Immunodosaggi per metodiche qualitative o semi-quantitative Flashcards

1
Q

Cosa fa l’istochimica?

A

Usa una colorazione per visualizzare uno specifico antigene in una fetta di tessuto. In particolare Ematosina Eosina (basica) e rosso congo( acida) sono specifiche per la beta amiloide, sia in vivo che post mortem. Servono a una conferma diagnostica di alzheimer. Non sono tecniche “immuno” perché non usano l’immunocomplesso

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2
Q

Come posso essere sicura che ematosina eosina e congo red hanno funzionato?

A

Con l’uso di un microscopio a luce polarizzata: diventa verde, che è la prova che è avvenuta una deposizione intorno al vaso e presenza di placche.

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3
Q

Oggi per l’alzheimer e la caa si usano coloranti aspecifici?

A

No, si usano anticorpi: la colorazione è data dall’anticorpo 4G8, stesso clone per fare la curva di calibrazione.

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4
Q

Quali sono i limiti di una colorazione immunoistochimica?

A

si può usare un solo anticorpo o colorante alla volta. Una volta che si mette l’anticorpo, la tecnica è distruttiva e non si può inserire un secondo marcatore

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5
Q

Perché l’immunoistochimica è una tecnica qualitativa o semiquantitativa?

A

perché può solo dirti se l’analita ricercato è presente e se ce n’è tanto o poco

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6
Q

Se voglio contare le cellule, es le cellule infiammate in caso di caa-ri, come faccio?

A

uso l’immunofluorescenza

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7
Q

Come funziona l’immunofluorescenza?

A

Si lega un anticorpo marcato con un fluoroforo: non solo si sviluppano ioni H+ ma anche una luce, per cui diverse fluorescenze equivalgono a diversi anticorpi.
Se la proteina gialla è attaccata all’antigene blu, si sviluppa un colore verde: posso vedere più proteine per volta.
L’immunofluorescenza richiede una fase di preparazione del campione e non è immediata.
Una volta preparato il campione, si parte con la marcatura e l’antigene specifico.

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8
Q

Che differenza c’è tra immunofluorescenza diretta e indiretta?

A

Nell’immunofluorescenza indiretta l’anticorpo non è marcato, ma viene poi legato a un anticorpo secondario che è marcato. Si usa se non ci sono già anticorpi con fluorofori disponibili in commercio per l’analita ricercato. Nella diretta è l’anticorpo primario a essere legato direttamente.

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9
Q

Quali sono gli svantaggi di un’immunofluorescenza?

A

il limite è a 4 traccianti quindi posso usare al massimo 4 anticorpi per volta (si può raddoppiare fino a 8 se li si combina)

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10
Q

Come funzionano i fluorofori?

A

Ognuno ha una lunghezza di eccitazione diversa e dà luogo a lunghezze d’onda diverse, dando una colorazione verde/arancione/rossa. Le fluorescenze si guardano sotto un microscopio che eccita il fluorocromo.

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11
Q

Qual è la metodica semi quantitativa di immunofluorescenza?

A

la citofluorimetria

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12
Q

Cosa fa la citofluorimetria?

A

Permette tramite immuno-complesso di quantificare la presenza di una popolazione cellulare specifica. È una tecnica in fase liquida, a differenza dell’istochimica, perché agisce su un fluido biologico.

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13
Q

La citofluorimetria è una tecnica quantitativa?

A

Non è quantitativa in termini assoluti, ma dà un rapporto in percentuale, es tot% di granulociti etc.

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14
Q

Quali sono i limiti di una citofluorimetria?

A

Funziona con traccianti fluorescenti e quindi si possono adoperare al massimo 8 traccianti (se combinati), inoltre non ti dice “dove” si trova l’analita in questione.

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15
Q

Come si chiama lo strumento che effettua una citofluorimetria?

A

Citofluorimetro o FACS: fa comparire un istogramma con un tracciato che presenta i picchi di fluorimetria, a uno o più parametri. Un tubo micrometrico risucchia una cellula per volta e un laser eccita una fluorescenza (legato all’anticorpo) rilevato poi da un sistema di rilevazione.

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16
Q

Per cosa si usa per lo più un citofluorimetro?

A

Spesso serve a contare leucociti, granulociti e monociti.
anti-cd45 è un marcatore per linfociti, ma è presente anche anche sui monociti e un po’ sui granulociti.
C’è spesso bisogno di 2-5 marcatori. Non esistomo molecole espresse solo su una popolazione cellulare specifica.

17
Q

Qual è un’evoluzione più moderna del FACS?

A

Il facs sorter: dopo aver portato la cellula in una cella di lettura, un getto di aria compressa la smista in base alla fluorescenza

18
Q

Come ci si accerta di star contando cellule intere?

A

inserendo nanoparticelle delle dimensioni di microvescicole (espresse dalla cellula che si sta lisando)

19
Q

Oltre alla citofluorimetria, quali altre tecniche valutano la presenza di cellule/anticorpi in fase liquida?

A

La turbidimetria e la nefelometria.

20
Q

Come funziona la turbidimetria?

A

Usa quasi sempre un anticorpo, legato a una biglia o no. Misura la torbidità di una sostanza. È una proprietà ottica valutata sulla base dell’assorbanza. quanto più la soluzione è torbida, quanto più corrisponde a un aumento della dispersone dell’analita in soluzione. Il raggio è lineare e non deviato

21
Q

Come funziona la nefelometria?

A

valuta la dispersione della luce incidente. Nella nefelometria i raggi di luce incidente deviano e quindi si valiuta la loro dispersione. Una sorgente (monocromatore) seleziona una lunghezza d’onda specifica. Il fascio di luce colpisce la cella dove è contenuta la soluzione. Se il fascio uscente è minore, è stato deviato dalla soluzione più o meno torbida (turbidimetria), se lo disperde in tutte le parti si misura a diverse angolazioni la luce deviata (nefelometria)