2. Il Contratto Individuale di Lavoro Flashcards

1
Q

Qual è il presupposto necessario per la stipula di un contratto di lavoro individuale?

A

Il presupposto necessario per la stipula di un contratto di lavoro è la capacità di agire delle parti, che si acquisisce normalmente al compimento dei 18 anni di età.

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2
Q

A quale età si può iniziare a lavorare, secondo la normativa italiana?

A

In Italia, l’età minima per iniziare a lavorare è fissata a 16 anni, coincidente con la conclusione del periodo di istruzione obbligatoria, come previsto nell’art. 37 costituzione dal D.lgs n. 345/1999.

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3
Q

Quali sono le condizioni per cui un minore di 16 anni può lavorare?

A

Un minore di 16 anni può lavorare solo nel settore dello spettacolo, a condizione che l’Ispettorato del lavoro territorialmente competente rilasci un’autorizzazione. Questa autorizzazione richiede il consenso scritto degli esercenti la responsabilità genitoriale, l’assenza di rischi per l’integrità, la sicurezza e lo sviluppo del minore, nonché la garanzia che il lavoro non interferisca con la frequenza scolastica o la partecipazione a programmi formativi.

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4
Q

Quali requisiti devono essere soddisfatti per l’autorizzazione al lavoro di un minore di 16 anni nel settore dello spettacolo?

A

Per ottenere l’autorizzazione al lavoro di un minore di 16 anni nel settore dello spettacolo, è necessario che il minore sia giudicato idoneo dal punto di vista medico, tramite un certificato rilasciato dal Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, devono essere rispettate tutte le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

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5
Q

Qual è il principio generale riguardo alla forma del contratto di lavoro individuale?

A

Il principio generale è quello della libertà di forma, che permette alle parti di stipulare il contratto di lavoro in forma scritta, orale o per fatti concludenti, a meno che la legge non richieda specificamente una forma particolare.

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6
Q

In quali casi la legge richiede la forma scritta per l’esistenza del contratto individuale?

A

La legge richiede la forma scritta ad substantiam per l’esistenza del contratto in alcuni casi, come la maggior parte dei contratti di lavoro subordinato “non standard”. In questi casi, l’assenza della forma scritta comporta la nullità del contratto.

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7
Q

In quali casi la forma scritta è richiesta solo per fini probatori?

A

La forma scritta è richiesta ad probationem in contratti come il lavoro subordinato a tempo parziale, l’apprendistato e il lavoro intermittente. In questi casi, la forma scritta non è necessaria per l’esistenza del contratto, ma solo per provare la sua esistenza o specifiche clausole.

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8
Q

Quali sono le conseguenze della mancanza di forma scritta in contratti che richiedono la forma scritta ad probationem?

A

In mancanza di forma scritta ad probationem, la prova dell’esistenza del contratto o delle clausole può essere fornita solo mediante confessione o giuramento. La prova testimoniale è ammessa solo se la parte si dimostra di aver perso incolpevolmente il documento che avrebbe fornito la prova.

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9
Q

Come può la mancanza di forma scritta avvantaggiare il lavoratore in un contratto subordinato a tempo parziale?

A

Nel caso di un contratto di lavoro subordinato a tempo parziale, la mancanza di forma scritta può permettere al lavoratore di chiedere al giudice il riconoscimento di un rapporto di lavoro a tempo pieno, se non viene rispettata la forma scritta ad probationem.

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10
Q

Qual è la causa tipica del contratto di lavoro?

A

La causa tipica del contratto di lavoro è lo scambio tra la prestazione di lavoro e la retribuzione, rientrando quindi nella categoria dei contratti sinallagmatici o a prestazioni corrispettive.

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11
Q

In quali casi è accettato il lavoro gratuito?

A

Il lavoro gratuito è accettato solo se ci sono motivi validi, come il volontariato (dove si lavora per motivi morali o sociali) o quando si aiuta in famiglia (dove chi lavora deve poter partecipare agli utili e alle decisioni importanti dell’attività). In generale, il lavoro viene considerato come un’attività che richiede impegno e fatica.

