MOD. 3 - Gestalt Flashcards
Psicofisica
Disciplina sviluppatasi grazie al contributo di Fechner mirata a studiare la relazione che intercorre tra uno stimolo e la sensazione corrispondente, attraverso l’utilizzo di leggi matematiche, soglie e scale psicofisiche. La psicofisica era interessata dunque a studiare la relazione tra ciò che percepiamo e la realtà fisica del mondo: in questo senso la scuola della Gestalt si ispira ad essa, volendo definire le leggi del funzionamento percettivo.
Psicologia della percezione
> studia i processi che ci permettono di acquisire ed elaborare le informazioni provenienti dall’esterno (ex. stimolo luminoso, sonoro…) e il modo in cui vengono organizzati dagli organi di senso
interesse x ciò che la mente percepisce globalmente, avvertendo la forma degli oggetti, non degli elementi semplici
in che modo percepisce la nostra mente?
- attraverso processo “bottom-up”, partendo dai dati sensoriali provenienti dal mondo esterno
- tende a percepire gli oggetti nella loro interezza, globalità, ignorando le singole componenti–>percezione più della semplice somma degli elementi che la compongono–>unità della percezione espressa dalla forma
metodo fenomenologico
presentare all’osservatore una situazione stimolante, ben definita nei suoi parametri fisici, richiedendo al soggetto la descrizione delle sue esperienze immediate e genuine.
metodo fenomenologico: obbiettivi
> comprendere come uno stimolo appare nell’immediatezza
cogliere delle forme composte da vari elementi
descrivere più esattamente possibile quello che si vede, senza farsi influenzare da ciò che si sa
mondo fenomenico
oggetti ed eventi che viviamo come presenti intorno a noi, non copia diretta dell’ambiente fisico, ma il risultato di una serie di mediazioni
argomenti studiati da Kanizsa
- complemento amodale
- trasparenza fenomenica
- pregnanza come ostacolo problem solving
- percezione cromatica
plurivocità formale
concetto introdotto da Benussi nell’ambito della percezione visiva, che dimostra come il rendimento percettivo mediato dall’organo di senso (occhi) non determini, nella sua globalità, i fenomeni e gli oggetti che possano essere percepiti–>forma, pur partendo dal medesimo elemento percepito, può essere interpretata diversamente a seconda del soggetto
La plurivocità formale è data dall’integrazione di di una rappresentazione sensoriale (oggettiva) e di una rappresentazione asensoriale (soggettiva)
trasparenza fenomenica
fenomeno percettivo per cui viene percepita presenza di un oggetto fenomenico (trasparenza percepita, ottenuta con scale di grigi) senza che esista veramente la trasparenza (poiché è solo un colore più chiaro) – scala di grigi = realtà fisica, – trasparenza = realtà fenomenica.
cecità fenomenologica
l’oggetto fenomenico (volti umani) è del tutto scoperto davanti ai nostri occhi, ma noi inizialmente non riusciamo a
vederlo.
assenza di un oggetto fenomenico corrispondente ad un oggetto fisico effettivamente presente nella realtà esterna
completamento amodale
Fenomeno percettivo per il quale due regioni distinte e separate di un’immagine sono viste completarsi dietro a un occludente e formare una singola superficie. Figure incomplete (instabili) → tendenza al completamento o raggruppamento (miglioramento formale) → figure
complete, chiuse (più stabili)
Contorni senza gradiente: contorni anomali, formazione di linee anche senza discontinuità o irregolarità, linee virtuali
Oggetto fenomenico (triangoli chiusi sovrapposti) è diverso dall’ oggetto fisico (angoli non chiusi, tratti, sezioni circolari
triangolo bianco (inesistente, solo fenomenico) sembra più luminoso dello sfondo