Febbre Flashcards

1
Q

Variazioni della temperatura corporea nel bambino

A

Nel bambino avvengono fisiologiche variazioni della temperatura corporea dal mattino alla sera con oscillazioni più ampie rispetto a quelle dell’adulto ricordiamo in particolare che il nadir è alle ore 6:00 del mattino mentre lo zenit tra le 16 e le 18

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2
Q

Cosa sono i pirogeni esogeni e come agiscono

A

Sostanze che inducono la comparsa della febbre e che provengono per la gran parte da microrganismi in modo particolare tossine ed endotossine dei Gram negativi in particolare lipopolisaccaridi
I Gram positivi possono indurre febbre grazie ad altre sostanze come l’acido Lipoteicoico e I peptidoglicani

Comunque la gran parte dei pirogeni esogeni induce febbre e stimolando la produzione dei pirogeni endogeni

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3
Q

Pirogeni Endogeni

A

Sono rappresentati soprattutto dalla interleuchina uno alfa e uno beta dal interleuchina sei e dal TNF alfa e beta

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4
Q

Fisiologia della febbre

A

Il principale responsabile della comparsa della febbre e la prostaglandina E2 Che agisce a livello ipotalamico in modo particolare a livello dei recettori presenti nei nuclei pre ottici dell’ipotalamo anteriore fisiologicamente deputati al controllo della termoregolazione
In modo particolare si stabilisce a tal livello di equilibrio del termostato ipotalamico

Nel momento in cui lo stimolo citochinica viene a mancare il set point si sposta verso il basso e a questo punto iniziano la vasodilatazione e la sudorazione che consentono la perdita di calore dalla cute o per conduzione

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5
Q

Quali sono gli altri effetti delle citochine pirogene

A

Le citochine pirogeni mobilizzano i neutrofili attivano i linfociti T con incremento della sintesi di interleuchina due e proliferazione dei linfociti B

Aumentano la sintesi delle proteine di fase acuta

Aumento del consumo basale di ossigeno

Inibiscono l’appetito

Aumentano la produzione di ACTH e di cortisolo di insulina e di catecolamine
Stimolano quindi la proteolisi e la glicogeno lisi epatica e muscolare

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6
Q

Possibili conseguenze della febbre nel bambino

A

Malessere generale
Ipoglicemia
Aumento di frequenza cardiaca

Tra i sei mesi e i cinque anni può anche causare convulsioni febbrili

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7
Q

Cosa è l’ipertermia

A

Rilevazione della temperatura corporea non dovuta all’azione di pirogeni endogeni in assenza di un’alterazione del set point ipotalamico con temperatura rettale uguale o superiore a 41,6°

Possibili cause sono ad esempio l’ipertiroidismo o il colpo di calore oppure incapacità di disperdere calore come la displasia ectodermica

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8
Q

Limiti della misurazione della temperatura corporea a livello rettale

A

Per alcuni è la metodica migliore perché rifletterebbe meglio la temperatura centrale
In realtà la temperatura rettale è quella che si modifica più lentamente quando la temperatura cala
Non si può impiegare in caso di diarrea neutropenia o altri difetti immunitari
Nel paziente oncologico e nel neonato

In ogni caso la temperatura non andrebbe mai misurata a livello rettale nei pazienti con meno di cinque anni

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9
Q

Limiti della misurazione ascellare della temperatura

A

Questo tipo di misurazione è influenzato dal tempo di permanenza nel cavo ascellare e dalla temperatura esterna se il soggetto è molto magro
Inoltre nei soggetti obesi l’interposizione di abbondante pannicolo adiposo ho tra il termometro e l’arteria ascellare può portare determinazione inferiori a quelle reali

Si stima in genere che la temperatura ascellare sia di mezzo grado inferiore rispetto a quella rettale ma di fatto non esiste un chiaro fattore di conversione

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10
Q

Misurazione orale della temperatura

A

Può essere influenzata da troppi fattori così che non è mai consigliato il suo utilizzo nei bambini

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11
Q

Misurazione in sede timpanica della temperatura

A

Secondo alcuni autori sarebbe la metodica migliore per misurare la temperatura
Esistono dati discordanti in letteratura
Da ricordare che cerume o iperemia del cavo timpanico possono influenzare la misurazione

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12
Q

Come misurare la temperatura in bambini fino a quattro settimane di vita

A

Misurazione ascellare con termometro elettronico

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13
Q

Come misurare la temperatura nei bambini oltre le quattro settimane di vita

A

Col termometro in sede ascellare di tipo elettronico oppure a livello timpanico ad infrarossi

