Meningiti e encefaliti Flashcards
Cosa è la meningite
Processo infettivo acuto a carico di pia madre, aracnoide e liquor
Agenti eziologici causa di meningite
EPidemiologicamente i Virus sono i principali patogeni chiamati in causa (hepresvirus, morbillovirus, arborvirus etc.) seguono i batteri.
Il tipo di batterio isolato varia in base all’età.
-Nel neonato e nei primi tre mesi i principali patogeni causa di meningite sono i batteri della flora genito-urinaria e intestinale (Streptococchi B, D, E, E.coli, Lysteria).
-In seguito prevalgono Meningococco, pneumococco ed Haemophilus di tipo B. Attualmente con le vaccinazioni introdotte contro haemophilus tra 2 e 24 mesi la prima causa rimane il meningococco.
Pneumococco, lysteria, streptococco vanno comnsiderati quindi in non vaccinati, ma anche pazienti con asplenia, anemia falciforme, immunodepressione. In queste categorie è alto anche il rischio di meningite da Pseudomonas, Aureus e Salmonella.
Modalità di contagio in caso di meningite
Nella gran parte delle infezioni contratte dopo 1 mese di vita la principale modalità di trasmissione è quella aerea e la colonizzazione delle alte vie respiratorie costituisce la principale modalità di trasmissione.
La battieriemia precede o si associa a meningite.
Più raramente la modalità di trasmissione è rappresentata da diffusione per contiguità (es. a partenza da mastoiditi, otite media etc.), da trauma cranico oppure da anomalie neurologiche come il mielomeningocele.
Quadri clinici principali associati alla meningite
- Quadro fulminante con shock, porpora e CID fino al coma e al decesso in 24 ore
- Esordio con manifestazioni a carico delle alte vie respiratorie o gastro-intestinali cui segue in poco tempo segni di irritazione meningea con irritabilità ingravescente e letargia
Meningite nel neonato
Quadro aspecifico. SI può presentare con:
- Vomito e ridotta alimentazione
- torpore
- febbre senza localizzazione
- piano lamentoso, ipo-valido
Meningite sopra i 12-18 mesi
Più piccolo è il bambino più aspecifica è la presentazione clinica. Sopra i 12-18 mesi compaiono i segni/sintomi specifici:
- Segni di infezione sistemica: febbre, anoressia, cefalea, artromialgie, tachicardia etc.
- Segni meningei
- Segni di aumentata pressione intra-cranica
Segni meningei
- Rigitdità nucale
- Fotofobia
- Posizione a cane di fucile
- Kernig: flettendo la gamba con il ginocchio esteso si ottiene una reazione di flessione dell’arto controlaterale
- Brudzinsky: I con il paziente supino la flessione del capo provoca la flessione passiva di ginocchio ed anca.l II col paziente in posizione supina la flessione dell’arto inferiore provoca reazione analoga controlateralmente.
Segni di aumentata pressione intracranica
Irritabilità, letargia, stupor, fontanella bombata e diastasi delle suture, ipertensione, bradicardia, apnea o iperventilazione, paralisi dell’abducente e oculomotore con conseguente anisocoria e ptosi, fotofobia
Ruolo clinico e prognostico dei segni neurologici focali
Presenti nel 20% dei bambini. Sono indicativi di fenomeni occlusivi e se persistenti per più di 4 giorni sono fattore prognostico negativo
Iter diagnostico-clinico meningite
Le indagini iniziali includono esami emato-chimici, EGA, Bilancio idrico ed emocolture (2 a distanza di 15 miunuti). Ma la diagnosi definitiva richiede la puntura lombare
Quando NON fare la puntura lombare
In caso di ipertensione endocranica: escludere ipertensione, bradicardia, anomalie respiratorie, paralisi di III e VI nervo cranico
- Segni neurologici focali
- Severa compromissione cardio-polmonare
- Trombocitopenia (controindicazione relativa)
- Infezione nel sito in cui si esegue la puntura
Dove e come va effettuata la puntura lombare
In posizione seduta col tronco flesso, in posizione fetale. Il punto corretto è tra L4 ed L5 previo accurato lavaggio delle mani e disinfezione della cute.
