIONE 26
da cosa sono costituite le fibre elastiche?
- regione centrale amorfa contenente elastina, lisilossidasi, proteoglicani
- guaina fibrillare periderica: costituita da microfibrille tubulari di fibrillina
LEZIONE 26
come avviene la formazione della fibra elastica?
prima inizi la biosintesi della guaina fibrillare entro la quale è depositato materiale amorfo di elstina
LEZIONE 26
cos’è l’elastina com’è fatta l’elastina?
proteina insolubile e altamente idrofoba ricca di glicina, prolina, idrossiprolina ma non idrossilisina
LEZIONE 26
da chi è sintetizzata l’elastina?
dai fibroblasti
LEZIONE 26
qual è il precursore dell’elastina?
la tropoelastina
LEZIONE 26
come avviene l’organizzazione dell’elastina?
le molecole di elastina si organizzano in filameni legati tra loro da legami covalenti costituendo un esteso reticolo attraverso legami trasversali tra molecole di elastina che avvengono per reazioni spontanee di condensazione
LEZIONE 26
cosa formano i residui di lisina?
tetrameri di desmosina e isodesmosina: determinano la comparsa di legami crociati nell’elastina
LEZIONE 26
che caratteristica ha l’elastina?
resistente alla trazione e a vari agenti chimici, alla bollitura, non sono digerite dal succo gastrico ma dall’elastasi
LEZIONE 26
da chi è prodotta l’elastasi?
prodotta dal pancreas e dai granuli lisosomiali dei granulociti
LEZIONE 26
in che altra forma si può trovare l’elastina oltre quella fibrillare?
membrane fenestrate: lamine presenti nella parete dei vasi sanguigni
LEZIONE 26
cos’è la sindrome di Marfan?
malattie dovuta a un’anomalia genetica della fibrillina che porta a un indebolimento della parete delle arterie con rischio di rottura dell’aorta, lussazione del cristallino e presenza di arti insolitamente lunghi
LEZIONE 26
qual è il capostipite delle cellule del connettivo?
cellula mesenchimale
LEZIONE 26
la componente cellulare del connettivo come si divide ?
- componente autoctona: cellule di derivazione mesenchimale
- cellule migranti: macrofagi e lasmacellule
- cellule provenienti dal sangue: compaiono transitoriamente in risposta ad un’infiammazione
- piccolo gruppo di cellule linfoidi e granulociti eosinofili in assenza di lesioni: solo in alcuni connettivi
LEZIONE 26
cosa sono i fibroblasti?
cellule di forma stellata caratterizzati da eelvata sintesi di molecole: RER sviluppato, evidente Golgi, vescicole di secrezione
LEZIONE 26
che ruolo hanno i fibroblasti?
sono programmati per la produzione della componente fibrillare del connettivo (collagene, elastina) e l’elaborazione della sostanza amorfa (GAG, proteoglicani, glicoproteine)
LEZIONE 26
cosa succede ai fibroblasti dopo aver deposto la matrice?
rimangono intrappolati nelle fibre e diventano fibrociti
LEZIONE 26
che caratteristiche hanno i fibrociti?
non possono più dividersi ma possono secernere matrice extracellulare
LEZIONE 26
cosa si intende per fibroblasti?
tipi cellulari che producono matrice extracellulare a livello dei connettivi propriamente detti
LEZIONE 26
cosa sono i mastociti?
cellule contenenti granuli così abbondanti e grossolani da coprire il nucleo, gogli evidente, scarsi mitocondri e piccole vesciole del RE
LEZIONE 26
in cosa sono coinvolti i mastociti?
nelle risposta infiammatoria: rilasciano potenti mediatori farmacologici dopo essere stati stimolati
intervengono in processi di ipersensibilità mediaa e mediazione immunologica (shock anafilattico)
LEZIONE 26
cosa contengono i granuli dei mastociti?
eparina: azione anticoagulante
isatmina: determina aumento permeabilità vasale e vasodilatazione con aumento della pressione intracapillare
LEZIONE 26
a cosa sono simili i mastociti?
ai PMN basofili
rimangono due tipi cellulari distinti
LEZIONE 26
cosa sono le cellule adipose?
cellule voluminose nel cui citoplasma si trovano accumulati lipidi
LEZIONE 26
dove si trovano prevalentemente le cellule adipose ?
nel tessuto adiposo
LEZIONE 26
da cosa sono caratterizzati i macrofagi?
elevata attività fagocitaria
LEZIONE 26
com’è fatto un macrofago?
la superficie cellulare ha numerose pieghe ed estroflessioni, il citoplasma è ricco di vacuoli i endocitosi, lisosomi e fagolisosomi, Golgi sviluppato e RER attivo nella sintesi di idrolasi acide
LEZIONE 26
da cosa derivano i macrofagi?
dai monociti che in risposta ad un processo indiammatorio, ritirano i loro prolungamenti con cui erano attaccati al substrato, e migrano nel connettivo dove diventano macrofagi attivati
LEZIONE 26
cosa acquista il macrofago nel connettivo?
