Psicologia dinamica - Trento Flashcards

1
Q

Perchè dinamica ?

A

Si riferisce alla continua modificazione della conoscenza, del comportamento in virtu di quello che impariamo, conosciamo e viviamo.
(=Il dinamismo interno dell’individuo dovuto a forze internet ed esterne)

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2
Q

Come è nata la psicologia dinamica ?

A

Con la scoperta dell’inconscio che era già studiata da Charcot et Breuer con l’ipnosi.

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3
Q

Comè fonzionna l’ipnosi ?

A

Paziente abbondona il proprio stato di consapevolezza e viene guidato dal medico prima a perdere la consapevolezza, poi ad agire e infine a riprendere la consapevolezza.

Si fa parlare/rivivere al paziente trauma e conflitti interiori che causerebbero l’isteria.

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4
Q

La psicoanalisi

A
  1. Procedimento teorico per l’indagine dei processi psichici cui altrimenti non sarebbe possibile accedere.
  2. Metodo terapeutico per il trattamento dei disturbi nevrotici
  3. Metodo curativo, non una scienza curativa.
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5
Q

Due ipotesi fondamentali della psicoanalisi

A
  1. Principio del determinismo della psicoanalisi :

Nella mente, nulla avviene per caso o slegato. Ogni evento psichico è determinato dagli eventi che lo hanno preceduto.

  1. La coscienza è eccezionale mentre i processi inconsci sono frequenti :

Alcuni fenomeni possono essere consapevoli attraverso un processo di attenzione, pero un altro gruppo non puo essere richiamato alla conscienza senza complessi procedimenti.

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6
Q

L’inconscio

A

Un aspetto della mente non accessibile alla consapevolezza. Giocano un ruolo fondamentale nella vita psichica dell’individuo

Freud dice que è una porzione dell’apparato mentale, non esperibile direttamente ma in grado di spiegare fenomeni mentali irrazionali come i sogni, i sintomi nevrotici e i lapsus.

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7
Q

Comè conoscere l’inconscio ?

A

Quando il livello di coscienza si abbassa : tramite l’ipnosi e il sogno. E maggiore alla parte conscio

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8
Q

Che c’è nel inconscio ?

A

Tutte le fantasie, i desideri, i pensieri negativi e i traumi de l’individuo non possono essere accettate socialmente.

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9
Q

Il complesso di edipo/elettra per Freud

A
  1. Si sviluppa intorno ai 3 anni, il bambino è follemente inamorato della mamma/padre.
  2. Sviluppo del desiderio di morte : A un certo punto, il bambino si inpaurisce che il partner dell’oggetto di amore possa prevalere su di lui. Desiderio di morte del partner. Angoscia della castrazione = paura e sentimenti di colpa di essere punito dal genitore dello stesso sesso
  3. La paura della castrazione svanisce quando il bambino si identifia nel padre come in una sorta di sublimazione del desiderio. = Superamento del complesso di edipo : bambino sviluppa il super-Io e supera l’angoscia di castrazione : “bisogna fare le cose in questo modo”
  4. Questo desiderio di morte non puo trovare ricordo nella memoria : Processo di rimozione = dissociazione.

Superamento del complesso di edipo : bambino sviluppa il super-Io e supera l’angoscia di castrazione : “bisogna fare le cose in questo modo”

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10
Q

Melanie Klein su quando impieza il complesso di edipo

A

Prime dei 3 anni con prova di amore e rabbia nei confronti della madre. Anche messo nell’inconscio.

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11
Q

Inconscio dinamico

A

Non è stabile perchè riceve tutte le cose rimosse che viene dell’esperienza di chiunque.

Viene rimosso :
-Le esperienze dolorose de cui ci si difende
-Esperienze che non possono coesistere con il proprio senso di sè consciente.

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12
Q

Provi dell’inconscio negli altri campi

A

Neuropsicologia moderna ha confirmato che molti aspetti della vita mentale hanno luogo per mezzo della percezione subliminale e del processamento preconscio al di fuori della consapevolezza.

Visiona ciaca, memoria implicita e studi su pazienti con “cervello diviso”

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13
Q

Freud e i suoi 3 modelli di funzionamento della mente che coesistono

A

Spiegano l’inconscio e la psicopatologia :

  1. Il modello affetto-trauma
  2. Il modello topografico
    3.Il modello strutturale
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14
Q

Il modello affetto-trauma

A
  1. Evento traumatico –> Viene rimosso –> espressione degli affetti e sentimenti.
  2. Eventi della vita possono portare a provare emozioni e sentimenti che agiscono sulla rimozione non facendola piu funzionare correttamente.
  3. Abreazione quando non funziona la rimozione : Scarica di intensa emozione legata alla memoria di un trauma che puo generare ansia e angoscia.
  4. Questa abreazione mette in contatto l’individuo con lasua parte inconscia : l’individuo potrebbe non capire questa scarica emozionale –> Meccanismi difensivi per tenere sotto controllo l’ansia e l’angoscia.
  5. I meccanismi difensivi possono piu funzionare per gestire un ansia troppo forte, possono tramutarsi in patologia nevrotica.
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15
Q

Nevrosi e 2 tipi di Freud

A

Fondamentale per parlare di nevrosi che il paziente sia consapevole della propria sintomatologia.

  1. Nevrosi attuali (d’angoscia) : che sono modalità di gestire l’ansia dalle psico-nevrosi
  2. Psico-nevrosi (isteria e nevrosi ossessive) : causate da traumi infantili
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16
Q

trattamento della nevrosi

A

Si deve agire sul trauma. Richiamando il trauma si puo avere abreazione.

Il paziente puo sviluppare resistenza in questo processo.

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17
Q

Funzione evolutiva del meccanismo di difesa

A

Soppravivere al trauma.

