sdc II Flashcards

1
Q

​Quali sono i presupposti dell’aumento oneroso?

A
  • Che il capitale sottoscritto sia interamente liberato;
    Si può deliberare ma non eseguire.
    Milano massima 70 si può deliberare e sottoscrivere ma la sottoscrizione rimane a condizione sospensiva del versamento dei decimi residui (rischioso, non fare),
  • assenza dei presupposti per l’applicazione 2446 e 2447 –>perdite oltre la soglia del terzo;
    Attenzione Milano 122: l’aumento di capitale può essere annoverato tra “gli opportuni provvedimenti” Per cui può essere deliberato l’aumento di capitale anche in presenza di perdite superiori al terzo purché non inferiori al minimo legale. Le motivazioni di Milano sono:
  • che non è presente un obbligo legale di riduzione del capitale;
  • gli opportuni provvedimenti non sono tipizzati;
  • che l’obbligo di trasparenza è assicurato dalla situazione patrimoniale allegata all’aumento.
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2
Q

si richiede una delibera di aumento oneroso in pendenza di aumento sottoscritto e non liberato. che fare?

A

Si può deliberare ma non eseguire.
Milano massima 70 si può deliberare e sottoscrivere ma la sottoscrizione rimane a condizione sospensiva del versamento dei decimi residui (rischioso, non fare),

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3
Q

natura giuridica della sottoscrizione dell’aumento

A

Contratto consensuale.

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4
Q

​In sede di aumento, è possibile imporre l’integrale versamento al momento della sottoscrizione.​?

A

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5
Q

​È consentita la sottoscrizione anticipata dell’aumento prima che questo venga deliberato?

A

triv hg22: sì, Sia con riguardo alle azioni su cui già ha il diritto di opzione in proporzione di quanto detenuto sia sulle azioni inoptate dagli altri soci. Nel primo caso la sottoscrizione sarà sottoposta alla condizione sospensiva dell’effettiva adozione della delibera; Nel secondo caso sarà sottoposta alla doppia condizione sospensiva dell’adozione della delibera e risolutiva che gli altri soci optino. Secondo il Triveneto questo è possibile perché persegue un interesse meritevole di tutela che sarebbe assicurare che vi siano effettivamente i fondi per l’aumento

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6
Q

È possibile la sottoscrizione anticipata dell’aumento prima che questo venga deliberato? Ed in relazione all’inoptato.​?

A

sì, Sia con riguardo alle azioni su cui già ha il diritto di opzione in proporzione di quanto detenuto sia sulle azioni inoptate dagli altri soci. Nel primo caso la sottoscrizione sarà sottoposta alla condizione sospensiva dell’effettiva adozione della delibera; Nel secondo caso sarà sottoposta alla doppia condizione sospensiva dell’adozione della delibera e risolutiva che gli altri soci optino. Secondo il Triveneto questo è possibile perché persegue un interesse meritevole di tutela che sarebbe assicurare che vi siano effettivamente i fondi per l’aumento

trivh22

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7
Q

Che efficacia ha l’iscrizione dell’aumento di capitale nel registro delle imprese? e quali sono le conseguenze?

A

costitutiva: per cui tutte le sottoscrizioni ed i versamenti che vengono effettuati in sede di delibera e quindi prima dell’iscrizione sono da ritenersi a condizione sospensiva. (Triveneto e Milano).
I terzi sottoscrittori non saranno soci fino all’iscrizione della delibera.

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8
Q

Vero o falso: in caso di aumento inscindibile si farà la ora per allora allegando lo statuto aggiornato.

A

falso: si fa la ora per allora senza allegazione

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9
Q

Vero o falso: in caso di aumento scindibile si farà la ora per allora.

A

falso: non sappiamo la cifra totale del capitale aumentato

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10
Q

vero o falso: l’aumento di capitale scindibile acquista efficacia man mano che viene sottoscritto.

A

falso: la progressività deve essere prevista al momento della delibera di aumento.

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11
Q

è consentito deliberare la riduzione del termine di sottoscrizione dell’aumento di capitale?

A

sì nel limite del termine per l’opzione

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12
Q

è consentita la proroga del termine per l’aumento di capitale?

A

sì purchè non sia già scaduto.

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13
Q

vero o falso: i soci possono rinunciare al termine di 30 giorni (che decorre dal termine di sottoscrizione) ed al deposito, per l’iscrizione dell’aumento oneroso al RRII

A

Falso

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14
Q

revoca dell’aumento oneroso di capitale

A

Dobbiamo distinguere:
- Se nessuno ha sottoscritto si ritiene che possa essere revocato;
- Se l’aumento è stato interamente sottoscritto non può mai essere revocata nemmeno con il consenso di tutti i sottoscrittori, perchè i creditori sociali potrebbero averci fatto affidamento (anche se non è scaduto il termine di sottoscrizione e non è pubblicizzato), anche perché sarebbe come fare una riduzione volontaria senza applicare il 2445 (opposizione dei creditori)
- Se hanno sottoscritto in parte:
o Se scindibile è revocabile con il consenso dei sottoscrittori;
o Se è inscindibile è revocabile perché tanto è a condizione sospensiva (in teoria senza consenso ma lo faremo solo in caso di problemi di traccia, perché comunque è opportuno applicare i 1359 perché il contratto di sottoscrizione è concluso, perfezionato che richiede il mutuo consenso di entrambe le parti).

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15
Q

natura giuridica del diritto di opzione alla sottoscrizione

A

1 (th -) diritto di prelazione;
2 (th+) diritto di opzione: diritto potestativo di concludere il negozio di sottoscrizione.

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16
Q

è possibile consentire ai soli soci presenti in assemblea di sottoscrivere tutto il capitale, anche quello spettante in teoria in opzione agli assenti?

A

Triv. Hg23 è possibile “limitare” il diritto di opzione dei soci assenti, consentendo la sottoscrizione dell’intero aumento solo ai presenti purché sia a condizione risolutiva dell’esercizio del diritto di opzione spettante agli assenti. (come in una specie di anticipazione della sottoscrizione dell’inoptato).

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17
Q

Spa: è possibile cedere l’opzione?

A

Si tratta di diritto disponibile quindi:
- È possibile cedere separatamente alle azioni il diritto di opzione, purché riguardi uno specifico aumento e non in generale. (la discussione che c’è a riguardo è quella della generale cedibilità dei diritti potestativi rispetto alla posizione contrattuale cui accedono vd. Cessione del diritto di riscatto nella vendita con patto di riscatto).

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18
Q

è possibile donare l’opzione?

A

sì: attenzione alla causa se è liberale ci vorrà la forma solenne, altrimenti non è donazione e ne dà atto il presidente.

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19
Q

società di capitali

forma della cessione dell’opzione

A

Non è richiesta forma particolare però ai soli fini della opponibilità alla società della cessione del diritto di opzione si seguono le stesse regole di forma della cessione delle azioni (a seconda se sono emesse incorporate in un titolo seguiranno la disciplina dei titoli di credito – girata o doppia annotazione, se non sono emesse sarà iscritta nel registro imprese, se dematerializzate nell’apposito registro).

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20
Q

vero o falso: i soci possono rinunciare al termine di 15 giorni per il deposito dell’offerta di opzione presso il RRII ed al deposito stesso.

