Necrosi Flashcards

1
Q

Le 5 cause di necrosi:

A
  1. Ipossia o ischemia (morte violenta per mancato apporto di ossigeno alla cellula -tipo x infarto o trombosi)
  2. Infezioni (agenti patogeni talmente nocivi da portare lesioni non reversibili alla cellula)
  3. Agenti fisici (variazioni di temperatura)
  4. Agenti chimici (come i farmaci)
  5. Da attività enzimatica (enzimi litici)
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
2
Q

La prima definizione di necrosi:

A

Da Majno, che la descrive come il danno ipossico del capitolo precedente: senza ossigeno la pompa Na-K è inattiva (perché no ATP), quindi il Na dissonde nella cellula e si consumano le riserve di glicogeno, attraverso la glicolisi anaerobia. Questo panorama crea un grande danno alla cellula, perché si abbassa il pH, aumenta la pressione osmotica e si gonfia la cellula, causandone infine la rottura.
In realtà Majno non la definì come necrosi ma solo come “morte cellulare”, chiamata oncosi.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
3
Q

Attuale definizione di necrosi:

A

Il termine necrosi descrive il quadro morfologico osservabile dopo la morte cellulare. La definizione ufficiale, però, indica la necrosi come il processo di morte cellulare non regolato, in opposizione all’apoptosi.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
4
Q

Elenco cronologico dei processi biochimici rilevati durante la necrosi:

A
  • si arresta la produzione di ATP (per mancanza di ossigeno)
  • si bloccano le pompe ad ATP, soprattutto la Na/K, che causa ingresso di Na e acqua = rigonfiamento della cellula
  • la glicolisi anaerobia fornisce ATP, ma favorisce abbassamento pH (per accumulo di acido lattico)
  • la cellula altera la permeabilità di membrana, anche per aumento pressione osmotica a causa dell’ingresso di acqua = ingresso massivo di Ca
  • attivazione di enzimi litici, a causa dell’alta concentrazione di Ca: fosfolipasi, proteasi, ATPasi, endonucleasi
  • denaturazione proteica
  • rigonfiamento e perdita funzione organelli
  • rottura membrana plasmatica
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
5
Q

Aspetto istologico di un tessuto in necrosi:

A

Si vedono molti meno nuclei e la forma della cellula è definitivamente alterata. Inoltre, è visibile molto materiale eosinofilo all’esterno di queste: si tratta del materiale citoplasmatico fuoriuscito dalle cellule esplose. Il nucleo è molto piccolo (picnotico) e frammentato (carioressi), nel caso sia assente (esploso) si parla di cariolisi. In quest’ultimo caso si vede solo il citoplasma

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
6
Q

Cosa significa che la necrosi è un processo espansivo?

A

Significa che la necrosi non riguarda mai una singola cellula (vs apoptosi) ma, visto che lo stimolo lesivo colpisce tutto il tessuto, coinvolge tutte le cellule rilevanti.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
7
Q

Necrosi coagulativa

A

È un tipo di necrosi nella quale la coagulazione delle proteine preserva la forma generale delle cellule e la solidità del tessuto per un certo tempo dopo la morte della cellula. Essa deriva dalla denaturazione delle proteine, compresi gli enzimi che compiono il processo necrotico stesso, ma la causa di tale denaturazione non è ben compresa. La necrosi coagulativa è tipica di infarti in tessuti diversi da quelli cerebrali. Ha un colorito giallastro e il tessuto resta compatto, è solitamente raccolta all’interno di un organo.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
8
Q

Necrosi colliquativa

A

Necrosi tipica degli eventi ischemici a livello del SNC, dove si ha una prevalenza di processi litici rispetto alla denaturazione di proteine. Nel tessuto in necrosi colliquativa si ha un massivo intervento del sistema infiammatorio (leucociti polimorfonucleati), che è il responsabile del rilasciamento di enzimi litici. Questo grande apporto di enzimi litici causa un grande processo di degradazione litica, tanto da superare quello di denaturazione delle proteine (che è invece caratteristico della necrosi coagulativa). Al microscopio è il tipico ascesso purulento, in cui c’è una sostanza giallastra liquida composta da frammenti cellulari e dall’essudato prodotto dal sistema infiammatorio.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
9
Q

Necrosi caseosa

A

Sono lesioni dal tipico aspetto giallastro, rigido e friabile (formaggio). Si osserva in tessuti polmonari e intestinali in caso di infezione da tubercolosi. Il tipico aspetto istologico è causato dall’alta concentrazione di ferro e calcio, che formano nelle cellule delle calcificazioni.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
10
Q

La steatonecrosi

A

Questa necrosi può verificarsi in vari tessuti, ma è tipica in organi come il pancreas, i reni e il seno. La causa principale della steatonecrosi è spesso un trauma, un’infiammazione o un’insufficienza sanguigna, che porta alla distruzione del tessuto adiposo, causando la liberazione di acidi grassi. Questi acidi possono poi interagire con il calcio, formando depositi di calcio che possono essere visibili in radiografie o esami istologici.