- marcata capacità di movimento e migrazione orientata programmata da cellule disseminate nel connettivo che si collegano con specifici recettori sulla membrana dei macrofagi
- secerne sostanze che prendono parte a processi infiammatori e di riparazione
LEZIONE 26
cos’è il sistema dei fagociti mononucleati?
cellule, tra cui i macrofagi, che possiedono una spiccata attività fagocitaria
LEZIONE 26
cosa avviene se i macrofagi non riescono ad esplicare efficacemente la fagocitosi ?
diventano cellule epiteloidi: assumono l’aspetto di cellule epiteliali
LEZIONE 26
che caratteristiche hanno le cellule epiteloidi?
- voluminose
- membrana irregolare con numerose propaggini che raggiungono le cellule vicine
- non hanno capacità di demolire
- attività secretoria spiccata: secrezione di enzimi litici
LEZIONE 26
quando sono presenti le plasmacellule nel connettivo?
in seguito a penetrazione di batteri o proteine estranee ma in condizioni normali sono rare
LEZIONE 26
poichè esistono vari tipi di connettivo ?
in relazione della componente predominante o di una caratteristica strutturale
LEZIONE 26
i tessuti connettivi propriamente detti da cosa sono caratterizzati?
- componente amorfa gelatinosa
- diversa disposizione delle componenti fibrillari
LEZIONE 26
come si dividono i connetti propriamente detti?
- tessuto connettivo fibrillare
- tessuto connettivo reticolare
- tessuto connettivo elastico
- tessuto connettivo adiposo
LEZIONE 26
come si presenta il tessuto connettivo fibrillare
- tessuto fibrillare lasso: abbondante componente amorfa
- tessuto fibrillare compatto: scarsa componente amorfa
LEZIONE 26
da cosa è composto il tessuto connettivo fibrillare lasso?
- componente amorfa è un gel viscoso costituito principalmente da acido ialuronico
- le fibre di collagene sono numerose e intrecciate tra loro
- contiene tutti i tipi cellulari del connettivo ed elementi della serie bianca del sangue
LEZIONE 26
dove si trova il connettivo lasso?
varietà di connettivo più diffusa nell’organismo: tessuto ubiquitario
LEZIONE 26
che caratteristiche ha il tessuto lasso?
elastico e flessibile
LEZIONE 26
che funzioni svolge il connettivo lasso?
- sostegno: fibre responsabili della resistenza alla trazione e all’elasticità
- protezione: svolta dalle cellule adipose che costituiscono una protezione per gli organi
- trofica costituisce l’ambiente in cui decorrono vasi e nervi
- difesa dell’organismo: grazie all’azione dei mastociti
- riparazione dei danni tissutali: ripara tessuti con capacità rigenerative basse o nulle
LEZIONE 26
la rigenerazione ad opera del connettivo cosa comporta?
formazione di tessuto cicatriziale: sclerosi
LEZIONE 26
da cosa è costituito il tessuto connettivo fibrillare compatto o fibroso?
- numerose fibre di collagene associate in fasci di notevole dimensioni
- componente amorfa scarsa
- cellule in numero limitato: rappresentate esclusivamente dai fibrociti
LEZIONE 26
qual è la funzione del tessuto compatto?
resistere a sollecitazioni meccaniche
LEZIONE 26
in base a cosa si suddividono i vari tipi di tessuti compatti?
alla disposizione delle fibre collagene
LEZIONE 26
quali sono i vari tipi di tessuti compatti?
- a fasci intrecciati
- a fasci paralleli
- a fasci incrociati
LEZIONE 26
com’è fatto il tessuto compatto a fasci intrecciati?
- fibre collagene spesse disposte in fasci intrecciati
- componente amorfa scarsa e avvolge le fibre
LEZIONE 26
l’orientazione delle fibre da cosa dipende?
dalla diversa direzione delle sollecitazioni meccaniche
LEZIONE 26
la disposizione delle fibre cosa conferisce al tessuto a fasci intrecciati?
resistenza alla pressione e trazione
LEZIONE 26
da cosa è costituito il tessuto compatto a fasci incrociati?
- da lamelle in cui i fasci di fibre di collagene sono disposti parallelamente tra loro
- le lamelle si incrociano ad anolo retto
- fibrociti addossati alla lamelle in prossimità dei punti in cui si incontrano tra loto
LEZIONE 26
com’è fatto il tessuto compatto a fasci paralleli?