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12
Q

Quali sono i requisiti dell’oggetto del contratto di lavoro individuale?

A

L’oggetto del contratto di lavoro deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile. Comprende due prestazioni principali: la prestazione di lavoro e la retribuzione.

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13
Q

Quando l’oggetto del contratto di lavoro individuale considerato impossibile o illecito?

A

L’oggetto è impossibile se la prestazione non può essere eseguita per motivi materiali (non ci sono mezzi necessari per realizzare il lavoro) o giuridici (lavoratore privo della capacità giuridica e di agire). È illecito se l’attività lavorativa è contraria alla legge, all’ordine pubblico o al buon costume.

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14
Q

Come viene determinata la retribuzione, e come se l’importo non è specificato nel contratto individuale?

A

Se l’importo della retribuzione è indeterminato, può essere determinato secondo i criteri dell’art. 36 della Costituzione, che garantiscono una retribuzione proporzionata alla qualità e quantità, e sufficiente per un’esistenza libera e dignitosa per lavoratore esua famiglia.

In mancanza di accordo tra le parti,la retribuzione è determinata dal giudice

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15
Q

Chi determina la prestazione del lavoratore e come deve essere specificata?

A

La prestazione del lavoratore deve essere espressamente individuata dalle parti nel contratto o ricavabile dalle mansioni o qualifica attribuitagli. Non può essere determinata dal giudice.

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16
Q

Qual è la definizione di “lavoro subordinato”?

A

Il lavoro subordinato è definito come l’obbligo del prestatore di lavoro, mediante retribuzione, di collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale, alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore.

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17
Q

Cosa si intende per “collaborazione” nel contesto del lavoro subordinato?

A

La collaborazione si riferisce al vincolo che lega il lavoratore a partecipare in modo attivo e continuativo all’attività lavorativa organizzata dal datore di lavoro, mettendo a disposizione le proprie capacità e energie inserendosi armonicamente nell’organizzazione produttiva.

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18
Q

Cosa si intende per “subordinazione” nel contesto del lavoro subordinato?

A

La subordinazione indica che il contenuto del lavoro è determinato dal datore di lavoro, e il lavoratore è soggetto ai poteri direttivi, di controllo e disciplinari del datore di lavoro, operando sotto un vincolo gerarchico.

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19
Q

Quali sono alcuni degli indicatori della subordinazione in un rapporto di lavoro?

A

Indicatori della subordinazione includono
• l’inserimento del lavoratore nell’organizzazione aziendale,

• il rispetto di un orario di lavoro specifico,

• l’utilizzo di strumenti del datore di lavoro,

• l’assenza di rischio economico per il lavoratore

• la mancanza di una propria attività imprenditoriale

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20
Q

In cosa si differenzia il contratto d’opera dal contratto di lavoro subordinato?

A

Nel contratto d’opera, il lavoratore si impegna a compiere un’opera o un servizio senza vincolo di subordinazione e con lavoro prevalentemente proprio. Nel contratto di lavoro subordinato, il lavoratore opera sotto la direzione e dipendenza del datore di lavoro.

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21
Q

Indicazioni che determinano la natura subordinata sono decisivi?

A

No, un rapporto può essere considerato subordinato anche in assenza di alcuni indicatori, o autonomo anche in presenza di altri.

In caso di contestazione sulla natura subordinata o autonoma del rapporto di lavoro, spetta al giudice valutare concretamente tutti gli elementi.

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22
Q

Qual è il ruolo del contratto individuale di lavoro nella regolamentazione del rapporto di lavoro?

A

Il contratto individuale definisce alcune condizioni economiche e normative essenziali, ma la regolamentazione è principalmente dettata da fonti esterne come la legge e il contratto collettivo nazionale di lavoro.