A

vero. I soci possono rinunciare sia al termine che al deposito perché è una norma nel loro interesse, purché all’unanimità ed in riferimento allo specifico aumento.

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21
Q

sdc

la prelazione sull’inoptato che natura giuridica ha?

A

di diritto di prelazione.

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22
Q

sdc

Quando è possibile escludere/limitare il diritto di opzione in sede di aumento oneroso?

A
  1. Aumento in natura ;
  2. Esclusione per interesse della società (obbligo di relazione cda su ragioni della limitazione)
  3. Emissione di azioni in favore dei dipendenti;
  4. opzione indiretta
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23
Q

vero o falso: in caso di aumento con eslcusione dell’opzione per conferimetno in natura soci possono rinunciare a tutta la documentazione prevista dal 2441 (relazione degli amministratori + perizia di stima comunicata al cda e al cds e depositata presso la sede sociale, + parere di congruità del cds. )

A

vero ma attenzione, non si può mai rinunciare alla perizia

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24
Q

vero o falso: il conferimento di crediti da parte di terzi in sede di aumento esclude automaticamente l’opzione per i soci.

A

vero: i crediti sono beni in natura.

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25
Q

cosa è il sovrapprezzo e a cosa serve

A

“maggior somma che il sottoscrittore paga rispetto al valore nominale dell’azione”.

La funzione del sovrapprezzo: di tutelare i soci della società, per il caso in cui il valore reale delle azioni sia superiore al valore nominale. È la “tassa d’ingresso”: presupposto del sovrapprezzo è che il patrimonio netto sia superiore al capitale.

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26
Q

limiti alla determinazione del valore del sovrapprezzo

A

Quando il sovrapprezzo è obbligatorio sembra che il minimo sia il valore in relazione al patrimonio netto ex 2441 comma 6, liberissimi di aumentarlo.
Se il sovrapprezzo è facoltativo e quindi l’aumento offerto solo ai soci il valore in relazione al patrimonio netto rappresenta il massimo.

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27
Q

quando il sovrapprezzo è obbligatorio?

A

in caso di eslcusione/limitazione dell’opzione.

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28
Q

in caso di esclusione/limitazione dell’opzione, quando non si avrà il sovrapprezzo?

A

se il patrimonio netto è inferiore o pari al capitale, anche nella spa non ci sarà sovrapprezzo (è bene specificarlo, e al concorso in mancanza di altre informazioni diamo per scontato che le riserve ci siano e così il sovrapprezzo).

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29
Q

vero o falso: il sovrapprezzo potrà essere versato nella misura del 25% insieme alla sottoscrizione

A

falso:
Attenzione al 2439 comma 1 che dice che il sovrapprezzo va versato integralmente al momento della sottoscrizione. Anche se la sottoscrizione è versata al 25%.

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30
Q

è possibile prevedere che vi sia sovrapprezzo solo sull’inoptato da offrirsi a terzi?

A

È possibile che il prezzo dell’inoptato sia diverso dal prezzo dell’opzione? Si, perché partiamo dal presupposto che l’inoptato non è un’opzione di secondo grado e anzi alcuni dicono che questo potrebbe essere direttamente deciso dagli amministratori

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31
Q

​Quali sono i presupposti dell’aumento gratuito?

A
  • Che vi siano riserve disponibili
  • Che siano iscritte in bilancio (per milano sarebbe derogabile)
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32
Q

​Vero o falso: Per procedere all’aumento gratuito è necessario che il capitale sottoscritto sia interamente liberato.

A

Il principio di integrale liberazione del capitale sottoscritto non si applica, perché non c’è un momento separato in cui l’aumento gratuito acquista efficacia e perché non è comunque previsto dal codice.

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33
Q

spa

sono utilizzabili gli utili di periodo nell’aumento gratuito del capitale?

A

th +: NO (triv)
rimane dubbio, ma dato che sono instabili, non iscritti a bilancio e potrebbero essere erosi da successive perdite non li utilizzeremo.

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34
Q

spa

quali riserve sono utilizzabili nell’aumento gratuito di capitale?

A

RISERVE STATUTARIE
RISERVE FACOLTATIVE
SOVRAPPREZZO AZIONI
RIVALUTAZIONE
VERSAMENTI IN CONTO CAPITALE

sicuramente la riserva legale sopra la soglia del minimo, dubbio sotto.

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35
Q

è utilizzabile la riserva azioni proprie per l’aumento gratuito?

A

no

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36
Q

è utilizzabile il finanziamento soci per l’aumento gratuito?

A

no

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37
Q

è utilizzabile il versamento a fondo perduto per l’aumento gratuito?

A

no

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38
Q

è utilizzabile il versamento in conto futuro aumento per l’aumento gratuito?

A

no, perché sono un acconto su un futuro aumento oneroso, altrimenti vanno restituiti.

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39
Q

è utilizzabile la riserva sovrapprezzo azioni per l’aumento gratuito?

A

sì: segue la stessa disciplina della riserva legale, ma è sempre distribuibile (per la dottrina prevalente e milano) perché la norma vieta solo la distribuzione e comunque solo fintanto che non sia riempita la riserva legale.

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40
Q

sono utilizzabili riserve statutarie per l’aumento gratuito?

A

sono obbligatorie (per statuto), non distribuibili tra i soci ma disponibili ai fini dell’aumento, anche se non è previsto dallo statuto: l’adozione della delibera di aumento modifica implicitamente la loro destinazione, saltando il doppio passaggio (modifica destinazione, utilizzo per l’aumento).

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41
Q

La società alfa è composta da quattro soci in parti uguali e ha il 4% di azioni proprie in portafogli. Vuole procedere all’aumento gratuito del capitale: a chi va offerto?

A

solo ai soci, non alla società

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42
Q

cos’è il principio di omogeneità in tema di aumento gratuito del capitale? è derogabile?

A

​È il dovere di emettere azioni dello stesso tipo ed in proporzione a quanto già posseduto. è derogabile all’unanimità

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43
Q

È lecito l’aumento gratuito non proporzionale?

A

sì, all’unanimità

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44
Q

​Cos’è l’aumento misto e che problemi ha?

A

Consiste nella combinazione di aumento gratuito ed aumento oneroso.
- Aumentare liberando ciascuna azione metà gratuitamente con riserve e metà in denaro: costringe i soci a liberare in denaro per ottenere la parte di aumento gratuito (che invece gli spetta per quanto detto prima):
- è vietato L’aumento deliberato prima oneroso e poi gratuito perché si sballa la proporzione delle azioni possedute. Il gratuito deve essere deliberato con le proporzioni originarie.
Quindi:
si delibera prima l’aumento gratuito in proporzione a quanto posseduto da ciascun socio, e poi si delibera l’oneroso.
Il punto cruciale dell’aumento misto è se sia un aumento solo o siano due (delibere).
è discusso ma se l’aumento è inscindibile per richiesta della traccia si può fare anche una sola.

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45
Q

sdc

L’assemblea ha attribuito agli amministratori genericamente il potere di aumentare il capitale: vale anche per l’aumento gratuito?

A

​Se non espressamente previsto dalla delega, no.

