LEGISLAZIONE SU FORMAZIONE ED ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Flashcards
Qual è la natura dell’assistenza infermieristica secondo il DM 739/94?
Secondo il DM 739/1994, l’assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale ed educativa: tecnica in quanto la pratica della professione si realizza attraverso azioni competenti, relazionale in quanto per prendersi cura di qualcuno è indispensabile creare una relazione di fiducia per comprenderne al meglio i bisogni, educativa in quanto l’infermiere fornisce informazioni al paziente (caregivers/famiglia/grupppo/comunità) per far si che questi possa raggiungere autonomamente gli obiettivi di salute.
Secondo la legge 42/1999, da che cosa è determinato il campo proprio di attività e responsabilità dell’infermiere?
Secondo tale legge, il campo proprio di attività e responsabilità dell’infermiere è determinato dal proprio Profilo Professionale (DM 739/1994), dagli ordinamenti didattici universitari e di formazione post-base (DM 270/2004), dal proprio Codice Deontologico (ultima versione del 2019).
In Italia, quando vengono effettivamente istituiti gli Ordini delle professioni infermieristiche?
L’articolo 3 della legge 43/2006 prevede la delega al Governo dell’istituzione degli Ordini delle Professioni Sanitarie al fine di adeguare il livello culturale, deontologico e professionale degli esercenti le professioni in ambito sanitario a quello garantito dagli Stati membri dell’UE, regolamenta dunque le professioni sanitarie dei diversi iter formativi. Tuttavia, solo con la legge Lorenzin (3/2018) vengono istituiti gli Ordini Professionali degli Infermieri a livello provinciale (OPI), con la nascita della sua federazione nazionale FNOPI che sostituisce la precedente Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI.
Quali sono le funzioni di collegi e ordini?
Gli ordini delle professioni sanitarie, con la legge 3/2018, sono enti pubblici non economici che agiscono come organi sussidiari dello Stato con il fine di tutelare la salute pubblica (diritto alla salute) e garantire la qualità dell’esercizio professionale dei propri iscritti: vigilano sull’iscrizione degli operatori sanitari all’albo professionale, disciplinano l’esercizio della professione e promuovo la formazione continua degli iscritti. Prima della legge 3/2018 erano istituiti il Collegi IPASVI, enti ausiliari dello Stato con funzione unica di iniziativa e controllo e non amministrativa.
In quali norme dello Stato italiano troviamo il richiamo all’aggiornamento professionale per la figura dell’infermiere?
Ritroviamo il richiamo all’aggiornamento professionale dell’infermiere già nel Dlgs 502/1992 il quale prevede l’obbligo di aggiornamento professionale degli operatori sanitari che dev’essere garantito dalle aziende e dagli enti pubblici e privati che esercitano attività sanitarie, ma anche nella più recente legge 43/2006 la quale prevede l’obbligo all’aggiornamento professionale delle professioni sanitarie come requisito per l’esercizio della professione.
Quando viene introdotto il diploma di maturità come requisito obbligatorio per l’ammissione al percorso di formazione dell’infermiere?
Viene introdotto con la Riforma degli Ordinamenti Didattici Universitari 341/90 che stabilisce che per l’ammissione al corso di laurea in scienze infermieristica è richiesto il diploma di istruzione secondaria superiore (titolo di maturità superiore).
Quali sono, secondo il DM 739/1994, le principali funzioni dell’infermiere? Facendo riferimento ai bisogni assistenziali infermieristici, a quali compiti è richiamato l’infermiere dal DM 739/94?
Le principali funzioni dell’infermiere sono la prevenzione delle malattie, l’assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e l’educazione sanitaria (art. 1 comma 2). In particolare, partecipa all’identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi; pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico; garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; agisce individualmente e in collaborazione con gli altri operatori sanitari; si avvale, ove necessario, del personale di supporto; svolge la sua attività in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio e nell’assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Che cosa regolamenta e fino a quando rimane in vigore il D.P.R. 225/1974?
Il DPR 225/1974 decreta il regolamento riguardante le mansioni dell’infermiere professionale e generico e di altre figure sanitarie, ricordato dunque come il Mansionario. Viene abrogato con la legge 42/1999, in cui la dicitura di professione sanitaria ausiliaria viene sostituita con quello di professione sanitaria.
Secondo la legge 43/2006, quali sono i requisiti indispensabili per poter esercitare una professione sanitaria?
Secondo tale legge, i requisiti indispensabili per l’esercizio di professioni sanitarie sono: il conseguimento del titolo universitario, rilasciato a seguito dell’esame finale con valore abilitante, l’iscrizione all’albo professionale e l’aggiornamento professionale per la continuità dello svolgimento della professione in linea con le nuove scoperte scientifiche.
Quando risale l’inquadramento dei dirigenti infermieri nei contratti di dirigenza?
La legge 251/2000 apre la strada alla dirigenza infermieristica con l’istituzione di lauree specialistiche per la dirigenza della professione che permettono di acquisire il livello professionale necessario ad esercitare funzioni specifiche nell’area clinico-assistenziale avanzata, nella gestione, formazione e ricerca.