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23
Q

Che cos’è il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) e quale importanza ha?

A

Il CCNL è un accordo che, se applicabile, prevale sul contratto individuale e non può essere derogato in peggio, garantendo che le condizioni minime stabilite a livello collettivo siano rispettate.

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24
Q

Qual è la forma standard di contratto di lavoro subordinato?

A

Il contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato è considerato la forma standard, offrendo il più alto livello di tutele, inclusa la stabilità del rapporto e la necessità di giustificare il licenziamento.

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25
Q

Cosa si intende per lavoro subordinato non-standard?

A

Il lavoro subordinato non-standard include tutte le forme contrattuali diverse dal contratto a tempo pieno e indeterminato, che offrono minori tutele per il lavoratore, ma maggiore flessibilità e costi inferiori per il datore di lavoro.

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26
Q

Come è cambiato il modello di lavoro subordinato a partire dagli anni Ottanta?

A

A partire dagli anni Ottanta, il legislatore ha introdotto misure per rendere il rapporto di lavoro più flessibile, riducendo la rigidità del modello standard attraverso nuove tipologie contrattuali.

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27
Q

Quali sono le due tipologie di durata del contratto di lavoro subordinato?

A

Il contratto di lavoro subordinato può essere a tempo indeterminato o a tempo determinato.

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28
Q

Cosa è richiesto per l’indicazione del termine in un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato?

A

Il termine deve risultare da un atto scritto, a pena di nullità, tranne per i contratti di durata non superiore a dodici giorni. E deve essere giustificata da regioni causali (carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo)

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29
Q

Qual è la durata massima di un contratto a tempo determinato? In quali casi la durata di un contratto a tempo determinato può essere estesa?

A

La durata massima è di dodici mesi, estendibile a ventiquattro mesi in specifici casi: In presenza di esigenze temporanee e oggettive, esigenze sostitutive, o incrementi temporanei e non programmabili dell’attività ordinaria.

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30
Q

Quali sono le regole per la proroga e il rinnovo di un contratto a tempo determinato?

A

Il contratto può essere prorogato fino a quattro volte, con il consenso del lavoratore e per la stessa attività. Se le proroghe superano quattro, il contratto si trasforma in un contratto a tempo indeterminato. Per il rinnovo, devono trascorrere almeno dieci giorni (se il primo contratto dura meno di sei mesi) o venti giorni (se dura più di sei mesi) tra i due contratti. Il mancato rispetto di queste pause trasforma contratto a termine in contratto a tempo indeterminato.

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31
Q

Qual è la durata massima dei contratti a termine nelle pubbliche amministrazioni?

A

36 mesi

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32
Q

Perché il lavoro a termine è particolarmente diffuso nel settore dello spettacolo?

A

A causa della temporaneità delle attività legate a rassegne, stagioni o trasmissioni, che giustificano contratti con durata determinata.

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33
Q

Quali sono le eccezioni e le regole speciali per i contratti a tempo determinato, come nel caso delle attività stagionali?

A

I contratti per attività stagionali possono essere rinnovati o prorogati senza bisogno di indicare una causale. Nel settore dello spettacolo, i contratti a termine sono comuni perché il lavoro è spesso legato a eventi temporanei. Nelle pubbliche amministrazioni, la durata massima dei contratti a termine è di trentasei mesi.

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34
Q

Cos’è il contratto di lavoro intermittente (o lavoro a chiamata)?

A

È un contratto in cui il lavoratore si mette a disposizione del datore di lavoro per essere chiamato a lavorare in modo discontinuo o saltuario, quando c’è bisogno.

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35
Q

Cosa succede se il lavoratore si impegna a rispondere sempre alla chiamata?

A

Ha diritto a un’indennità di disponibilità. Se rifiuta una chiamata senza motivo, il contratto può essere risolto, e il lavoratore potrebbe dover restituire l’indennità di disponibilità e pagare un risarcimento del danno

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36
Q

Quali sono stati i principali cambiamenti al contratto di lavoro intermittente?