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18
Q

Modello topografico da Freud

A

Freud a parlato di trauma come essendo alla base della psicopatologia. Tuttavia, Freud parla in un secondo momento di trauma in termini di affetti traumatici o affetti con i temi sociali

Secondo il modello topografico, la psiche viene triparita in tre aree (imagine del iceberg) :

  1. Inconscio : sede dei desideri, pulsioni inaccettabili e ripugnanti dal punto di vista morale. Viene fuori attraverso l’abreazione, interpretazione del sogno o ai lapsus
  2. Preconscio : Pensieri e ricordi accessibili ma che si attivano in maniera inconsapevola. Pensieri dolorosi che l’inviduo non vuole accedere
  3. Conscio : stato di onsapevolezza opera attraverso il pensiero logio e il linguaggio
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19
Q

2 principi psichici dal modello topografico

A
  1. Il processo primario : E irrazionale, non si applicono i principi della ragione, non esistono leggi temporali né spaziali.
  2. Il processo secondario : E razionale e segui le legge della logica, dello spazio e del tempo.
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20
Q

Fonte-Spinta-Meta-Oggetto

A

Insieme di impulsi che nascono da processi di natura chimica localizzati in specifiche parti del corpo (FONTI) che spingono l’individuo con forza di intensità variabili (SPINTA) a compiere azioni specifiche (METE) che coinvolgono sia parti del proprio corpo che parti del corpo di altre personne (OGGETTI)

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21
Q

Modello strutturale da Freud

A
  1. Io (conscio) :
    L’insieme delle apacità motorie, percettive, sensitive, cognitive che permttono all’individuo di codificare e operare sulla realtà. La parte dell’Io che mi fa mettere in atto i meccanismi di difesa non è conscia.
  2. Es (inconscio) :
    Forze instintive che l’individuo riceve in dotazione. E irrazionale e scarsamente organizzato
  3. Super-Io (preconscio) :
    Componente normativa e sociale, è l’instanza morale introiettata e conduce all’adeguamento sociale. Il modo in cui intreoietti il super Io e la sua forma dipende molto dal modello educativo dei genitori.
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22
Q

L’ordine di apparizione dell’Es, Io e Super-Io

A
  1. L’es è la prima parte che si forma nelle componenti psichiche del bambino. L’es richiede un soddisfacimento immediato.

Governe fino alla creazine del Super-Io che avviene con il superamento del complesso di Edipo (5-6anni)

  1. L’Io si sviluppa nel corso dell’infanza. Nasce della realtà esterna che conduce una parte dell’Es a modificarsi.

l’Io che regola i rapporti tra i desideri e la realtà esterna, impara ad aspettare, a tollerare l’attesa.

  1. Super-Io : Si sviluppa attraverso l’interiorizzazione dei valori e delle norme morali dei genitori e dell’ambiente sociale dopo. Instincti modificati e controllati per renderli accettabili nell’ambiente esterno.

Quando il Super-Io è introiettato, l’individuo decide se andare contro o meno alle regole che lui stesso ha creato influenzato dalla società.

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23
Q

Componenti di energia per Freud

A
  1. La libido :
    Energia vitale a carattere positivo e di determinazione del piacere. Si sviluppa e si articola nel corso del crescere di un bambino e caratterizza in modo differente i diversi periodi di vita del bambino
  2. L’agressività :
    Energia vitale a carattere distruttivo tendente all’allontanamento dall’altro individuo.
    Post-Freud ci sono 2 concezioni : Accezione positiva come distinzione dall’altro. Accezione negativa come distinzione dall’altro anche ma attraverso la morte o distruzione dell’altro
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24
Q

Zone erogene (Stadi dello sviluppo)

A

Sono i centri corporei di sensazioni piacevoli. Ogni stadi dello svlippo di Freud ha la sua zona erogena.

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25
Q

La meta della pulsione sessuale (libido)

A

Appagamento o la riduzione della tensione psichica spiacevole generata dalla fonte di pulsione e il desiderio di soddisfacimento.

I desideri sessuali spingono a consegure un piacere d’organo. Nel desiderio sessuale estremo, il soddisfacimento è dato dall’orgasmo.

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26
Q

Come viene la patologia nei stadi di sviluppi di Freud ?

A
  1. Fissazione : Quando la libido (pulsione sessuale) si ferma in uno stadio e non va avanti
  2. Regressione : quando va indietro.
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27
Q

I stadi di sviluppo di Freud

A
  1. Fase orale : Nascita ai 18 mesi
  2. Fase anale : 18 mesi ai 3 anni
  3. Fase fallica : 3 anni ai 5 anni
  4. Stadio di Latenza :5-6 anni ai 10-11 anni)
  5. Fase genitale : 11 anni e poi
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28
Q

La fase orale

A
  1. Contesto :
    Primo stadio di sviluppo di Freud dalla nascita ai 18 mesi. E organizzato intorno alla funzione alimentare
  2. Zone erogene :
    La bocca grazie al legame con il seno della madre che permette di mangiare e per un piacere legato alla zona erogena della bocca.
  3. Forme patologiche legate all’oralità :
    -Deliri di avvelenamento
    -Disturbi alimentari
    -Angoscia
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29
Q

La fase anale

A
  1. Contesto :
    Dai 18 mesi a 3 anni. Arriva con il controllo dello sfintero
  2. Zone erogene : Lo sfintero che ripresenta un passo in piu verso l’individuazione perch’è un atto che il bambino puo controllare.
  3. Tratti caratteriali corelatti :
    -Testardaggine : Prosecuzione in età adulta della volontà del bambino di affermarsi all’autorità genitoriale.
    -Ordine e pulizia : Esito di formazioni reattive rispetto al piacere provato per lo sporco, le feci
    -Parsimonia sublimazione della tendenza a trattanere le feci
  4. Forme patologiche legate all’analità :
    -Nevrosi ossessiva : Data dalla necessità di dover tenere dentro feci e urine : mi distraggo per esempo lavandomi le mani compulsivamente
    -Paranoia : ossessione per il controllo
  5. Comportamenti di difesa : Per non avere angoscia e proteggero l’Io, si sviluppa un’ossessione al pulito quando la fase anale non è superata.
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30
Q

Fase Falica

A
  1. Contesto :
    Tra ai 3-5 anni, esperienze masturbatorie
  2. Zone erogene : zona genitale che rende chiaro le differenze anatomiche tra machi e femmine.

Il bambino scopre la sua identità maschile che culturamente è piena di forza e potenza. Deve essere maschio, comportamenti esibizionistichi per richiamare l’attenzione.

