Lezione 2 Flashcards

1
Q

ICT

A

Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (acronimo TIC o ICT dall’inglese Information and Communications Technology) sono l’insieme dei metodi e delle tecniche utilizzate nella trasmissione, ricezione ed elaborazione di dati e informazioni.

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2
Q

Mismatching

A

ovvero invenzioni significative che vengono abbandonate tra uno spazio quando i destinatari del cambiamento ovviamente le adottano, come per esempio la fotocopiatrice.

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3
Q

Imprevedibilità dell’ICT

A

Problemi di comunicazione causati da differenze in
 Background: tecnico vs manageriale
 conoscenza del dominio
 Linguaggio: specifico del sistema vs specifico del dominio
 Obiettivi: efficienza e facilità di manutenzione vs massima funzionalità

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4
Q

Paradosso della produttività

A

L’economista Robert Solow nel 1987 coniò l’espressione “Paradosso della
Produttività” per indicare l’invisibilità dei computer nelle statistiche relative alle performance dei Paesi economicamente sviluppati. Con il termine produttività si intende la misura della quantità di output (prodotti, servizi, informazioni anche), prodotti ad un certo livello di input. Si ha un aumento della produttività quando si registra un aumento dell’output a parità di input.

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5
Q

Pietre miliari

A
  • Efficacia nel senso che posso fare cose nuove, in modo più preciso, appropriato;
  • Efficienza perché ottengo maggiori risultati a parità di sforzo;
  • Libertà, sono libero di scegliere, questo è un elemento molto importante fa riferimento a quelli che sono i sistemi aperti e chiusi. Definisco un sistema chiuso, quello della Apple per esempio, non si possono aggiungere degli hardware di terze parti contro tutti gli altri sistemi che sono invece sistemi aperti.
  • Empowerment, sono più autonomo, posso fare delle cose senza nessun altro aiuto
  • Facilità d’uso, posso operare autononamente sin da subito, quindi con una formazione elementare;
  • Compatibilità, quindi ho diciamo una protezione dei miei investimenti quindi la tecnologia si evolve ma io continuo ad utilizzare le mie applicazioni di sempre. Provateci con Microsoft;
  • Diffusione perchè ho un mercato vasto.
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6
Q

Jacquard

A

Il punto di svolta venne dato dai telai Jacquard, telai che potevano funzionare tramite delle schede perforate che in qualche modo dettavano il tipo di trama che dovesse essere utilizzata per la produzione di un tessuto. Hollerith ne fece tesoro per costruire una macchina che utilizzò per il censimento degli Stati Uniti d’America..
Hollerith progettò una macchina basata su questa idea:
 Una scheda per ogni persona
 Un foro per ogni caratteristica della persona
 Un “telaio” in grado di leggere i fori e registrare le informazioni
 Risultato:
 conteggio della popolazione realizzato in 6 settimane
 Censimento ultimato in due anni

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7
Q

Fase 1 anni ‘50

A

Nella prima fase abbiamo la produzione di sistemi elettromeccanici quindi macchine meccaniche di enormi dimensioni che richiedono spazi molto grandi e riservati, da qui la necessità di costituire delle unità organizzative in centri elettronici e nascono i primi CED (Centri Elaborazione Dati). Queste macchine nascono per svolgere compiti molto specifici come fare le paghe, o occuparsi della contabilità quindi la modalità di lavorazione è di tipo batch ossia elaborano un grosso lotto di dati e l’elaborazione è di tipo asincrono cioè viene immessa la richiesta viene fatta l’elaborazione ed il controllo viene riceduto solo alla fine dell’elaborazione, quindi c’è una scarsa interazione della macchina con il mondo esterno quindi degli effetti piuttosto limitati sull’organizzazione.
Questi sistemi si basano su tecnologie prevalentemente meccanica e sono costituiti o da relais elettromeccanici (che sarebbero congegni di questo tipo) o da valvole termoioniche, stando vicino a queste valvole veramente si sentiva il calore, si parla quindi sempre di macchine di grandi dimensioni. I dati risiedono su schede perforate dove ovviamente ogni singolo dato è rappresentato da una codifica ben definita.
In Italia è famosa l’Electronic Numerical Integrator and Computer (ENIAC), il primo dei computer di prima generazione.

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8
Q

Fase 2 anni ‘60

A

Il primo computer moderno è il sistema 360 (IBM S/360) prodotto dalla IBM che è in realtà una famiglia di elaboratori cioè c’erano diversi modelli tutti con le medesime regole architetturali, questo per garantire e per proteggere l’investimento da parte dei clienti.
I programmi risiedevano, quando non eseguiti, su un supporto esterno tipicamente su disco se non su nastro e venivano caricati in una porzione di memoria libera al momento dell’esecuzione, per questo si diceva che erano rilocabili.
Sono delle macchine general purpose quindi in grado di eseguire delle applicazioni di tipo amministrativo o tecnico-scientifico. Sono macchine che vengono acquisite tipicamente da imprese di grandissime dimensioni, quindi imprese multinazionali.
L’hardware è separato dal software e il software è a sua volta suddiviso in sistema operativo che gestisce tutta la parte hardware ma che gestisce anche le parti applicative, quindi il software di tipo commerciale.
Le problematiche di conseguenza sono suddivise tra problematiche:
- applicative, cioè con programmatori che devono realizzare delle applicazioni e
- sistemistiche, cioè di figure addette alla gestione dei sistemi.
Verso la fine di questi anni ’60, la tecnologia ha un ulteriore impulso e quindi vengono introdotti i primi terminali interattivi per dare vita a quelle che sono le applicazioni in tempo reale, quindi si applica l’online contrapposto al batch. Si affermano anche nuove figure professionali ovvero gli analisti programmatori; quindi, se nel passato il programmatore era una specie di scienziato perché doveva conoscere ovviamente a menadito l’architettura della macchina, con l’avvento dei linguaggi di più alto livello detti linguaggi di terza generazione, il programmatore si stacca da quelle che sono le regole fisiche del computer e si occupa di più di ritrovare una soluzione di tipo applicativo, quindi è più concentrato sul problema e utilizza linguaggi cosiddetti appunto di terza generazione, tra cui il più famoso è il Cobol.

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9
Q

Architettura dei computer moderni

A
  • CPU (unità di lavoro)
  • Memoria
  • Unità di input
  • Unità di output
  • BUS (canali di collegamento)
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10
Q

CPU

A

È l’unità centrale di elaborazione, sostanzialmente la parte intelligente di un computer, l’acronimo sta per CENTRAL PROCESSING UNIT che elabora i dati attraverso delle istruzioni che possono essere istruzioni di addizione, di moltiplicazione, di confronto e così via.
I dati e i programmi si trovano, anzi devono trovarsi nella memoria principale cioè nella RAM; questa NON è specializzata quindi dati e programmi diciamo stanno sostanzialmente insieme. La CPU può elaborare i dati ed eseguire i programmi solo se si trovano in memoria principale.

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11
Q

Input e output

A

Sono ad esempio la tastiera o il mouse come componente di input; come componente di output potrebbe essere un disco, un nastro, ma anche lo stesso video.

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12
Q

BUS

A

Collegamenti che permettono il transito di comandi o dati tra memoria e CPU, tra CPU e memoria, tra memoria e memoria di massa piuttosto che con i device periferici di input o output.

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