appunti e slides settimana 2 Flashcards

1
Q

indicatori di forza illocutiva

A

prosodia, marche interrogative, modi verbali e avverbi

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Q

alcuni segnali linguistici per il livello illocutivo

A

magari, pure, mica, …
categorie grammaticali marcate sul verbo

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3
Q

ipotesi performativa

A

ogni enunciato possiede una forza illocutiva e ogni enunciato ha nella sua struttura profonda una marca di forza illocutiva di cui l’enunciato è argomento.

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4
Q

atti linguistici indiretti

A

significato letterale vs. significato non letterale
comunico una forza illocutiva differente per non urtare l’altro col mio uso della lingua.
sono casi in cui un atto illocutorio viene eseguito interrottamente attraverso l’esecuzione di un altro

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5
Q

come viene compreso il contenuto di un enunciato?

A

c’è una parte dell’informazione che viene asserita esplicitamente ed un’altra che è implicita.

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6
Q

teoria degli atti linguistici diretti e indiretti

A

La teoria degli atti linguistici (diretti e indiretti) concentra l’attenzione per lo più sul processo di produzione, dal punto di vista del parlante, e in particolare osserva le forme della codificazione

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7
Q

grado di certezza

A

parametro esplicito e quindi parte della produzione del linguaggio che modulo per prendere le distanze con ciò che affermo. per esempio, attraverso l’uso del passivo

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8
Q

prospettiva alternativa alla teoria degli atti linguistici diretti e indiretti

A

semantica del non-detto, concentrare l’attenzione alle modalità problematiche dell’interpretazione delle intenzioni del parlante.

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9
Q

parte esplicita dell’enunciato

A

verbalizzata e spesso attenuata per prendere le distanze da ciò che affermo (es. uso il passivo)

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10
Q

parte implicita dell’enunciato

A

comprende le presupposizioni (background dell’enunciato e interferenze alla verità), le conseguenze (discendono da proprietà grammaticali e lessicali) e interferenze

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11
Q

interferenze nell’enunciato

A

derivano dalle funzionalità dei diversi elementi sintattici, alcune sono necessarie e non cancellabili. nelle presupposizioni per esempio le interferenze non sono smentite dalla negazione e quindi non sono cancellabili

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12
Q

cosa sono le marche di evidenzialità

A

tipo di prove a sostegno di quanto dice il parlante, presenti in modo diverso in base al tipo di lingua

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13
Q

interferenze e conseguenze

A

alcune interferenze nelle asserzioni non sono cancellabili e nelle presupposizioni non sono smentite dalla negazione

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14
Q

cosa si intende per presupposizione

A

parte dell’enunciato che è data per condivisa dai parlanti e che per ciò non viene messa in discussione o smentita. sono le informazioni di background che scaturiscono da elementi lessicali o strutture grammaticali.
in base al grado con cui l’azione descritta dal verbo implica (perché produce) l’esistenza del referente complemento, distingue tra:
Verba efficiendi es. preparare, organizzare Verba afficiendi es. partecipare, arrivare

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15
Q

verbi implicativi

A

implicano la verità del complemento nella realtà. Esistono legami tra verbi di tipo implicato e tipi di predicano efficiendi

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16
Q

verbi fattivi e controfattivi

A

portano con sé la presupposizione di verità (es. sapere, smettere, …)

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17
Q

test per presupposizione

A

negazione: ciò che non è intaccato dalla negazione è presupposto.

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18
Q

verbi non fattivi

A

non viene attivata nessuna interferenza di verità per la proposizione complemento (credere, pensare, …)

19
Q

teoria del significato di Grice

A

Grice non riusciva a spiegare perché spesso non si utilizza la logica per interpretare dei messaggi.
la teoria del significato prevede una distinzione di base tra significato naturale e significato arbitrario

20
Q

significato naturale

A

non è arbitrario e non è intenzionale (le nuvole nere significano pioggia)

21
Q

significato non naturale

A

intenzionale ed arbitrario. oggetto di studio di Grice intenzionalmente qualcuno si mobilita per far arrivare un messaggio in cui espressione e contenuto sono associati convenzionalmente.

22
Q

interferenze che scaturiscono dalla dimensione conversazionale.

A

Significato del parlante: ciò che il parlante intende dire – strettamente connesso con lo scopo comunicativo e il livello illocutivo. l’ironia ne è la massima espressione
Significato dell’enunciato: ciò che vogliono dire le parole che compongono l’enunciato – significato letterale

23
Q

il tormento di Grice

A

spesso nella conversazione intendiamo comunicare altro o più di quello che diciamo. Uno stesso enunciato può avere due significati completamente diversi.

24
Q

come far riuscire la comunicazione

A

è essenziale che l’interlocutore acceda al significato del parlante, che comprenda l’intenzione comunicativa del parlante.