  1. Résolution maschi :
    Questa fase coincide con la comparsa del complesso di edipo. Il bambino presenta sentimenti d’amore per entrambi i genitori : sesso opposto cariche libidiche mentre quello delle stesso sesso viene preso come modello di identificazione e rivale. (=superare complesso di edipo
  2. Résolution donne, Complesso di elettra :
    La fase dell’invidia del pene segna il passaggio dall’ataccamento alla madre alla competizione con la stessa per l’attenzione e l’affetto el padre per appropriarsi la pene paterno. C’è una frustrazione di non avere una pene.
    Si supera quando si sviluppa una sessualità femminile matura e lo sviluppo di un’identita di genere e farano come mamma.
  3. Problemi con questa fase :
    -La maniera di superare e affrontare la separazione con la madre et lo sviluppo del super-Io puo determinare vari aspetti della personalità o patologie.
    -Trovare une donna nell’età adulta che è simile alla madre, o non tradire la madre e andare con un uomo.
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31
Q

Stadio della latenza

A
  1. Contesto :
    Dai 6 anni ai 10-11 anni si caratterizzata da una tranquilità istintuale.
  2. Zone erogene : Le pulsioni sessuali vengono in parte rimosse in parte sublimate (interesse per scuola e hobby) e sottoposte a formazioni reattive della moralitç e della vergogna. Energia al livello sociale.
  3. Il ruolo del super-Io :
    Il super-Io viene esercitato e imparato. Observa le regole e impare a controllare le pulsioni. Bambino piace sentire “sei bravo”

4 : Forme patologiche :
-Nevrosi : complessi di inferiorità

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32
Q

Fase genitale

A
  1. Contesto :
    La maturazione fisica puberale segna il passaggio alla fase genitale caratterizzata dalla ricomparsa degli impuls sessuali. Tutte le pulsioni si uniscono e confluiscono nella zona genitale non per il soddisfacimento ma per la procrazione.
  2. Zone erogene : Non è piu autoerotismo ma vede la ricerca dell’oggetto sessuale.
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33
Q

Spostamento dell’oggetto nei fasi di sviluppo di Freud

A

Fase autoerotica (oggetto interno) –> Fase di latenza (tra i 2) –> fase genitale (oggetto esterno)

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34
Q

L’aggressività nei stadi di sviluppo di Freud

A

Fase orale : Bambini di 9-10 mesi mordono

Fase anale : Defecare o trattenere ostinato dalle feci

Fase fallica : pene et la sua attività possono essere armi di distruzione

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35
Q

Nevrosi

A

Malattie psichatriche
1. caratterizzate da segni di disagio psichico, sintomi caratteristici e tratti di personalità che inibiscono i comportamenti sociali
2. senza che si realizzi un alterato rapporto cognitivo con la realtà esterna o propria identità.
3. Senza determinare disregazione dei processi di pensiero

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36
Q

Nevrosi e Io-Es-Super-Io

A

Le nevrosi derivano da un conflitto intrapsichico tra Es e Super-Io. E generalmente tenuto sotto controllo dall’Io tramite l’utilizzo di meccanismi di difesa (rimozione per esempio)

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37
Q

Rimozione

A

Mecanismo automatico ed inconscio mendiante il quali l’Io esclude dalla coscienza un contenuto mentale insopportabile o pericoloso.

Non permette l’accettazione o soddisfacimento di una parte del ondo interiore. Richiede un grosso consumo energetico.

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38
Q

Fallimento della rimozione

A

La rimozione chiede un grosso consumo energetico e puo fallire quando :

  1. Aumentata pulsione dell’Es
  2. Particolari periodi di vita di un soggetto
  3. Indebolimento dell’Io (stress, malattie, lutti)

In questi case, l’Io risulta a una destrutturazione che fa emergere l’ansia. Puo essere :

  1. Quantitativa : solo une parte dell’Io funziona patologicamente
  2. Qualitativamente : Non c’è perdita di contatto con la realtà.
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39
Q

Nevrosi d’ansia vs Mecanismi di difesa

A
  1. Nevrosi d’ansia :
    Sentono il pericolo dentro quindi ansia. Nevrosi di base in cui l’ansia costituisce il sintomo preminente. E caratterizzata da una particolare struttura di personalità, fondo permanente di ansia.

E una nevrosi non strutturata perchè distrutturazione qualitative dell’Io.

  1. Meccanismi di difesa :
    Metti in gioco per non percepire il pericolo interno e quindi non provare ansia. L’individuo ha certi comportamenti per “vincere” l’ansia.

E una nevrosi strutturata. C’è una destrutturazione quantitativa dell’Io.

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40
Q

Sviluppo patologico legato ai meccanismi di difesa

A
  1. Patologia isterica :
    Meccanismo di difesa = Conversione
    Conflitto interno inaccetabile si esprime di maniera simbolica attraverso uno specifico disturbo della funzione fisica.
  2. Patologia fobica :
    Meccanismo di difesa : Spostamento
    L’Io sostuisce una rappresentazione interna inaccettabile con una rappresenazione esterna meglio sostenibile.
  3. Patologia ossessiva :
    Meccanismo di difesa : Isolamento
    L’Io separa l’affetto dalla rappresentazione, permettendo l’ingresso alla coscienza dell’idea ma non dell’emozione orrispondente.
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41
Q

Storia di Jung

A

-Nasce in Svizzera, regiolisità influenza molto il suo pensiero.

-Cerca di curare gli schizofrenici facendo ricerche sperimentale per comprendere gli stati mentali. Cura delle parole fonzionna

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42
Q

Inconcio collettivo

A

Jung dice che esiste un inconscio collettivo che unisce le immagini primordiali della psiche frutto della ripetizione di situazioni identiche.

Contiene le sperienze, le credenze e i valori colletive della società. (=Archetipi)

Un immagine primordiale, per esempio, è Dio.

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43
Q

La persona secondo Jung

A

E simile al super-Io.
Ripresenta il rapporto dell’individuo con la società. La persona dipende della socetà e dal costume e creano mascera con la quale la gente si presenta per convenienza. La gente crede di essere cio che rappresanta.

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44
Q

L’inconscio Jung

A

Non deve essere nascosto. Devre avere una circolarità tra gli instinti inconsci e le regole sociali. Ma quando questi instinti sono bloccati nell’inconscio per troppo tepo, si genera patologia.

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45
Q

Origine dell’ansia e angoscia per Jung

A

Perché l’incoscio non si manifesta e il terapeuta deve cercare a sbloccare questa situazione. L’inconscio si manifesta negli architipi

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46
Q

Archetipi

A

Sono le immagini primordiali o universalli e sono parti dell’inconscio collettivo. Sono uguali per tutti pero acquisiscono una forma diversa in base all’individuo che si relaziona con la società.

