Morte cellulare Flashcards

1
Q

Definizione di morte cellulare

A

Processo articolato e differenziato che può seguire diverse strade: le due forme principali di morte sono la necrosi e l’apoptosi

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2
Q

Differenza Necrosi e Apoptosi

A
  • Necrosi:
    – Molecolarmente Meno complessa dell’apoptosi
    – rigonfiamento osmotico cellulare e degli organuli che porta amorte per “esplosione”
    – elementi cellulari digeriti attraverso processo proteolitico degli enzimi litici liberati da esplosione lisosomi
    – Flogosi data da liberazione componenti cellulari (DAMPs)
  • Apoptosi
    – raggrinzimento cellula senza rottura MB: formazione frammenti cellulari inclusi in membrana (corpi apoptotici)
    – corpi apoptotici eliminati da fagociti con efferocitosi
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3
Q

Necrosi
- Definizion
- Fenomeni reversibili
- Alterazioni permanenti
- Clinica

A

Necrosi, anche definita “morte accidentale”, rappresenta una risposta mortale a condizioni patogene estreme, queste ultime possono corrispondere a insulti ischemici, tossine, patogeni chimici, fisici o ambientali.
- Inizialmente: processi di alterazione morfologica reversibile rispetto a situazione morfologica => se rimozione noxa si ha ripristino
– Formazione di estroflessioni (blebs) della membrana plasmatica;
– Rigonfiamento generalizzato dei compartimenti intracellulari delimitati da membrana tra cui le vescicole del reticolo con conseguente distacco e dispersione dei ribosomi;
– Comparsa di alterazioni a livello nucleare in cui si assiste all’addensamento della cromatina, osservabile nei preparati istologici per via della colorazione intensa dell’acido nucleico addensato con il colorante ematossilina;
– Aggregazione di elementi del citoscheletro;
– Steatosi: consiste in accumulo di materiale grasso, in particolare trigliceridi, in tessuti che in condizioni fisiologiche non sono soggetti a questo fenomeno, bensì sono solitamente coinvolti nel metabolismo dei lipidi. I tipi cellulari in questione sono dunque: epatociti e miociti del muscolo cardiaco soprattutto ma anche del muscolo scheletrico. I tipi cellulari citati, in particolare gli epatociti, sono coinvolti nella manipolazione delle lipoproteine e per questo soggetti al fenomeno di steatosi.
- Poi se noxa non viene meno si ha processo di esplosione (cariolisi e frammentazione MB sono punti di non ritorno)
– rigonfiamento cellulare più marcato;
– frammentazione della membrana plasmatica con rilascio di componenti cellulari;
– rottura lisosomiale con rilascio di enzimi proteolitici che digeriscono proteine della cellula stessa determinando il fenomeno di autolisi;
– lisi del reticolo endoplasmatico;
– grave rigonfiamento mitocondriale in cui si susseguono vari eventi, tra cui depolarizzazione della membrana mitocondriale che esita nella lisi del compartimento mitocondriale stesso;
– alterazioni nucleari più importanti distinti in base all’aspetto morfologico in: picnosi, contrazione del materiale genetico nucleare ed intesa come lo stadio avanzato dell’aggregazione della cromatina iniziata nella fase reversibile, pertanto il nucleo si riduce di dimensione e si colora più intensamente con l’ematossilina; cariolisi, degradazione definitiva del materiale genetico a seguito della quale il nucleo non risulta più colorabile con ematossilina; carioressi, frammentazione del materiale
nucleare.
- Necrosi ha ambito clinico: DAMP liberati usati come parametri ematochimici (es. cardiopatie ischemiche (infarto, angine stabili e instabili) e troponine T e I / epatite e transaminasi)

