Politiche e Governance UE Flashcards
UE come sistema di governance:
Che tipo di attività mette in campo l’UE?
L’UE può essere intesa come sistema di governance in quanto le sue attività sono quelle di guida, indirizzo, controllo e gestione della società. Manca, quindi, un elemento di coercizione, il monopolio dell’uso della forza, che non ne permette l’assimilazione al concetto di Stato.
UE come sistema di governance:
Che tipo di rapporto si presuppone tra attori pubblici, privati ed UE?
Qual è la principale funzione di quest’ultima e perché?
Si presuppone un rapporto policentrico, più che gerarchico, tra attori pubblici, privati ed istituzioni europee.
In questo senso quindi, la funzione principale dell’UE è quella di regolazione, più che redistribuzione, anche in virtù delle risorse finanziare limitate di cui dispone (1% del PIL) e del sistema di allocamento delle stesse, che risente molto dell’“egoismo” degli SM.
UE come sistena di governance:
Come è caratterizzato lo stile decisionale dell’UE? Perché?
Lo stile decisionale dell’UE è orientato al problem solving più che alla competizione politica, ed è fondato sul commitment delle istituzioni.
Rispetto ai processi decisionali nazionali, la cui competitività esita in una carenza di dibattito tecnico, l’orientamento al problem solving europeo ha comportato la creazione di numerosi organismi di ricerca a supporto del processo decisionale.
Muoversi in termini “tecnici” implica dare centralità alle fasi di ascolto e raccolta di informazioni, l’identificazione di temi ritenuti problematici rispetto ai quali si cercano e si perseguono soluzioni credibili.
UE come sistema di governance:
Secondo Hix (1998), su cosa si fonda la leggittimità dell’UE?
Piuttosto che sulla rappresentanza, sulla maggioranza e sulla selezione elettorale, la legittimità dell’UE si fonda su efficienza, consenso e trasparenza.
Rispetto agli stati nazionali, che hanno una forte legittimità di input (chi si inserisce all’interno delle istituzioni), l’organo decisionale UE è di “secondo grado” (il consiglio è un organo decisionale non eletto; il parlamento è eletto ma non ha potere decisionale), che in termini di teoria democratica è un punto sfavorevole. La trasparenza delle istituzioni UE per ciò che concerne quanto arriva sul tavolo decisionale è però più rispetto agli stati nazionali. Sul lato di output è quindi più credibile.
Quali sono le fasi del processo di policy-making dell’UE?
- Agenda setting
- Formulazione
- Decisione
- Implementazione
- Valutazione
Policy-making UE:
Da chi e come è stabilita l’agenda setting dell’UE?
L’agenda setting è stabilita dalla Commissione Europea, nell’interazione fra governi statali e substatali, fra elementi della società civile, gruppi di interesse e comunità epistemiche, non a partire da posizioni politiche, ma tramite consultazioni pubbliche, studi, discussioni con esperti, ecc…
Policy-making UE:
Come si caratterizza la fase di formulazione e come si sviluppa generalmente?
La formulazione delle proposte in seguito all’agenda setting segue due livelli di ragionamento:
* Posto un problema, quali target possiamo realisticamente raggiungere?
* Che tipo di strumento vogliamo utilizzare?
Generalmente, il processo di formulazione si sviluppa a partire da una prima proposta della Commissione, molto tecnica, che viene poi modificata nell’interazione fra consiglio europeo, consiglio dei ministri, parlamento, comitati consultivi (CdR e CeS) e COREPER (rappresentanze permanenti presso UE).
Policy-making UE:
Quali tipi di strumenti di policy sono a disposizione dell’UE per raggiungere gli obiettivi posti?
Quali sono scelti maggiormente nel processo di formulazione e perché?
Gli strumenti di policy a disposizione sono:
* strumenti regolativi: insieme di regole da rispettare e di sanzioni previste in caso di infrazione. Nessun costo per l’UE. Il costo di implementazione ricade su SM e cittadini e imprese.
* strumenti finanziari/economici: insieme di incentivi o disincentivi rispetto a un dato comportamento. Ad es. tasse o sgravi fiscali. Costo diretto per UE.
* Strumenti soft e di self regulation: strumenti come certificazioni (eco label) o informativi, atti a promuovere l’auto regolazione del target.
I più utilizzati sono quelli regolativi, che garantiscono un buon compresso tra costo (considerate le poche risorse dirette dell’UE) ed efficiacia nella promozione di cambiamento. Spesso però gli SM si oppongono per via dei costi di implementazione.
Policy-making UE:
Quali organi hanno in carico la fase di Decisione?
Il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’UE (consiglio dei ministri settoriali di SM).
Policy-making UE:
Quali istituzioni si fanno carico della fase di implementazione?
Il grado di coinvolgimento dipende dal tipo di strumento. In ogni caso, per la fase di implementazione sono coinvolti la Commissione, i governi nazionali e sub-nazionali e le agenzie regolative.
Policy-making UE:
Quali istituzioni si occupano della fase di valutazione?
Se ne occupano la Commissione e la Corte di Giustizia.
Strumenti di regolazione comunitaria:
Quali sono i principali trattati, ovvero le fonti legislative primarie, che regolano l’UE?
I
- 1957 - Trattato di Roma: prime misure per la costruzione dell’area di libero scambio
- 1986 - Atto Unico Europeo: nuove competenze per le istituzioni UE (protezione ambientale, salute e sicurezza dei lavoratori, ricerca e sviluppo, coesione economica e sociale
- 1992 - Trattato di Maastricht: avvio dell’integrazione positiva; unificazione di istituti preesistenti, ampliamento di competenze UE in ambito di salute pubblica, protezione dei consumatori e formazione, introduzione della maggioranza qualificata (QMV).
- 1997 - Amsterdam + 2001 - Nizza: ulteriore aumento di competenze
- 2007 - Lisbona: chiara delimitazione delle competenze, divise in: *comunitarie (esclusive), concorrenti (UE+SM), nazionali *
Che differenza c’è fra integrazione positiva e negativa?
L’integrazione negativa si basa sull’eliminazione delle barriere in favore della costruzione di un mercato comune.
L’integrazione positiva si fonda sull’esplicitazione di principi e obiettivi comuni nella creazione di norme comuni.
Il Green Deal, che è un chiaro esempio di integrazione positiva, sarebbe stato impensabile negli anni ‘90.
Che differenza c’è tra politica distributiva e redistributiva? Fai qualche esempio.
La politica distributiva è quella in cui tutti i membri contribuiscono in egual misura e tutti ricevono lo stesso se rispettano i requisiti dell’UE. Alcuni esempi sono tutti i finanziamenti diretti (Horizon, Erasmus, …), che funzionano tramite bandi gestiti direttamente da UE.
La politica redistributiva indica il caso in cui tutti contribuiscono in egual misura ma chi è più bisognoso riceve di più. Il bilancio UE ne è un esempio.
Quali sono altre fonti di regolazione comunitaria oltre i trattati?
- I programmi: quadri normativi non ancora realizzati (es. programma del mercato interno); generalmente decisi dalla Commissione Europea; insieme di proposte legislative, deadlines e criteri per un periodo di tempo preciso.
- le sentenze della Corte di Giustizia Europea
- Attività delle agenzie regolative (europee e nazionali)