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46
Q

vero o falso: perchèla delega ad eseguire un aumento oneroso fatta agli amministratori sia effettuata correttamente, devono sussistere già in quel momento i presupposti per procedere all’aumento oneroso.

A

falso: i presupposti per l’aumento da eseguirsi devono sussistere al momento dell’effettivo aumento.

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47
Q

aumento delegato: problemi dottrinali.

A

Si discute sull’effettivo contenuto della delega:
th1 - ) Sarebbe necessaria prima una delega astratta del tipo “è consentito all’assemblea delegare agli amministratori ecc ecc” e poi una delega concreta con i limiti indicati dall’articolo 2443.
Th2 -) sarebbe sufficiente la prima delega astratta poiché la delega concreta non integra una modifica dello statuto;
th3 +) la delega è una ed è solo quella concreta quella astratta non serve.

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48
Q

È possibile delegare l’aumento in natura con esclusione dell’opzione?

A

milano, la delega deve contenere l’indicazione del tipo di beni da conferire. Sempre secondo Milano anche se non previsto espressamente dal codice sarebbe possibile la delega dell’aumento di capitale nelle altre situazioni previste dall’articolo 2441 che comportano esclusione dell’opzione. Una volta delegata questa facoltà si ritiene implicita l’autorizzazione ad imporre un sovrapprezzo.

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49
Q

​Revoca della delega fatta agli amministratori per l’aumento oneroso, come viene fatta?

A

dall’assemblea a maggioranza;
oppure implicitamente deliberando un aumento di capitale

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50
Q

spa

presupposti della riduzione reale

A

Presupposti:
- che non si riduca sotto le perdite
- che non sia presente un poc;
- che in caso di o un p.o. semplice, o sfp siano rispettati i limiti proporzionalmente
- i limiti da rispettare in proporzione in tema di azioni proprie, senza voto e patrimoni destinati

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51
Q

è possibile ridurre volontariamente il capitale in fase di liquidazione?

A

è possibile ridurre in fase di liquidazione ma il rimborso sarò condizionato a quanto previsto dall’art 2491.

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52
Q

modalità di attuazione della riduzione reale

A
  1. liberazione dai versamenti dovuti
  2. rimborso in denaro o in natura ed in quel caso la disciplina (dei documenti) è speculare a quella del conferimento in natura.
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53
Q

riduzione reale, quali sono le modalitèà di attuazione del rimborso?

A
  • viene rimborsata una certa somma per azione (azioni da 10 €, viene rimborsato 1 € per azione al termine varranno 9 €)
  • viene rimborsata un’intera azione ogni tot azioni;
  • viene rimborsato l’intero ammontare del conferimento mediante sorteggio solo ad alcuni soci – unanimità (secondo la dottrina maggioritaria è possibile anche a maggioranza ma con il correttivo dell’assegnazione di azioni di godimento);
  • Viene rimborsato l’intero ammontare del conferimento col consenso di tutti i soci solo ad alcuni soci (exit concordato senza ricorrere alla cessione, non è richiesto il correttivo dell’equa valorizzazione ed i creditori sono tutelati dall’opposizione)
  • Riscatto d’annullamento di azioni
    o se sono presenti azioni già riscattabili il riscatto viene effettuato al minimo al valore di recesso
    o se non sono presenti si tratta di un vero e proprio contratto di compravendita tra la società ed i soci riscattati (È necessario il loro consenso negoziale). Se il prezzo di acquisto è più alto del valore nominale delle azioni devono essere indicate nella delibera le riserve da potersi utilizzare. Si applica comunque il 2445 quanto all’opposizione.
    o Passaggio di parte del capitale a riserva in maniera speculare a quanto accade per l’aumento gratuito, c’è quindi uno svincolo di ricchezza. Ehi è pacifico all’unanimità è discusso a maggioranza
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54
Q

riduzione reale: è lecita la riduzione effettuata rimborsando solo ad alcuni soci l’intero loro conferimento?

A

sì, non è richiesto correttivo, si tratta di exit concordato.

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55
Q

riduzione reale: è lecita la riduzione effettuata rimborsando solo ad alcuni soci, scelti mediante sorteggio, l’intero loro conferimento?

A

sì, all’unanimità (secondo la dottrina maggioritaria è possibile anche a maggioranza ma con il correttivo dell’assegnazione di azioni di godimento).

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56
Q

riduzione reale 2445: è lecita la riduzione non proporzionale tra i soci?

A

sì, all’unanimità

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57
Q

riduzione reale con annullamento di azioni gravate da usufrutto, conseguenze?

A

Art 1000: sembra prendere una specie di effetto surrogatorio. Nel caso in esame in cui ho una specie di rimborso di capitale, il cnn dice che il rimborso viene fatto ad entrambi sia usufruttuario che nudo proprietario.
Con trasferimento in natura? Stesso principio.

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58
Q

spa: le perdite intaccano il minimo legale, ma sono inferiori al terzo del capitale: si applica il 2446 o il 2447?

A

2446, la riduzione è facoltativa.

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59
Q

Aumento a seguito di riduzione obbligatoria per perdite sotto al terzo 2447: è necessaria la sottoscrizione contestuale?

A

Non è necessaria la sottoscrizione contestuale purché il termine per la sottoscrizione sia fissato in modo tale da non eccedere il tempo necessario per il realizzarsi dei presupposti per l’esecuzione dell’aumento (milano 38) – che vuol dire nel tempo minimo necessario affinchè i soci possano concretamente sottoscrivere. Questo termine non necessariamente deve coincidere con quello dell’opzione.
È necessario prevedere l’inscindibilità dell’aumento, almeno fino al minimo legale (solo se la traccia lo richiede altrimenti faremo interamente inscindibile).

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60
Q

riduzione obbligatoria per perdite sotto al terzo 2447 e ricostituzione: quante delibere sono e perchè

A

La riduzione e contestuale aumento costituiscono una sola delibera cosicché non sia possibile iscrivere al rrii l’aggiornamento del capitale a zero. (milano e triv)

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61
Q

riduzione obbligatoria per perdite sotto al terzo 2447: quali sono gli opportuni provvedimenti?

A
  • riduzione e ricostituzione;
  • Trasformazione (senza previa riduzione)
    Sono discussi i versamenti a fondo perduto perché occulterebbero le perdite;
    discusso ma tendenzialmente ammesso anche la fusione e la scissione.
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62
Q

vero o falso: in caso di perdite oltre il terzo sotto al minimo del capitale sociale la società è sciolta.

A

vero: per la dottrina maggioritaria (triv e cass) al solo verificarsi delle perdite superiori a terzo e sotto al minimo si è già verificata una causa di scioglimento di cui la riduzione o la trasformazione gcomportano risoluzione.
Quindi: in caso di sottoscrizione non contestuale la causa di scioglimento rimane attuale e non si è risolta.

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63
Q

2447 con azzeramento del capitale: è possibile deliberarla a maggioranza?

A

Th preferibile: Può essere deliberata anche a maggioranza perché l’interesse sociale alla sopravvivenza della società prevale sull’interesse del singolo socio alla liquidazione. Soprattutto il socio di minoranza è tutelato dal diritto di opzione e monetizzare il valore nascosto delle azioni cedendo il diritto di opzione

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64
Q

2447 con azzeramento del capitale: è possibile escludere il diritto d’opzione?

