Modulo I: Rousseau e l’avvio della pedagogia contemporanea Flashcards
Dove sorge? Chi sono protagonisti e destinatari?
Che cos’è l’Illuminismo e quali sono le sue istanze? Cos’è il deismo?
-Corrente filosofica che sorge in Francia, Germania, Italia intorno al 1700. Protagonisti e destinatari: ceti colti, borghesia in ascesa
-Definizione di Kant dell’illuminismo: «L’Illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità (intesa come l’incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro) che egli deve imputare a sé stesso. - Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! - questo il motto dell’Illuminismo»
ISTANZE ILLUMINISTE (i principi generali su cui si fondano i pensatori illuministi):
* Potere della ragione: la ragione (guardare la realtà in maniera critica) è una capacità che si trova in ogni essere umano. La ragione si pone in contrapposizione alla religione
* Esaltazione della natura
* Fede nell’uguaglianza
* Fiducia nella possibilità di un futuro migliore, nel rinnovamento del mondo*
-L’ottimismo si scontrerà con la realtà della rivoluzione francese, (evento nel quale culmina il pensiero illuminista), la quale lascerà un’Europa devastata, con nuovi imperi e nuove dittature. L’illuminismo sfocerà nel terrore, nella ghigliottina, e sarà per questo che il romanticisimo cercherà di dare spazio ad altri elementi.
FILOSOFIA DEL DEISMO (altro aspetto importante che emerge nell’illuminismo)
Gli illuministi deisti sono contro:
* Le religioni come fonte di oscurantismo
* I dogmi (verità di fede)
* L’intolleranza religiosa
* Pregiudizi morali, superstizioni e fanatismo religioso (es: processi per stregoneria)
Gli illuministi teorizzano una religione razionale e naturale (moralità laica) composta da principi che la mente può cogliere razionalmente, e che sono necessari per il vivere sociale:
1. esistenza di Dio
2. creazione del mondo
3. vita futura (dopo la morte)
*Attraverso i ‘lumi’ della ragione è possibile rischiarare le tenebre dell’ignoranza, e liberare le menti da: pregiudizi, idoli, errori (errori di lettura del mondo), tradizione, superstizione, magia, dogmi metafisici, rapporti disumani tra gli uomini, tirannie politiche, oppressione
Istanze politiche (4) e pedagogiche (2) del 1700
ISTANZE POLITICHE DEL 1700
* Giusnaturalismo: ‘per natura’ tutti gli uomini sono liberi e indipendenti
* Fiducia nei ‘lumi’ della ragione per trovare soluzioni ai problemi della società, concezione che porterà alla progressiva vicinanza verso l’assolutismo illuminato (in favore di sovrani che acquisiscono principi illuministi come Federico II; Caterina II) e al rifiuto della tradizione e del principio di autorità (contro assolutismo monarchico, es Luigi XIV)
* Separazione dei 3 poteri (concetto alla base di uno stato liberal-democratico): legislativo, esecutivo, giudiziario
* 1789: Emanata la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (acquisisce gran parte de pensiero illuminista)
ISTANZE PEDAGOGICHE DEL 1700
* si inaugura la storia contemporanea dell’educazione: si fonda la pedagogia come scienza
* si comincia a dare importanza all’educazione e istruzione del popolo (anche grazie a Rousseau), e si comincia a pensare che anche la donna possa ricevere un’istruzione
Rousseau: profilo biografico
(1712-1778)
* Considerato un’‘Illuminista eretico’: riesce a coniugare ragione e sentimento, con approccio individualista e collettivista
* Considerato il maggior pensatore e filosofo del ’700
* Primo grande teorico della pedagogia moderna perché mette al centro l’infanzia, cogliendo le sue diverse fasi
* Raccoglie il meglio dell’Illuminismo e prepara all’ascesa del Romanticismo, denunciando nelle sue opere i pericoli del razionalismo esasperato
CENNI BIOGRAFICI
* Nasce a Ginevra (Svizzera), orfano di madre. Considera l’educazione paterna ‘inadeguata’.