- fibre collagene impacchettate decorrono parallelamente tra loro
- componente amorfa poco rappresentata
- scarsa componente cellulare
- fibrociti allungati e disposti in modo irregolare tra le fibre di collagene
LEZIONE 26
il tessuto compatto a fasci paralleli cosa offre?
notevole resistenza alla trazione, in grado di sostenere forze notevoli senza lacerarsi
forma i tendini e i legamenti
LEZIONE 26
cosa sono le cellule tendinee?
fibrociti dei tendini
LEZIONE 26
perchè le cellule tendinee sono dette cellule alate?
dal corpo allungato si staccano sottili espansioni simili ad ali
LEZIONE 26
da cosa è circondato esternamente il tendine?
connettivo denso e irregolare che forma una capsula: tra due capsule spesso vi è il liquido di scorrimento del tendine
LEZIONE 26
com’è fatto il tessuto connettivo compatto capsulare?
fibre di collagene disposti in fasci che si incorciano a formare la capsula esterna di organi e capsule articolari
LEZIONE 26
da cosa è costituito il tessuto elastico?
fibre elastiche sono quelle più abbondanti e conferiscono una colorazione giallastra
LEZIONE 26
come si presenta il tessuto elastico nella tonaca nelle arterie di grosso claibro ?
in lamine fenestrate: lamine elastiche disposte parallelamente
LEZIONE 26
nelle lamine fenestrate cosa si associano alle fibre elastiche?
cellule muscolari liscie: permettono all’artria di contrarsi mantenendo elasticità
LEZIONE 26
cosa comporta l’organizzazione in lamine fenestrate nelle arterie?
trasformare in flusso sanguigno continuo il flusso intermittente proveniente dal cuore
LEZIONE 26
da cosa è formato il tessuto reticolare?
da fibre reticolari che costituiscono una rete fibrillar che stabilisce stretti contatti con le cellule reticolari
LEZIONE 26
a cosa contribuisce il tessuto reticolare?
- formare una rete di supporto per diversi organi
- alla formazione della membrana basale
LEZIONE 26
da cosa è caratterizzato il tessuto adiposo?
da numerose cellule adipose organizzate in lobuli
LEZIONE 26
come è considerato il tessuto adiposo?
una varietà del connettivo fibrillare lasso
LEZIONE 26
che funzioni svolge il tessuto adiposo?
- riserva di materiali energetici
- sistema di rivestimento coibentante che evita la dispesione di calore interno
- protezione maccanica e di sostegno
LEZIONE 26
come viene distinto il tessuto adiposo?
- tessuto di deposito: varia in base allo stato di nutrizione dell’organismo
- tessuto di sostegno: si trova nell’orbita, nella pianta del piede e nella mano
LEZIONE 26
come viene distinto il tessuto adiposo nei mammiferi?
- tessuto adiposo uniloculare
- tessuto adiposo multiloculare
LEZIONE 26
come viene chiamato il tessuto adiposo uniloculre?
tessuto adiposo bianco o giallo
LEZIONE 26
da cosa è costituito il tessuto adiposo uniloculare?
- adipociti molto voluminossi che formano ammassi divisi in lobuli da setti membranosi connettivali
- scarsa matrice
LEZIONE 26
cosa contengono gli adipociti al loro interno?
- grossa goccia lipidica che occupa tutto il volume citoplasmatico
- nucleo è alla periferia compresso contro il plasmalemma
- involucro proteico e fibre reticolari disperse
LEZIONE 26
da cosa è costituita la gocciola lipidica?
la sua espansione è controllata da una rete di filamenti intermedi di vimentina che costituiscono un canestro
LEZIONE 26
come si forma la goccia lipidica?
per confluenza e fusione di piccoli ammassi che vengono a riunirsi per oper del citoscheletro
LEZIONE 26
com’è chiamato il tessuto multiloculare e perchè?
tessuto bruno perchè vi sono numerosi mitocondri i cui citocromi colorati sono responsbaili del colore
LEZIONE 26
com’è fatto il tessuto adiposo bruno?
costituito da cellule più piccole distribuite in maniera diffusa, i lipidi nelle cellule sono presenti in microgocce sparse in tutto il citoplasma
LEZIONE 26
chi possiede il tessuto adiposo bruno?
- animali ibernanti
- sviluppo fetale e nel neonato
LEZIONE 26
da dove avviene la formazione del tessuto adiposo?
da popolazione mesenchimale di elementi precursori: lipoblasti
LEZIONE 26
cosa avviene ai lipoblasti?
divenatno globose, e in tutto il citoplasma affiornao gocce lipidiche che aumentano in volume e confluiscono fra loro
LEZIONE 26
come avviene la confluenza fra le gocce lipidiche?
goccia stabilisce delle interazioni con il citoscheletro
LEZIONE 26
cosa avviene per divenatre adipociti maturi?
la goccia si accresce e spinge verso un polo della cellula il nucleo che ne risulta deformato