SHOCK, Flashcards
DEFINIZIONE CLINICA SHOCK
Quadro clinico (sindrome) di insufficienza circolatoria acuta con grave ipossia generale. E’ uno scompenso/disequilibrio emodinamico acuto
ANDAMENTO CLINICO SHOCK
- Alcuni tipi di shock preceduti dalla fase ipertensiva, per esempio lo shock settico, sono prima preceduti dalla fase ipertensiva,
- altri tipi di shock non rispondono al riempimento volemico, come lo shock emorragico
COSA FARE IMMEDIATAMENTE IN PS IN PZ CON SHOCK IPOTESO
- incannulamento periferico/centrale, somministrando fisiologica per ripristinare la volemia
VOLEMIA, COME SI RIPRISTIAN
con uso di fisiologica, generalmente lo shock è reattivo al ripristino volemico, ma in alcuni casi lo shock ha bisogno di vasopressori, come nello shock emorragico
CAUSE DI IPOTENSIONE ARTERIOSA ACUTA, COSA CONSIDERARE PER PRIMO TRA LE CAUSE PIU’ GRAVI
Dietro il comune denominatore della ipotensione arteriosa acuta possono celarsi le cause piu’ diverse; la diagnosi, seppur generica, di shock e’ la prima cosa fondamentale e opportuna da fare, attraverso il riconoscimento dei sintomi di allarme, alla quale deve conseguire la ricerca della causa
IMPORTANZA DI RICONOSCIMENTO CLINICO IN SHOCK E RISCHIO CORRELATO AL MANCATO RICONOSCIMENTO
importante e’ il riconoscimento del quadro di allarme costitutito da quei sintomi che non possono sfuggire ad un esame sia pur sommario del malato. La trascuratezza di regole cosi’ elementari, che vanno immediatamente eseguite, espone il paziente al rischio di ritardare quelle misure di urgenza che si richiedono per la salvezza del paziente, che passa dallo shock reversibile a quello irreversibile.
SEGNI CLINICI DOVUTI AL QUADRO DI INSUFFICIENZA EMODINAMICA
- Pallore, dovuto alla vasocostrizione periferica
- Tachicardia con FC>95 bpm, dovuta alla riduzione del ritorno venoso, per cui il cuore per perfondere quello standard di sangue aumenta la sua frequenza per sopperire al fatto che c’è meno contenuto;
- Ipotensione arteriosa;
- Ipotermia, sempre per la vasocostrizione periferica;
- Ipotonia muscolare, sempre per la vasocostrizione periferica;
- Tachipnea con respirazione superficiale per l’ ipossia generalizzata, in cui il soggetto tende a iperventilare per incrementare la ventilazione/perfusione aerea;
- Sudorazione profusa fredda sempre per via della vasocostrizione;
- Oliguria, per la riduzione del flusso renale
IMPORTANZA RICOGNIZIONE IPOVOLEMIA NELLO SHOCK
Dietro il comune denominatore della ipotensione arteriosa acuta possono celarsi le cause piu’ diverse;
la diagnosi, seppur generica, di shock e’ la prima cosa fondamentale e opportuna, alla quale deve conseguire la ricerca della causa importante e’ il riconoscimento del quadro di allarme costitutito da quei sintomi che non possono sfuggire ad un esame sia pur sommario del malato.
La trascuratezza di una regola cosi’ elementare espone il paziente al rischio di ritardare quelle misure di urgenza che si richiedono per la salvezza del paziente .La condizione EMODINAMICA DI IPOVOLEMIA comune a tutti gli stati di shock consente di darne una definizione patogenetica di validità generale: la patogenesi dello shock è un quadro d’insufficienza acuta cardiocircolatoria, determinata da uno squilibrio tra il volume di sangue circolante e la capacità della rete vasale.
Cio’ avviene con diminuzione del sangue circolante o ipovolemia.
TIPI DI IPOVOLEMIA
- Relativa
- Assoluta
DEFINIZIONE IPOVOLEMIA RELATIVA
quando è eccessiva l’ampiezza del letto circolatorio (es. shock anafilattico, settico, da farmaci, quali morfina che agisce sul tono vasale causando vasodilatazione);
DEFINIZIONE IPOVOLEMIA ASSOLUTA
quando la massa di sangue disponibile è realmente ridotta (es. shock da emorragia, disidratazione per vomito come nelle occlusioni intestinali o peritoniti, per diarrea o per sudorazione profusa come accade nello shock settico
TIPI DI SHOCK IN BASE AL TIPO DI IPOVOLEMIA
- Shock da ipovolemia relativa, per insufficienza vasomotoria periferica
- Shock da ipovolemia assoluta, per diminuzione della massa totale di sangue
- Shock cardiogeno (insufficienza cardiocircolatoria per diminuizione della portata cardiaca o
- “VOLUME MINUTO”, problema che si ha perché il cuore riduce la gittata al minuto);
- Shock da eziologia tossinica, settico l’insufficienza vasomotoria sistemica da endotossine, spesso complicata con l’insufficienza della pompa cardiaca e con l’ipovolemia assoluta da sudorazione profusa, vomito, diarrea, essudati,
DEFINIZIONE INSUFFICIENZA VASOMOTORIA
resistenza sistemica diminuita per ipotonia vasale con rilasciamento delle cellule vasali, con l’eventuale associazione di shunts arterovenosi
CLASSIFICAZIONE EZIOLOGICA SHOCK DA IPOVOLEMIA RELATIVA O VASOPARALITICA
a. Per inibizioni riflesse dei centri vasomotori bulbospinali : (Shock Neurogeno) Lipotomia emozionale,
ipotensione acuta da stimolazione abnorme nervosa (Riflessi Vagali).
b. Per lesioni anatomiche dei centri vasomotori o di vie simpatiche :traumi troncoencefalici e
interruzione dei nervi splancnici.
c. Per azioni neurotossiche sui centri vasomotori o sulle sinapsi o sulle stimolazioni adrenergiche:
a causa di tossine , anestesia generale / spinale,neuroplegici (fenotiazine), ganglioplegici (esametonio), antiadrenergici (dibenamina).
d. Per azioni angiotossiche dirette, specialmente arteriolari o capillari:tossine,istamina,allergeni. (shock
anafilattici).
