3. La Disciplina Legale del Rapporto di Lavoro Subordinato Flashcards
Che tipo di rapporto crea il contratto di lavoro subordinato?
Un rapporto di durata tra lavoratore e datore di lavoro con collaborazione continua.
Qual è la funzione del contratto di lavoro subordinato secondo la disciplina codicistica?
Soddisfare l’interesse del datore di lavoro alla collaborazione e permettere al lavoratore di percepire una retribuzione.
Come viene regolata l’attività lavorativa del dipendente all’interno dell’impresa (durante dottrina corporativa, Codicr cevile)?
È regolata per evitare disfunzioni nella produzione, tutelando principalmente l’interesse del datore di lavoro.
Qual è l’obbligo principale del datore di lavoro?
Pagare la retribuzione al lavoratore.
Come è cambiata la protezione dei lavoratori negli ultimi decenni?
Nonostante una fase espansiva fino agli anni Settanta, oggi le leggi offrono protezione ai lavoratori, ma il livello delle tutele è diminuito negli ultimi decenni.
Come ha influenzato la Costituzione la disciplina del rapporto di lavoro?
Ha ampliato e completato la disciplina per tutelare il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni, e consentire ai lavoratori di partecipare all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Cos’è il potere direttivo del datore di lavoro?
È la facoltà del datore di lavoro di dirigere l’organizzazione dell’impresa, dare ordini e direttive ai lavoratori su come svolgere le loro mansioni.
In cosa consiste il potere di controllo?
È il diritto del datore di lavoro di verificare che le direttive siano eseguite correttamente e che il regolamento aziendale sia rispettato.
Può servirsi guardie giurate (solo per proteggere il patrimonio aziendale, perchè controllo occulto è illegittimo). Può incaricare i dipendenti. I controlli a distanza (com impianti audiovisivi) sono legittimi solo per esigenze organizzative, sicurezza del lavoro e tutela del patrimonio aziendale.
Cosa comprende il potere disciplinare?
È la facoltà del datore di lavoro di sanzionare i dipendenti per violazioni dei doveri di diligenza, obbedienza e fedeltà. Finalizzato a supportare il buon funzionamento dell’organizzazione produttiva e regolare svolgimento dell’attività. È facoltativo, eccezione se violazione di lavoratore ha causato violazione di sicurezza, ho danno ai altri dipendenti.
Le sanzioni devono essere proporzionate all’infrazione commessa.
Quali sono i limiti sostanziali del potere disciplinare?
La sanzione deve essere proporzionata all’infrazione. Non sono ammesse sanzioni che modificano in modo definitivo il rapporto di lavoro, eccetto il licenziamento disciplinare.
Quali sono i passaggi (limiti) procedurali necessari per applicare una sanzione disciplinare?
Il datore di lavoro deve:
- Adottare e rendere noto un codice disciplinare ( Contiene delle violazioni che possono generare sanzioni e quantità di quest’ultime)
- Divieto di applicare sanzioni al lavoratore senza prima comunicargli per iscritto la contestazione d’addebito e ascoltare la sua difesa con possibile assistenza di un rappresentante sindacale
- Divieto di adottare atti disciplinari più gravi di un rimprovero verbale, prima che trascorrono 5 giorni dalla contestazione
Quali sono le sanzioni conservative previste?
Rimprovero verbale, rimprovero scritto, multa, sospensione dal lavoro e dalla retribuzione.
Come deve essere fatta la contestazione dell’addebito?
La contestazione deve essere comunicata per iscritto, specificando i dettagli dell’infrazione (tempo, luogo, circostanze) e deve essere tempestiva e specifica per consentire al lavoratore una difesa adeguata
Quali sono le sanzioni di carattere espulsivo (licenziamento) previste?
Licenziamento con preavviso ed il licenziamento senza preavviso (in tronco)
Quali sono i limiti alle sanzioni disciplinari?
Non si possono imporre sanzioni che alterano definitivamente il rapporto di lavoro; la multa non può superare quattro ore di retribuzione e la sospensione non può durare più di dieci giorni.
Cosa succede se il datore accoglie le difese del lavoratore?
Il procedimento disciplinare si conclude con l’archiviazione. Se non accoglie le difese, deve comunicare la sanzione per iscritto.
Come può un lavoratore opporsi una sanzione disciplinare?
Il lavoratore può opporsi la sanzione davanti al giudice del lavoro entro 5 anni o presso un collegio arbitrale entro 20 giorni dalla comunicazione della sanzione, sospendendo la sanzione fino alladecisione finale che può confermare, revocare o ridurre la senzione
Cosa accade se il lavoratore sceglie l’arbitrato?
Se il lavoratore opta per l’arbitrato, la sanzione è sospesa fino alla conclusione del giudizio. Se il datore di lavoro non nomina un rappresentante entro 10 giorni, la sanzione perde efficacia
Quali possono essere gli esiti dell’impugnazione della sanzione?
