Slide Flashcards
dibattito sulla didattica della storia
tema delle competenze
definizione di competenze
capacità di usare le conoscenze e le abilità al di fuori dell’ambito scolastico
fondamenti del pensare storicamente
tempo, fonti e analogie
competenze generali del pensare storicamente
- avere un approccio critico rispetto alla conoscenza storica e non
- mettere in relazione passato e presente e muoversi tra questi due poli
- collocare fatti e processi nel loro contesto storico (senza guardarli con il punto di vista del nostro tempo)
- evitare forme di presentismo
- assumere punti di vista molteplici in relazione ai contesti
il tempo nel pensare storicamente
- datare, mettere in ordine i fatti e comprenderne i concetti
- cogliere il cambiamento dei processi storici
- organizzare il tempo sulla base di periodizzazioni
le fonti nel pensare storicamente
- la storia si fa con le fonti
- approccio critico alle fonti
le analogie nel pensare storicamente
ragionare per comparazione tra passato e presente, porsi domande in chiave storica
vantaggio del manuale
offre un ordine alle conoscenze del passato, orienta lo studente
due tipi di manuali secondo Klerides
tradizionali: trasmissivi, storia come ricerca della verità
innovativi: la storia come costruzione di un processo il cui lo studente è parte attiva
problema del manuale
- qualità in termini di proposte e contenuti
- scelte narrative e obiettivi comunicativi
- mancano studi sull’utilizzo che se ne fa in classe e sul gradimento degli studenti
public history
si occupa della narrazione della storia, al di fuori dell’ambito didattico e accademico
in che modo la public history incontra la didattica
- la ph costruisce e propone narrazioni storiche valide ed efficaci per pubblici vasti
- la didattica deve permettere di accogliere le narrazioni storiche con approccio critico
cose in comune tra didattica e public history
- rivolgersi a tanti con efficacia
- riconoscere e smontare gli usi strumentali e mistificatori della storia
nascita della didattica della storia
Germania XIX sec
nuovo ruolo della didattica della storia
anni ‘80 Rusen: coscienza storica che si occupa del passato, del presente e del futuro
come intendere la didattica della storia
riflessione sull’attività dello storico che fa i conti con i bisogni pratici della vita
come intendere la storia
elemento connesso alla dimensione personale di ciascuno, alla sua identità personale e sociale
ruolo della didattica della storia
si interroga sul ruolo della storia nella vita dell’umanità
didattica della storia nel mondo
- nascita della società internazionale della didattica della storia
- 2004: associazione internazionale di ricerca per la storia e le scienze sociali dell’educazione
- ricerca sui manuali (istituto per la ricerca internazionale dei libri di testo)
didattica della storia in Italia
- anni ‘70: rinnovamento della storiografia con l’apertura alla storia sociale
- nasce clio 92: Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia
- dibattiti su didattica ed educazione alla cittadinanza, analisi dei programmi e dei manuali, didattica laboratoriale
- debolezze: scarso riconoscimento accademico della did della storia, precarietà della ricerca
curricolo verticale e didattica della storia
- importanza della didattica laboratoriale
- dibattito sul numero di ore di storia ma non sulla formazione dei docenti
- problema: centralità del manuale, ossessione del “completare il programma”, scarsa innovazione
- ind nazionali: riferimento teorico
proposta di Brusa sul laboratorio
- pochi focus ma da svolgere con laboratorio
- grandi quadri storici per orientarsi
- apprendimento di fatti attraverso il gioco
- capacità autonoma di lettura dei manuali
- schema a ritroso: trattare la storia antica e la preistoria negli ultimi due anni della primaria
considerazione del manuale negli anni ‘80
contro il manuale e fatto alla ricerca della fonte
laboratorio come innovazione didattica
NO democratizzazione della ricerca storica
SI trasferimento agli studenti del pensare storicamente, del lavoro dello storico
laboratorio e manuale
armamentario del docente e non contrapposti
principi generali del laboratorio anni ‘90 (Guarracino e De Bernardi
pensati per la scuola superiore
- NO un solo documento SI ricollegarsi ad una trama storica di fondo
- dossier di documenti per permettere allo studente un ruolo attivo
- dossier corredati da percorsi didattici. per simulare operazioni storiche
fu un fallimento editoriale, per varie resistenze
cosa NON è il laboratorio
- una prova di verifica del manuale
- catalogare una fonte
archivi simulati proposti da Brusa
dossier di fonti omogenee he permettano di lavorare sulle fonti in maniera autonoma o in gruppi
problema degli archivi simulati
preparazione metodologica dei docenti
come lavorare su un dossier di documenti
- selezionare le fonti, confrontando i risultati
- interrogare e interpretare: far parlare i documenti contestualizzando e facendo inferenze
- mettere insieme le informazioni
perché attuare un laboratorio su dossier di documenti
- reperibilità delle fonti
- grammatica semplificata, chiara e diretta