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14
Q

Fasi della febbre

A

Fase Prodromica Coincidente con l’inizio della produzione di prostaglandine ed inizio dell’incremento della temperatura corporea con comparsa di brividi vasocostrizione e aumento del metabolismo basale

Acme febbrile per cui il soggetto a una soggettiva sensazione di caldo con pelle calda e arrossata aumento della frequenza cardiaca e respiratoria

Fase di Defervescenza Per cui sia un progressivo ritorno alla temperatura normale ed inizio di meccanismi di abbassamento della temperatura con attivazione del sistema colinergico che causa sudorazione e vaso dilatazione

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15
Q

Febbricola

A

Tra 37.4 E 37.6

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16
Q

Febbre moderata

A

Tra 37.7 E 38.9

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17
Q

Febbre elevata

A

Tra 39 e 39.9

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18
Q

Iperpiressia

A

Temperatura sopra i 40°

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19
Q

Febbre continua

A

Febbre che si mantiene elevata Con poche variazioni di livello

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20
Q

Febbre intermittente

A

Innalzamento Uni o bigiornaliero Della temperatura corporea seguito da un abbassamento della stessa sotto i 37°
Quando queste variazioni sono molto forti cioè di circa 3/4° si parla di febbre settica

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21
Q

Febbre remittente

A

La temperatura corporea si abbassa ogni giorno non raggiungendo mai i valori normali

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22
Q

Febbre ricorrente

A

Episodi febbrili sono separati da intervalli di qualche giorno di temperatura normale
Esempio classico è la febbre terzana e quartana associate al parassita della malaria

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23
Q

Febbre ondulante

A

Periodi di sette o 10 giorni di febbre si alternano a Periodi altrettanto lunghi senza febbre
Questo andamento e tipico della brucellosi

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24
Q

Categorie di pazienti immunocompetenti che richiedono spesso una terapia antibiotica già prima dell’identificazione dell’agente patogeno

A
Neonati
Lattanti con meno di tre mesi
Lattanti tra 3 e 6 mesi
Iperpiressia
Febbre con petecchie
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25
Q

Da cosa potrebbe essere data una febbre in un paziente neonato

A

Sepsi e meningiti da streptococco di gruppo B Escherichia coli listeria herpes virus

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26
Q

Da cosa potrebbe essere data la febbre al di sotto dei sei mesi

A

Infezioni delle vie urinarie e al di sotto dei tre mesi anche infezioni gravi come la batteriemia

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27
Q

A cosa pensare in caso di iperpiressia

A

Meningiti
Batteriemia
Polmoniti

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28
Q

A cosa pensare in caso di febbre con petecchie

A

Batterie mia e meningiti causate Da neisseria meningitidis
Haemophilus influenze B
Streptococco pneumoniae

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29
Q

Categorie di pazienti immunocompromessi Febbrili con alto rischio di infezioni batteriche severi

A

Asplenia Con rischio di infezioni da capsulati

AIDS Con rischio di infezione da streptococco pneumoniae Haemophilus influenze B e salmonella

Cardiopatie congenite con rischio di endocarditi

Portatore di catetere venoso centrale con alto rischio di infezioni da stafilococco aureo stafilococco coagularsi negativo e candida

Neoplastici con rischio di batteri mio da batteri Gram negativi stafilococco aureo stafilococco coagularsi negativo e funge mia da candida o aspergillo

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30
Q

Cosa è la batteriemia occulta

A

Condizione caratterizzata da batteri patogeni nel sangue in assenza di manifestazioni sistemiche riconducibili alla sepsi
La vaccinazione contro l’emofilo Ha drasticamente ridotto l’incidenza di tale evento
In ogni caso in lattanti con temperatura corporea sopra i 39,5° e globuli bianchi sopra 15.000 il rischio di una batteriemia occulta da pneumo cocco è pari al 10%
Solo il 10% di questi svilupperà una infezione batterica grave

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31
Q

Complicanze della batteriemia occulta

A

Cellulite polmonite e meningite

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32
Q

In quale percentuale di casi la febbre senza localizzazione è espressione di infezione batterica gravi nel bambino

A

Al di sotto dei tre anni nel 6% dei casi
Il rischio tuttavia aumenta al abbassarsi dell’età del bambino e all’incrementare della temperatura corporea e soprattutto quando sono compromesse le condizioni generali