25
Q

la svolta che porta Grice

A

Grice parla per la prima volta in modo sistematico del non-detto, dell’implicito che sta tra significato letterale e non-letterale, significato del parlante e significato dell’enunciato.
secondo Grice la comunicazione linguistica è un tipo particolare di comportamento cooperativo razionale.

26
Q

principio di cooperazione

A

quando noi comunichiamo siamo portati a modellare il nostro contenuto come richiesto, cerchiamo di essere cooperativi quando parliamo e anche quando non lo siamo lo scegliamo con razionalità.
comunichiamo attraverso regole interiorizzate per l’interazione, non regole assolute.

27
Q

massime del principio di cooperazione

A

quantità, qualità, relazione e modo

28
Q

massima della quantità

A

si basa su una presupposizione di esaustività ed è la massima che mi spinge a dare un contributo che informi tanto quanto è richiesto e non più o meno informativo
(es. “il primo del mese ci sarà sciopero” è scontato che il secondo sarà tutto regolare). il parlante è tenuto a darmi tutto il materiale informativo che ha

29
Q

massima della qualità

A

tentare di dare un contributo che sia vero, di non dire ciò che si crede falso e non dire ciò di cui non si hanno prove adeguate. è un invito ad usare dei modulatori in assenza di certezze

30
Q

massima della relazione o pertinenza

A

presuppone che ciò che dico sia pertinente al discorso.

31
Q

massima del modo

A

evitare l’oscurità di espressione, le ambiguità ed essere ordinati nell’esposizione

32
Q

a cosa servono le massime conversazionali

A

sono considerazioni razionali che aiutano a interpretare la conversazione più che a dirigerne lo sviluppo. riguardano più i processi di comprensione del messaggio

33
Q

punti di orientamento

A

Grice indica una serie di punti di orientamento per le massime:
Quantità: se qualcuno mi sta aiutando (es. riparare un’auto), mi aspetto che il suo contributo sia né più né meno di quanto è richiesto (es. se mi servono 4 viti, me ne darà 4)
Qualità: se qualcuno mi sta aiutando a fare una torta, mi aspetto che mi passi lo zucchero, se glielo chiedo, non il sale.
Relazione: mi aspetto che il contributo dell’altro sia appropriato alle esigenze immediate di ciascuna fase della transazione (es. se sto preparando una torta non mi aspetto che mi passi un buon libro)
Modalità: mi aspetto che l’altro renda esplicito quale contributo mi sta fornendo e che lo esegua con ragionevole sollecitudine

34
Q

cosa succede quando le massime non vengono rispettate:

A

Quando queste massime non vengono rispettate, gli ascoltatori ricercano un livello più profondo, che risponda al principio di cooperazione e sulla cui base possano inferire il significato inteso dal parlante tramite implicature

35
Q

cos’è un implicatura

A

meccanismo referenziale tramite cui interferiamo pensieri, affermazioni e credenze non esplicite del parlante. è l’insieme di referenze che nascono implicitamente quando conversiamo

36
Q

cos’è un interferenza

A

meccanismo che scatta quando c’è un’apparente violazione della massima. le presupposizioni sono interferenze non cancellabili da test di negazione.

37
Q

implicature conversazionali scalari

A

pochi - alcuni - molti - la maggior parte -tutti
è un esempio di implicazione scalare: secondo la massima della quantità se io uso “molti” in una frase è perché pochi e alcuni sono implicati mentre ciò che sto affermando non sono sicura si applichi a tutti

38
Q

quando scatta l’implicatura?

A

L’implicatura può scattare nel momento in cui viene violata una massima e l’ascoltatore deve ricorrere al livello più profondo per trovare la cooperazione del suo interlocutore.

39
Q

come violare le massime

A

Violazione delle massime: strategia talvolta intenzionale e efficace
violare la massima senza mostrarlo (inganno)
uscire dal raggio di azione della massima (‘non posso dire di più’)
per soddisfare una massima può essere necessario violarne un’altra (es. qualità e quantità)
burlarsi della massima

40
Q

perché si violano le massime

A

La violazione delle massime viene sfruttata nelle figure del discorso e nei procedimenti retorici (metafora, metonimia, ironia)
occorre passare dal senso letterale al senso inteso o interferire sillabare di aspettative conversazionali il senso inteso

41
Q

critica principale dei neo-griciani

A

tutta la teoria di Grice è incentrata sulla spiegazione del non detto. i neo-griciani ritengono che la pragmatica non agisca solo a livello esplicito ma anche implicito e ritengono che le norme conversazionali non siano adeguate a descrivere ciò che accade realmente in uno scambio conversazionale

42
Q

domanda base dei neo-griciani

A

dove comincia la parte parte del significato ascrivibile alla pragmatica e termina quella ascrivibile alla semantica?

43
Q

neo-griciani e implicature conversazionali

A

seguendo il principio di economia del linguaggio, le implicature conversazionali sono cancellabili perché le interpreto sulla base della mia esperienza