* Abbandona Ginevra e inizia ‘peregrinazioni’, nella quali farà diversi incontri fondamentali: Madame de Warens (Considerata da R. «madre, amica, amante»), che lo accoglierà tra il 1729-1740, e che favorirà la sua formazione attraverso studi e letture, e introdurrà R. nella società francese
* Perseguirà studi disordinati; musicologo. A Lione, lavorerà come precettore.
* 1741: R. (grazie a Warens), va a Parigi, dove fa la conoscenza di Diderot, Enciclopedisti (salotti parigini)
* R. si lega ad una donna di estrazione popolare (sarta), da cui avrà 5 figli (abbandonati all’orfanotrofio)
* 1761-62: scrive le opere principali, che vengono condannate pubblicamente (Parigi, Svizzera, Prussia). Da questo scontro tra R. e gli altri filosofi, segue l’abbandono di R. da Parigi, altri peregrinaggi (in Inghilterra incontra Hume). Gli ultimi anni della sua vita sono caratterizzati da problemi fisici e manie di persecuzione.
* Farà ritorno in Francia prima di morire. Accolto in dimore di campagna da persone che ammirano il suo lavoro. Morirà poveramente, scrivendo musica.
Scritti e opere principali Di Rousseau
-Opere di critica all’illuminismo, scienze e arti non hanno contribuito a migliorare i costumi.
-Romanzo su famiglia matrimonio e rapporti sociali
- Contratto sociale (1762): Critiche alla società contemporanea. L’ingiustizia sociale non è nelle cose (non è un dato di fatto), ma nelle coscienze, quindi bisogna modificare le coscienze.
- Emilio (1762): rappresenta l’atto di nascita della pedagogia moderna come prospettiva umana, non solo tecnico-didattica. Romanzo pedagogico (pubblicato a poche settimane di distanza dal contratto sociale), (condannato dal parlamento di Parigi) secondo cui è necessario educare alle esigenze del nuovo patto sociale, ovvero:
1. rifondare la società riscoprendo bontà originaria dell’uomo
2. riorganizzare la società su basi nuove: nuova educazione per formare uomo nuovo, per rifondare la società su giustizia e uguaglianza
3. rendere sempre più vicini ‘stato di natura’ e ‘stato di società’ attraverso lo sviluppo naturale del fanciullo
4. per salvaguardare individualità e libertà rispettare la naturalità dello sviluppo pedagogico (bisogni, interessi, inclinazioni)
- 1750: Discorso sulle scienze e sulle arti
- 1753: Discorso sull’origine dell’ineguaglianza fra gli uomini
- 1754: Discorso sull’economia politica (voce Enciclopedia)
- 1758: Manifesto anti-philosophes (Lettera a d’Alembert sugli spettacoli) (R. critica l’illuminismo)
- Nuova Eloisa (1761) (Romanzo epistolare su famiglia, matrimonio, rapporti sociale)
- Contratto sociale (1762): parte dalla constatazione che l’uomo nasce libero, ma ovunque è in catene. Critica forte alla società contemporanea, non si persegue il bene comune ma quello dei ceti più alti. R. si propone di rifondare la società sulla volontà generale amante del bene comune (giustizia, uguaglianza, libertà). R. si riferiva alla borghesia illuminata.
Le tre visioni che troviamo all’interno dell’Emilio
VISIONI DELL’EMILIO:
* VISIONE ANTROPOLOGICA: l’uomo, per sua natura, è eticamente buono (antropologia positiva)
* VISIONE SOCIO-POLITICA: il male deriva dal contatto con la società. La famiglia non è in grado di educare, perché l’adulto è esso stesso corrotto dalla società moderna, che è corrotta e corruttrice.