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33
Q

Ruolo delle infezioni delle vie urinarie nella febbre sine causa

A

Le infezioni delle vie urinarie rappresentano la causa di febbre sine causa nel 5% dei lattanti con età inferiore ai 12 mesi e nel 65% dei casi l’infezione in questione è una pielonefrite

Sotto l’anno di vita quindi è sempre utile eseguire l’esame delle urine e l’urino cultura. Dal momento che esistono casi di lattanti febbrili con infezione delle vie urinarie e test delle urine negativo in un lattante febbrile al di sotto dell’anno di età senza l’evidenza di un focus infettivo all’esame obiettivo va sempre eseguita l’urinocoltura

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34
Q

Criteri di RoChester

A

Si definiscono a basso rischio di infezioni batteriche gravi i lattanti con meno di tre mesi che
Non abbiano aspetto settico

Abbiano anamnesi negativa per prematurità patologia cronica o precedente ricovero

Non abbiano evidenza di infezioni di cute su di moli ossa e articolazioni

Globuli bianchi tra 5000 e 15000

Stick urine negativo per Leucociti e nitriti e Meno di 10 globuli bianchi per campo alla valutazione delle urine al microscopio ottico

Meno di cinque globuli bianchi per campo nelle feci di un lattante con diarrea

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35
Q

Criteri di Philadelphia

A

Si definiscono ad elevato rischio di infezione batterica grave i lattanti che presentino

Globuli bianchi sopra 15.000

Globuli bianchi sopra 10 per campo alla valutazione delle urine al microscopio otticoOppure in presenza di batteriuria

RX Torace positivo

Globuli bianchi sopra otto per millimetro cubico nel liquor o esame microscopico del liquor positivo

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36
Q

Cosa bisogna valutare all’esame obiettivo del bambino febbrile

A

L’esame obiettivo deve essere completo ed includere la valutazione della frequenza cardiaca e respiratoria
L’esame delle stazioni linfonodali
L’esame obiettivo neurologico

Vanno valutate anche le articolazioni e le ossa

Il bambino deve essere completamente nudo per poter evidenziare l’eventuale presenza di petecchie

37
Q

Cos’è la scala di Yale

A

Scala utilizzata nei lattanti per valutare lo stato generale

Considera la qualità del pianto valutando come moderato un pianto con singhiozzi è grave un pianto debole o lamentoso

La reazione allo stimolo parenterale valutandolo come moderato se il pianto va e viene oppure grave se il pianto e continuo o il bambino non risponde

Stato di veglia valutandolo come un moderato se il bambino si sveglia solo dopo stimolo prolungato oppure si addormenta per brevi periodi grave seccata addormentato e non si sveglia

Il colorito cutaneo valutando ovviamente come gravi casi di pallore oceano si è diffusa

Stato di idratazione

Risposta agli stimoli sociali considerando il quadro come moderato se il bambino da attenzione per breve periodo grave se invece il volto è ansioso fisso e privo di espressione oppure non si ottiene attenzione

38
Q

Ruolo dell’emocromo negli esami di screening della febbre

A

Va ricordato che il rischio di batterie mio sale all’aumentare della conta dei globuli bianchi ricordando ad esempio che i globuli bianchi sopra 20.000 si associano ad un rischio di batteriemia di circa il 10%

Ancora più precisa e la conta dei neutrofili considerando che è una conta dei neutrofili sopra 10.000 si associa ad un rischio del 10% di batteriemia

39
Q

Ruolo della PCR

A

Prodotto entro sei ore dall’inizio dell’infezione
Raggiunge il picco a 36 ore

Studi recenti hanno valutato come la valutazione della PCR dopo 12 ore dall’insorgenza della febbre sia un indice più predittivo rispetto alla conta dei globuli bianchi e dei neutrofili nella valutazione del rischio di batteriemiemia

40
Q

Cosa sono le febbri periodiche

A

Sono febbri Caratterizzate da ricorrenze per cui il soggetto intervalla periodi di febbre da pochi giorni a poche settimane a periodi senza febbre e senza sintomi di varie durata

41
Q

Quali sono le possibili cause di febbre periodiche

A

Infettive tumorali infiammatorie non infettive

Da ricordare che febbri periodiche persistenti da più di due anni è difficile che riconoscano come causa una malattia infettiva o un tumore maligno

42
Q

Cause infettive di febbre periodiche in età pediatrica

A

Sicuramente la prima causa è rappresentata dalle infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie come le otiti le faringo tonsillite e così via

