NURSING PROCESS Flashcards
Quali sono state, secondo quanto dichiarato dal NANDA, i tre principali motivi di ritiro di diagnosi infermieristiche?
I motivi per cui la NANDA ha ritirato delle diagnosi infermieristiche sono: per la disponibilità di nuove ricerche che definiscono i termini precedentemente utilizzati obsoleti o sostituiti in letteratura; per la mancanza di fattori correlati modificabili in modo autonomo da interventi infermieristici; la diagnosi in questione non soddisfa la definizione di diagnosi incentrata su un problema.
Perché Nanda afferma che l’attuazione di rigidi protocolli standard non deve essere considerato un intervento infermieristico autonomo anche quando non è prevista una prescrizione medica diretta?
Un protocollo non può essere considerato un intervento infermieristico autonomo in qualsiasi caso in quanto esso è un documento rigidissimo basato su standard organizzativi assistenziali e non su diagnosi mediche, da cui derivano problemi collaborativi, o infermieristiche, da cui derivano problemi gestiti autonomamente dall’infermiere.
Perché Nanda mette in guardia dalla scelta delle diagnosi infermieristiche in base alle diagnosi mediche o dall’adozione di piani di assistenza standardizzati per diagnosi infermieristiche specifiche?
Scegliere una diagnosi infermieristica in base a diagnosi mediche o adottare piani di assistenza standardizzati potrebbero portare alla scelta di DI e, di conseguenza, di interventi non appropriati per il paziente. E’ fondamentale dunque scegliere le DI sulla base dei dati oggettivi e soggettivi al fine di pianificare gli interventi meglio indicati per lo specifico caso e raggiungere il risultato realistico atteso.
Che cosa significa fare una diagnosi infermieristica?
Fare diagnosi infermieristica significa dare un giudizio clinico riguardo problemi di esclusiva competenza infermieristica, per fare ciò è necessario che il professionista possieda la capacità di interpretare e raggruppare i dati oggettivi e soggettivi raccolti e attribuire un nome sottoforma di diagnosi infermieristica al problema/ai problemi di natura infermieristica che il paziente presenta.
Come si presentano le diagnosi infermieristiche che non rispettano il sistema multiassiale?
Le diagnosi infermieristiche che non rispettano il sistema multiassiale non presentano nel titolo diagnostico due elementi essenziali: il focus della diagnosi infermieristica (asse 1) accompagnato dal giudizio del professionista (asse 3). Spesso le diagnosi di questo tipo presentano nel titolo il solo focus diagnostico che può essere accompagnato da termini di altri assi come la durata (asse 6), la localizzazione (asse 4), ad eccezione dell’asse 3. Il focus diagnostico e il giudizio infermieristico sono componenti essenziali della diagnosi infermieristica.
Elenca le componenti di una diagnosi infermieristica.
Una diagnosi infermieristica è composta da: titolo diagnostico che deve riflettere il focus della diagnosi e il giudizio infermieristico; la definizione ovvero una descrizione chiara e precisa il cui significato aiuta a differenziarla da diagnosi simili; caratteristiche definenti ovvero segni osservabili che costituiscono la manifestazione del problema e dunque della DI; fattori di rischio ovvero la suscettibilità di un individuo, caregiver, famiglia o comunità a una risposta umana indesiderabile; fattori correlati ovvero fattori che hanno una relazione dimostrata con la risposta umana descritta dalla diagnosi, e soprattutto devono poter essere modificabili da interventi infermieristici autonomi; popolazione a rischio; condizioni associate ovvero tutte quelle condizioni non modificabili da interventi infermieristici autonomi, sono di natura medica.
Definizione di diagnosi infermieristica di rischio e suoi indicatori diagnostici.
Una diagnosi infermieristica di rischio è un giudizio clinico riguardante la suscettibilità allo sviluppo di una risposta umana indesiderabile a condizioni di salute/processi di vita che è riconosciuta in un individuo, caregiver, famiglia, gruppo o comunità. Una diagnosi di rischio dev’essere costituita da, oltre che il titolo e la definizione, i fattori di rischio che contribuiscono ad aumentare la suscettibilità; possono essere esplicitati anche la popolazione a rischio e le condizioni associate.
Quali dimensioni della risposta umana sono rappresentate dall’asse uno e dall’asse tre (Nanda)?
L’asse 1 rappresenta il focus della diagnosi, ovvero la descrizione della risposta umana relativa alla specifica diagnosi, mentre l’asse 3 rappresenta il giudizio dell’infermiere che descrive il significato del focus della diagnosi (insufficiente, inefficace, autonomo, migliorato, disfunzionale, ecc…). Assieme i due assi vanno a costituire gli elementi essenziali di una diagnosi infermieristica.
Che cosa sono le caratteristiche definenti?
Sono dei dati osservabili, quindi segni, che si raggruppano come manifestazioni di una determinata diagnosi incentrata su un problema attuale, di sindrome o di promozione della salute.
Definizione di condizioni associate (così come in Nanda).
Le condizioni associate si riferiscono a condizioni di natura medica, in particolare diagnosi mediche, procedure diagnostiche/chirurgiche, dispositivi medico/chirurgici o preparati farmaceutici; sono condizioni non modificabili da interventi infermieristici autonomi.
Descrivi gli indicatori diagnostici di supporto.
Gli indicatori diagnostici di supporto sono rappresentati da: popolazione a rischio ovvero gruppi di persone che condividono caratteristiche che li rendono suscettibili ad una particolare risposta umana; condizioni associate ovvero tutte quelle condizioni non modificabili da interventi infermieristici autonomi, di natura medica che comprendono diagnosi mediche, procedure diagnostico/chirurgiche, dispositivi medico chirurgici o preparati farmaceutici.
In che modo il Nanda coniuga autonomia infermieristica ai fattori di rischio?
Secondo il NANDA i fattori di rischio di una diagnosi infermieristica, per essere considerati componenti di una DI, devono poter essere modificabili autonomamente da interventi infermieristici e gli interventi dovrebbero essere mirati alla correzione di questi fattori.
In che modo Nanda coniuga autonomia infermieristica ai fattori correlati? Che relazione c’è tra i fattori correlati delle DI e gli interventi infermieristici?
Secondo il NANDA, i fattori correlati, ovvero fattori antecedenti che hanno relazione con la risposta umana, dunque associati o che contribuiscono all’insorgenza di tale risposta, devono essere modificabili da interventi infermieristici autonomi e indirizzati a correggere questi fattori eziologici.
Perché Nanda afferma che è indispensabile documentare le diagnosi infermieristiche con gli indicatori diagnostici fondamentali?
La semplice documentazione di una diagnosi non ne dimostra l’accuratezza, è importante dunque far apparire gli specifici indicatori diagnostici delle DI in cartella a supporto delle diagnosi scelte. Inoltre, è importante nella pianificazione assistenziale avere chiaro il problema, e quindi la diagnosi e i suoi indicatori, in modo tale da scegliere gli interventi più opportuni per il caso specifico.
Qual è il ruolo del paziente nella fase diagnostica infermieristica?
Il paziente ha un ruolo attivo nella fase di diagnosi. In particolare, l’infermiere analizza insieme al paziente le problematiche su cui porre l’attenzione, attuali e potenziali, i punti di forza e le capacità del paziente per far fronte a tali problematiche.