* FONDAMENTALE RUOLO DELL’EDUCATORE: che ha il compito di risolvere il conflitto natura-società, attraverso un’educazione che preservi la bontà naturale (naturalismo pedagogico), proteggendola dalla corruzione della società.
Caratteristiche dei metodi educativi di Rousseau
- PUEROCENTRISMO: Scoperta e comprensione dell’infanzia; definita una vera e propria ‘RIVOLUZIONE COPERNICANA’. Prima di questa rivoluzione, all’infanzia non era attribuita alcuna importanza
- EDUCAZIONE INDIRETTA: imparare dalla natura e dalle cose (anticipa il learning by doing e il trial and error, che conosciamo oggi). Cioè l’apprendimento non è solo un fatto intellettuale, ma un fare
- APPRENDIMENTO ATTIVO: favorire sviluppo capacità innate attraverso educazione dei sensi e manipolazione delle cose (attività autoformativa)
- METODO ‘INATTIVO’: il maestro lascia agire l’allievo, predispone e osserva. Educazione negativa, l’educatore si nega, resta al di fuori, si limita a predisporre l’ambiente.
- Importanza pedagogica della PSICOLOGIA DELL’ETA’ EVOLUTIVA (non definita così da R., la psicologia non si è ancora definita come scienza). R. osserva che c’è una maturità di ogni età (commisurare insegnamento alle condizioni psichiche dell’alunno). Limite: credere che le facoltà si sviluppino in successione nelle varie età.
L’Emilio: LIBRO PRIMO
(dedicato alla fase 0-3 anni)
* Viene presentato un allievo immaginario, sano e forte, che proviene da una famiglia ricca e benestante (perché R. ritiene che la rivoluzione educativa debba partire dall’alto, da chi può incidere sull’intera società del tempo), che viene portato in campagna dove verrà educato secondo natura. Egli tornerà nella società una volta educato (25 anni), e diffonderà i principi della nuova educazione.
* Si indica come deve essere il precettore (deve più guidare che istruire).
* R. abbandona i metodi di allevamento tradizionale: fasce di costrizione letterali e metaforiche, bambini allattati da balie (pratiche innaturali). Si deve riportare il contatto con la vera nutrice (madre) e il vero precettore, cioè colui che educa (il padre). Ma questo può avvenire solo se madri e padri sono stati educati lontano dalla corruzione della società, quando erano bambini.
* R. fa osservazioni sulla nascita del linguaggio: evitare di storpiare il linguaggio per adattarsi al bambino.
L’Emilio: LIBRO SECONDO
(dedicato alla fase 3-12 anni)
* Si affronta lo sviluppo del linguaggio, della deambulazione (attività fisica), e dei sensi.
* Al bambino non deve essere imposto di stare fermo, o di muoversi. Deve essere immerso nella natura.
* Al bambino deve essere permesso di sperimentare il dolore, all’interno di una libertà però controllata (l’educatore vigila sempre). (il b. deve poter correre e cadere, perché deve imparare a rialzarsi)
* Il b. sperimenta direttamente dalla realtà diretta, non da conoscenze scritte.
* Educazione negativa: Non insegnare virtù e principi, ma preservare il b. dai vizi.
* Il valore educativo dell’esempio: per essere educatore bisogna avere virtù morali. L’educatore deve mettersi in crisi, porsi domande (sto facendo bene?).
* Le favole non sono adatte secondo R. perché ancora non si è sviluppata la capacità, le categorie mentali, per comprenderle. Quindi i bambini ne sarebbero corrotti o ingannati.
* Evitare i castighi, perché i b. non sanno cosa vuol dire sentirsi in colpa. Quindi punirli sarebbe innaturale.
L’Emilio: LIBRO TERZO
(dedicato alla fase tra i 12-15 anni.)