- integrabile con altre attività
come attivare il laboratorio sui più piccoli
- abbattere il bias dello spazio e del tempo ovvero che il bambino concepisca solo il tempo a lui prossimo
- superare l’idea di spendere 2 anni in pre-requisiti della storia
- cominciare appena possibile con laboratori su immagini della storia e quadri sociali
storia e risorse digitiali (Marcellini)
- usare uno strumento digitale non è in sé innovazione
- la tecnologia non sostituisce il docente, anzi impone una preparazione metodologica
due modalità di utilizzo delle tecnologie
- facilitare l’insegnamento con utilizzo di materiali dal web e dalle versioni digitali dei manuali
- utilizzo più creativo con la preparazione autonoma di materiali didattici
facilitare l’insegnamento con le tecnologie
- assenza di riflessione metadidattica
- lo studente rimane all’interno di uno schema di dattica frontale
- si rimane ancorati all’impostazione manualistica
utilizzo creativo delle tecnologie
- non è scontato che gli studenti siano davvero digitalizzati
- fare ricerca su internet non è semplice
- spaesamento di fronte alla mole di fonti e informazioni
internet come risorsa
- dossier digitali più efficaci e accattivanti del semplice testo scritto
- disponibilità di software che arricchiscono la didattica laboratoriale
- possibilità di condivisione
- assenza di un pensiero didattico strutturato
film risorsa per la didattica (La Manna)
- cinema = espressione di cultura popolare quindi è una fonte
- immagini = accesso alla realtà, utilizzate per facilitare il processo di apprendimento
- mezzo per conoscere aspetti materiali del passato (costumi, modi di fare, ecc)
- il film è opera che sta nel proprio contesto
didattica e public history (Villani)
- scuola = uno dei mezzi della divulgazione storica e del suo uso pubblico
- ph e didattica partono da domande comuni e affrontano questioni simili
- domanda comune: come si costruiscono le narrazioni storiche
- entrano in relazione con le identità collettive
il senso dell’insegnamento della storia
la costituzione impegna tutti e la scuola nel tutelare il patrimonio storico di cui il nostro paese è pieno. Lo studio della storia contribuisce a formare la coscienza storica dei cittadini e li motiva al senso di responsabilità
senso della storia
memoria delle generazioni viventi, percezione del presente e visione del futuro
metodi didattici della storia
- attività laboratoriali
- media oggi disponibili
- territorio circostante
- narrazioni delle attività laboratoriali e ludiche
capacità di ricostruire i fatti
relazione ai problemi con i quali l’uomo si è dovuto confrontare, fino alle grandi questioni del presente
storia come campo disciplinare
le conoscenze del passato offrono metodi e saperi utili per comprendere e interpretare il presente
importanza delle fonti nell’insegnamento della storia
progettare percorsi didattici che approfondiscono la conoscenza della storia e l’attenzione alle diverse fonti
identità, memoria e cultura storica
il curricolo sarà articolato intorno ad alcuni snodi periodizzanti della vicenda umana:
- il processo di ominazione
- la rivoluzione neolitica
- la rivoluzione industriale
- processi di mondializzazione e globalizzazione
la ripartizione delle conoscenze storiche per livelli scolastici: scuola primaria
conoscenze storiche che riguardano il periodo compreso dalla comparsa dell’uomo alla tarda antichità
la ripartizione delle conoscenze storiche per livelli scolastici: scuola secondaria
conoscenze che riguarda il periodo compreso dalla tarda antichità agli inizi del XXI sec.
la ripartizione delle conoscenze storiche per livelli scolastici: ultimo anno della scuola secondaria di primo grado
dedicato allo studio della storia del ‘900
importanza dello studio della storia oltre la ripartizione delle conoscenze
apprendimento della storia centrato su temi che riguardano l’insieme dei problemi della vita umana sul pianeta: uso delle diverse fonti di energia, difesa dagli elementi naturali avversi e trasformazione progressiva dell’ambiente, la differenziazione sociale.
Approccio tra passato e presente
l’educazione al patrimonio culturale e alla cittadinanza attiva
i docenti si impegnano a far scoprire agli alunni il nesso tra le tracce e le conoscenze del passato, a far usare con metodo le fonti.
In questo modo l’educazione al patrimonio culturale fornisce un contributo fondamentale alla cittadinanza attiva
traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
- riconoscere elementi del passato
- esplorare in modo più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio
- usare la linea del tempo per organizzare informazioni
- individuare le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali
- comprendere i testi proposti
- usa carte geo-storiche
- racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici
- comprende aspetti fondamentali del passato
legge Casati
1859
stabilisce l’obbligo scolastico fino agli 8 anni.
Prima solo in Piemonte, dopo l’unità la legge verrà estesa a tutto il paese.
Le spese di istruzione sono a carico dei comuni
legge Coppino
1877
obbligo fino ai 9 anni.
prevede sanzioni in caso di adempienza