Se non si può fare la puntura cosa fare
Terapia antibiotica ed esecuzione di TC. Qualora non si abbiano lesioni espansive si può fare. In caso di ipertensione endocranica si può fare dopo aver trattato lo stato di ipertensione
COme comportarsi riguardo l’analisi del liquor se la puntura è stata eseguita dopo inizio di terapia antibiotica
Quasi sicuramente il liquor risulterà sterile, male sue caratteristiche chimico-fisiche possono rimanere inalterate rispetto all’inizio della terapia consentendo di porre una diagnosi presuntiva. Però in questi casi si può eseguire una PCR per la ricerca di DNA; tale indagine non risulta alterata in genere.
Caratteri chimico-fisici-microbiologici del Liquor nelle meningiti batteriche
Leucociti (neutrofili) tra 100 e 10.000, proteine 100-500 mg/dl, glucosio inferiore al 40-50% della glicemia, colturale positivo nel 90% dei casi.
Pressione aumentata sopra mmH2O
Liquor nella meningite batterica parzialmente trattata
5-10.000 in genere neutrofili ma talora linfociti se la terapia antibiotica è risultata prolungata, proteine 100-500, glucosio normale o diminuito, possibile liquor sterile (ricorrere alla PCR per ricerca di antigeni e DNA)
Liquor nella meningite virale
Leucociti raramente sopra 1000 (possibile predominanza neutrofila inizialmente, poi in genere linfocitaria per la gran parte del decorso). proteine 50-200, glucosio normale anche se in alcune infezioni specie da morbillo può essere sotto il 40%. La PCR può aiutare a identificare HSV ed enterovirus. Pressione normale o poco elevata.
Liquor nella meningite tubercolare
Pressione solitamente elevata. Leucociti 10-500 a predominanza neutrofila solo in fase iniziale, poi predominanza linfocitaria. Proteine da 100 a 3.000. Glucosio inferiore al 50% con decremento progressivo. Il Micobatterio si può ricercare con la PCR
Liquor nella meningite fungina
Analogo a quello tubercolare! tranne che per il fatto che le proteine sono mediamente di meno (25-500). L’identificazione del microrganismo può avvenire con PCR
Quando iniziare la terapia antibiotica in caso di meningite
Dopo emocoltura e puntura lombare
Terapia antibiotica empirica
Sopra i 3 mesi di vita si raccomanda come terapia empirica una cefalosporina di terza generazione (cefotaxima o ceftriaxone) perchè hanno una buona attività contro Haemophilus, Neisseria meningitidis, S. pneumoniae e penetrano bene la barriera.
Nei lattanti e sotto i tre mesi si consiglia ampicillina (perché attiva contro Lysteria) e amminoglicoside o cefalosporina di terza generazione
Come comportarsi nel sospetto di infezione da S. pneumoniae
Va considerata il tasso non indifferente di resistenza nei confronti delle penicilline. Nelle aree ad elevata incidenza di resistenza si consiglia vancomicina associata e cefrtriaxone o cefotaxima (da sola la vancomicina non si usa perchè è molto dubbia la sua capacità di passare la barriera emato-encefalica specie se si fa terapia con cortisone). Tuttavia pare che l’uso di rifampicina seguita dall’uso di un beta-lattamico sia in grado di determinare una riduzione più consistente nel rilascio dei mediatori infiammatoril. Quindi una possibile alternativa è rifampicina associata a cefalosporina di terza generazione.
Terapia nel sospetto di infezione da Gram-
Ceftriaxone o Cefotaxima + amminoglicoside. Se il patogeno in questione però è lo Pseudomonas si deve usare la Ceftazidima associata a un ammoniglicoside.
Terapia dell’infezione da streptococco agalactie
Penicillina G; solo se necessario si aggiunge un amminoglicoside.