A

Th giurisprudenza: limitato sì, escluso no. Una parte dell’aumento deve essere data i soci per forza perché è necessario garantire la loro presenza. (nelle SRL NO, nemmeno limitato o offerto a terzi)

Regola generale: se sono offerte in opzione ai soci viene tendenzialmente fatto senza sovrapprezzo, quando viene fatto con esclusione è quasi pacifico che sia obbligatorio il sovrapprezzo.

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65
Q

vero o falso: in caso di azzeramento del capitale e successiva ricostituzione con limitazione dell’opzione il sovrapprezzo sarà comunque zero, perchè il patrimonio è zero.

A

vero e falso: Se seguiamo la dottrina che dice che il sovrapprezzo va calcolato in base al patrimonio che qui è zero, e quindi sovrapprezzo zero.
La seconda teoria dice che va calcolato in base al valore effettivo (ci sono dei valori nascosti es. l’avviamento) e quindi ci va. Ma attenzione, mettendo il sovrapprezzo con la tecnica dell’altalena va a ripianamento perdite.

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66
Q

2447: quale tutela per il socio assente in caso di sottoscrizione contestuale?

A

La sottoscrizione degli altri dell’intero aumento ma a condizione risolutiva (la più usata)
Altre soluzioni:
- aumento deliberato per una cifra superiore al minimo legale, scindibile per la parte che supera¸
- sottoscrizione per intero + proposta irrevocabile di vendita agli assenti  non rispetta il diritto di opzione;
- esercizio dell’inoptato ora x allora + versamento nelle casse sociali del 25% corrispondente  il capitale non è interamente sottoscritto.

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67
Q

2447 con azzeramento: quali tecniche per appianare le perdite?

A
  • Versamenti a fondo perduto: alcuni o tutti i soci spontaneamente versano ciò che serve per coprire le perdite e superare lo zero. Al concorso lo facciamo solo se lo chiede espressamente la traccia viene considerata una pratica poco ortodossa perché non si fa vedere ai terzi che le perdite erano superiore al capitale.
  • Sovrapprezzo: dopo che ho ridotto da 50 a zero poi per riaumento da 0 a 50 con sovrapprezzo totale di 200 destinato a coprire le perdite. Anche questa non è la più pulita per la stessa ragione, all’esterno non si vede bene la perdita sottozero.
  • Altalena : tecnica più pulita e usata nella prassi:
    1. Riduco da 50 a zero
    2. aumento da 0 a 250
    3. riduco a 50.
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68
Q

2447

vero o falso: con la tecnica dell’altalena la sottoscrizione deve essere contestuale.

A

vero: dobbiamo sottoscrivere subito perché non è possibile ridurre (al terzo passaggio) un capitale inesistente.

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69
Q

natura giuridica del patrimonio destinato

A

vincolo di destinazione con effetto di separazione patrimoniale, per il cnn si tratta di una scissione endosocietaria.

70
Q

a quali principi generali fa eccezione il patrimonio destinato?

A

Fa eccezione ai principi:
- Della par condicium creditorum;
- Della responsabilità patrimoniale.

71
Q

vero o falso: ogni patrimonio destinato può essere costituito per un valore massimo del 10% del patrimonio netto.

A

falso: Possono essere creati patrimoni destinati per un limite complessivo del 10% del patrimonio netto (sommando tutti i patrimoni destinati esistenti, che vanno valutati al momento della loro creazione);

72
Q

patrimoni destinati: cosa si intende per singolo affare e cosa dobbiamo indicare in deoiebra a riguardo?

A

per singolo affare si intende non un singolo atto ma una singola destinazione economica, nella delibera è bene indicare anche quali sono i fattori produttivi allocati (anche così e con i …).

73
Q

oggetto del patrimonio destinato?

A

Quanto all’oggetto è possibile vincolare tutto ciò che sia suscettibile di valutazione economica e funzionale al compimento dell’affare quindi si ritiene lecito il conferimento di rapporto giuridico di segno negativo.

74
Q

vero o falso: è possiible emettere azioni correlate all’andamento del patrimonio destinato

A

falso: È possibile emettere strumenti finanziari del tipo titolo di debito correlato all’andamento dell’affare ma non azioni, nemmeno azioni correlate (le quali si differenziano perché sono una mera separazione contabile e non patrimoniale).

75
Q

effetti del patrimonio destinato?

A

La limitazione di responsabilità è bilaterale: i creditori del patrimonio destinato non possono aggredire il resto del patrimonio sociale, ed i creditori generali della società non possono aggredire il patrimonio destinato.
La bilateralità è derogabile nel senso che può prevedersi che la società sia responsabile con tutto il suo patrimonio anche verso i creditori del patrimonio destinato. Resta comunque salva la responsabilità per fatto illecito.

76
Q

patrimonio destinato: è possibile derogare parzialmente alla segregazione patirmoniale?

A

sì, è derogabile nel senso che può prevedersi che la società sia responsabile con tutto il suo patrimonio anche verso i creditori del patrimonio destinato. Resta comunque salva la responsabilità per fatto illecito.

77
Q

trascrizione del patrimonio destinato?

A

è necessaria la verbalizzazione notarile anche in caso di beni mobili, poiché va trascritta la delibera al registro imprese, con funzione costitutiva (sottoposta alla condizione sospensiva della mancata opposizione dei creditori), il notaio effettua il controllo di legalità tipico delle modifiche dello statuto e non un controllo di merito.
Se il vincolo è posto su un immobile sarà necessaria anche la pubblicità in conservatoria e catasto.

78
Q

quale organo è competente alla delibera di creazione del patrimonio destinato?

A

La competenza spetta all’organo amministrativo ma è derogabile, può attribuirsi a qualsiasi altro organo.

79
Q

natura giuridica della trasformazione

A

ha natura giuridica di modifica dell’atto costitutivo –> non c’è fenomeno successorio ma c’è continuità di soggetto e di patrimonio

80
Q

vero o falso: in caso di trasformazione - non c’è trascrizione (sugli immobili)

A

vero: per prassi si fa lo stesso ma ha funzione di pubblicità notizia

81
Q

vero o falso: in caso di trasformazione di società che ha nel patrimonio un bene culturale faremo comunque la denuntiatio

A

falso: nel caso di beni culturali non sussistono i presupposti per la prelazione e quindi tantomeno per la denuntiatio (faremo lo stesso la comunicazione come per la modifica del nome);

82
Q

la trasformazione in costanza di liquidazione comporta revoca implicita?

A

no, se vogliamo revocare lo stato di liquidazione bisognerà prevedere una delibera apposita e poi la delibera di trasformazione sospensivamente condizionata all’efficacia della revoca della liquidazione.

83
Q

è possibile aumentare il capitale in costanza di trasformazione?

A

84
Q

è possibile ridurre il capitale in costanza di trasformazione

A

La trasformazione di per sé non comporta riduzione del capitale al massimo è necessario deliberarla autonomamente:
Si applica quindi la disciplina della società di arrivo ma l’importante è dare l’opposizione ai creditori –> in ogni caso la delibera di riduzione sarà sospensivamente condizionata sia alla trasformazione sia al decorso dei termini di legge senza opposizione.