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47
Q

L’inconscio collettivo = Rapporto tra instinti e archetipi

A

Istinto : impulsi che realizanno le azioni seondo una necessità,

Archetipo : Forme innate di intuizione che sono determinanti di ogni processo psichico e determinano le nostre percezioni.

Il modo in cui percepiamo una situazione (arch) determina il nostro impulso ad agire (istinto) e vice versa.

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48
Q

Come conosciamo gli archetipi

A

Si manifestano solo come immagini. L’esistenza dell’archetipo (padre) essendo inconscio puo essere soltanto dedotta mentre l’immagine archetipica (padre come mentore), penetra nella coscienza e diventa la nostra propria prcezione dell’archetipo.

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49
Q

Come essere un individuo completo per Jung ?

A

Deve affrontare e conoscere degli archetipi che guidano il processo di individuazione in cui :
L’Ombra
Animus/Anima

E poi ci sono tutte delle forme di archetipi soggettivi che ti potano all’ultimo archetipo che è il sé dove l’individuo è arrivato a cogliere la totalità circolare.4

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50
Q

L’ombre

A

Prima parte che dobbiamo conoscere e la prima tapa dell’individuazione e rappresenta il contatto con l’altro lato. E la parte nascosta di noi e la parte rimossa verso la quale portiamo molti giudizi negativi.

2 tipi di Ombra :
-Ombra personale : Contiene i tratti psichici non vissuti dall’individuo
-Ombra colletiva : Figure dell’inconscio

(Ombra = preconscia non inconscia in termini freudiana)

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51
Q

Animmus e Anima

A

Seconda tappa del processo di individuazione. Parte della psiche che ha attinenza con il sesso opposto, la parte che in embrione c’è dall’altro sesso ma non si è sviluppata. Sono tutta una serie di modi di essere che sono caratteristiche dell’altro sesso e si esprimono.

Animus = Rippresentazione maschile nell’immaginario della donna.

Anima = Rappresentazione feminile nell’imaginario dell’uomo.

La propria parte sessualmente opposta è priettata sugli altri e cisisceglie un partner simile.

Per superare questa tapa, si deve mescolarsi : un continuo passaggio di Eros e Logos.

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52
Q

Logos e Eros per Jung

A

L’animus domina il regno Logos, l’anima domina il regno dell’Eros. Jung dice che “Uomo insicuro nel regno dell’Eros, donna insicura nel regno del Logos.

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53
Q

Funzioni fondamentali congenite

A

Sono 4 :

-2 sono Razionali perché lavorano per mezzo di valutazioni :
1. Pensiero : è la funzione che valutano l’esperienza e unzioni irrazionali che dipendono dalla percezione. Critero Vero-falso

  1. Pensare : è la funzione che cerca di giungere alla comprensione del mondo e all’adattamento mediante una attività pensante. Critero piacere-dispiacere”

-Altri 2 sono irrazionali perché lavorano non con giudizi ma con mere percezioni, senza valutare o attribuire un senso :

  1. Sensazione : funzione che percepisce le cose come sono e non sono. E il senso della realtà per eccellenza che percepisce attraverso l’apparato sensoriale cosciente.
  2. Intuizione : funzione che percepisce le cose comme sono per mzzo della capacità di un percezione interiore inconscia.
54
Q

Funzionamento dei funzioni fondamentali congenite di ung

A

-Funzioni razionali e irrazionali non possono lavorare al stesso momento.

Tra pensiero, sentimento, sensazione e intuizione, c’è uno che assume l ruolo di guida nella vita di una persona.

Se una persona e pensiero (razionale), la quarta è l’altra razionale (sentimento) e 2 e 3 sono i irrazionali.

Secondo Jung, questi funzioni dovrebbero funzionare in modo circolare per evitare gli errori.

55
Q

2 Atteggiamenti fondamentali da Jung

A

Anche loro dovrebbero essere circulari

  1. Estraversio :
    Apertura del soggetto verso l’oggetto- pensare, sentire, agire in relazione a fattori esterni oggettivi. L’energica psichica fluisce esteriormente verso il mondo
  2. Introversio : Concentrazione dell’interesse nel soggetto- pensare, sentire, agire in relazione a fattori soggettivi. l’energia psichica si ritira dal mondo.
56
Q

Importanza del tipo di attaggiamento

A

Caratterizza il contegno psicologico generale, ossia l’indirizzo dell’energia psichica.

57
Q

Il sè (Jung)

A

E il conttato piu profondo con l’inconscio personale e collettivo con le parte della conscienza.

La scoperta del Sè è il punto di arrivo del processo di identificazione che ti porta a comprendere te stesso. E il scopo della vita anche il momento della massima trascendenza che completa la mia individuazione :
-L’elemento eterosessuale si è differenziato (animus/anima)
-Lato oscuro è cosciente

58
Q

Divergenze tra Jung e Freud

A

-Freud insiste troppo sulla sessualità
-Concetto di libido. Per Jung è la carica vitale
-Spiegazione della schizofrenia
-Inconscio diverso. collettivo e archtipo.
-Inconscio deve essere conoscuito per Jung, non per Freud.
-Nevrosi non attribuata ad predisposizione della prima infanzia per Jung
=Grande rottura tra Freud e Jung –> Freudiana sessuale vs Concezione energetica-spirituale per Jung.

59
Q

Il sogno per Freud vs Jung

A

Freud : Sogno è la realizzazione alluciatoria del desiderio represso. Esistono simboli sessualie associazioni personali.
–> Soddisfa quello che nella vegli non si puo soddisfare

Jung : Via regia verso l’inconscio e conduce all’equiibrio conscio-inconscio.
Interpretazione legata ai simboli universali, l’incertezza, la paura, la non conoscenza della via.
–> Sogno svelia l’inconscio

60
Q

Sogne e neuroscienze

A

Il sogno è nella fase REM. E legato all’attività del’aceltilcolina prodotta nel pon del tronco encefalico che attiva strutture cerebrali non coinvolte con circuiti emozione o motivazione.

61
Q

Mecanismi di difesa nel sogno per Freud

A
  1. la censura
    Non permette di conoscere il reale significato del sogno.
  2. Condensazione
    Transforma il significato e crea il contenuto manifesto che è quello che mi ricordo e il contenuto latente del sogno che non conosco.
62
Q

Teoria Junghiana sul sogno

A

L’inconscio si manifesta nel sogno e ha una funzione compensatoria : compensa cosa non riesci a fare dove manchi la conscienza.

