POLITRAUMA Flashcards

1
Q

DEFINIZIONE POLITRAUMATIZZATO

A

è un ferito che presenta lesioni associate a carico di due o più distretti corporei, con eventuali possibili compromissioni delle funzioni respiratorie e o circolatorie

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2
Q

IMPORTANZA TRAUMI

A

principale causa di morte in età giovanile, tra 1 anno e 44 anni,

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3
Q

CAUSA PRINCIPALE TRAUMI

A

nel 90% dei casi è attribuibile ad incidenti sul lavoro, il restante 10% agli infortuni sul lavoro, agli incidenti domestici, al trauma di precipitazione, tentativi di suicidio. Attualmente il numero di lavoratori morti è in calo, mentre in caso di pedoni o di motociclisti, per i traumi da propulsione è in aumento.

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4
Q

INCIDENZA POLITRAUMI

A

il numero di feriti gravi disabili a vita e decessi è salito a circa il 4,7% circa nel 2015, con un costo importante per il sistema sanitario nazionale e per la società, sono costretti a lasciare il lavoro ed interessano generalmente le età maggiormente produttive.

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5
Q

SEDE DELLE LESIONI

A
  • Testa e collo 50%
  • Bacino ed arti 50 70%
  • Torace 10 50%
  • Addome 5 25%
  • Colonna 5 25%
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6
Q

DISTRIBUZIONE DELLA MORTALITA’ NEL POLITRAUMA

A
  • Distribuzione trimodale
  • I picco entro pochi secondi o minuti per lesioni gravissime a carico di encefalo, midollo spinale alto, grossi vasi e cuore, nei traumi da impatto con contraccolpo, come il ragazzo lanciato fuori dalla macchina o dal motorino, ci può essere anche un distacco del mesentere, una rottura dell’aorta, ed il decesso avviene sul momento
  • II picco entro le prime 2 ore per ematomi intracranici, emo-pneumotorace, emoperitoneo, ecc;
  • III picco distanza di giorni o settimane per sepsi o insufficienza multiviscerale.
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7
Q

ENTRO QUANTO AVVIENE LA GRAN PARTE DEI DECESSI

A

La maggior parte dei decessi avviene prima di arrivare in pronto soccorso, per tale motivo è stato introdotto il concetto di golden hour, la cui definizione deriva dall’osservazione che i pazienti gravemente feriti che hanno una più elevata probabilità di sopravvivenza se riescono a raggiungere la sala in un arco di tempo inferiore od uguale ad un ora, gestendo con celerità le emergenze ed il ferito,

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8
Q

FATTORI DA CUI DIPENDE LA SOPRAVVIVENZA DI UN POLITRAUMATIZZATO

A

A. Dalla tempestività delle terapie messe in atto sul luogo dell’evento per la stabilizzazione del malato
B. Dalle terapie messe in atto in ospedale;
C. Dalla organizzazione del soccorso

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9
Q

FASI DEL SOCCORSO DEL PZ POLITRAUMATIZZATO INCIDENTATO STRADALE

A

1) Ricognizione dell’evento, richiesta telefonica di intervento , primo soccorso
2) Valutazione della richiesta ed invio dei mezzi di soccorso da parte del 118,
3) Trattamento sanitario sul luogo dell’evento e pronto soccorso da parte del 118
4) Trattamento sanitario sul luogo dell’evento,
5) Invio all’ospedale più idoneo
6) Trattamento ospedaliero

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10
Q

RICOGNIZIONI DELL’EVENTO, QUALI SONO LE INFO NECESSARIE PER L’ORGANIZZAZIONE DEI SOCCORSI

A

– Località esatta, via e numero civico;
– Numero dei feriti;
– Lesioni più evidenti ad es. se perde sangue, respira, ecc;
– Dinamica approssimativa dell’incidente e se stradale chiedere ad esempio se c’ è un camion o fuoco,
- Ostacoli all’accesso ai feriti
- Presenza di pericoli, incendio, gas, sostanze chimiche,
- Per un operatore esperto tale fase dovrebbe durare ai 60 ai 90 secondi,
.

