STRUMENTI DI LAVORO Flashcards
Secondo la legge 24/2017, gli esercenti delle professioni sanitarie a cosa sono tenuti ad attenersi nell’esecuzione delle prestazioni sanitarie (salvo le specificità del caso concreto)?
L’art. 5 di tale legge prevede l’obbligo in capo agli esercenti delle professioni sanitarie di eseguire le raccomandazioni indicate dalle linee guida o, in mancanza di queste, l’obbligo di attenersi alle buone pratiche clinico-assistenziali, pubblicate ed elaborate da enti ed istituzioni pubbliche e private nonché dalle società scientifiche e associazioni iscritte in apposito elenco istituito e regolamentato con decreto del MSAL.
Su quali basi le buone pratiche cliniche vengono ritenute tali?
Secondo il glossario dell’Osservatorio Nazionale delle Buone pratiche sulla sicurezza nella Sanità, per buone pratiche clinico-assistenziali si intendono tutte le pratiche clinico-assistenziali generalmente ritenute efficaci, sicure ed appropriate dalla comunità scientifica internazionale perché basate su solide prove di efficacia o su un generale consenso sulle pratiche consolidate negli anni.
Quando vanno revisionati i protocolli clinici?
I protocolli clinici vanno revisionati periodicamente per garantire che siano aggiornati e basati sulle ultime evidenze scientifiche disponibili. In particolare, la revisione sistematica dei protocolli avviene ogni 2-3 anni ma la frequenza della revisione varia a seconda della patologia trattata e delle nuove scoperte scientifiche che possono influenzare il trattamento.
Elenca i requisiti formali della cartella infermieristica.
In quanto atto pubblico, la cartella infermieristica deve attenersi a dei requisiti: tracciabilità in modo tale da poter risalire a tutte le attività e agli esecutori con riferimento a protocolli (se eseguiti); chiarezza del testo per la comprensione; accuratezza dei dati riportati; tempestività nella trascrizione dei dati contestualmente al loro verificarsi; veridicità di quanto riportato; pertinenza delle informazioni alle esigenze informative riferibili alle condizioni cliniche della persona assistita; completezza della cartella con i vari allegati.
Quali sono i parametri fondamentali per valutare la qualità delle linee guida?
La qualità delle LG viene valutata attraverso strumenti di valutazione validati in tutto il mondo come ad esempio l’AGREE. In particolare, tale strumento consiste di 23 elementi di valutazione organizzati in 6 domini, ciascuno dei quali cattura una dimensione unica delle qualità delle LG, e sono: obiettivi e motivazioni generali della LG e rispettivi quesiti clinici che vengono affrontati; coinvolgimento delle parti in causa e dunque le opinioni dei potenziali utilizzatori della LG; rigore della elaborazione e dunque il processo utilizzato per identificare le informazioni scientifiche e formulare le raccomandazioni; chiarezza e presentazione della LG; applicabilità e dunque le possibili implicazioni organizzative, economiche e comportamentali attesi dall’applicazione della LG; indipendenza editoriale delle raccomandazioni con riconoscimento esplicito di possibili conflitti d’interesse da parte del gruppo che ha elaborato la LG.
Quali sono i puntelli normativi della documentazione/cartella infermieristica?
Ritroviamo i puntelli normativi riferiti alla documentazione infermieristica nel: Profilo Professionale (DM 739/1994) il quale descrive l’infermiere come l’operatore sanitario responsabile dell’assistenza infermieristica e, come tale, della documentazione infermieristica attinente; nel Codice Deontologico all’art. 33 che sottolinea la responsabilità dell’infermiere nella redazione accurata della documentazione infermieristica in termini di veridicità e completezza del contenuto; nel Codice Penale che stabilisce il dovere giuridico dell’infermiere di rendere tracciabile la propria attività in termini di ricostruzione del percorso assistenziale e in termini di garanzia di correttezza di azione nei confronti dell’assistito e della professione.