Ricordando i sogni, la mente conscia ha la possibilità di passare in rassegna i contenuti della mente inconscia.

63
Q

Le figure di Jung ne sogno

A
  1. Ombra :
    Nel sogno ha lo stesso sesso del sognatore e la sua integrazione comporta un accrescimento di energia
  2. Animus :
    Uomini nei sogni. Aspetto posivito : corraggio, intelligenza,…
    Aspetto negativo : ipercriticà, brutalità,…
  3. Anima :
    Donne nei sogni.
    Positivi : recettivo, capace di ascoltare
    Negativi : vanità, passività,…
  4. Il sè :
    Si manifesta nei sogni solo in forme diverse : come centro, mandala, città segreta o attraverso figure archetipiche : vecchio saggio, regina, fanciullo salvatore
64
Q

Morale ed emozioni nei sogni Jung

A

Il soggetto puo rimanere imperturbato di fronte alle azioni assurde e moralmente riprovevoli da lui.

65
Q

Storia d Bowlby

A

Membro della Società Psicanalitica e propone le sue idee dopo la contrapposizione tra Melanie Klein e Anna Freud.

Lavori d Bowlby nella la Società Psicoanalitica erano (criticato all’epoca) :
-Base empirica dei costrutti psicoanalitici
-Lavorato come psicologo clinico osservando come l’ambiente dei pazienti permette di svilupare nevrosi.
-Importanza delle reali relazioni affetive precoci per la salute mentale.

Approccio pluridisciplinario

66
Q

Opposizione Melanie Klein/ Annafreud

A

Anna Freud :
Attenzione sull’Io e sulla funzione dell’Io sull’adattamento della realtà.

Melanie Klein :
Focalizzata sul mondo intrapsichico e sulle sue rapprensentazioni

67
Q

Il nucleo della teoria dell’attacamento di Bowlby

A
  1. Essenziale per la salute mentale che l’infante e il bambino sperimentino un rapporto caldo, intimo, ininterrotto con la madre dove possano trovare soddisfazione e godimento.
  2. La fame dell’amore è cosi grande che la fame di cibo
  3. La deprivazione prolungata di cura materne puo avere effetti gravi e prolungati sul suo carrattere per tutta la vita (libri dell’epoca l’hanno influenzato)
68
Q

Etologia : Origini della toeria dell’attaccamento

A

Si basa sul concetto di imprinting di Harlow. Sperimenti di Harlow sulla dipravazione delle cure materne nei primati. Impatto sul sviluppo dell’animale, anche in caso di substituto nutritivo (bisogna cura e amore)

69
Q

Definizione de l’attaccamento di Bowlby

A

Un legame di lunga durata, emotivamente significativo con una persona specifica, che ricambia i sentimenti in modo che il legame sia emotivamente signficativo per entrambi.

Secondo Bowlby, c’è un bisogna evoluzionista nel attaccamento, perché ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo. (protezione dai predatori, imparne la cultura, sicurezza,…)

70
Q

Comportamenti di attaccamento

A

-Ottenere o manetenere il contatto con la madre (pianto o voce)
-Attivato dall’allontanamento della madre o da esperienze minacciose
-Stimoli che finiscono i situazioni di stress sono la vista, la voce o il contatto fisico con la madre.

71
Q

Caratteristiche dell’attacamento

A

-Selettivo
-vicinanza fisica
-angoscia di separazione quando se interrotto
-Fornisce una base sicura per potere allontanarsi per esplorare
-Se il bambino esplora, fornisce un porto sicuro a cui tornare in caso di minaccia.

72
Q

Studio di Anderson

A

Studio sul comportamento dei bambini al parco di giochi. Notarono come i bambini avessero un raggio, che dipendeva dalla posizione del caregiver. Ritornare al porte sicuro.

73
Q

Teoria “spaziale” nell’attaccamento

A

La ricera di vicinanza fisica è molto importante nella relazione di attaccamento del bambino piccolo. Molti aspetti dell’attaccemento riguardono quanto l’individuo puo moversi spazialmente rispetto al persona a cui è legata.

74
Q

Teoria dei sistemi di controllo nell’attaccamento

A

E la ricerca di omeostasi tra sistema di attaccamento e sistema di espolorazione.

75
Q

La boucle del beessere psicologico

A

Comportamento di aataccamento –> Vicinanza e cura della mardre –> Sistema di attaccamento complementare –> garantire protezione e sicurezza –> Sopravvivenza/ successo riproduttivo –> et on recommence

76
Q

Quand si sviluppa l’attaccamento

A
  1. Preattaccamento :
    Tra 0 e 2 mesi. Ci sono comportamenti di segnalazione e avvicinamento indiscriminati
  2. Sviluppo dell’attaccamento :
    Tra 2 e 7 mesi. Riconoscimento delle persone familiari.
    Le funzioni cognitivi sono la memoria di riconoscimento
  3. Attaccamento ben sviluppato
    Tra 7 e 24 mesi. Angosia di separazione, paura per l’estraneo, intenzionalità
    I funzioni cognitive a questo stado sono la costanza dell’ogetto, memoria rievocatica
  4. relazione gestita in funzione dell’obiettivo :
    Dai 24 mesi. Relazione piu bilanciata. Compresione delle esigenze di altrui e sistema omeostatico.
    I fnzioni cognitive che si sviluppano sono i modelli operativi interni (MOI).
77
Q

Modelli operativi interni

A

Rappresentazioni dell’interazione tra se stesso e la madre, se stesso e altre persone.

Si formano in base a ripetute esperienze interattive

Modelli interni diffetosi sono alla base dell’attaccamento nevrotico. Il concetto di mecanismo di difesa viene modificato da Bowlby in quello di esclusione difensiva che interviene di fronte a esperienze relazionali inadeguate.

78
Q

2 strategie difensive secondo bowlby nell’attaccamento nevrotico

A

Risposte eccessiva data dai esclusione difensiva :

  1. Evitamento :
    miniminazione dei bisogni di attaccamento per evitare il rifiuto. Utiliza energia nel sistema di esplorazione.
  2. Ambivalente/adesione :
    Minimizzazione del bisogno di esplorazione e massimizza l’attaccamento.
79
Q

Trasmissione generazionale dell’attaccamento Bowlby

A

Il tipo di attaccamento si perpetua attraverso le generazioni :
-80% dei bambini sicuri hanno madri sicure
-70% dei bambini insicuri hannon madri insecure

80
Q

Main e i Modelli operativi interni

A

Il monotropismo di Bowlby fu criticato. L’attacamento non riguarderebbe unicamente una sola persone.

