Lezione 1 Flashcards

1
Q

Economia

A

la scienza che studia le scelte economiche che si devono fare per soddisfare i bisogni praticamente il-limitati, con mezzi scarsi.

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2
Q

Bisogno

A

È il desiderio di disporre di un mezzo (cosa materiale o servizio) ritenuto idoneo a far cessare uno stato di insoddisfazione, per il cui ottenimento occorra effettuare un lavoro o sostenere una spesa.

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3
Q

Beni

A

Sono tutte le cose utili a soddisfare un bisogno (quantità limitata)

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4
Q

Utilità

A

È il piacere presunto che la disponibilità di un determinato bene procura

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5
Q

Scambio

A

valore d’uso (apprezzamento soggettivo in funzione dell’utilità marginale) e il valore di scambio (apprezzamento soggettivo in funzione dell’utilità di beni ottenibili attaverso uno scambio)

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6
Q

D = f(Pn, Pi, ………, Pn-1, Y, G)

A

Pn prezzo del bene, Pi prezzo degli altri beni, Y reddito, G gusti del consumatore

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7
Q

S = f(Pn, Pi, ………, Pn-1, F1, …., Fm, P, H)

A

Pj prezzo dei vari beni, Fi prezzo dei valori produttivi, P preferenze dei produttori, H stato della tecnologia

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8
Q

Adam Smith

A

Si concentra sulla inclusione del progresso tecnologico nei beni capitali e sui suoi
effetti sulla produttività del lavoro, sulla specializzazione e occupazione

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9
Q

David Ricardo

A

Il progresso tecnico causa la diminuzione dei prezzi e l’aumento della domanda. In aggiuta le maggiori rendite associate al cambiamento tecnologico si concretano in maggiori investimenti

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10
Q

Karl Marx

A

Lo stimolo ad innovare proviene dalla pressione capitalistica e dall’ampiezza dei
mercati (Teoria della Compensazione)

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11
Q

Schumpter (in generale)

A

è lo studioso che ha svolto uno studio approfondito dell’innovazione, lasciando un’ampia raccolta di lavori riguardanti l’innovazione e il mutamento tecnologico. Indica l’innovazione come determinante del mutamento industriale, che deve essere distinta dall’invenzione.

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12
Q

Teoria dell’equilibrio economico

A

l’economia classica è basata sul concetto di equilibrio, cioè il mercato in una situazione di concorrenza perfetta, tutti gli attori sono in possesso di tutte le informazioni per poter agire razionalmente, quindi questa concorrenza perfetta garantisce l’ottima allocazione delle risorse.
Di fatto in concorrenza perfetta non sono molte informazioni necessarie: basta conoscere i prezzi dei beni che si producono e quelli dei fattori e delle tecniche di produzione.

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13
Q

La scuola austriaca

A

Propone un’immagine diversa della competizione, come processo di selezione nel quale emergono le tecnologie, i comportamenti, le forme organizzative migliori, che non sono note a priori, ma che gli agenti devono scoprire e apprendere. Gli individui hanno limiti conoscitivi e sviluppano competenze, abilità e esperienze che sono specifiche e personali, e il ruolo delle istituzioni, quali il mercato, è proprio quello di rendere possibile l’interazione tra le diverse competenze e conoscenze.
L’accento è posto sul processo di aggiustamento che implica l’applicazione di conoscenze nuove.

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14
Q

Istruzione creatrice di Schumpter

A

L’interpretazione tradizionale della concorrenza, basata solo sul prezzo, non rappresenta più per Schumpeter una descrizione soddisfacente di quello che accade nel mondo reale degli affari. In questo mondo gli imprenditori non combattono solo con i prezzi, ma anche con altre armi, come l’innovazione ed il marketing.
Il termine solitamente usato da Shumpeter per sintetizzare la visione del capitalismo è quello di ‘istruzione creatrice’, in cui troviamo al centro un imprenditore che è colui che rischia sia risorse proprie sia risorse prese in prestito per investire in innovazione.

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15
Q

4 regole sull’innovazione di Schumpter

A
  1. Innovazione come evento incerto
  2. Imprenditrore come soggetto a “razionalità limitata”
  3. Raggruppamento delle innovazione nel tempo e in specifici settori
  4. Distinzione delle imprese in “giovani” e “vecchie”
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16
Q

I cicli di Kondratiev

A

Introdotti negli anni ’30 sulla base di idee originali di Schumpeter.

Innovazioni di base creano rivoluzioni tecnologiche che a loro volta influenzano settori industriali e commerciali. I cicli durano 50-70 anni

17
Q

Definizione di scienza, tecnologia e tecnica

A

Scienza:
Sviluppa conoscenza astratta e a-finalizzata, è un bene pubblico.

Tecnologia:
Finalizzazione del sapere scientifico a fini utili ed obiettivi specifici La definizione di l’ISTAT: “complesso di conoscenze, capacità professionali, procedure, competenze, attrezzature e soluzioni tecniche necessarie per la realizzazione di un prodotto o per l’esecuzione di un processo produttivo”,
è un bene privato.

Tecnica:
Materializzazione della scienza e della tecnologia in progetti, macchine e prodotti

18
Q

Innovazione e Invenzione

A

L’invenzione è una nuova idea, un nuovo sviluppo scientifico o una nuova tecnologia che non è stata ancora realizzata tecnicamente e materialmente.
L’innovazione è la realizzazione dell’invenzione in un nuovo prodotto o processo produttivo ed il suo sfruttamento commerciale.

