Lezione 4 Flashcards

1
Q

Servizio

A

Prestazione fornita da una macchina servente (server/host) a una macchina cliente (client) che ne fa richiesta, reso possibile da una suite di protocolli di rete.

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2
Q

Protocollo

A

Insieme di regole e di convenzioni da rispettare perché due calcolatori possano comunicare.

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3
Q

Storia di Internet

A

La nascita di internet si colloca alla fine degli anni ’50, nel periodo della guerra fredda. Gli americani avviano questo progetto per essere certi di avere comunicazioni anche a fronte di un attacco. Il congresso aveva avviato un’agenzia che si pone come obiettivo quello di ricercare una forma di comunicazione cosiddetta resiliente, che funzioni anche in tempo di guerra.
“Man computer symbiosis” è l’articolo di uno scienziato che creò una serie di collegamenti che battezzò intergalactic computer network e fu anche il fondatore del timesharing. Questo studio prese il nome di comunicazione a pacchetto, ispirato al sistema umano. Metodo di trasmissione: packet switching. Passato il periodo della guerra fredda, nel 1974 data la diffusione di questo nuovo protocollo (Internet) le università si scambiavano documenti e ricerche attraverso questo servizio. Nel 1991 si definì il protocollo http, un ricercatore del CERN che rimane sbalordito su come gli italiani del CERN si scambiavano informazioni. In qualche modo andò dal suo supervisore e chiese di approfondire la tematica. Il progetto venne finanziato anche se definito vago. Definì un protocollo che permetteva la lettura di testi non sequenziale, tramite degli ipertesti, una serie di link che permettevano di correlare tra loro diversi documenti che potevano essere letti anche in maniera non sequenziale. Per la lettura è necessario che ci siano dei browser che possano utilizzare il www.

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4
Q

Suite di protocolli di rete

A

Accedere ad internet e usufruire dei servizi messi a disposizione è possibile grazie ad una suite di protocolli di rete.
Abbiamo diversi livelli: il livello più basso che è il livello di collegamento quindi io posso avere un WI-FI, una Ethernet, un Token ring o un PPP che è quello che utilizziamo molto di frequente con alcuni pc. Abbiamo un livello di internet che è dato dall’IP quindi dall’indirizzo fisico del nostro pc, poi abbiamo il livello di trasporto che è il TCP che è quello più utilizzato ovviamente su internet ma ce ne sono altri.
La la suite internet è propriamente chiamata TCP/IP ovviamente perché fa riferimento ai due protocolli più importanti.

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5
Q

IP

A

Internet Protocol

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6
Q

TCP

A

Transmission Control Protocol

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7
Q

Architettura client/server

A

Quando un Host A ha bisogno di usufruire di un servizio di Internet, ad esempio: un file da scaricare, richiesta di una pagina web, ecc., semplicemente chiede ad un Host B, opportunamente scelto dalla rete, che gli venga fornito il servizio in questione. L’architettura client/server è asimmetrica , ossia le due macchine
rivestono ruoli non intercambiabili.
Il WWW è client/server.

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8
Q

Architettura peer to peer (P2P)

A

L’Architettura peer-to-peer (P2P) è caratterizzata dal fatto che non solo i due Host sono intercambiabili, ma svolgono le stesse funzioni. L’architettura P2P nasce dall’idea che non è necessario mantenere un server centrale se ci sono abbastanza utenti distribuiti e ciascuno di essi possiede alcuni file.

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9
Q

Hypertext Transfer Protocol (http)

A

È un protocollo usato dal World Wide Web per recuperare pagine Web e altre risorse da un server Web.

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10
Q

World Wide Web

A

E’ un enorme ipertesto multimediale, distribuito , dotato di un’interfaccia di facile uso:
 multimediale ciascun documento ipertestuale può contenere non solo testo, ma anche informazioni espresse con media diversi: immagini, video, …
 distribuito: diverse parti di questo ipertesto risiedono su calcolatori diversi
 dotato di un’interfaccia di facile uso: la fruizione di questo ipertesto è mediata da un’interfaccia che si prende carico di visualizzare in modo uniforme i dati multimediali
 Le applicazioni che realizzano questa interfaccia utente prendono il nome di browser

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11
Q

Ipertesto

A

Un ipertesto si basa su un’organizzazione dell’informazione di tipo reticolare, ed è costituito da un insieme di unità informative (nodi) e da un insieme di collegamenti (link) che da un blocco permettono di passare a uno o più blocchi. Se le informazioni che sono collegate tra loro nella rete non sono solo documenti testuali, ma in generale informazioni veicolate da media differenti (testi, immagini, suoni, video) l’ipertesto diventa multimediale e viene definito ipermedia. I link vengono più propriamente detti collegamenti ipertestuali (hyperlink).

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12
Q

Link ipertestuale

A

È quindi un modo di collegare una parola o una immagine alla pagina di un altro documento su Internet o di in un altro programma per computer passando da uno all’altro con estrema facilità

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13
Q

Server

A

È un programma che rende disponibile delle risorse. Nella fattispecie le risorse costituiscono ciò che possiamo chiamare sito web

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14
Q

Costituzione del Client

A

Il client è costituito da un browser, ovvero un applicazione che permette di:
 Collegarsi al server, interpretando i comandi dell’utente;
 Visualizzare i siti web (documenti ottenuti);
 Passare ad altri documenti mediante il collegamenti ipertestuali

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15
Q

HTML

A

Per essere inserito nel World Wide Web, un documento deve essere memorizzato in un particolare formato, denominato HTML (HyperText Markup Language). È un linguaggio di marcatura (mark up language), ovvero costituito da un insieme di istruzioni, detti tag o marcatori, tali da descrivere struttura e contenuto della pagina
L’HTML non è un linguaggio di programmazione (in quanto non prevede alcuna definizione di variabili, strutture dati, funzioni, strutture di controllo) e in passato veniva anche usato erroneamente per definire lo stile della pagina web, compito oggi eseguito molto più efficacemente dal CSS (Cascading Style Sheets o Fogli di stile)

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16
Q

CSS

A

Il CSS è un linguaggio usato per definire la formattazione di documenti HTML, XHTML e XML. Le regole per comporre il CSS sono contenute in un insieme di direttive (Recommendations) emanate a partire dal 1996 dal W3C.
L’introduzione del CSS si è resa necessaria per separare i contenuti dalla formattazione e permettere una programmazione più chiara e facile da utilizzare, sia per gli autori delle pagine HTML che per gli utenti.