La sanzione può essere confermata, revocata (se illegittima) o derubricata (ridotta per una sanzione meno grave) in base alla legittimità e proporzionalità della sanzione rispetto all’infrazione.
Procedura di impugnazione basata sul divieto di reformatio in pejus (può essere ridotta ma mai aumentata anche se vengono responsabilità più grave rispetto a quello del oggetto della contestazione)
Qual è l’obbligo generale del datore di lavoro in materia di sicurezza?
Il datore di lavoro deve adottare misure necessarie per tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori, secondo la particolarità del lavoro (necessità di valutare i rischi specifici associati all’attività lavorativa), l’esperienza (pericoli e danni previsti da episodi registrati in precedenza) e la tecnica (possibilità di maggior sicurezza garantita dallo sviluppo scientifico e tecnologico) (art. 2087 cod. civ.).
Qual è la responsabilità del datore di lavoro se un lavoratore subisce un danno fisico?
Il datore di lavoro è responsabile contrattualmente se il danno è causato dalla sua condotta violativa delle norme di sicurezza.
Il datore di lavoro è sempre responsabile in caso di incidente?
No, la responsabilità è esclusa solo in caso di intenzionalità del lavoratore o se il rischio è scelto, ossia non collegato al lavoro.
Cosa succede se un lavoratore è colpevole di imprudenza, negligenza o imperizia?
Il datore di lavoro è comunque responsabile, a meno che la condotta del lavoratore non sia esorbitante rispetto al lavoro e alle direttive ricevute.
Qual è stato l’impatto della Costituzione sulla normativa in materia di sicurezza sul lavoro?
Ha influenzato l’introduzione di regole specifiche per prevenire infortuni e garantire l’igiene nei luoghi di lavoro, iniziando dagli anni ‘50.
Qual è il diritto introdotto per i lavoratori riguardo alla sicurezza sul lavoro? (Art. 9 dello Statuto dei lavoratori)
I lavoratori hanno il diritto di controllare l’applicazione delle norme di sicurezza e promuovere la prevenzione degli infortuni, malattie sul lavoro.
Cosa contiene il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)?
Contiene una valutazione dei rischi presenti sul luogo di lavoro e le misure adottate per prevenirli.
Quali sono le responsabilità dei lavoratori in tema di sicurezza sul lavoro?
I lavoratori devono prendersi cura della propria sicurezza e degli altri, seguire le istruzioni, utilizzare correttamente le attrezzature.
Cosa comporta la violazione delle norme di sicurezza sul lavoro?
Può portare a sanzioni penali per soggetti coinvolti, per chi non rispetta le norme e sanzioni disciplinari per i lavoratori negligenti.
Come viene definito il mobbing sul lavoro?
Il mobbing è un comportamento sistematico e prolungato di ostilità (antipatia) o persecuzione psicologica da parte del datore o superiore gerarchico, che danneggia la salute o la personalità del lavoratore.
Quali condizioni devono essere provate per riconoscere il mobbing?
Bisogna dimostrare l’intento persecutorio, il danno allla salute o personalità del lavoratore e il legame (nesso di causalità) tra la condotta del datore e il danno.
Qual è l’obbligazione principale a carico del datore di lavoro?
La retribuzione, che rappresenta la controprestazione rispetto all’attività lavorativa del lavoratore (art. 2094 cod. civ.).
Come viene stabilito l’ammontare della retribuzione?
Di norma, è stabilito dal contratto individuale, ma non può essere inferiore ai minimi retributivi previsti dal contratto collettivo, laddove applicabile.
Cosa prevede l’art. 36, comma 1, della Costituzione riguardo alla retribuzione?
Il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e sufficiente a garantire un’esistenza libera e dignitosa.
Cosa accade se un accordo viola il principio di proporzionalità e sufficienza della retribuzione?
L’accordo è nullo, e spetta al giudice determinare l’ammontare della retribuzione dovuta.
Come i giudici determinano la retribuzione in caso di nullità dell’accordo?
Prendono come riferimento i livelli retributivi previsti dai contratti collettivi del settore o di un settore affine, con la possibilità di discostarsi (variare) fornendo una motivazione adeguata.
Qual è l’effetto dell’intervento giudiziale sui contratti collettivi?
Si estende indirettamente l’efficacia dei minimi retributivi contenuti nel contratto collettivo, sostituendo le determinazioni dell’autonomia privata.
Come può essere determinata la retribuzione?
Può essere determinata a tempo (oraria, giornaliera, mensile) o a cottimo, basata sul risultato produttivo.
Qual è la forma di retribuzione più diffusa nel settore spettacolistico?
La retribuzione a tempo, che può essere oraria, giornaliera o su base mensile.
Come vengono retribuite le maestranze artistiche nei teatri?
Di norma a giornate, con un compenso che include sia la retribuzione corrente che quella differita, con indennità aggiuntiva del 24%.