85
Q

pubblicità della trasformazione

A

la pubblicità è doppia una per l’estinzione e l’altra per la costituzione  in alcuni casi particolari la pubblicità sarà una sola o per l’estinzione o per la costituzione (quando il tipo di arrivo o di partenza non prevede pubblicità)

86
Q
A
87
Q

come si pubblicizza la trasformazione da associazione riconosciuta in sdc?

A

ci sarà la doppia iscrizione anche nel registro delle persone giuridiche oltre che al registro imprese.

88
Q

è ammissibile la condizone sospensiva/termine iniziale apposto alla trasformazione?

A

sì, poiché sono pubblicizzabili come annotazioni (pubblicità secondaria) –> per il Triveneto il termine iniziale deve essere fissato al minimo alla iscrizione della delibera al registro imprese ed al massimo a 60 giorni dall’iscrizione.

89
Q

efficacia della pubblicità nella trasformazione

A

dichiarativa e sanante : Il 2500 bis prevede la pubblicità sanante per cui una volta che è stata eseguita la pubblicità e cioè iscritta e non solo depositata la trasformazione è valida ed efficace. Non copre le modifiche statutarie ma solo l’effettiva trasformazione.

90
Q

quali sono le maggioranze per decidere la trasfromazione da sdp a sdc? sono derogabili?

A

maggioranza. è derogabile con apposita clausila dello statuto

91
Q

la alfa snc deve trasformarsi in srl. Nei patti sociali è contenuta una clausola secondo cui “il contratto sociale può essere modificato soltanto con il consenso di tutti i soci”. come viene decisa la trasformazione?

A

Quando si ha una clausola nello statuto meramente riproduttiva del 2252, si presume che nella stesura dei patti sociali si sia ricopiato semplicemente il codice, non intendendo così alcuna deroga al 2500 ter. (milano 55)

92
Q

quali maggioranze servono per la trasfromazione non prorzionale progressiva?

A

unanimità e consenso negoziale

93
Q

vero o falso: in caso di trasformazione progressivanon è necessario informare tutti i soci.

A

vero: Non è richiesta informazione ai soci –> può essere decisa non solo a maggioranza ma anche all’insaputa di alcuni.

94
Q

trasformazione progressiva: come viene tutelata la minoranza?

A

recesso e consenso del socio che assume la responsabilità illimitata (unico caso: Accomandante di sas che diventa accomandatario di Sapa)

95
Q

trasformazione progressiva, cosa comporta il mancato consenso dei creditori?

A

il mancato consenso dei creditori serve solo ad impedire che i soci siano liberati dalla responsabilità per le obbligazioni pregresse ma non ad impedire la trasformazione

96
Q

vero o falso: in caso di trasformazione progressiva in srl è necessaria la perizia di stima dell’intera prestazione del socio d’opera.

A

falso: basta quella riferita all’opera ancora da eseguirsi.

97
Q

cosa succede alla prestazione del socio d’opera in caso di trasformazione in spa?

A

Se la trasformazione è in Spa l’opera verrà trasformata in prestazione accessoria ma la quota del socio rimane invariata.

98
Q

tutela della minoranza nella trasfromazione regressiva in sdp

A

È necessario il consenso negoziale dei soci che assumono la responsabilità illimitata. Si pone quindi il problema dell’assente,Per la th maggioritaria (che seguiremo) è possibile assumere la delibera a maggioranza, ma a condizione sospensiva del consenso o del recesso

99
Q

conseguenze del mancato consenso del socio alla trasformazione regressiva.

A
  1. Recede e la società si trasforma;
  2. Non dà il consenso e blocca la trasformazione.
100
Q

vero o falso: i soci possono rinunciare anche alla redazione della relazione richiesta in caso di trasformazione regressiva ex 2500sexies

A

vero.

101
Q

semplificazioni in caso di trasformazione da sdc ad sdc

A

Non è necessaria:
- La relazione degli amministratori
- la perizia di stima del patrimonio.

102
Q

definizione della trasformazione eterogenea

A

trasformazione di una società lucrativa in un ente causalmente diverso oppure in una situazione di contitolarità senza soggettività giuridica (es. comunione d’azienda)

103
Q

sono ammesse le trasformazioni eterogenee atipiche?

A

sì, è stato superato il principio dell’omogeneità causale: prima si diceva che la trasformazione potesse avvenire solo tra enti con una causa omogenea.

104
Q

trasformazione da sdc in consorzio con attività esterna: è necessario il consenso all’assunzione della responsabilità illimitata?

A

non ha soggettività giuridica quindi tutti hanno responsabilità illimitata.

105
Q

trasformazione da sdc in consorzio con attività interna: è necessario il consenso all’assunzione della responsabilità illimitata?

A

ha personalità giuridica quindi nessuno ha la responsabilità illimitata.

106
Q

requisiti per la trasformazione da sdc a consorzio

A
  1. Che tutti siano imprenditori
  2. la natura consortile del nuovo oggetto sociale nuovo oggetto sociale
  3. la durata (secondo alcuni non sarebbe ammissibile un consorzio con durata illimitata)
107
Q

da sdc a comunione d’azienda: disciplina applicabile?

A

quella della trasformazione eterogenea e non quella della cessione d’azienda.

108
Q

che peculiarità ha la trasformazione eterogenea da sdc a fondazione?

A

Poiché è necessario il riconoscimento della fondazione –> la delibera di trasformazione è sottoposta alla condizoine sospensiva del riconoscimento.
Nel frattempo:
- C’è solo una destinazione di fatto dei beni;
- beni appartengono ancora al fondatore-società

109
Q

come vengono ripartite le quote nel caso di trasformazione eterogenea in fondazione?

A

Non essendoci quote non si possono attribuire partecipazioni della Fondazione ai soci, al massimo si possono dare quote associative che però non corrispondono a quote sul patrimonio ed hanno solo valore nel senso delle decisioni dell’assemblea.

110
Q

​Natura giuridica della fusione e scissione.

A

Sez unite 21970/2021 sulla natura della fusione:
1. ha natura di successione universale corrispondente alla successione mortis causa.
2. Comporta l’estinzione dell’incorporata o delle due partecipanti nella fusione propria (e successiva ricostituzione).
3. Quindi c’è una differenza con la trasformazione i soci dell’incorporata diventano soci di una nuova società (anche nella fusione propria) diversa dalla precedente.

111
Q

​Sono necessarie le menzioni urbanistiche nell’atto di fusione?

A

Non ci vogliono le menzioni urbanistiche nell’atto (qualora avessimo la fase negoziale) perché è una successione a titolo universale. Il trasferimento – che richiede le menzioni - è a titolo particolare.

112
Q

Cos’è una fusione in senso stretto? e cosa è una fusione per incorporazione?

A

Fusione in senso stretto -> creazione di una newco
Fusione per incorporazione –> una società incorpora l’altra (o le altre)

113
Q

Quali sono i principi generali da tenere a mente in una fusione?

A

principio di continuazione dei rapporti giuridici e di neutralità economica dell’operazione (ante e post scissione ogni socio deve avere la stessa ricchezza).

114
Q

Fusione: dal luogo al recesso?

A

spa: no
tutte le altre sì.

115
Q

È sempre necessario un aumento di capitale quando si fondono due società?