A

La Legge n. 92/2012 ha limitato l’uso di questo contratto, eliminando la possibilità di usarlo per periodi predeterminati nell’arco della settimana, del mese o dell’anno.

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37
Q

In quale settore il lavoro intermittente è stato particolarmente utile?

A

Nel settore dello spettacolo, dove ha permesso di regolarizzare lavori discontinui o spezzoni lavorativi che altrimenti sarebbero stati svolti in modo non regolare.

38
Q

Cos’è il contratto di somministrazione di lavoro?

A

È un contratto in cui un’agenzia autorizzata (somministratore) fornisce lavoratori ad un’azienda (utilizzatore) per svolgere attività sotto la direzione e controllo dell’azienda stessa.

39
Q

Quali sono i dettagli che devono essere specificati nel contratto di somministrazione di lavoro?

A

Il contratto deve includere la data d’inizio e la durata del lavoro, il numero di lavoratori coinvolti, il luogo e l’orario di lavoro, l’inquadramento, le mansioni, e le misure di sicurezza adottate.

40
Q

Quali sono i limiti per l’utilizzo di lavoratori somministrati?

A

Ci sono limiti sulla percentuale di lavoratori somministrati che un’azienda può impiegare. I lavoratori somministrati a tempo indeterminato non possono superare il 20% dei dipendenti a tempo indeterminato dell’utilizzatore, e quelli a tempo determinato non possono superare il 30%.

Non si può usare lavoro somministrato per sostituire lavoratori in sciopero

41
Q

Qual è la particolarità del rapporto di lavoro somministrato?

A

È un rapporto trilaterale, con due contratti: uno tra somministratore e utilizzatore, e uno tra somministratore e lavoratore. Il somministratore è il datore di lavoro formale, mentre l’utilizzatore è il datore di lavoro reale.

42
Q

Quali obblighi ha l’utilizzatore verso il lavoratore somministrato?

A

L’utilizzatore deve garantire che il lavoratore riceva lo stesso trattamento economico e normativo dei dipendenti dell’azienda, e ha l’obbligo di tutelare la salute e la sicurezza del lavoratore.

43
Q

Cosa succede se il somministratore non paga il lavoratore?

A

Il lavoratore può chiedere il pagamento sia al somministratore che all’utilizzatore. Se l’utilizzatore paga al posto del somministratore, ha il diritto di chiedere il rimborso al somministratore.

44
Q

Quali sono i diritti dei lavoratori somministrati?

A

Hanno diritto a un trattamento economico e normativo pari a quello dei dipendenti dell’utilizzatore e possono esercitare i loro diritti sindacali presso l’utilizzatore.

45
Q

Cos’è l’apprendistato?

A

L’apprendistato è un contratto di lavoro che permette ai giovani di entrare nel mercato del lavoro, combinando lavoro e formazione per ottenere una qualifica professionale.

46
Q

Quali sono gli obblighi del datore di lavoro nell’apprendistato?

A

Il datore di lavoro deve pagare una retribuzione all’apprendista e fornire una formazione sufficiente per permettergli di acquisire le competenze tecniche necessarie.

Il datore di lavoro riceve sgravi (benefici) fiscali e contributivi dallo Stato in cambio della formazione offerta all’apprendista.

47
Q

Cos’è il tirocinio?

A

Il tirocinio è un’esperienza formativa che permette ai giovani di alternare studio e lavoro, aiutandoli a conoscere direttamente il mondo del lavoro. Non è un contratto di lavoro e non prevede retribuzione, ma può includere una borsa di studio o il rimborso delle spese.

48
Q

Qual è la differenza tra tirocinio curriculare e non curriculare?

A

Il tirocinio curriculare fa parte di un percorso di studio, mentre quello non curriculare è svolto dopo la fine degli studi per aiutare i giovani a scegliere una carriera.