Cosa fare:
-Nutrire questa età sulla base di curiosità, interesse ed entusiasmo (Es. Geografia: piuttosto di far vedere al b. carte già pronte, fategliele costruire. Fingete di perdere la via di casa, e fategli ricreare la via.)
-Educazione indiretta: il b. viene posto in una situazione in cui sorgeranno delle domande, e a cui egli troverà delle spiegazioni. “Nel perdere tempo (questo metodo è molto lungo) se ne guadagna”.
-Valorizzare il lavoro manuale come apprendimento pratico, sperimentandolo nelle officine
-Proposta la prima lettura: Robinson Crusoe.
Cosa evitare:
-Spiegazioni lunghe e testi scritti
-Adultismo: non capire le necessità dell’educando, e riversare su di essi le nostre osservazioni di adulti
-I paragoni: creano gelosie
Emilio a 15 anni: “Emilio ha poche conoscenze, ma quelle che ha sono veramente sue. Non sa niente a metà, sa che ci sono molte cose che ignora, ma sa anche che un giorno potrà apprenderle. Ha una mente universale, una mente aperta. Ma non per i contenuti travasati nella sua mente, bensì per la capacità di acquistarli. Una mente aperta, pronta a tutto. Non istruita ma istruibile. Lo scopo non è dare conoscenze, ma insegnare ad acquisirne in caso di bisogno. Emilio a 15 anni deve amare la verità al di sopra di tutto.”
L’Emilio: LIBRO QUARTO
(dedicato alla fase tra i 15-22 anni)
* Seconda nascita (nascita della sessualità, fermento delle passioni)
* L’alunno è pronto all’educazione sessuale, morale e all’educazione per prepararlo all’ingresso nella società.
* I sentimenti che Emilio gradualmente sperimenta e apprende sono bontà, umanità, commiserazione. Questo grazie a situazioni predisposte dal precettore.
* Emilio è pronto per la formazione morale, formazione religiosa non legata alle religioni rilevate, ma c’è un riferimento al deismo (Esistenza di Dio, Immortalità dell’anima, Libertà dell’uomo). Questa formazione è guidata da una figura esterna, non dal precettore (introduzione della figura del Vicario savoiardo). Questa parte è la ragione per cui L’Emilio verrà condannato dal clero.
L’Emilio: LIBRO QUINTO
(dedicato alla fase tra i 22-25 anni)
* Definito il romanzo di Emilio e Sofia (in cui alcuni studiosi notano un passaggio verso il romanticismo)
* Per far sorgere ad Emilio il desiderio di ritornare in società, il precettore gli parla di Sofia, una ragazza ipotetica, ma che poi verrà incontrata davvero. Questo instilla l’idea di ragazza ideale in Emilio, che una volta incontrata la ragazza se ne innamorerà immediatamente.
* Si affronta l’educazione femminile, R. è figlio del suo tempo.
* I due si incontrano, si fidanzano, si separano (per insegnare ad Emilio il valore della fedeltà). A cui seguirà il matrimonio
* Nel finale, Emilio torna dal precettore per comunicargli che diventerà padre. Essendo che Emilio è stato educato secondo i principi della nuova pedagogia, egli stesso potrà essere l’educatore di suo figlio.
LE TRE ETÀ SECONDO R.
- Età della necessità (0-12 anni)
- Età dell’utile (12-15 anni)
- Età del buono (adolescenza: 15-22 e giovinezza: 22-25)
EDUCAZIONE DELLA DONNA SECONDO R.
- Conforme alla mentalità dell’epoca “La ricerca di verità astratte non è competenza femminile”
- Asseconda pregiudizio inferiorità della donna * Unico obbiettivo è di diventare sposa e madre, sviluppando docilità e dolcezza. L’educazione si limita a cognizioni pratiche (disegno, lettura, calcoli, canto), utili alla gestione della famiglia. Mentre l’educazione religiosa è più limitata rispetto a quella maschile. Cit. libro quinto «Ogni ragazza letterata resterà zitella»