A

Si attua generalmente mediante un aumento di capitale, perché devono essere necessariamente emesse nuove azioni o quote.
però non serve quando
- Fusione di società posseduta al 90% (o più) o al contrario (in cui l’incorporante è posseduta al 90 o più)
- Attribuzione di azioni proprie già in portafoglio della incorporata;
- Redistribuzione delle azioni/quote tra i soci (solo quando si annullano e ridistribuiscono, soprattutto se non c’è valore nominale)
- Fusione a specchio (stessi soci diverse società)

116
Q

come si determina il capitale nella fusione?

A

È una trattativa degli amministratori, possono fare come vogliono, ma comunque si guardano i patrimoni e non i capitali.
Quindi è ben possibile che il capitale di risultanza sia pari, inferiore o superiore a quello della incorporata.
Nel caso sia inferiore avremo un disavanzo da fusione (semplicemente è imputato a patrimonio quello che si è scelto di non imputare a capitale). Può aversi così una vera e propria riduzione ma non si applicano le cautele previste in caso di riduzione reale perché non lo è. Viene considerata una riduzione sui generis e comunque i creditori sono tutelati dal 2503.
Nel caso sia superiore avremo un avanzo da fusione e quindi un sovrapprezzo a carico dell’incorporante.

117
Q

Chi è legittimato alla rinuncia dei termini ex 2501 ter e 2501 septies? nel caso di usufrutto? e di decisione rimessa agli amministratori?

A

che è legittimato alla rinuncia chi abbia il voto (usufruttuario salvo patto contrario), nel caso in cui la fusione debba essere decisa dagli amministratori sarà loro diritto rinunciare e non più dei soci. Del rifiuto dei soci dà atto il presidente in assemblea.

118
Q

.​La fusione può essere deliberata tra il deposito del progetto e l’iscrizione al registro imprese?

A

Il deposito e l’iscrizione nel RRII sono due fasi diverse, anche semplicemente per i tempi di lavorazione della richiesta. Può essere deliberata la fusione anche in mezzo alle due fasi (quindi prima dell’iscrizione ma dopo il deposito) purché sia stato depositato ed allegato alla delibera l’intero progetto di fusione (cosa che comunque faremo a prescindere da questa circostanza).

triv LA1

119
Q

​Disciplina delle modifiche al progetto di fusione.

A

si possono fare purché non incidano sui diritti individuali del socio o dei terzi, quali sarebbero? Caso classico è il rapporto di cambio. in ogni caso, all’unanimità si può fare tutto, però forse (secondo me) è meglio far dare il consenso uti singuli ai soci, magari anche notarilmente.

120
Q

Ordine delle delibere nell’approvazione del progetto di fusione.

A
  1. Approvazione del progetto di fusione (+ allegazione)
  2. Aumento a servizio (praticamente sempre)
  3. Che è subordinata alla mancata opposizione dei creditori 2503
  4. Delega all’amministrazione.
121
Q

Se la modifica al progetto di fusione è sospensivamente condizionata, allegheremo il progetto di fusione già da subito?

A

122
Q

Vero o falso: la fusione viene approvata sempre a maggioranza.

A

Falso: bisogna porsi il problema se lo statuto dell’incorporante modifichi indirettamente lo statuto degli incorporata su argomenti per il quale sarebbe richiesto ne incorporata una maggioranza più ampia. In tal caso utilizzeremo quelle maggioranze più alte.

123
Q

​Lo statuto della incorporante presenta un limite alla circolazione non previsto nella statuto della incorporata. che cosa comporta?

A

nello statuto dell’incorporante c’è un limite alla circolazione l’incorporata dovrà dare il recesso all’approvazione della delibera di fusione. (milano 21)

124
Q

sorte dell’usufrutto/pegno sulle azioni dell’incorporata nel caso di fusione ?

A

c’è una specie di surrogazione oggettiva, il pegno/usufrutto si trasferisce sulle azioni di nuova emissione dell’incorporante.

125
Q

cosa fare se e lo statuto dell’incorporante vieta la costituzione di pegno/usufrutto sulle azioni, ma vi son quote/azioni gravate nella incorporata?

A

Massima milano 65 il fatto che lo statuto dell’incorporante vieti pegno o usufrutto fa sì che questi diritti si estinguano con la fusione. di solito il voto (che spetta all’usufruttuario/c.p) è sufficiente forma di consenso. se c’è patto contrario ed il voto spetta al np è bene farglielo comunque dare in qualche modo per tuziorismo.
per milano però non è necessario perchè prevale l’interesse sociale e si applica per analogia la disicplina del perimento della cosa data in pegno/usufrutto.

126
Q

natura del diritto di exit nella fusione semplificata di società posseduta al 90%

A

opzione –> Il diritto di exit è il diritto di far acquistare le loro partecipazioni, hanno un credito a contrarre un negozio che è la cessione della quota, a fronte del quale c’è un obbligo a contrarre in capo al soggetto passivo, suscettibile di esecuzione in forma specifica 2932 cc.

127
Q

fusione di società posseduta al 90%: è possibile porre l’obbligo di acquisto in capo ad un solo socio o ad un terzo?

A

sì, con il consenso di tutti i soci.

128
Q

Dove va previsto il diritto di Exit nella fusione semplificata di società posseduta al 90%?​

A

Ci sono varie interpretazioni, ma concorsualmente diremo che è previsto nel progetto e lo richiamiamo in delibera.

129
Q

particolarità dell’aumento di capitale nella fusione di incorporata al 90%

A

c’è solamente se l’obbligo di acquisto è posto in capo ad un socio/terzo ed è tendenzialmente condizionato al mancato esercizio dell’exit.
Se **l’obbligo di acquisto è a carico della società in realtà non ci sarebbe nessun aumento a servizio né concambio, ** perché la società si compra anche quel 10 % che manca, dunque si tratta di incorporamento di una società interamente posseduta.

130
Q

Nella fusione di società posseduta dal 90%, perché non c’è aumento di capitale a servizio.?

A

se l’obbligo di acquisto viene posto in capo a tutti i soci (opzione pacifica), non c’è né aumento né concambio, la SPA si mangerà un patrimonio più grande ma non deve dare delle azioni in concambio perché altrimenti dovrebbe darle agli stessi suoi soci, il 90% è già della società, e il 10% è a specchio, “la torta viene divisa tra le stesse persone” il cambio è completamente irrilevante.

131
Q

che conseguenze ha la natura giuridica della fusione sul processo pendente a carico dell’ incorporata?

A

essendo un fenomeno successorio , quando la incorporata muore a rigore ex 111 cpc andrebbe fatta la riassunzione del processo come se fosse l’erede ma siccome c’è il 2504 bis e dic fare la e che l’incorporante prosegue in tutti i rapporti anche processuali la prosecuzione è automatica e non si necessita riassunzione.

132
Q

Ipotesi ammesse e non ammesse di scissione non proporzionale

A

Non è mai ammessa la scissione non proporzionale in senso economico: tutti i soci devono avere la stessa ricchezza prima e dopo la fusione.

ipotesi ammesse:
1. Scissione non proporzionale in senso stretto
2. Scissione asimmetrica 2506 co2

133
Q

cos’è la scissione non proporzionale in senso stretto

A

2506bis co4: Tizio e Caio hanno il 50% l’uno del capitale della Alfa, a seguito della scissione Tizio avrà 70 della alfa e 30 della beta e Caio avrà il 30 della alfa e 70 della beta. Si approva a maggioranza, con correttivo diritto di exit del socio contrario.