Main ridefinirà il MOI en stato della mente rispetto all’attaccamento. I vari modelli si integrano tra di loro, ma il piu importante rimane quello del caregiver primario.

81
Q

The strange situation

A

Procedura semi-sperimentale per valutare l’attaccamento del bambinoosservando le reazioni del bambino alla separazione ed al ricongiugimento.

  1. Bambini Sicuri B (62%)
  2. Bambini insicuri evitanti A (15%)
  3. Bambini insicuri resistente o ambivalente C (8%)
  4. Bambini disorganizzati (15%) = patologica
82
Q

Diversa concetto della madre tra Ainsworth e Bowlby

A

Bowlby : importanza della risposta materna soprattuto nei termini di quantità

Ainsworth : Passiamo della quantità alla qualità. Le modalità interattive ella madre in termini di sensibilità determina le differenze nel grado di sicurezza/insicurezza.

83
Q

Sensibilità materna da Ainsworth

A

Si riferisce alla capacità di cogliere segnali emotivi del bambno di rispondervi in modo pronto, empatico ed adeguato.

Il tipo di attaccamento della madre da delle caratteristiche nell’educazione :

  1. Sicuro : disponibile e affettuosa. Recepisce i segnali del bambino e risponde prontamente
  2. Insicuro evitante : Poca disponibilità ad interagire o trascura il bambino
  3. Insicuro resistente/ambivalente : Incostante, a volte risponde positivamente ed altre volte ignora il bambino
84
Q

Adult Attachment Interview

A

Intervista semistrutturata per conoscere il tipo di attaccamento del adulto. Attraverso la narrazione biografica giunge a delineare le caratteristiche dei MOI e dello stato della mente.

85
Q

Nell’adulto troviamo quatro tipi di attaccamento

A
  1. Autonomi = Sicuro
  2. Distanziante = evitante
  3. Preoccupati = ambivalente
  4. Irrisolti = disorganizzato
86
Q

Intriorizzamento base sicura (BSI)

A

BSI è usato per l’adulto per esplorare i propri contenuti mentali e per autoregolarsi di fronte allo stress.

  1. L’effetto base sicura consente inizialmente all’individuo di attivare uno stato di calma quando entra in contatto fisico con persone amate in momenti di stress
  2. Con la crescita, c’è meno bisogna della preenza fisica, ma puo essere sostituita da pensieri ed immagini.
  3. Progressivament il senso di sicurezza è manenuto con l’attivazione del MOI della figura di attaccamento piuttosto che nella ricerca di vicinanza.
  4. Le situazioni stressante attivano la BSI nell’adulto. = Calmarsi da solo.
87
Q

Predisposizione innata dell’attaccamento

A

Bowlby aveva opozzato che il bamino nascesse con predisposizione innata alla relazione con la madre.

I studi successivi hanno convalidato l’ipotesi di Bowlby.

88
Q

Intersoggettività

A

Il processo di condivisione dell’attività mentale tra soggetti durante u qualsiasi atto communicativo = immediata consapevolezza dell’altro.

Lo studio dell’intersoggetività ha fornito contributi importantissimi alla comprensone degli scambi interattivi precoci per lo sviluppo psichico.

89
Q

Diversi stadi dell’intersogettività

A

1.Intersoggetività primaria (0-2 mesi):
-Imitazione neonatale
-protoconversazioni = sonointerazioni spontanee a carattere affettivo positivo tra caregiver e bambino.

  1. Fase dei giochi (3-9mesi)
    -Protoconversazioni divengono piu articolate ed intense
    -Giochi basati sul ricnoscimento e la manipolazione delle aspettative altrui.
    -Scambi interpersonli dal ritmo veloce, gestualità piu organizzata,…
  2. Intersoggettività secondaria (9-18) :
    -Gliscambi sono triadici, coinvolgono il mondo esterno (oggetti e eventi).
    -Coscienza cooperativa domanda di alternare attenzione tra un oggetto ad una persona.
    -Attenzione condivisa e emotional refenrencing
90
Q

Paradigmi per studiare l’interazione precoce

A

-Double Tv replay test (rien pigé)

-Still Face : Guardare come il bambino reagisce alla neutralità della mamma.
3 fasi di 2 minuti. Mamma gioca con il figlio –> Mantenere espressione neutra –> riprendere a giocare con il bambino.

91
Q

Attenzione condivisa

A

Processo interattivo di natura sociale attraverso il quale due persone :
-condividono attivamente la loro attenzione su no stesso oggetto o evento.
-Consapevoli che l’attenzione è su questo oggetto o evento.

Diversi comportamenti :
-Inizio : mostrare, indicare,..
-Risposta : Seguire lo sguardo, risposta al pointing,…
-Joint engagement

92
Q

Le ricerche dopo la teoria dell’attaccamento

A

La teoria dell’attaccamento ha portato l’interazione caregiver-bambino al centro degli studi e delle riflessioni teoriche in psicologia dello sviluppo e dinamica.

La sicurezza dell’attaccamento dipende dal comportamento del caregiver.

Ainsworth : sensitivity materna, da quantitativo a qualitativo.

Dopo Ainsworth, Bowlby parla dell’attaccamento come la percezione della disponibilità

Ricerca sullo sviluppo sociale precoce del bambino perché l’interazione madre-bambino è devenuto centrale nell’attaccamento.

93
Q

3 elementi della nuova prospettiva di studio della relazione caregiver-bambino nell’attaccamento

A
  1. La relazione in termini bidirezionali
  2. Il riconoscimento delle emozioni come regolatori dell’interazione e dell’importanza della sintonia e della regolazione emotiva.
  3. Riconoscimento dell’ampia gamma di emozioni verso le quali il caregiver deve essere responsivo rispetto al solo allarme o ai soli segnali positivi.
94
Q

Disponiilità emotiva diadica

A

Formulato da Emde nel contesto di propestiva sull’interazione madre-bambino.