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11
Q

COME SI EFFETTUA LA VALUTAZIONE DELLA RICHIESTA E L’INVIO DEI MEZZI DI SOCCORSO

A

l’infermiere di triage dovrà acquisire le notizie relative allo stato clinico dell’infortunato richiedendo una sintesi secondo ABC, airway, breathing, circulation, dinamica dell’incidente, tempo stimato per l’arrivo in DEA, dipartimento, emergenza urgenza accettazioneC

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12
Q

COME SI PUO’ ESAMINARE L’EVENTO

A
  • Valutazione dell’evento secondo criteri clinici, segni, sintomi, pericolo potenziale della vittima
  • Valutazione secondo criteri situazionali, incidenti stradali, incidenti tra auto e bicicletta, caduta dall’alto, esplosioni
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13
Q

CODICI DI INTERVENTO , COME SI ATTRIBUISCONO

A
  • CODICE CRITICITA’ PRESUNTA, CODICE DI VALUTAZIONE SANITARIA
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14
Q

CODICE CRITICITA’ PRESUNTA

A
  • Bianco, non critico, non richiede intervento a breve termine
  • Verde, poco critico: intervento differibile;
  • Giallo, mediamente critico: intervento indifferibile;
  • Rosso, molto critico: intervento di emergenza.
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15
Q

CODICE DI VALUTAZIONE SANITARIA, NUMERICO

A
  • 0 soggetto che non necessita di intervento;
  • 1 soggetto affetto da forma morbosa di tipo lieve;
  • 2: soggetto affetto da forma morbosa grave;
  • 3: soggetto con compromissione delle funzioni vitali;
  • 4 : deceduto
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16
Q

TEAM PER LA GESTIONE DEL POLITRAUMATIZZATO

A

Il team infermieristico per la gestione del politraumatizzato è composto da due infermieri e un operatore di supporto

17
Q

COMPITI DELLìINFERMIERE IN POLITRAUMATIZZATO

A
  • Allertamento della diagnostica radiologica;
  • Allertamento del centro trasfusionale;
  • Allertamento della sala operatoria;
  • Predisporre apparecchiature e presidi necessari al trattamento
18
Q

COMPITI DELL’OPERATORE DI SUPPORTO PER IL POLITRAUMATIZZATO

A
  • Compilazione modulistica per indagini diagnostica.
19
Q

TRATTAMENTO SANITARIO DEL PZ SUL LUOGO DELL’EVENTO

A

1 ricognizione e messa in sicurezza della scena
2 triage
3 accesso al paziente ed estricazione
4 primary e secondary survey

20
Q

RICOGNIZIONE E MESSA IN SICUREZZA, COME

A

L’equipe che interviene sul luogo dell’incidente deve sempre operare nei limiti di sicurezza, le difficoltà che l’equipe passa generalmente sono le seguenti :
– Pericolosità del luogo di intervento;
– Condizioni atmosferiche sfavorevoli;
– Luogo disagevole;
– Condizioni disagevoli;
– Lavoro di equipe non coordinato;
– Numero di persone coinvolte.

21
Q

TRIAGE, DEFINIZIONE

A

Per triage si intende la selezione tra più vittime di un incidente, al fine di portare il primo soccorso ai feriti che necessitano di interventi salvavita e differire il soccorso agli altri feriti che non presentano lesioni potenzialmente letali allo scopo ultimo di garantire la sopravvivenza al più elevato numero di infortunati in base ai dati ricavati

22
Q

DA DOVE DERIVA IL CONCETTO DI TRIAGE

A

Il concetto di triage trae le sue origini dalla medicina militare dove l’obiettivo era soccorrere il maggior numero di feriti, basandosi sulle risorse disponibili, per consentire loro di tornare al più presto al fronte per combattere.

23
Q

ACCESSO AL PZ ED ESTRISECAZIONE, FASE DELICATA, DEFINIZIONE

A

Per estricazione si intende la liberazione del paziente dalla situazione in cui si trova (rimozione da automobile).

24
Q

COME AVVIENE ESTRINSECAZIONE IDEALE

A

avviene mantenendo in asse tutta la colonna vertebrale utilizzando:
* Collare cervicale, che si mette per evitare che venga mobilizzata la colonna cervicale;
* Estricatore spinale;
* Manovra di Rautek, che serve per mantenere stabile la colonna, con una manovra fatta da una o più persone per mantenere immobile la colonna vertebrale, con una mano che tiene la mandibola immobile e con un braccio messo posteriormente per tenere fissa la colonna vertebrale, in assenza di un estricatore spinale vero e proprio.

