Introduzione Flashcards
BIODEGRADAZIONE
perdita delle proprietà del materiale dovuta all’attività biologica. Esempio: protesi anca fatta di materiale che si biodegrada, la struttura si corrode e si arriva a rottura, NON vogliamo che ciò accada.
In altri casi è proprio il nostro obiettivo: materiale espulso naturalmente senza operazione. Esempio: struttura che aiuti l’omero a rimettersi a posto in seguito a una frattura scomposta.
BIOASSORBIMENTO
processo di degenerazione di un materiale in un ambiente biologico a causa di attività cellulare. Il materiale viene inglobato, ma non espulso, o metabolizzato dalla cellula senza che le proprietà del materiale cambino.
TROMBOGENETICITA’
proprietà di un materiale di favorire la trombosi; avviene a causa dell’interazione col sangue.
Esempio: una proteina che tendenzialmente è liquida (solubile) diventa solida (insolubile).
Si può formare un trombo che può arrivare fino al cuore o al cervello.
DISPOSITIVO MEDICO
qualsiasi singolo dispositivo usato in campo medicale. Esempio: farmaco, bisturi, macchina cuore-polmone.
ORGANO ARTIFICIALE
dispositivo medico che sostituisce, completamente o in parte, la funzione di un organo.
PROTESI
dispositivo medico che va a sostituire un organo. E’ artificiale se fatta da materiali sintetici; è biologica se è fatta da materiale vivente opportunatamente trattato (le cellule del paziente donatore vengono rimosse). In quest’ultimo caso si parla di bioprotesi.
DISPOSITIVO PERCUTANEO
dispositivo medico che attraversa la pelle (a metà tra l’esterno e l’interno) per un tempo più o meno breve. Esempio: ago.
IMPIANTO
dispositivo medico fatto da uno, o più, biomateriali e viene impiantato all’interno del paziente e viene tutto, o parzialmente, incorporato sotto la pelle o nella membrana mucosa. Esempio: dispositivo misurazione glicemia.
INNESTO
parte di un tessuto vivente , o un gruppo di cellule, trasferito da un donatore a un ricevente. Questo tessuto viene trattato. Esempio: trasfusione di plasma.
Si parla di xenoinnesto se il tessuto è animale.
E’ DIVERSO DALL’IMPIANTO.
TRAPIANTO
struttura complessa di tessuto vivente, tipicamente un organo, trasferito da un donatore a un ricevente.
BIOCOMPATIBILITA’
insieme di proprietà legate all’interazione tra il dispositivo e l’organismo. E’ una proprietà dinamica.
Si parla di biocompatibilità:
- MORFOLOGICA: un biomateriale deve avere forma, interfaccia, massa, dimensione di cellule/tessuti/organo simile a quello che stiamo sostituendo.
- FUNZIONALE: un biomateriale deve avere funzioni simili (minimizzare le reazioni inaspettate) a cellule/tessuto/organo che vogliamo sostituire.
- BIOLOGICA: un biomateriale deve avere proprietà chimiche e biologiche simili a quelle delle cellule/tessuto/organo che vogliamo sostituire. Devo evitare reazioni inaspettate nei tessuti/organi circostanti.
La biocompatibilità è un concetto legato al problema dell’affidabilità
AFFIDABILITA’
quantificazione della funzionalità attesa del dispositivo che impiantiamo nel corpo. Rappresenta la probabilità di mantenere o sostituire un dispositivo.
Si basa su tre fattori:
- TEMPO: permanente/temporaneo.
- POSIZIONE RISPETTO AL CORPO: extra/intra corporeo o parzialmente (rischio di infezione).
- FUNZIONE: vitale/non vitale.
Ai(t) = affidabilità = 100 - I(t), dove I(t) è la probabilità di fallimento
A(t) = PI(Ai(t)), dove PI = PRODUTTORIA, ossia il prodotto tra i singoli effetti.
DESIGN DEL BIOMATERIALE
1) Identificazione del danno
- livello cellulare: caratteristiche fisiche/chimiche;
- livello tissutale: caratteristiche morfologiche e funzionali;
- livello organo: caratteristiche morfologiche e funzionali.
2) Design organo mancante
- selezione dei materiali;
- definizione funzionale e design dei componenti;
- assemblamento e interfaccia (devono essere assemblabili, esempio: se sottoposti a sforzo, metallo e gomma si separano, MALE).
3) Verifica
- caratterizzazione chimica/fisica;
- test funzionali;
- test in vitro/test su animali/test clinici.
!TEST IN SILICO: modellizzazione, simulazione e visualizzazione di processi biologici e medici nel computer tramite una riproduzione a livello matematico. Così introduco un’approssimazione, quindi un errore.
4) Produzione
5) Applicazione nella pratica clinica