Da ricordare le infezioni delle vie urinarie ricorrenti

Poi abbiamo infezioni virali come Epstein barr Parvovirus 19 herpes virus
Infezioni parassitarie come toxoplasma e malaria

Infezioni batteriche occulte ma anche Borrelliosi e brucellosi

43
Q

Condizioni di immuno deficit correlato a febbre periodiche

A

Tutte le immunodeficienze primitive

Neutropenia ciclica

44
Q

Malattie auto infiammatorie causa di febbre periodica

A

Febbre ma familiare mediterranea

Sindrome da iper IGD

45
Q

Malattie Infiammatorie causa di febbre periodiche

A

Bechet
Lupus
Crohn

46
Q

Malattie neoplastiche causa di febbre periodiche

A

Leucemia linfoblastica acuta
Leucemia mieloide acuta
Linfoma

47
Q

Cosa è la PFAPA

A

Entità clinica di origine infiammatoria caratterizzata da febbre periodica associata ad almeno uno tra aftosi orale Faringo tonsillite linfoadenopatia latero cervicale

48
Q

Decorso clinico della PFAPA

A

Periodi di febbre che esordiscono entro i primi cinque anni di vita
La febbre molto alta e dura per circa cinque o sei giorni con periodo Inter critico regolare
I pazienti si trovano in uno stato di completo benessere nel periodo Inter critico con normale accrescimento statura ponderale

49
Q

Esami di laboratorio nella PFAPA

A

Nel corso dell’episodio febbrile è possibile il riscontro di leucocitosi e incremento degli indici di flogosi con assoluta normalizzazione nel periodo Inter critico

50
Q

Terapia nella PFAPA

A

Non risponde alla somministrazione di antibiotici
Sia invece un’assoluta risposta alla somministrazione di steroidi con notevole risposto anche a seguito di una monosomministrazione
È proprio la terapia steroidea la terapia di riferimento
Nel corso del tempo si è cercato di valutare l’utilità della tonsillectomia con risultati però abbastanza contrastanti

51
Q

Epidemiologia della febbre Mediterraneo familiare

A

Malattia autosomica recessiva che rappresenta la più comune forma di febbre periodica
Tipica dell’area del Mediterraneo colpisce maggiormente alcune popolazioni come gli ebrei sefarditi arabi turchi e armeni

52
Q

Ezio patogenesi della febbre Mediterraneo

A

Il gene della malattia si colloca sul cromosoma 16
Nei pazienti affetti manca una proteasi specifica delle sierose Che inattiva l’interleuchina otto e il fattore cinque del complimento facilitando di conseguenza quadri di flogosi a carico delle sierose

53
Q

Quadro clinico della febbre Mediterraneo

A

Febbre periodica
Dolori addominali ricorrenti per flogosi del peritoneo che si presentano con una prevalenza del 90%
Spesso i pazienti vengono operati per appendicite acuta peritonite colecistite e addirittura possono andare incontro al lavoro scopia esplorativa

Dolore toracico per flogosi della pleura
Dolore articolare per flogosi della sinovia. Si può avere in modo particolare una mono artrite con versamento al ginocchio caviglia polso o più raramente si può avere un’artrite migrante o una artrite cronica distruttiva

Mialgie
Sierosite della vaginale del testicolo
Esantema maculo papulare Durante la febbre

54
Q

Principale complicanza della febbre Mediterraneo

A

Amiloidosi in particolar modo a livello renale

55
Q

Criteri di Tell Hashomer

A

I criteri maggiori sono episodi ricorrenti di febbre e sierosite

Amiloidosi di tipo aa In assenza di patologie predisponenti

Risposta alla colchicina

I criteri minori sono episodi febbrili ricorrenti con eritema simil erisipela e familiarità in un parente di primo grado

56
Q

Diagnosi definitiva di febbre mediterranea

A

Indagine molecolare

Quando non sia possibile effettuarlo è utile eseguire un trial con colchicina

57
Q

Esami strumentali in caso di febbre mediterranea

A

RX addome possibili livelli a idroaerei
Ecografia addome possibili versamenti liberi in corso attacco
Radiografia torace versamento pleurico in genere monolaterale
Radiografia articolare possibile versamento
Ecografia renale reni di aumentate dimensioni per infiltrazione amiloidea
Elettrocardiogramma anomalie aspecifiche con possibile segni di pericardite
Elettroencefalogramma sporadiche alterazioni aspecifiche