134
Q

fusione in costanza di scissione, cos’è ed è ammessa?

A

Alfa spa si scinde parzialmente in beta spa, già esistente e con altri soci. La beta spa così acquista parte del patrimonio della Alfa spa. Contestualmente la beta spa ha già attivato un processo fusione con la gamma spa.
È ammessa ma:
1- la situazione patrimoniale deve tener conto anche del patrimonio conseguente all’ effetto della scissione
2- i soci che entrano nella società incorporante per effetto della scissione non hanno partecipato alla delibera di fusione la soluzione per alcuni è quella di far approvare la fusione anche alla scissa (nel nostro esempio quindi Alfa spa)

135
Q

fusione in costanza di liquidazione, che disciplina ha?

A

È possibile ma non revoca lo stato di liquidazione, e comunque solo fino alla ripartizione dell’attivo.
Per cui si può deliberare la fusione “a scopo liquidativo”;
altrimenti va preventivamente fatta la revoca espressa dello Stato di liquidazione con tutti i requisiti necessari per assumere quella delibera

136
Q

fusione in costanza di liquidazione: quali sono i requisiti richiesti per la revoca dello stato di liquidazione?

A

fusione ex art 2447 è uno dei provvedimenti idonei ad evitare lo scioglimento della società ma solo se il patrimonio è sufficiente per assorbire le perdite

137
Q

in caso di riduzione del capitale a seguito di fusioine si applicano le cautele della riduzione reale?

A

non si applicano le cautele previste in caso di riduzione reale perché non lo è ed i creditori sono comunque coperti dall’opposizione.

138
Q

la postdatazione della fusione e la retrodatazione ammissibilità ed effetti

A

la postdatazione solo per la fusione per incorporazione, riguarda tutti gli effetti della fusione. la retrodatazione per tutti i tipi ma riguarda solo gli effetti contabili

139
Q

è possibile decidere una fusione semplificata se al momento della decisione la società incorporante non possiede i requisiti?

A

sì, i requisiti devono sussistere all’atto di fusione e non alla decisione. probabilmente faremo una condizione sospensiva apposta all atto di fusione (va bene anche dire “sul presupposto”)

140
Q

A quali ipotesi si applica la fusione semplificata a parte quella descritta nel codice?

A

Per Milano 60 la fusione semplificata si applica in tutti i casi in cui il rapporto di cambio è irrilevante per cui:
- fusione inversa in cui egli incorporante ad essere interamente posseduta dalla incorporata;
- fusione a specchio in cui entrambe le società sono possedute dagli stessi soci nelle medesime proporzioni:
- a cascata (Alfa ha il 100% di gamma che ha il 100% di beta ecc)

141
Q

Cosa cambia nella fusione di società interamente posseduta?

A

La fusione di società interamente posseduta prevede una serie di semplificazioni documentali non prevede aumento di capitale né assegnazione di quote o azioni ai soci in quanto socio unico della incorporata

142
Q

Qual è il correttivo previsto per la fusione di società posseduta al 90%

A

l’exit

143
Q

natura della scissione

A

2 th :
1. stessa della fusione, fenomeno assimilabile alla successione con estinzione della scissa (o parzialmente)
2. mera modifica dell’atto costitutivo (come trasformazione ma diverso da fusione)
Non è espressamente enunciato il principio di continuità, ma vale ugualmente –> no trasferimento, no menzioni. La trascrizione sugli immobili si fa ai soli fini fiscali ed ha funzione di pubblicità notizia.

144
Q

il capitale nella scissa

A

generalmente si riduce –> si applica l’opposizione dei creditori ex art 2506 ter e 2503 (60gg) e non la disciplina della riduzione reale, è una riduzione sui generis perché non c’è rimborso ai soci. Può non esserci riduzione se la scissa assegna alla beneficiaria solo riserve disponibili.

145
Q

capitale della beneficiaria preesistente nella scissione

A

Qualora la beneficiaria sia preesistente ci sarà un aumento, che è solo in senso lato oneroso, ma non si applicano né l’integrale liberazione, né la disciplina dell’opzione 2441. Comunque a fronte dell’aumento, la beneficiaria assegna nuove quote/azioni.

146
Q

in quali casi non c’è aumento nella società beneficiaria nella scissione?

A

Non c’è aumento se:
- La beneficiaria ha sufficienti azioni proprie in portafogli
- Se la scissione viene effettuata mediante annullamento dei titoli della beneficiaria e ridistribuzione.
- Beneficiaria ha titoli senza valore nominale
Ed anche nei casi in cui la beneficiaria o la scissa siano interamente possedute l’una dall’altra o scissione a specchio.

147
Q

la tutela dei creditori nella scissione

A

La tutela dei creditori è assicurata da 5 norme
1. 2503 e 2503 bis richiamati dal 2506 ter;  opposizione
2. 2506 bis 3 comma per la responsabilità in caso non sia deusmibile dal progetto la destinazione di alcuni beni;
3. 2506 la responsabilità solidale e sussidiaria (per la dottrina) dei debiti della scissa di cui la beneficiaria si fa carico;
4. 2500 quinquies per il consenso alla liberazione dalle obbligazioni precedenti

148
Q

revocabilità della scissione

A

la decisione di fusione è revocabile fino all’iscrizione dell’ultimo degli adempimenti 2506 quater, la pubblicità come pere la fusione è costitutiva. Si applica quanto detto in merito alla postdatazione (tutti gli effetti) e retrodatazione solo (solo contabile).

149
Q

quali delibere per la Scissione totale con beneficiarie preesistenti?

A

approvazione del progetto di scissione

150
Q

quali delibere per Scissione a favore di newco?

A
  1. approvazione progetto
  2. fissazione capitale
  3. approvazione statuto newco
  4. designazione organi sociali
151
Q

quali delibere per Scissione parziale in favore di beneficiaria preesistente

A
  1. approvazione progetto
  2. eventuale riduzione capitale
  3. modifica statuto (per riduzione)
152
Q

quali delibere per scissone in caso di Decisione presa nella beneficiaria?

A
  1. approvazione progetto
  2. eventuale aumento di capitale
  3. modifica statuto (per aumento)
153
Q

la nomina dell’amministratore della newco nella scissione

A

Se c’è designazione dell’amministratore in costanza di scissione, viene designato alla decisione di scissione ma sarà nominato quando la scissione avrà effetto.
Nella scissione c’è una divisione tra designazione e nomina dell’amministratore.

154
Q

principio di proporzionalità nella scissione

A

Nella scissione vige il principio di proporzionalità per cui le azioni e quote della beneficiaria (nel caso di più beneficiarie, di ciascuna) vanno assegnate a tutti i soci della scissa in proporzione a quanto posseduto nella scissa.

155
Q

è possibile derogare al prinicipio di proporzionalità nella scissione?

A

In alcuni casi la legge prevede che, con determinati correttivi, sia possibile derogare a questo principio di proporzionalità. Il limite è che dal punto di vista economico la scissione deve essere sempre neutra, il che significa che ante e post scissione ogni socio deve avere la stessa ricchezza. Per nessuna ragione è ammessa una scissione non proporzionale dal lato economico.