25
Q

PRIMARY E SECONDARY SURVEY, COME VIENE ESEGUITA LA GESTIONE DEL PAZIENTE NON IN ARRESTO CARDIORESPIRATORIO

A

La gestione del paziente non in arresto cardiorespiratorio segue il consueto schema ABCDE, che è una prima valutazione:
A- Liberazione delle vie aeree ed immobilizzazione della colonna vertebrale;
B- Controllo della respirazione e palpazione torace per individuare Pneumotorace;
C- Circolazione con controllo del polso radiale o femorale e controllo delle emorragie comprimendo;
D- Breve esame neurologico (Glasgow coma scale);
E- esposizioneA

26
Q

AIRWAY, ESECUZIONE

A
  • Mantenimento della pervietà delle vie aeree
  • Posizionamento del collare cervicale
  • Somministrazione di ossigeno ad alti flussi,
  • Intubazione orotracheale, di scelta nei pz privi di coscienza
27
Q

BREATHING, ESECUZIONE

A
  • Ispezione del torace
  • Palpazione
  • Auscultazione
  • Ricerca di pneumotorace, in presenza di pnx iperteso il drenaggio da eseguire immediatamente
28
Q

CIRCULATION, ESECUZIONE

A
  • Emostasi dei foci emorragici grossolani
  • Valutazione pa e polso
  • Posizionamento ago cannula
  • Eventuale terapia infusiva come glucosata, cristalloidi
29
Q

DISABILITY, ESECUZIONE

A
  • Valutazione dello stato di coscienza tramite l’utilizzo della Glasgow coma scale
  • Intubazione dei pz con gcs inferiore a 9
30
Q

EXPOSURE, ESECUZIONE

A
  • Collegare il pz al monitor
  • Protezione termica
  • Rimozione di indumenti
31
Q

MANOVRE SECOND SURVEY

A
  • Rivalutazione continua dell’ABCD
  • Rilevazione della dinamica dell’incidente
  • Anamnesi
  • Esame completo dalla testa ai piedi, testa, collo, torace, addome,bacino, arti).
  • Questa seconda fase si conclude con l’immobilizzazione delle fratture, stabilizzazione della colonna e la preparazione dei pz per il trasporto con il monitoraggio adeguato
32
Q

TRASPORTO DEL PZ

A

Stabilizzato il Pz, si procede al caricamento e al trasporto presso la struttura ospedaliera concordata con la centrale operativa, comunicando ad essa il codice di rientro, le condizioni del paziente, la gravità e la patologia. Giunti all’ospedale l’equipe di soccorso comunicherà in modo corretto, completo e conciso, i dati inerenti al servizio effettuato e si integrerà con i colleghi del Pronto Soccorso. 4 e 5, invio all’ospedale più idoneo e trattamento, invio all’ ospedale più idoneo e Trattamento ospedaliero

33
Q

COSA ESEGUIRE ALL’ARRIVO IN OSPEDALE PER IL POLITRAUMATIZZATO

A

All’arrivo in ospedale le prime manovre da eseguire nel giro di pochi minuti sono:
* Intubazione tracheale;
* Catetere venoso centrale;
* Prelievo di sangue;
* Sondino naso gastrico;
* Catetere vescicale.
* Esami diagnostici:
- Rx torace e rx rachide cervicale
- L’ecografia addominale

34
Q

TRATTAMENTO OSPEDALIERO , COME NEL POLITRAUMATIZZATO

A

All’arrivo in ospedale le prime manovre da eseguire nel giro di pochi minuti sono:
- Intubazione tracheale
- Catetere venoso centrale
- Prelievo di sangue
- Sondino naso gastrico
- Catetere vescicale

35
Q

ESAMI DIAGNOSTICI POLITRAUMATIZZATO

A

Rx torace
* Rx rachide cervicale
* Ecografia addominale
* TAC cerebrale
* Rx bacino
* Emogruppo
* Esami ematochimici
* Emogasanalisi

36
Q
A