SHOCK DA IPOVOLEMIA ASSOLUTA, DEFINIZIONE IPOVOLEMIA ASSOLUTA
diminuzione della massa sanguigna,
COSA DETERMINA DIMINUZIONE DELLA MASSA SANGUIGNA
resistenza sistemica aumentata per vasocostrizione adrenergica
TIPI DI SHOCK DA IPOVOLEMIA ASSOLUTA
a. Emorragico:
-Emorragia esterne attraverso la cute e la mucosa,
-Enterorragie, metrorragia, ematemesi, rinorragia, nei casi di acuzia
- Emorragie interne endocavitarie ( emoperitoneo, emotorace),
- Emorragie intestinali o ematomi con gli interstizi pieni di sangue, che manca nella rete circolatoria.
b. Per perdite di plasma :
- Ustioni
- Contusioni o schiacciamenti, compressioni,
- Infiammazioni essudative (specialmente endocavitarie come le peritoniti) e trasudati ascitici o meno.
c. Per perdite di acqua e di elettroliti :
- Stati occlusivi, Vomito , Diarrea, Sudorazione profusa, Insufficienza surrenalica acuta.
SHOCK CARDIOGENO, DEFINIZIONE
Insufficienza della pompa cardiacacon insufficienza cardiocircolatoria acuta
EZIOPATOGENESI DELLO SHOCK CARDIOGENO
Resistenza sistemica solitamente aumentata, per reazione adrenergica alla caduta pressoria.
TIPI DI SHOCK CARDIOGENO
a. Insufficienza coronarica acuta (angina pectoris, infarto del miocardio).
b. Ostruzione embolica dell’arteria polmonare o compressione delle vene cave agli sbocchi, (
emopericardio, pneumotorace iperteso,versamento pleurico importante): è sempre un’ insufficienza cardiaca, ad esempio l’ emopericardio (sangue nel pericardio) la dà per compressione sul cuore, così come nell’ embolia polmonare c’è insufficienza cardiaca perché non c’è passaggio di sangue da una cavità all’ altra.
c. Scompenso acuto da vizi valvolari: ad esempio l’ insufficienza mitralica per mancata attività più o
meno grave della pompa cardiaca e shock.
d. Insufficienza miocardica complicante lo shock settico : Facilmente preceduta dal quadro di
insufficienza circolatoria sistemica, dovuto all’ effetto delle tossine
QUANDO SI HA SHOCK
Se si perde uno degli elementi tra pompa cardiaca, tono vasale o massa circolante c’è shock, e ognuno ha un trattamento diverso ad esempio i farmaci vasopressori si danno nello shock vasoparalitico
SHOCK AD EZIOLOGIA TOSSINICA,
Ha tutte e tre le alterazioni degli elementi che danno shock. In stati tossinfettivi di eziologia assai varia può determinarsi uno stato di insufficienza circolatoria acuta per una vasoparalisi vasomotoria che puo’ manifestarsi in maniera continua o accessuale
EZIOLOGIA SHOCK AD EZIOLOGIA TOSSINICA
L’eziologia è da identificarsi nelle comuni infezioni da batteri gram negativi, e a volte gram positivi.
GRAVITA’ SHOCK AD EZIOLOGIA TOSSINICA
La gravità è in relazione alla carica batterica e può complicarsi con la batteriemia e la setticopiemia ed è tra i più difficili da trattare anche per la resistenza batterica
EFFETTI DELLO SHOCK, DA CHE COSA E’ PROVOCATO
L’effetto dello shock è provocato dalla produzione di endotossine la cui liberazione si ha dopo disfacimento batterico.
EFFETTO ENDOTOSSINE, TIPI
Le endotossine hanno un effetto angiotossico( rete capillare) con vasoparalisi, le stesse determinano un danno tissutale e cellulare che in realtà è il primummovens dello shock tossico.E’ uno shock ipovolemico relativo all’ inizio per vasoparalisi acuta da endotossine
PROPRIETA’ NEL CIRCOLO PORTALE E SUA IMPORTANZA NELLO SHOCK
circolo portale ( rete di vasi che, dopo essersi capillarizzati nell’intestino, nello stomaco, nella milza, nel pancreas, si raccoglie a formare la vena porta) rappresenta nel suo complesso una importante riserva disangue. Questa riserva che va nella vena porta può essere distolta temporaneamente dal circolo generale e trattenuta in quel distretto circolatorio che è detto area splancnica, in riferimento alla sua innervazione. Poiché la capacità totale di questa area è molto grande, notevoli quantità di sangue possono passare da essa nel circolo generale,dopo la vasocostrizione data dalle catecolammine surrenaliche, mediata dai barocettori carotidei e aortici, soprattutto del distretto splancnico e cutaneo periferico, con successivo innalzamento della pressione sanguigna. Altrettanto notevoli quantità di sangue possono essere invece immagazzinate nell’area splancnica per vasodilatazione determinata da riflessi inibitori: l’ area splancnica funziona quindi come un serbatoio in modo diverso in base alle esigenze. In tal modo,per mezzo di adattamenti, la pressione sanguigna nel sistema della grande circolazione può mantenersi pressochè costante