156
Q

scissione non proporzionale in senso stretto

A

2506bis co4: Tizio e Caio hanno il 50% l’uno del capitale della Alfa, a seguito della scissione Tizio avrà 70 della alfa e 30 della beta e Caio avrà il 30 della alfa e 70 della beta. Si approva a maggioranza, con correttivo diritto di exit del socio contrario. Può essere deliberata a maggioranza col correttivo del dritto di exit (come per la fusione) – per milano 30 (e triv) è possibile prevedere, alternativamente al correttivo dell’exit, il correttivo ante riforma –> di optare per la scissione proporzionale (la scissione rimane non proporzionale per gli altri e per l’optante proporzionale).
Redazionalmente indicheremo nominativamente ciascun socio e la sua attribuzione.

157
Q

scissione asimmetrica

A
  1. Scissione asimmetrica 2506 co2: le partecipazioni della beneficiaria vengono assegnate solo ad alcuni soci con annullamento delle azioni degli stessi nella scissa. Serve l’unanimità (in entrambe le società) con correttivo che ai soci che non partecipano alla scissione devono ricevere azioni o quote della scissa (per il principio di neutralità economica). Es. Tizio e Caio e Sempronio e Mevio hanno io 25% l’uno della alfa, Nella beta Tizio e caio ricevono il 50%, vengono annullate le loro azioni della Alfa e Caio e Sempronio sono così soci al 50% della Alfa, sono così compensati. Si può attuare anche attribuendo le azioni di Tizio e Caio direttamente ai soci superstiti della scissa, si otterrà lo stesso risultato che Caio e Sempronio avranno il 50% della scissa.
158
Q

è ammissibile una scissione totale (con estinzione della scissa) soggettiva, attribuendo a due soci azioni di una beneficiaria e a due soci le azioni dell’altra beneficiaria?

A

Per una seconda teoria, per un’interpretazione logica ma non letterale del comma 2, sarebbe ammissibile, ma all’unanimità. . Il consenso è sempre unanime perché si tratterebbe sempre della stessa ipotesi del comma 2.

159
Q

tutela dell’assente in caso di scissione asimmetrica

A

Il consenso alla scissione asimmetrica è negoziale, il principio generale è (probabilmente) che ogni volta in cui serve l’unanimità serve il consenso negoziale perché è una deroga al principio generale di maggioranza. Per il triv. È lecito anche il consenso dato successivamente purché prima dell’iscrizione della delibera (che sarà sospensivamente condizionata).

160
Q

scissione asimmetrica: chi da il consenso in caso di azioni pignorate?

A

il voto è del creditore (salvo patto contrario) ed il consenso del socio.

161
Q

scissione negativa, cos’è? è ammissibile?

A

Scissione il cui apporto patrimoniale alla beneficiaria è di segno negativo (azienda in perdita) o zero. È inammissibile.
C’è una th che la considera ammissibile alle seguenti condizioni:
- Che non sia necessario determinare il rapporto di cambio (es. beneficiaria interamente posseduta e viceversa)
- Che il patrimonio della beneficiaria sia sufficientemente capiente da assorbire la perdita.

ip 3. nel caso in cui il patrmonio assegnato abbia valore contabile negativo ma economico positivo (discrepanza tra valore di bilancio e di mercato) è ammissibile solo se la beneficiaria è preesistente, ed abbia patrimonio sufficiente ad assorbire la perita. Il rapporto di cambio sarà determinato in base al valore reale. – è necessaria relazione di stima

162
Q

che differenza c’è tra la scissione mediante scorporo e lo scorporo vero e proprio?

A

La scissione mediante scorporo è la scissone in cui una società assegna parte del patrimonio ad una o più beneficiarie di nuova costituzione assegnandosene le azioni.
La particolarità è che le azioni vengono assegnate alla stessa società.
lo scoroporo è una costituzione con conferimento di ramo d’azienda.

163
Q

peculiarità nella delibera di scissione mediante scorporo?

A

In delibera è una normale scissione, l’unica peculiarità è che il capitale della newco va alla società scissa e non ci sarà alcun rapporto di cambio.

164
Q

cos’è il leveraged buy out e quali sono i presupposti?

A

2501 bis fusione con indebitamento. presupposti

  • finanziamento (sproporzionato rispetto al patrimonio dell’incorporante) di qualsiasi tipo finalizzato all’acquisizione del controllo dell’incorporata
  • il finanziamento sarà rimborsato col patrimonio della incorporata (costituisce garanzia generica)
165
Q

quando non si applica il leveraged buy out pur essendoci il prestito?

A

secondo il triv, quando l’incorporante avrebbe patrimonio sufficiente a rimborsare il prestito e quando c’è una garanzia reale (ipoteca, pegno) su bene sociale a garanzia del prestito.

166
Q

quando la garanzia del finanziamento è rappresentata da pegno su azioni della società target si applica il leveraged buyout?

A

sì, perchè il pegno si estingue estinguendosi le azioni (perchè non si possono assegnare ai soci) e cosi si costituisce la garanzia generica richiesta

167
Q

quando il finanziamento è garantito da terzo datore di ipoteca si applica il leveraged buyout?

A

sì, perchè comunque c’è regresso

168
Q

è possibile semplificare la leveraged buyout?

A

solo nel contenuto dei documenti (es. non c’è rapporto di cambio), ma non nella quantità.

169
Q

sorte del pegno sulle azioni dell’incoporata se lo statuto dell’incorporante lo vieta?

A

si estingue: se a dare il voto è il creditore pignoratizio nulla quaestio, se c’è la convenzione contraria deve intervenire a dare consenso. idem per l’usufrutto

170
Q

sorte del pegno sulle azioni della incorporata in caso di fusioni semplificate o a specchio?

A

si estinguono insieme alle azioni che vengono annullate, non essendoci azioni su cui surrogarsi.

171
Q

rilevanza delle perdite di periodo

A

sono rilevanti nel caso di riduzione del capitale. bisogna tenerne conto al fine di determinare se la riduzione è per perdite o reale. e nel caso sia per perdite va ridotto tenendo conto anche delle perdite di periodo.

172
Q

tesi su cosa si intenda per scissione asimmetrica

A

2506 c 2 ultimo cpv- ci sono 2 th:
1. Th cnn e giurisprudenza: Se riteniamo l’unanimità è l’eccezione, questa norma deve essere interpretata in senso letterale e quindi solo per la scissione parziale (perché la norma prevede che non vengano assegnate quote delle società beneficiarie, quindi la scissa deve rimanere in piedi)  quindi negli altri casi è a maggioranza (per favorire l’operazione).quindi, criteri richiesti per l’unanimità:
a. Parziale;
b. Non deve essere assegnata partecipazione in una delle beneficiarie;
c. Deve essere compensato solo sulla scissa.
Solo in questo caso letterale si avrà l’unanimità
2. Th +++ dottrinale e triveneto le2: se letteralmente ad un socio non spetti una partecipazione ad una qualsiasi delle società, anche della stessa scissa, siamo nella asimmetrica e serve il consenso unanime. Anche se per la stessa tesi sarebbe sufficiente la maggioranza + il consenso dell’asimmetrico