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4
Q

Fasi della necrosi

A
  • Evento determinante: crisi bioenergetica cellulare: alterazione della funzione mitocondriale data dal rigonfiamento e quindi dalla perdita delle creste mitocondriali =>
    – deplezione ATP (e morte a bassa energia) con livelli sotto il 10% solitamente presente
    1. Perdita omeostasi ionica-volumetrica
    2. Aumento prolungato nel tempo del Ca2+ citosolico (al contrario di quello normale e breve del calcium signaling). [Ca2+] mantenuto da:
    – pompa SERCA (Ca da citosol a REL)
    – PMCA (Ca da citosol a spazio extracellulare)
    – canale uniporto calcio mitocondriale senza dispendio di energia ma che sfrutta gradiente ATP e H+ => se gradiente perso, perdita regolazione entrata calcio
    3. Attivazione proteasi/endonucleasi/ATPasi/Fosfolipasi Ca2+ dipendenti che provocano danno alla struttura cellulare
    4. Feedback positivo: si instaura circolo vizioso con potenziamento retroattivo processi di danno cellulare
    – ATPasi Ca2+ - dipendenti incrementano la deplezione di ATP e quindi accentuano la crisi bioenergetica già in corso,
    – le fosfolipasi che agiscono sulla membrana incrementano l’alterazione dell’equilibrio osmotico causando un ulteriore rigonfiamento,
    – le proteasi possono agire sulle componenti strutturali del citoscheletro peggiorando i danni alla membrana mentre
    – le endonucleasi agiscono degradando gli acidi nucleici
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5
Q

Esempi di tessuti necrotici

A
  • Necrosi caseosa caratterizza prevalentemente le lesioni tubercolari a livello polmonare. Inquesto caso l’area di necrosi, costituita dalle cellule uccise dall’infezione provocata dal Mycobacterium tuberculosis, appare biancastra e di consistenza molle, caratteristiche dalle quali deriva il nome.
  • Necrosi coagulativa si verifica tipicamente a seguito di danno di tipo ischemico. Inquestocaso le cellule necrotiche danno origine ad un’area di consistenza dura a causa della coagulazione e
    dell’aggregazione delle proteine contenute in queste cellule.
  • Necrosi a cuneo a seguito dell’ischemia di un ramo arterioso.
  • Necrosi colliquativa si verifica ad esempio nel cervello ed è caratterizzata dalla liquefazione del tessuto necrotico.
  • Necrosi adiposa è un tipo particolare di necrosi che si verifica, ad esempio, nelle pancreatiti. È determinata dal fatto che la morte delle cellule esocrine del pancreas porta alla liberazione di tutti gli enzimi contenuti al loro interno, tra cui quelli deputati alla digestione dei lipidi. Questi enzimi digeriscono i lipidi circostanti portando alla saponificazione dei trigliceridi presenti in questi distretti.
  • La necrosi fibrinoide è tipica di molte malattie immunomediate, alcune delle quali sono caratterizzate da alterazioni vascolari come le arteriti. Queste sono dovute, ad esempio, al deposito di immunocomplessi nella parete vascolare, con conseguente attivazione di processi infiammatori, i
    quali portano ad una necrosi fibrinoide della parete vascolare.
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6
Q

Gangrena
- Definizione
- Causa
- Tipologie

A
  • Distretto necrotico esteso che genera complicanze
  • Causata da evento ischemico / cause infettive
  • Forme:
    – secca: (non complicata) necrosi determinata da evento ischemico (tipica dei pazienti diabetici non controllati).
    1. colore rossastro dell’area
    2. colorazione nerastra con aspetto mummificato
    – umida: complicazione della gangrena secca che avviene quando area necrotica si infetta, con colliquazione tessuto con emissione secrezione sierosa e materiale maleodorante a seconda del patogeno
    – gassosa: infezione di zone gangrenose da p.te di batteri a metabolismo anaerobico. Tipico dei tessuti profondi (fasce muscolari) in cui batteri liberano piccole bolle gassose
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7
Q