Qual è il contenuto del obbligho di diligenza riguardo al lavoratore?
Il lavoratore deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione, svolgendo il lavoro con cura, qualità, efficienza ed efficacia. (dell’art. 2104 del Codice Civile)
Quali obblighi ricadono sul lavoratore in base all’obbligo di obbedienza?
Il dovere di obbedienza alle disposizioni applicate dal datore di lavoro e/o dai suoi collaboratori per l’esecuzione e la disciplina del lavoro. (all’art. 2104 comma 2 del Codice Civile)
Cosa prevede del Codice Civile riguardo all’obbligo di fedeltà del lavoratore?
Il lavoratore non può trattare affari in concorrenza con l’imprenditore, né divulgare o utilizzare informazioni sull’organizzazione e i metodi di produzione dell’impresa. (l’art. 2105)
Quali sono gli altri doveri del lavoratore oltre alla diligenza, obbedienza e fedeltà?
Cura degli strumenti di lavoro, rispetto dell’orario di lavoro e delle norme sulla sicurezza negli ambienti di lavoro.
Cosa può accadere se il lavoratore non rispetta i propri obblighi?
Il lavoratore può essere soggetto a sanzioni disciplinari proporzionate alla gravità dell’infrazione, come previsto dal contratto collettivo.
Quali diritti sono riconosciuti al lavoratore dalla Costituzione e dalla legge?
Diritto alla mansione, alla retribuzione, all’assistenza e previdenza, ad un ambiente di lavoro salubre, al riposo, alla libertà e dignità sul lavoro, alla libertà sindacale, e molti altri.
Quali sono i diritti del lavoratore riguardo alla libertà personale sul posto di lavoro?
Diritto al rispetto delle proprie libertà e dignità, alla libertà di esprimere il proprio pensiero e convinzioni politiche, religiose, sindacali, e a non essere controllato con strumenti audiovisivi a distanza.
Quali tutele specifiche sono garantite al lavoratore riguardo al licenziamento?
Diritto a non essere licenziato durante i periodi di maternità o a causa di matrimonio, e diritto alle pari opportunità tra uomini e donne
Cosa si intende per “determinazione della prestazione” nel contratto di lavoro?
Si intende la definizione del lavoro che il dipendente deve svolgere, permettendo di inserirlo in una specifica categoria professionale con relative qualifiche e condizioni di lavoro.
Come si determina il trattamento economico e normativo di un lavoratore?
È determinato in base alla categoria professionale e alle mansioni definite nel contratto di lavoro
Come la legge protegge il lavoratore se cambiano le esigenze dell’azienda?
La legge stabilisce regole per bilanciare i cambiamenti necessari per l’azienda con i diritti del lavoratore, evitando conseguenze negative per lui.
Cos’è l’inquadramento del lavoratore?
È la classificazione dei lavoratori subordinati in base a tre aspetti principali: categoria, qualifica e mansione.
Quali sono le categorie professionali individuate del Codice Civile?
Le categorie sono: dirigenti, quadri, impiegati e operai.
Qual è il ruolo del dirigente?
Il dirigente dirige l’intera azienda o rami autonomi di essa, con ampi poteri decisionali e grandi responsabilità.
Cosa distingue il quadro dai dirigenti?
Il quadro svolge funzioni di alta rilevanza per lo sviluppo e l’attuazione degli obiettivi aziendali, ma non ha le stesse responsabilità e poteri del dirigente.
Qual è la differenza principale tra impiegati e operai?
Gli impiegati svolgono attività professionali senza manualità, mentre gli operai svolgono attività manuali.
Perché i dirigenti hanno tutele ridotte rispetto alle altre categorie?
Perché la loro posizione apicale li rende l’alter ego dell’imprenditore, compensata però da una retribuzione più alta.
Come interviene la contrattazione collettiva nella classificazione dei lavoratori?
La contrattazione collettiva suddivide le categorie in gradi o livelli interni, basati su autonomia, responsabilità, competenze e poteri di direzione.
Perché la classificazione legale non è sufficiente ricomprendere pluralità di professioni esistenti. Sulla base di tali livelli è possibile individuare il trattamento economico e normativo e la qualifica professionale per ogni lavoratore.
Cosa stabilisce il Codice Civile riguardo le mansioni del lavoratore?
Stabilisce che il lavoratore ha il diritto di svolgere le mansioni per cui è stato assunto, ma permette al datore di lavoro di modificarle in determinate condizioni (jus variandi).
Come il Jobs Act del 2015 ha modificato la possibilità di cambiare le mansioni?
Ha reso più facile per il datore di lavoro assegnare mansioni diverse, anche non equivalenti, purché rientrino nello stesso livello e categoria di inquadramento.
Cosa può fare il datore di lavoro in caso di cambiamenti organizzativi?
Può assegnare al lavoratore mansioni inferiori, mantenendo lo stesso livello di inquadramento e retribuzione, eccetto per indennità legate a specifiche mansioni.