58
Q

Terapia della febbre e mediterranea

A

Terapia con colchicina
La call chi Cina non interrompe l’attacco quando questo è già iniziato ma previeni gli attacchi febbrili nel 60% dei pazienti e previene lo sviluppo di amiloidosi

59
Q

Colchicina

A

Farmaco che agisce verosimilmente bloccando la polimerizzazione dei micro tubuli e quindi bloccando la proliferazione di cellule in fase G1
Agisce quindi anche su i neutrofili Che sono cellule al rapido turn-over
Tuttavia altri meccanismi d’azione potendo ad esempio anche abbassare la temperatura corporea

Il principale effetto collaterale È la diarrea la cui comparsa impone la sospensione dell’utilizzo del farmaco. Altro possibile collaterale è la mielosoppressione E la rabdomiolisi

La prevenzione dell’attacco di febbre mediterranea si fa con 0,03 mg pro chilo die

60
Q

Ezio patogenesi della sindrome da iper IGD

A

Malattia autosomica recessiva caratterizzata da mutazione sul cromosoma 12 del gene codificante per la mevaLonato kinasi
La mutazione di tali geni per meccanismo non Noto determina febbre periodica e aumento dell’escrezione di acido mevalonico

Solo in casi molto rari sia la completa perdita dell’attività del gene cosa che determina un raro disordine ereditario caratterizzato da ritardo dello sviluppo con ipotonia atassia e miopatia

61
Q

Clinica della sindrome da iper IGD

A

La malattia esordisce alla fine del primo anno di vita e la febbre inizio con brivido dura fino a sei giorni e a andamento periodico ogni quattro o sei settimane

Si può associare ad linfoadenopatia latero cervicale artralgia dolori addominali petecchie Esantema maculopapulare Ulcere al cavo orale epato-splenomegalia

62
Q

Reperti di laboratorio nella sindrome da iper IGD

A

Costante il rialzo dei valori di IGD in circolo che in genere superano le 100 unità per ml
Talora però i valori sono normali e questo si verifica soprattutto sotto i tre anni di età
Quando la malattia si presenta in due fratelli può accadere che uno abbia alti valori di IGD e l’altro no

Da ricordare che nell’80% dei pazienti siano anche alti livelli di IgA

Possibile nel corso dell’episodio leucocitosi con rialzo della proteina C reattiva e della proteina sieroamiloide A
È stata riscontrata un aumento della concentrazione nelle urine della neopterina

63
Q

Terapia della sindrome da iper IGD

A

Non esiste terapia specifica
Tuttavia Anakinra e canalkinumab Hanno dimostrato di prevenire gli episodi
L’episodio può essere trattato con fans

Anakinra È diretto contro il recettore dell’interleuchina uno
Canalkinumab Contro l’interleuchina uno

64
Q

Epidemiologia della Trap

A

Malattia ereditaria autosomica dominante più frequente tra irlandesi e scozzesi

65
Q

Ezio patogenesi della Trap

A

Dipende da una mutazione di un gene collocato sul cromosoma 12 Che determina una carenza del recettore di tipo uno del TNF Determinando di conseguenza elevati valori dello stesso in circolo

66
Q

Clinica della Trap

A

Febbre periodica con attacchi di lunga durata di sette o più giorni alternati a periodi anche di molti mesi senza febbre

L’episodio si caratterizza spesso per eritema doloroso al tronco e gli arti
Congiuntivite ed edema palpebrale
Mi algie localizzate o migranti
Artrite
Dolori addominali
67
Q

Valori di laboratorio nella Trap

A

Nel corso dell’attacco è frequente riscontrare neutrofilia con aumento dei valori della PCR
Frequente rialzo delle IG a
Possono essere anche aumentati i valori di IGD

Comune il riscontro di basso livello sierico del recettore solubile di tipo uno del TNF
L’analisi molecolare conferma la diagnosi

68
Q

A cosa è correlata la prognosi della Trap

A

Fondamentalmente alla amiloidosi che si riscontra nel 25% dei casi. Per tale motivo è fondamentale l’esame delle urine alla ricerca di proteinuria

In genere vi è un coinvolgimento del rene ma è possibile anche il coinvolgimento epatico

69
Q

Terapia della Trap

A

Questi pazienti rispondono ad elevate dosi di prednisone
Più Di 20 mg per dose
La risposta è inizialmente drammatica ma in seguito bisogna aumentare la dose