Apoptosi
- definizione
- funzioni

A
  • L’apoptosi, morte programmata e ad alta energia, è un programma genetico di suicidio cellulare
  • Principale meccanismo
    – controllo preciso dell’omeostasi numerica dei tessuti (x eliminare cellule di troppo)
    – sviluppo embrionale (es. formazione dita: se deficit => sindattilia)
    – tolleranza immunologica centrale e periferica (eliminazione cloni autoreattivi)
    – condizioni patologiche (eliminazione cellule potenzialmente dannose con dato numero mutazioni genetiche controllato da LinfT CTL)
    – a cui sono resistenti le cellule tumorali
    – malattie neurodegenerative, in quanto portano a distruzione neuroni
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8
Q

Induzione Apoptosi
- Via estrinseca o recettoriale
- Via intrinseca

A
  • Via estrinseca: segnale di suicidio cellulare è fattore solubile pro-mortale proveniente dall’esterno della cellula, che ingaggia particolari recettori di membrana , chiamati death receptors, con l’attivazione di una serie di adattatori per attivare macchinario intracellulare che porta all’esecuzione del programma apoptotico.
  • Via intrinseca o mitocondriale: proveniente dall’interno; in questo caso il segnale non dipende da recettori ma proviene dall’interno della cellula andando a innescare una cascata di eventi attraverso i mitocondri (diversi tipi di stress cellulari che alterano l’omeostasi):
    – accumulo di mutazioni genetiche, danni irreversibili al DNA che non possono venire riparati,
    – accumulo di proteine non ripiegate correttamente nel reticolo endoplasmico,
    – elevati livelli di specie reattive dell’ossigeno,
    – deplezione dei fattori di crescita “pro- survival”.
    Segnali attivano il processo apoptotico controllando l’attività delle proteine appartenenti alla famiglia di Bcl-2, le quali controllano alcune funzioni chiave dei mitocondri.
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9
Q

Mediatori segnale apoptotico

A
  • Caspasi
  • Attivate grazie a vie estrinseca ed intrinseca
  • Proteasi che trasducono segnale apoptotico con taglio molecola a valle
  • Classificazione:
    – Iniziatrici: recepiscono il segnale e lo trasmettono con taglio proteolitico
    – Esecutrici: attivano il pathway per la distruzione cellulare (caspasi interagiscono reciprocamente per attivarle)
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10
Q

Fasi grossolane Apoptosi

A
  • Distruzione componenti citoscheletro
  • Formazione corpi apopototici
  • Attivazione endonucleasi per frammentazione DNA cellulare (diversa da necrosi)
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11
Q

Via intrinseca apoptosi

A
  • Coordinata da mitocondri che hanno prot in spazio intermembrana che se lasciate avviano via intrinseca. Proncipale: Citocromo C
  • Rilascio citocromo in citosol controllato da prot. famiglia Bcl-2 (20 prot) (gene alterato in traslocazione cromosomica in linfomi di cellule B)
  • Mitocondri rilasciano proteine inibitrici delle IAPs quando si formano i pori x evitare che disattivino caspasi inattivando apoptosi
  • Formazione apoptosoma: complesso eptamerico tridimensionale che ricorda una ruota con i raggi.
    – Subunità = citocromo c + Apaf1
    1. Segnali pro-apoptotici
    2. Formazione poro di Bcl-2 e rilascio Citocromo c in citosol
    3. Rilascio inibitori IAPs
    4. Formazione Apoptosoma
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12
Q

Elenco prot mitocondriali e funzioni apoptotiche

A
  • Citocromo C ha doppia funzione
    – in catena respiratoria se in spazio intermembrana
    – in via intrinseca se in citosol
  • Smac-diablo: inibitore degli inibitori di caspasi apicali ed effettrici
  • Endonucleasi G: media distruzione del patrimonio genetico della cellula che fa apoptosi. In citosol si dirige in nucleo
  • ATP: necessaria a caspasi per loro funzioni (morte ad alta energia: stesso stimolo può causare apoptosi se alta [ATP] o necrosi se bassa [ATP])
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13
Q