Si riferisce alla qualità degli scambi emozionali tra due partner, basata sull’accessibilità reciproca e sulla capacità di leggere e rispondere ai sengali emotivi del partner

95
Q

La disponibilità emotiva amplia la teoria dell’attaccamento

A

La disponibilità emotiva diadica si osserva in un contesto interattivo piu ampio e non solamente nelle situazioni di stress. Puo anche spiegare meglio il passaggio transgenerazionale dei MOI.

  1. Prende in considerazione il contributo del bambino : Anche il bambino mostra diversi gradi di disponibilità
  2. L’espressione e la comprensione reciproca delle emozioni è il barometro del funzionamento della diade. (Emde) :
    Il Caregiver si sintonizza sul segnali emotivi del bambino.
  3. Un’ampia gamma di emozioni : non solo segnali positivi o quelli stress/allarme.Dispon
96
Q

ibilità emotiva i suoi dimensioni

A
  1. Dimensioni del caregiver :

-Sensibilità : Insipirata della sensitivity di Ainsworth con una maggiore enfasi sugli aspetti emozionali.

-Strutturazione : E la capacità del caregiver di organizzare e strutturare l’attività del bambino per poterla fruire in modo positivo

-Non-intrusivà : Equilibrio tra supporto e interferenza.

-Non-ostilità : Capacità del caregiver di parlare e comportarsi in modo gradevole e armonosio e porrendo dei limiti.

  1. Dimensioni dal bambino :

-Responsività : Propensione del bambino a rispondere alle proposte del caregiver mantenendo l’interesse per l’interesse per l’esplorazione autonoma.

-Coinvolgimento : Propensione del bambino a coinvolgere il genitore nel suo gioco.

  1. Ci sono delle dimensioni complementari :
    -Sensibilità–> responsività
    -Strutturazione –> Coinvolgimento
97
Q

Emotional Availability Scales (EAS).

A

Osservare la disponibilità emotiva con 7 scale che attruibuiscono punteggi alla EA attraverso l’osservazione dell’interazione caregiver-bambino.

Ogni macro-scala contiene 7 sottoscale :
1. 2 prime hanno punteggio da 1 a 7
2. Altre 5 hanno un punteggio da 1 a 3
Addition da il punteggio totale da 7 a 29.

98
Q

Definizione generale dei mecanismi di difesa

A

Operazione mentale che avviene in modo inconsapevole, lacui funzione è quella di proteggere l’individuo dal provare eccessiva ansia.

99
Q

Perry e Cooper e i meccanismi di difesa

A

Mediano tra i desideri, le necessità, gli affetti e gli impulsi da un lato e le proibizioni interiorizzate e la realtç dall’altro.

100
Q

Alvarez e i meccanismi di difesa :

A

Modello relazionale, i meccanismi di difesa sono uno scudo protettivo che protegge il sé autentico. Utilizzi dell difese come evolutivamente necessari.

101
Q

Bowlby e i meccanismi di difesa.

A

Basato la sua visione sulla teoria dell’attaccamento.

-Sicuro : difesa primaria positiva
-evitante : non consapevolezza del bisogno di vicinanza alla figura di attaccamento
-Ambivalente : negazione dell’autonomia

102
Q

Funzioni positivi delle difese

A

Possono essere addattamenti sani e creativi e continuano a operare in senso adattivo per tutta la vita.

103
Q

Fattori coivolti nei meccanismi di difesa preferenziale per ognuno

A

-Temperamento costituzionale
-Natura dei disagi subiti nella prima infanza
-Difese trasmesse per via educativa da genitori e altre figure
-Conseguenze sperimentale dell’uso di particolari difese.

104
Q

Grado di maturità delle difese

A

Anna Freud. E un cotinuum con gradi diversi di intensità

Difese primitive : distorsione della realtà, immature implicano il confina tra il sé ed il mondo esterno.

Difese secondarie : Piu mature, evolute hanno a che vedere con confini interni come quello tra Io o il SUper Io e l’Es o tra la parte dell’Io che vive l’esperienza e quelle capace di osservare.

105
Q

Su base dei meccanismi di difesa, che definisce la struttura borderlina o psicotica

A

L’assenza di difese mature, non la prezensa di quelle primitive

106
Q

RITIRO PRIMITIVO:

A

(Difese primitive) L’individuo affronta conflitti emotivi o fonti di stress esterne o interne passando troppo tempo a sognare ad occhi aperti o chiudendosi in attività ripetitive o comportamenti di chiusura relazionale.

es: il bambino sovrastimolato si addormenta; passare («troppo») tempo a fantasticare di essere vincenti e di successo, prendendo gratificazione solo a livello fantastico

107
Q

DINIEGO:

A

(Difese primitive) Il bambino affronta le cose spiacevoli rifiutando di accettare che accadono: «se non lo riconosco non succede» Il diniego continua ad operare
automaticamente in ognuno di noi come prima reazione a qualunque avvenimento catastrofico.
es: negare la pericolosità di un partner violento

108
Q

CONTROLLO ONNIPOTENTE:

A

(Difese primitive) Questa difesa spinge a comportarsi come se si fosse superiori agli altri.
es: «Ce la faccio da solo!», ci si dice spesso, contro ogni dato di realtà.

109
Q

IDEALIZZAZIONE:

A

(Difese primitive) E’ il bisogno di attribuire un valore e un potere speciale alle persone da cui dipendiamo emotivamente e che possono aiutarci a battere il terrore interno che proviamo di non farcela, di sentirci imperfetti.

110
Q

SVALUTAZIONE:

A

(Difese primitive) E’ l’opposto dell’idealizzazione. Vi è la necessità di attribuire caratteristiche esager atamente negative agli altri attraverso l’uso di affermazioni
sprezzanti, denigratorie, per prendere la distanza

111
Q

PROIEZIONE:

A

(Difese primitive) L’individuo è spinto ad attribuire agli altri (solitamente altri significativi e sentiti come minacciosi) i propri pensieri, impulsi, fantasie non riconosciute e minacciose per sé.

112
Q

INTROIEZIONE:

A

(Difese primitive) Questo meccanismo spinge a sentire come provenienti dall’interno, e come propri, atteggiamenti, pensieri, che in realtà sono di altri (altri significativi). La funzione sarebbe quella di «riempire» una sorta di spazio vuoto, con
qualcosa di significativo.