In alcuni casi, la steatonecrosi può essere associata a malattie come la pancreatite o tumori, ma in altre situazioni potrebbe essere una conseguenza di un trauma o intervento chirurgico.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
11
Q

La gangrena

A

Si può considerare come un’evoluzione della necrosi coagulativa e colliquativa, riguarda soprattutto i tessuti più distali del corpo (dita, mani, piedi) e coinvolge più livelli di tessuto (più strati di cute). Si parla di gangrena secca se non è presente una sovrainfezione, altrimenti la gangrena è definita liquida nel momento in cui c’è una sovrainfezione (il sistema immunitario interviene ancora e l’attività litica prevale su quella denaturante). Al microscopio la struttura è completamente amorfa, ha perso tutta la sua struttura, è molto eosinofilo.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
12
Q

Carie dentaria

A

Particolare categoria di necrosi. È la demolizione delle cellule dentali a causa dell’azione di patogeni, che necrotizza la dentina permettendo poi l’attacco alla polpa dentale.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
13
Q

Cosa compone il segnale di allarme avviato con la necrosi?

A

La necrosi è ciò che accade dopo la morte cellulare, che si accompagna sempre alla lisi cellulare (rilascio all’esterno del contenuto intracellulare). Queste componenti comprendono le DAMPs (danger associated molecular patterns) che, insieme ad altri mediatori chimici, permette di mandare un segnale di allarme per il sistema, direttamente associato all’attivazione della risposta immunitaria e quindi all’infiammazione. (IMP DIFFERENZA DALL’APOPTOSI)

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
14
Q

Fasi della sintomatologia rilevata in caso di necrosi:

A
  1. Dolore nella sede di lesione
  2. Febbre
  3. VES (marcatore dell’infiammazione)
  4. Leucocitosi necrofila (i neutrofili sono i primi a rispondere all’infiammazione)
  5. Enzimi sierici (dosati per diagnosi clinica)
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
15
Q

Cosa sono i marcatori sierici e come vengono utilizzati in diagnostica? I tre più importanti

A

I marcatori sierici sono enzimi specifici di ogni tessuto (ex: cellule epatiche contengono enzimi specifici per funzioni del fegato). In caso di sospetta necrosi tissutale, la diagnostica ricerca nel sangue questi marcatori sierici specifici per individuare l’inizio di una lesione a un determinato tessuto. È il primo approccio scelto, perché la necrosi in stato iniziale non è visibile tramite la diagnostica per immagini.

  • Heath-shock proteins
  • ROS
  • Acido urico
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
16
Q

Marcatori sierici per il fegato

A

Bilirubina, trasnaminasi, fosfatasi alcalina, enzima LDH.

17
Q

Marcatori sierici del miocardio

A

Troponina, creatin-chinasi generica e mioglobina (aspecifica: marcatore non solo del cuore ma per tutti i muscoli).

18
Q

Marcatori sierici del pancreas

A

Lipasi, amilasi, tripsinogeno.

19
Q

Possibili evoluzioni del quadro di necrosi

A

Da necrosi si passa all’autolisi. Da qui la cellula può prendere 3 strade: la putrefazione (sempre dovuta alla presenza di agenti patogeni -infezione), la calcificazione (in caso di eccessiva presenza di Ca nel danno. Esistono calcificazioni distrofiche -da deposito di sali di Ca localmente- e quelle metastatiche -deposizione di tessuto similosseo con attivazione di processi attivi, sempre accompagnato da aumento del Ca sierico) e la rimozione del danno. Quest’ultima possibilità permette il recupero della cellula: infatti il danno (se non troppo esteso) può essere rimosso portando alla guarigione (che può avvenire per riparazione o rigenerazione).

20
Q

Necrosi regolata

A

La necrosi, per definizione, è la morte violenta della cellula non regolata. Esistono, però, delle eccezioni.
La necrosi regolata coinvolge attivamente il mitocondrio: quindi la lesione in questo caso parte dall’interno.
Può avvenire che per l’azione di tossine, si verifichi un disaccoppiamento dell’accumulo di protoni (prodotti dal mitocondrio durante la sintesi di ATP) nella membrana interna: si creano i cosiddetti pori di transizione della membrana mitocondriale (aspecifici e se attivati nella membrana mitocondriale interna = l’alterazione della permeabilità di membrana) che permettono la diffusione dei protoni.
Viene così meno il gradiente di protoni e si blocca la sintesi dell’ATP, comportando lisi cellulare (vedi prima)

La necrosi regolata la troviamo in diversi processi patologici, come il danno da riperfusione. È anche causa del fenomeno patogenetico alla base dell’intossicazione da paracetamolo.

21
Q

Danno da riperfusione

A

Conseguenza del danno ipossico, che attiva la necrosi regolata.
Si ha nel caso in cui, dopo danno ipossico, si ripristina flusso di sangue e ossigeno nelle cellule.
Poi il resto è un po’ nebuloso, rivedi pag. 39 sbob e pag. 6 appunti.

È detta “paradossale” perché il ripristino dell’ossigeno non guarisce le cellule ma acutizza il danno cellulare, portando all’espansione della lesione.

22
Q

Aspetto istologico di tessuto danneggiato, ma non ancora in necrosi

A
  • vacuolizzazione: comparsa di vacuoli nel citoplasma
  • ipertrofia: aumento dimensioni cellula
  • alterazioni varie: perdita di strutture (tipo perdita di ciglia) o danni visibili a membrane o nucleo (dimezzato)