Per neutralizzare l’effetto del TNF è stato utilizzato le Tanner chat che è una molecola dimerica Che consiste di due copie del domino solubile dei recettori di tipo due del TNF che si lega la porzione FC delle IgG1

70
Q

Cos’è la febbre di origine sconosciuta

A

Temperatura corporea pari o superiore a 38,3° senza segni di localizzazione che si manifesta tutti i giorni che persiste da più di tre settimane e che rimane in diagnosticata nonostante l’esecuzione di appropriati indagini anamnestiche cliniche e dei comuni esami di laboratorio

71
Q

Classificazione delle fuo E loro cause più comuni

A

Forma classica che riconosce come cause più comuni infezioni neoplasie e malattie infiammatorie

Forma nosocomiale che riconosce spesso come causa la trombo flebite settica e la colite da Clostridium

Forma del neutropenico che si presenta in pazienti con conta dei neutrofili sotto 500 × 1o 2 giorni e che Riconosce come cause più comuni candidemia aspergillosi e infezioni perianali

Forme correlate alla HIV che riconoscono come cause più frequenti tubercolosi Micobatteriosi e Cytomegalovirus

72
Q

Febbri protratte da batteri piogeni

A

Spesso queste febbri dipendono da lesioni ascessuali che possono coinvolgere il fegato la milza ma anche i reni e le strutture perirenali

Anche osteomieliti odontopatie E mastoiditi possono determinarla

73
Q

Febbre protratta da infezioni batteriche sistemiche

A
Endocarditi
Meningocococcemia
Febbre tifoide
Brucellosi
Infezioni di cateteri vascolari
74
Q

Fabbri protratte da infezioni granulomatose

A

Tubercolosi
Micobatteriosi atipiche
Polmonite da Pneumocystis carini
Micosi profonde

75
Q

Fabbri protratte da infezioni da spirochete

A

Malattia di Lyme

76
Q

Virus causa di febbre protratta

A

Mononucleosi
Cito megalo virus
Epatiti virali
HIV

77
Q

Parassiti causa di febbre protratta

A

Amebiasi
Malaria
Toxoplasma
Leishmania

78
Q

Neoplasie causa di febbre protratta

A

Potenzialmente tutte le neoplasie

79
Q

Connetti viti causa di febbre protratta

A

Febbre reumatica e lupus
Artrite reumatoide giovanile
Vasculiti
Behcet

80
Q

Malattie metaboliche ed ereditarie causa di febbre protratta

A

Iper trigliceridemia ed iper colesterolemia con pancreato apatia

Neutropenia ciclica
Fabbri

81
Q

Malattie granulomatose causa di febbre protratta

A

Crohn

Colite ulcerosa

82
Q

Patologie che causano disturbi della termoregolazione e che possono causare febbre

A

Tumori cerebrali e traumi cerebrali
Encefaliti
Ipertiroidismo e Feocronocitoma

83
Q

Altre patologie causa di febbre protratto

A

Ematomi
Tiroidite autoimmune
Poliposi adenomatosa familiare

84
Q

Da cosa deriva il sospetto di febbre provocata

A

Assenza di tachicardia considerando che per ogni grado di incremento della temperatura corporea sia un aumento di battiti di circa 10

Apparente rapida caduta senza sudorazione

Curva della temperatura che non presenti le normali variazioni giornaliere

Temperatura normale quando la temperatura viene rilevata dal personale di assistenza

85
Q

Cosa indagare anamnesticamente nel paziente con febbre di origine non chiara

A

Viaggi
Consumo di frutti di mare crudi latte un latticini sospetti
Contatti con animali selvatici o domestici
Punture di insetti
Assunzione ritirata di farmaci che può causare febbre

86
Q

Esami di laboratorio di prima linea nella febbre di origine non chiara

A
Emocromo con formula
VES PCR il fibrinogeno
IgA G M E e elettroforesi
Funzione epatica e renale
LDH acido urico

Indici di malattie immunologiche quindi fattore reumatoide Ana C3 e C4

Funzione tiroidea

87
Q

Esami microbiologici da effettuare

A

Cultura su sangue urine e tampone faringeo
Intro dermo-reazione di Mantoux

Sierologie Per cito megalo virus Epstein Barr epatiti virali febbre tifoide e paratiroide brucellosi Lyme toxoplasma

88
Q

Esami strumentali da richiedere

A

RX del torace
Ecografia addome
Ecco cardiogramma