Famiglia di Bcl-2

A

24 prot:
- 19 pro-apoptotiche: divise in sottofamiglia
– Bax: pore forming su MME multimerizzando (ancorate a MME) (poro per eteromultimerizzazione Bax-Bok o solo per omomultimerizzazione Bax)
– BH3 only non pore forming: funzione regolatoria senza essere ancorate a MME (no dominio TM solo dominio BH3) (non essenziali al processo apoptotico). Bid è la principale e induce multimerizzazione Bax (tBid è forma attiva)
- 5 anti- apoptotiche regolatrici ancorate a MMExt tramite dominio transmembrana
– espresse differenzialmente in tessuti diversi e cellule tumorali

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14
Q

Interazione proteine apoptosi

A

Inibitori apoptosi:
- Bcl2
- MCL1
- ….
BH3 only inibiscono gli inibitori apoptosi se attivati da specifico segnale pro-apoptotici:
- Bad e Noxa hanno target specifici
- Bid, Puma e tBid hanno spettro d’azione + ampio (inibiscono tutte prot-antiapoptotiche)
Segnali pro-apoptotici:
- danno DNA
- Stress bioenergetico
- deprivaz GF
- Ipossia
Caspasi attivate hanno processo di feedback: + sono attivate e + stimolano inibitori degli inibitoi apoptotici
- Caspasi 8 attiva Bid clivandolo = Punto convergenza via estrinseca ed intrinseca)

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15
Q

Attivazione proteine pro-apoptotiche

A

Bim
– inibito da fosforilazione da Erk,
– Erk attivato da MEK
– MEK attivata da Raf (pathway inibizione pro-survival)
Bmf:
– inibita per sequestro fisico da pte di DLC-2
– DLC-2 lega miosina 5 che lega citosch.
Bad
– fosforilata per essere sequestrata e quindi inattivata
– Fosforilazione da pte di Akt
Bid
– attivazione taglio proteolitico da pte di caspasi 8 o granzima B

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16
Q

Rimodellamento delle creste mitocondriali
- FORMA CRESTE
- AGENTE RIMODELLANTE

A

Struttura fisoilogica delle creste AMPOLLARE
- Rimodellamento ad azione OPA1
- OPA1 attivata da taglio con OMA1

17
Q

Fattori che favoriscono rilascio massivo di CitC

A
  • Apertura canale Bax/Bak
  • Rimodellamento delle creste
18
Q

Smac Diablo
- Ruolo
- Sede

A
  • Inibitore delle IAPs
  • Legata a MM rivolta vs spazio intermembrana marilasciata da poro Bax/Bak
  • Mobilizzata da PARL (proteasi)
19
Q

Apoptosoma e suo effetto

A

Formato da citocromo C quando esce dal mirtocondrio:
- Apaf1 (citosolico): raggio
- Procaspasi 9: centro ruota poi attivato per prossimità
- Caspasi esecutrici (3,6, 7) sono attivate da caspasi 9 x taglio proteolitico
- Caspasi esecutrici inibite da IAPs
- IAPs inibite da Smac/DIABLO rilasciato da mitocondrio

20
Q

Proteine bersaglio caspasi 3,6,7

A
  • Clivare prot. bersaglio (substrati mortali) x Distruzione cellula apoptotica
21
Q

Substrati mortali
- elenco
- Effetti

A
  • prot. citoscheletriche (actina e vimentina)
  • laminina della membr nucl
  • ICAD (inibitore nucleasi) rimosso per ripristino attività delle DNasi
    Effetti:
  • Blebs e corpi apoptotici
  • alteraz. cromatina e frammentaz. DNA
22
Q

Eventi nucleari apoptosi

A
  1. Attivazione endonucleasi
    – Endonucleasi G
    – CAD (caspase activated DNAse) inibita d ICAD
  2. Frammentazione DNA negli spazi internucleosomiali (segmenti generati tutti multipli di 180bp)
  3. Frmmentazioni laminina => alterazioni nucleari
23
Q