Qual è la funzione delle linee guida di pratica clinica?
La funzione delle LG è quella di aiutare i professionisti sanitari a decidere quelle che sono le modalità assistenziali più adatte alla specifica situazione clinica, dove possibile condivisa con il paziente, in modo da ridurre la variabilità nella pratica clinica e migliorare gli esiti delle cure (MSAL).
In che senso la cartella infermieristica può considerarsi un documento operativo, probatorio, obbligatorio?
Operativo in quanto ha lo scopo di tenere traccia di ciò che è stato fatto e quindi di valutare se l’operato è efficace o meno in termini di salute dell’assistito, probatorio in quanto ha valore di prova essendo considerato un atto pubblico, obbligatorio in quanto è normato dalla legge.
Che cosa descrive una procedura?
Una procedura è la descrizione dettagliata di una sequenza di azioni tecnico-operative eseguite da professionisti sanitari e finalizzate al raggiungimento di un obiettivo assistenziale, oltre che uniformare l’operato e garantirne l’efficacia.
Che cosa determina quali informazioni documentare nella cartella infermieristica e come documentarle?
Non esistono norme giuridiche che delineano le informazioni da registrare in CI dunque il contenuto varierà in base ai contesti in cui l’attività infermieristica viene espletata.
Quali indicazioni troviamo all’interno di un protocollo finalizzato ad affrontare una determinata condizione clinica?
All’interno di un protocollo deve essere descritta la situazione per la quale si ritiene opportuno costruirlo ed adottarlo, il problema che si intende affrontare e gestire, gli obiettivi/risultati che si intendono raggiungere, le azioni e le procedure che si intendono adottare e gli indicatori e gli standard di efficacia.
Che cosa significa che l’infermieristica è una scienza prescrittiva?
L’infermieristica è una scienza umana prescrittiva in quanto si propone non solo di studiare il proprio oggetto di studi, ovvero la persona in quanto essere umano con i suoi bisogni assistenziali, ma si propone anche di agire promuovendo il cambiamento in termini di salute e migliorare dunque la condizione della persona.
Qual è l’utilità dei linguaggi standardizzati?
I linguaggi infermieristici standardizzati sono strumenti di comunicazione per gli infermieri che supportano la pianificazione, gli interventi e la valutazione dei risultati di salute degli assistiti specifici dell’assistenza infermieristica, in modo da uniformare la pratica infermieristica. L’utilizzo delle SNT (standardized nursing languages) permette agli infermieri di descrivere con un linguaggio standardizzato i dati clinici più rilevanti per la pratica professionale degli infermieri: le diagnosi infermieristica (NANDA), gli interventi (NIC) e i risultati (NOC). Per questa ragione le SNT permettono di documentare, comparare e misurare gli elementi chiave della pratica infermieristica. Le SNT supportano gli infermieri nel riflettere sulla loro pratica clinica professionale, garantire la continuità delle cure, migliorare la qualità dell’assistenza, definire il carico di lavoro infermieristico in una logica di gestione finanziaria infermieristica delle risorse, formare colleghi e studenti e sviluppare la ricerca.
Giustifica e commenta la seguente affermazione presente nel D.P.R. n. 384/1990, articolo 135: “…l’adozione della cartella infermieristica è da considerarsi quale parametro per la valutazione della qualità dell’assistenza infermieristica…”.
Secondo tale articolo, la cartella infermieristica è uno strumento utilizzato dai professionisti infermieri per pianificare, gestire e valutare gli interventi assistenziali e la loro efficacia, garantendo la continuità assistenziale alle persone assistite.
A che cosa serve disporre di dati misurabili e confrontabili sulle prestazioni sanitarie erogate?
Disporre di dati misurabili e confrontabili sulle prestazioni sanitarie erogate ha lo scopo a livello assistenziale sia come strumento per la pianificazione personalizzata dell’assistenza, sia per la valutazione dell’efficacia delle prestazioni infermieristiche erogate.