19
Q

Fasi dell’innovazione (Freeman)

A

Progettazione (design) Realizzazione fisica (manufacturing) Commercializzazione (marketing)

20
Q

Tipologie di innovazione

A

Product innovation: rappresenta l’introduzione di un nuovo prodotto o servizio che è sostanzialmente potenziato rispetto ai precedenti.

Process innovation: implementazione di un nuovo metodo di produzione o distribuzione, o semplicemente potenziato .

Organizational innovation : creazione di nuove organizzazioni, pratiche di business, o nuovi comportamenti organizzativi.

Business Model innovation: rappresenta il modo in cui si fa business in termini di “capturing value”.

21
Q

Paradigma Batch

A

il paradigma che consentiva alle aziende, agli albori dell’informatizzazione, di elaborare grandi quantità di dati, grandi lotti di dati – Batch significa appunto elaborazione a lotti – e gli archivi erano su schede perforate.

22
Q

Time Sharing

A

È l’evoluzione successiva al Paradigma Batch. Gli accessi cominciano ad essere distribuiti e quindi abbiamo un unico host, un unico grande elaboratore che consente di ripartire la propria potenza elaborativa tra più utenti connessi online.

23
Q

Client Server

A

Si afferma nel 1990, grazie all’avvento del personal computer, e permette di distribuire potenza elaborativa e di distribuire i dati. Abbiamo, e lo vedremo molto più avanti, degli elaboratori con funzioni di server e altri elaboratori con funzioni di client.

24
Q

Gli alberi e la foresta

A

Un approccio sistemico si basa su una visione complessiva ed integrata della realtà. La realtà viene vista come un sistema, cioè un insieme di parti, componenti, in questo caso gli alberi, tra di loro interagenti, in modo tale che in tutto il sistema stesso, sia qualcosa di più che la somma o giustapposizione delle parti. Il sistema proprietà che sono direttamente derivabili dalla proprietà delle sue parti presi singolarmente.
L’approccio sistemico è quindi una visione unificante della realtà; strumento per interpretare i legami che esistono tra le diverse componenti di un sistema e quindi è un mezzo di comunicazione interdisciplinare.

25
Q

Approccio Top-down

A

Si scompone il sistema in sottosistemi, in singole parti che hanno una logica più semplice. Quindi la logica più complessa è quella di più alto livello. Sostanzialmente, si descrive un livello di dettaglio progressivamente maggiore seguendo un percorso ad albero invertito.

26
Q

Architettura a strati

A

L’architettura a strati delimita la funzionalità a seconda di ogni componente, a seconda del loro livello di complessità.
Il software di sistema è costruito sulla base dell’hardware ma questo nasconde al software di sistema, quindi al livello sovrastante, i dettagli del suo funzionamento.

27
Q

Scatola nera

A

Il suo funzionamento è identico a quello di funzione (trasformazione della variabile indipendente X nella variabile dipendente Y secondo una certa regola: y=f(x)). Ovviamente abbiamo una variabile in input che viene trasformata per ottenere un output. Ma il funzionamento della scatola (black box) è totalmente “trasparente”, non è visibile come funziona, e il risultato è garantito.

28
Q

Elementi di sistema

A

Input: rappresentazione delle risorse immesse nel sistema
Process: rappresentazionedella trasformazione da parte del sistema delle risorse immesse
Memoria
Output: rappresentazione del risultato della trasformazione da parte del sistema delle risorse immesse.
Controllo

29
Q

Sistema informativo

A
Un insieme di elementi eterogenei tra loro: 
•	Persone
•	Procedure
•	Strumenti
Costituito per: 
•	Raccogliere
•	Elaborare
•	Scambiare
•	Archiviare dati
Allo scopo di:
•	Produrre
•	Distribuire informazioni
30
Q

Dato

A
  • È un elemento passivo, è la materia prima
  • Descrizione ordinaria e non interpretata di un evento
  • Elemento non strutturato e non utilizzabile dinamicamente, per esempio 123 è un dato, non ho nessun significato ad esso attribuito.
31
Q

Informazione

A
  • Insieme di uno o più dati
  • Organizzati e messi in relazione tra loro
  • Presentati in un contesto
  • Allo scopo di esprimere un significato
32
Q

Elaborazione dei dati

A
  • L’ insieme delle attività - manuali, meccanizzate o computerizzate - necessarie per trasformare i dati in informazioni
  • Cioè trasforma dati grezzi in informazioni utilizzabili e significative
33
Q

Flussi informativi

A

Ciò che correla le componenti del sistema aziendale

34
Q

Sistema Informativo aziendale

A

Provvede alla
• Raccolta
• Elaborazione
• Distribuzione di tutte le informazioni relative ai processi aziendali

35
Q

Il Sistema Informatico

A
  • è la porzione computerizzata del sistema informativo

* è il risultato della progressiva diffusione in azienda della tecnologia informatica

36
Q

Hardware

A
sistema fisico, il computer e tutte le sue componenti interne ed esterne, composto da più sottosistemi con funzioni di:
•	input,
•	processing,
•	output,
•	memoria
•	e funzioni di controllo
37
Q

Software

A

È la componente flessibile, intangibile che:
• Rende possibile e finalizza l’uso dell’hardware, addirittura lo governa:
• Viene distinto in Software di sistema con compiti di controllo e gestione delle risorse hardware e software del sistema.
• Software applicativo, specializzato per la soluzione dei problemi elaborativi dell’utente: conta-bilità, calcolo, previsioni, paghe e stipendi, ecc.
Windows è il sistema operativo, Excel è un applicativo, come Word, PowerPoint e così via.