17
Q

Dominio di internet

A

I dominio di internet o nomi a dominio è un codice mnemonico che facilita l’accesso ad una o più risorse di rete, di per sé caratterizzate da un indirizzo numerico (IP Number).

18
Q

Domini di primo livello

A

Domini di primo livello: in inglese Top-Level Domain abbreviato in TLD, è l’ultima parte del nome di un dominio Internet; è in altre parole la sigla alfanumerica che segue il “punto” più a destra dell’URL.

Si dividono in:
Domini di primo livello nazionali: (country code top-level domain), identificati dalle due lettere che meglio rappresentano la sigla del paese.
Domini geografici sovranazionali: in Europa il dominio di primo livello ufficialmente riconosciuto in ambito Ue è il .eu
Domini di primo livello generici: erano concepiti per identificare la natura delle organizzazioni sul web. L’estensione .com
identificava le ecc. attività commerciali, l’estensione .org le organizzazioni.
Domini di secondo livello: è composto da una estensione di dominio di primo livello e da un nome univoco di riconoscimento.

Domini di terzo livello: Ogni nome aggiunto alla sinistra del nome univoco, specifica un’ulteriore suddivisione dei livelli, definendo così domini di livello superiore.

19
Q

URL

A

Qualsiasi documento, immagine, o file multimediale è univocamente determinato tramite una sequenza di caratteri denominata URL (Uniform Resource Locator). Composto da:
Protocollo (http)
Nome simbolico
Nome locale della risorsa: lo specifico percorso dove è contenuta.

20
Q

Cookie

A

Cookie: un piccolo messaggio (poche righe di testo) che il web server manda al
browser insieme alla pagina visualizzata. Quando il browser si collega al sito web riceve il suo cookie. Quest’ultimo viene associato all’utente che si è appena collegato. La prossima volta che quell’utente si collega al medesimo sito web, il cookie viene letto dal server e procede alla sua identificazione.

21
Q

Browser

A

Software client che consente l’accesso alle risorse (pagine) della rete (es. Microsoft Edge, Internet Explorer, Safari, Firefox, Chrome, ecc..). Inviano richieste ad un server, che le elabora e restituisce l’output che sarà visualizzato dall’utente. Il primo browser, per scopi dimostrativi, fu sviluppato da Tim Berners-Lee e fu chiamato World Wide Web.
 Il primo browser a raggiungere un’apprezzabile popolarità fu Mosaic, sviluppato da NCSA.
 Fu seguito poi da Netscape Navigator, piattaforma su cui vennero messe a punto alcune
innovazioni (ad esempio JavaScript).
 La netta prevalenza di Netscape presso l’utenza, a metà degli anni novanta, fu incrinata dalla cosiddetta guerra dei browser. Per vincere la concorrenza, Microsoft incluse Internet Explorer nel proprio sistema operativo.
 Netscape reagì rilasciando nel 1998 il proprio codice con una licenza open source.
 Il progetto che ne derivò fornisce il codice che è alla base di diversi browser, fra i quali
Netscape, Mozilla Suite , Firefox , ecc.
 Il W3C - World Wide Web Consortium - è un’organizzazione non governativa internazionale che ha come scopo quello di sviluppare tutte le potenzialità del World Wide Web.

22
Q

Portale

A

Prodotto editoriale che svolge la funzione di punto d’accesso privilegiato al WEB e che fornisce agli utenti risorse informative, servizi di comunicazione personale e strumenti con cui localizzare e raggiungere contenuti e servizi on-line di cui hanno comunemente bisogno. Possono essere orizzontali o verticali.
I portali devono avere i seguenti meccanismi:
 Motore di ricerca / Direttorio (o più comunemente Directory)  Groupware e Collaborazione
 Gestione della conoscenza
 Gestione del contenuto
 Gestione del flusso di lavoro (o più comunemente Work Flow)  Facilitazioni multicanale
 Firma personale
 Business intelligence e Integrazione delle applicazioni
 Integrazione con la gestione dell’identità
 Funzionalità infrastrutturali

23
Q

Enterprise Portal

A

ERP – Enterprise Resource Portal e EIP - Enterprise Information Portal è il principale strumento di comunicazione interna ed esterna delle aziende verso l’interno e verso l’esterno.

24
Q

Web 2.0

A

Nel 2004 O’Reilly ha lanciato l’idea del Web 2.0. Questo slogan identifica semplicemente non una nuova tecnologia > la tecnologia è tutta quella vista finora, ma è un nuovo modo di utilizzare questa tecnologia per dare un maggiore successo alle imprese. Il Web 1.0 era statico, non c’era alcuna interazione tra il sito e l’utente. Quindi io chiedo un documento e mi viene rilasciato un documento, chiedo un file musicale e mi viene rilasciato un file musicale, scarico un video e guardo quel video. Ma non ci sono interazioni tra il sito e l’utente. Il Web 2.0 porta addirittura al centro l’utente .