Test per stabilire tipo di morte di una cellula

A
  • Elettroforesi dei frammenti di DNA
  • Test per marcare nucleotidi fluorescenti (X-dUTPs)
  • Perdita di simmetria dei fosflolipidi di membrana analizzando % fosfodiesterina sui due foglietti
24
Q

Via estrinseca
- Recettori mortali
- Attivazione da legame con ligando

A
  • Recettori mortali:
    – FAS che lega FASL
    – DR4, DR5 ingaggiati da molecola proapoptotica TRIAL
    – TNFR1 attivato dopo stimoli tumorali
    – DR3 che lega TNF
  • Legame con ligando induce formazione trimeri (rec. Tirosinchinasici formano dimeri)
    – attivazione FADD (prot associata a FAS e con dominio di morte)
    – FADD forma piattaforma attivatoria x caspasi apicali 8 (princ.) e 10: DISC (death induced signaling complex) (FLIP+TRADD+FADD+Caspasi 8)
    1. legame death-ligand e death-receptor
    2. Attivazione FADD
    3. attivazione delle caspasi apicali 8 e 10 mediante DISC
    4. Attivazione mediante taglio delle procaspasi
    5. azione sui death substrates
25
Q

Piattaforme attivatorie: via estrinseca e via intrinseca

A
  • DISC
  • Apoptosoma
26
Q

Necrosi programmata

A

Modalità intermedia caratterizzate dalla presenza di un programma genetico definito associato ad una morte morfologicamente simile alla morte di tipo necrotico.
- Morte lisosomiale
- piroptosi
- NETosi
- necroptosi

27
Q

Necroptosi
- Morfologia
- Marcatori molecolari

A
  • Morfologicamente indistinguibile da cellula morta per necrosi
    – bassi livelli di ATP
    – rigonfiamento cellulare dominante
    – esplosione con il rilascio a livello extracellulare dei DAMPs
  • Usa parte macchinario cellulare dell’apoptosi (è via che si instaura quando difetti in via apoptotica)
  • Ha marcatori molecolari specifici che se fosforilati si attivano
    – proteine specifiche: RIP Kinase (RIPK1, RIPK3) e trasduttore MLKL (x esecuzione morte)
    – inibitori (Necrostatina1 che inibisce RIPK1 & Necrosulfonamide che inibisce MLKL) sommiinistrabili in lab per vedere se si ferma morte
28
Q

Funzionamento Necroptosi

A
  • Segnale mortale recettoriale (attivazione death receptors: Fas, TNFR, …)
    2. Trimerizzazione dei recettori e reclutamento adattatori molecolari
    3. Attorno al complesso molecolare recettoriale attivato (ligando + recettori + adattatori molecolari) si assemblano RIPK, ubiquitina ligasi, … => formazione COMPLESSO I°
    4. Ubiquitinazione componenti complesso I dà piattaforma di attacco per componenti pathway Nf-Kb
    5. Azione deubiquitinasi A20 e CYLD (switch a risposta mortale)
    6. RIPK1 deubiquitinato e libero nel citosol forma il COMPLESSO MOLECOLARE IIa o DISC interagendo con:
    – ADD;
    – RADD;
    – LIP, proteina la cui espressione è controllata da NF-Kb;
    – Caspasi 8, caspasi apicale della via apoptotica estrinseca.
    7. DISC HA Attività degradativa su alcune PROPRIE componenti che servono ad attivare la morte per necroptosi, quali RIPK1, RIPK3 e CYLD MA se difetti di caspasi 8 => via mortale alternativa (necroptosi)
    8. formazione necrosoma x accumulo prot che dovrebbero essere degradate da caspasi 8
    9. Transfosforilazione delle RIPK 1 e 3 con formazione strutture multimolecolari grandi organizati in frammenti multimerici di RIPK3 fosforilata (attivata)
    10. Fosforilazione di MLKL che migra in MP con perdita controllo omeostasi cellulare con rigonfiamento osmotico e attiazione enzimi Ca++ dipendenti + liberazione di DAMPs senza che la cellula sia lisata.
    – aumento sostenuto del Ca2+ citosolico
    – ingresso massivo Na+
    – Fuoriuscita massiva K+
    11. Processo = a Necrosi
29
Q

