parlato analisi conversazionale Flashcards

1
Q

su che piani il canale fonico-acustico è prioritario?

A

antropologico (tutte le lingue si parlano solo alcune si scrivono), ontogenetico e filogenetico

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
2
Q

ruolo della prosodia

A

non è presente nello scritto ma è fondamentale per i processi di comprensione tanto da poter cambiare il significato o la struttura sintattica di una frase.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
3
Q

caratteristiche del testo parlato

A

è co-costruito, il feedback dell’interlocutore scandisce il testo non la punteggiatura

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
4
Q

cos’è il turno

A

unità del testo parlato, quando un locutore parla, gli altri lo ascoltano seguendo il flusso verbale e individuando le unità che si succedono al fine di potersi inserire al momento opportuno, cioè nei punti di rilevanza transazionale. È a quel punto che qualsiasi altro partecipante può prendere la parola seguendo alcune regole principali.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
5
Q

regole di turnazione

A

-i turni non si sovrappongono se non per brevi periodi
-la turnazione non pianificata è regolata da regole gestite internazionalmente

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
6
Q

cos’è il meccanismo di repair

A

meccanismo che si attiva a riparazione di problemi di comunicazione, per esempio l’innalzamento del volume della voce

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
7
Q

cosa sono le mosse comunicative

A

relazioni di adiacenza mostrano l’esistenza e l’architettura del comportamento intersoggettivo. ogni unità acquista valore prospettivo e retrospettivo

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
8
Q

come si organizzano le mosse comunicative

A

le mosse si organizzano per coppie adiacenti e a volte possiamo trovarle in situazioni di incassamento per cui una coppia è separata da altre mosse che si incassano nella sequenza

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
9
Q

cos’è un punto di rilevanza transazionale

A

punto di inserimento nel dialogo nel momento in cui il parlante finisce il proprio turno. punto in cui qualsiasi altro partecipante può prendere la parola

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
10
Q

regole di turnazione

A
  • i turni non si sovrappongono se non per brevi periodi
    -la turnazione non pianificata è regolata da regole gestite interazionalmente
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
11
Q

Written Language Bias 46

A

Il significato è oggettivo e preesistente rispetto al segno linguistico che lo esprime.
Alternativa: Il significato è il frutto di un processo di significazione istanziato nel discorso.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
12
Q

Written Language Bias 60

A

Solo poche categorie di espressioni in una lingua sono deittiche o indessicali in quanto richiedono una specificazione contestuale per essere interpretate (situazione anomala).
Alternativa: Gli enunciati sono sempre contestualizzati e indessicali. La maggior parte delle espressioni richiede una specificazione situazionale.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
13
Q

asse di variazione della diamesia

A

variazione riconducibile al mezzo usato per comunicare

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
14
Q

complicazione di scritto vs. parlato

A

Impossibilità di una distinzione binaria basata esclusivamente sulla scelta del canale, ci sono di mezzo forme come il parlato recitato o il parlato scritto.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
15
Q

le caratteristiche del parlato

A

il parlato è organizzato all’interno della dimensione temporale e si sviluppa nel tempo reale.
il parlato è dipendente da contesti specifici di enunciazione
l’uso della lingua parlata è integrato in un insieme di risorse semiotiche a disposizione dei parlanti (prosodia, gesti, sguardo, …)

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
16
Q

dimensione temporale del parlato

A

c’è simultaneità di produzione e ricezione, il messaggio è evanescente e il tutto si basa su una strutturazione incrementale.
il fatto che ci sia simultaneità tra produzione e ricezione e il fatto che ci sia evanescenza determinano le scelte linguistiche dei parlanti

17
Q

dipendenza da specifici contesti di enunciazione

A
  1. compresenza dei partecipanti nell’interazione dialogica e cooperazione
  2. interferenze determinate dal contesto
18
Q

la grammatica del parlato

A

oggetto di studio di alcuni studiosi che la ritengono parzialmente indipendente dalla grammatica dello scritto.
l’obbiettivo è elaborare una teoria del linguaggio che possa includere fattori linguistici ed extralinguistici

19
Q

cos’è la semplificazione

A

strategia proposta da Berruto secondo cui si parte dallo scritto e si semplifica nel parlato. oggi screditata

20
Q

cos’è la low definition

A

teoria di Voghera secondo cui nel parlato tendiamo a usare un basso grado di specificazione perché il significato si costruisce insieme nella conversazione. si definisce meno perché è meno faticoso e più economico.

21
Q

Du Bois e la grammatica del parlato

A

Le strutture attivate nella conversazione (e.g. liste, comparazione) rimangono
attive e sono disponibili per essere riutilizzate.
I parlanti, tipicamente nel dialogo ma anche nel parlato monologico possono orientarsi verso strutture già attivate come strategia per conseguire conseguire la coerenza testuale.

22
Q

cos’è il modello SPEAKING

A

modello esplicativo-descrittivo proposto da Hymes negli anni Settanta in cui si sottolinea in modo esplicito la funzione svolta dal contesto all’interno del processo comunicativo.
Il termine SPEAKING è l’acronimo costituito dalle iniziali (in lingua inglese) degli elementi considerati costitutivi del funzionamento concreto delle interazioni comunicative

23
Q

cos’è la competenza comunicativa

A

competenza individuale che il parlante possiede e che si esplica nelle pratiche concrete di interazione verbale, cioè nelle conversazioni

24
Q

come si scandisce la conversazione?

A

La conversazione è scandita da regolarità, turni, pause, convenzioni culturalmente e socialmente determinate, che costituiscono una parte integrante della competenza comunicativa

25
Q

cos’è il turno in analisi comunicativa?

A

individuato da Sacks, Schegloff, Jefferson attraverso una ricerca empirica come unità minima strutturale della conversazione

26
Q

caratteristiche del turno

A
  • Sequenza di parole pronunciate in modo continuo (senza pause) da un parlante.
  • Non hanno lunghezza fissa, né sempre predeterminata dal parlante.
  • Nei turni esistono punti di potenziale completamento (“punti di rilevanza
    transazionale” PRT), che possono essere espansi ricorsivamente.
  • PRT: “il luogo, identificato tramite il completamento sintattico, semantico, intonativo, in cui ci si può scambiare il turno”(Bazzanella 2007: 200)