113
Q

SCISSIONE o SCISSIONE DELL’IO:

A

(Difese primitive) E’ una difesa che permette di fare in modo che gli aspetti negativi (es. di una persona) non inquinino quelli positivi. Si crea così una barriera per dividere il bene dal male, la positività dalla negatività. La scissione può comprendere idealizzazione e svalutazione.

114
Q

RIMOZIONI:

A

(Difese secondarie) Fatto conosciuto ma poi dimenticato, relegato nell’inconscio, per la sua
pericolosità. E dall’inconscio «spinge» per riemergere sotto forma di lapsus o atti mancati. Continuum tra dimenticanze e anche imprecisioni nel ricordo. Spesso c’è l’affetto (dolore, emozione negativa, ansia) ma non l’idea associata.

115
Q

ISOLAMENTO:

A

(Difese secondarie) l’aspetto affettivo di un’esperienza o un’idea viene separato dalla sua dimensione cognitiva.
es: : il lavoro dei chirurghi, dei poliziotti che indagano sui crimini atroci

116
Q

INTELLETTUALIZZAZIONE:

A

(Difese secondarie) L’individuo ricorre eccessivamente al pensiero astratto per difendersi da fonti di stress interne o esterne. L’idea dolorosa è espressa ma con un’ampia generalizzazione, un girare attorno all’argomento.

117
Q

RAZIONALIZZAZIONE:

A

(Difese secondarie) E’ come una bugia raccontata a se stessi per rendere più accettabili pensieri, impulsi, o idee che se ammesse per quelle che sono metterebbero a dura prova l’autostima. In questa difesa vi è un largo ricorso a
spiegazioni.

118
Q

COMPARTIMENTALIZZAZIONE:

A

(Difese secondarie) La persona abbraccia due idee, due
atteggiamenti che sono in conflitto ma non ne coglie la contraddizione.
es: persone molto umanitarie nella sfera pubblica che in privato picchiano i figli

119
Q

ANNULLAMENTO:

A

(Difese secondarie) E ’lo sforzo inconscio di controbilanciare un affetto, di solito un senso di colpa o di vergogna, con un atteggiamento e un comportamento che magicamente lo cancelli.
es: lasciarsi andare impulsivamente a cosa si pensa di una persona e poi mitigare nella frase successiva; alcuni rituali religiosi, tradisco e poi faccio regalo

120
Q

VOLGERSI CONTRO IL SE:

A

(Difese secondarie) Se si critica un’autorità la cui benevolenza sembra essenziale per la nostra sicurezza e se si pensa che l’altro non può tollerare la critica ci si sente più sicuri dirigendo all’ interno le idee critiche. Sono io che non vado bene, sono io che sono da punire
es: «E’ colpa mia, non valgo nulla, devo essere punito» come reazione all’aggressività altrui nei nostri confronti

121
Q

SPOSTAMENTO:

A

(Difese secondarie) Una pulsione, emozione, preoccupazione o comportamento viene
diretto da un oggetto iniziale verso un altro perché la direzione originaria per qualche ragione (paura di ferire? Paura di una punizione?) provoca ansia.
es: classica vignetta dell’uomo strapazzato dal capo che torna a casa e inveisce contro la moglie, che a sua volta sgrida i figli, che prendono a calci il cane

122
Q

FORMAZIONE REATTIVA:

A

(Difese secondarie) E’ la trasformazione di un affetto negativo in positivo o viceversa.

es: odio in amore; amore in odio; desiderio in disprezzo Eccessiva accondiscendenza, tendenza a rimettersi sempre al punto di vista degli altri (es. minimizzare il proprio disaccordo con un interlocutore e far emergere l’entusiastico accordo con lui.

Esempio del grande fratello quando il piccolo nasce, che puo essere geloso o arrabbiata ma transformandole in un sentiments conscio di amore

123
Q

Difese di livello “basso”

A

fuori della teoria di Anna Freud (meno pensiero) :
-Acting-out (agire senza pensare, il pensiero è doloroso,…)
-Agressività passiva
-Help reject Complaining (demander de l’aide puis la rejeter)

124
Q

Difese di livelo alto

A

Fuori della teoria di Anna Freud, usano piu penserio
Dissociazione, repressione,Anticipazione, affiliazione, altruismo, sublimazione, umorismo, autosservazione

125
Q

DISSOCIAZIONE:

A

(Difese alte) Temporanea alterazione delle normali funzioni integrative della coscienza. Un affetto o impulso inaccettabile può agire al di fuori della coscienza.
es: : Alcuni crimini vengono così descritti: «Ero come telecomandato, agivo senza pensare»; stati di fuga; derealizzazione, molti stupri vengono vissuti in modo dissociato.

126
Q

● REPRESSIONE:

A

(Difese alte) Il soggetto affronta conflitti o fonti di stress evitando volontariamente di pensare a emozioni e pensieri spiacevoli, reprimendo anche il proprio comportamento.
es: E’ come se il soggetto «stringesse i denti» al fine di occuparsi di qualcos’altro.

127
Q

Anticipazione

A

(Difese alte) Prendere in considerazione alternative realistiche, anticiparsi scenari futuri ansiogeni, sperimentandone l’angoscia, preparandosi ad essa

128
Q

Afiliazione

A

(Difese alte) L’individuo affronta conflitti emotivi o fonti di stress rivolgendosi ad altri per ricevere sostegno. E’ un affrontare un disagio per mezzo della gratificazione
di bisogni di attaccamento.

129
Q

Altruismo

A

(Difese alte) ci si occupa dei bisogni degli altri al fine in parte di soddisfare i propri.

130
Q

Sublimazione

A

(Difese alte) Incanalare sentimenti inaccettabili a se stessi o agli altri, trasformandoli in qualcosa di accettabile
es: competizione/aggressività, incanalate nello sport;

131
Q

Umorismo

A

(Difese alte) Affrontare conflitti emotivi o fonti di stress interne o esterne
enfatizzando gli aspetti ironici o divertenti della fonte di stress.

132
Q

Autosservazione

A

(Difese altre) L’autosservazione permette di «vedersi come ci vedono gli altri»
es: Lei mi diede dell’arrogante e ciò mi toccò molto intimamente. Lì per lì mi intristiti, però ci pensai su un attimo: da quando ero entrato in casa non avevo fatto altro che dirle che cosa fare e come, in un modo non troppo carino. Poi andò meglio e riuscimmo a parlarne