Ubiquitina ligasi
- Funzione
- Substrati

A

Attaccare dei residui di ubiquitina ai componenti del complesso I sottoforma di:
- catena lineari, come nel caso del complesso LUBAC (Linear Ubiquitin Assembly Complex)
- singoli residui di ubiquitina, si tratta di ubiquitina ligasi IAP1 e IAP2 e appartengono alla famiglia delle proteine che inibiscono l’apoptosi inibendo l’azione delle caspasi

30
Q

Deubiquitinasi A20 & Deubiquitinasi CYLD

A
  • Proteine pro-poptotiche con trascrizione stimolata da signaling NF-kB
  • Responsabili switch risposta di NF-kB da pro-survival a mortale:
    – spegnere con un meccanismo a feedback negativo la via mitogenica di NF-Kb (necessaria attivazione e spegnimento in velocità) deubiquitinando complesso I necroptosi
    – RIPK1 deubiquitinato si stacca dal complesso molecolare recettoriale e torna libero nel citosol

Se CYLD mutato => cilindromatosi (sindrome ereditaria che causa tumori benigni rari che derivano da annessi cutanei)

31
Q

Possibili difetti caspasi 8 che avviano necroptosi

A
  • mutazioni
  • mancata espressione della proteina nel tipo cellulare in analisi
  • per bassi livelli di espressione
  • inibizione delle IAP
32
Q

Attivazione Necroptosi

A
  • Death receptors: interazione TNF con TNFR, reclutamento adattatori, caspasi, RIPK e MLKL;
    Necroptosi attivata anche da vie che in modo completamente alternativo portano all’attivazione delle RIPK:
  • TLR (Toll Like Receptors): TLR4 che viene attivato dall’interazione con LPS e TLR3 viene ingaggiato dal dsRNA,
  • INFR (recettore dell’interferone);
  • DAI: molecole fungo da sensori di dsDNA citosolico, segnale patologico che può essere di origine virale.
33
Q

chiave di volta del processo necroptotico

A

RIPKs

34
Q

Regolazione Necroptosi

A

Dopo recezione di uno dei segnali citati precedentemente la cellula non necessariamente va incontro ad un rigonfiamento osmotico ma inizia a liberare dei contenuti intracellulari anche prima di morire.
Per il rilascio dei DAMPs la cellula utilizza il macchinario molecolare coinvolto nel traffico endosomiale (tra cui si ricorda la proteina ESCRT-III)

35
Q

Segnali per apertura/chiusura PTP

A
  • Calcio intramitocondriale nella matrice mitocondriale (calcium overload);
  • Stress ossidativo che apre i pori;
  • La ciclofilina D è una prolin-isomerasi che controllando lo stato di isomerizzazione delle proline, controlla lo stato del poro aperto; può essere inibita da alcuni farmaci che bloccano l’apertura del poco come ad esempio la Ciclosporina. È utilizzato inoltre come immuno soppressore perché inibisce la calcineurina, che è una molecola molto importante per i linfociti.
35
Q

Morte dipendente dalla CYPD

A
  • altro tipo di morte necrotica programmata
  • CYPD = Ciclofilina D
    1. Rilascio citocromo C da parte del mitocondrio grazie a formazione PTP di Bax-Bat: mitocondrio regola sua apertura ma se rimane aperto per troppo tempo si ha rigonfiamento osmotico e lacerazione MME (no MMI che però distende creste)
    2. Rilascio ATP e NAD+ => calo drastico energia
    3. L’ATPasi di membrana, in questo caso, inverte il senso di azione e consumare elevate qtà di ATP => calo drastico energia