49
Q

Chi può fare un tirocinio non curriculare e quanto dura? E come è regolato tirocinio curriculare ?

A

Il tirocinio non curriculare è riservato a neodiplomati e neolaureati entro 12 mesi dal conseguimento del titolo, e può durare fino a 6 mesi.

Tirocinio curriculare è regolato da pacchetto Treu

50
Q

Cos’è il lavoro occasionale subordinato?

A

È una forma di lavoro svolta in maniera discontinua e di breve durata, regolata per evitare abusi e per proteggere i lavoratori.

51
Q

Quali sono le due categorie di utilizzatori legittimati per il lavoro occasionale?

A
  1. Persone fisiche non professionisti o imprenditori, tramite “Libretto Famiglia”
  2. Altri utilizzatori, inclusa la Pubblica Amministrazione, che possono usare un contratto di prestazione occasionale per esigenze temporanee o eccezionali.
52
Q

Quali sono alcuni dei limiti per utilizzare il lavoro occasionale?

A

Non può essere usato da datori di lavoro con più di cinque dipendenti a tempo indeterminato, o da imprese edili e agricole

53
Q

Cosa succede se si superano i massimali di compenso nel lavoro occasionale?

A

Se i limiti vengono superati, il rapporto di lavoro non è più considerato occasionale e si trasforma in un contratto a tempo pieno e indeterminato.

54
Q

Cos’è il lavoro autonomo?

A

Il lavoro autonomo è quando una persona esegue un’opera o servizio per un compenso, usando principalmente i propri mezzi e senza subordinazione al committente.

55
Q

Quali sono le tre caratteristiche principali del lavoro autonomo?

A
  1. Assenza di subordinazione e gerarchia rigida.

2.Libertà organizzativa ed esecutiva.

3.Compenso basato sull’importanza dell’opera, non sul tempo impiegato.

56
Q

Qual è il ruolo del committente nel lavoro autonomo?

A

Il committente non può dirigere o controllare il lavoratore, ma può chiedere che il lavoro sia fatto secondo il contratto e a regola d’arte.

57
Q

Cosa caratterizza il lavoro autonomo?

A

Grande flessibilità e autonomia nelle modalità e nei tempi di esecuzione, adatto per situazioni dove il lavoro dipendente non è adatto.

58
Q

Quali tutele offre la Legge al lavoratore autonomo?

A

Tra le tutele:

• Pagamento puntuale nelle transazioni (protezione contro ritardi)

• Clausole unilaterali del committente (possibilità di modificare le condizioni di contratto) sono inefficaci

• Contratti devono essere scritti.

• Diritto di usare economicamente invenzioni create durante esecuzione del contratto.

59
Q

Cos’è il lavoro autonomo occasionale?

A

È una forma di lavoro autonomo svolto in modo episodico, senza continuità, e senza subordinazione o coordinamento con il committente.

60
Q

Il lavoratore autonomo occasionale deve aprire la partita IVA?

A

No, perché l’attività è saltuaria e non organizzata. Tuttavia, deve iscriversi alla gestione separata INPS.

61
Q

Esistono limiti di durata o di compenso per il lavoro autonomo occasionale?

A

No, non ci sono limiti massimi annui di durata o di compenso corrispettivo per questo tipo di lavoro.

62
Q

Definizione di co.co.co

A

La collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) è un tipo di lavoro autonomo dove il collaboratore organizza la propria attività in modo autonomo, ma secondo accordi fatti con il committente. Non è un lavoro subordinato.

63
Q

Quali sono i cinque elementi che caratterizzano le co.co.co.?

A
  1. Autonomia: Il collaboratore non è soggetto al potere direttivo e disciplinare del committente.
  2. Continuità: Il lavoro è svolto in modo costante e non occasionale.
  3. Coordinamento: Il lavoro è coordinato con l’organizzazione del committente.
  4. Prevalente personalità: Il lavoro del collaboratore è prevalente rispetto ad altri fattori. (L’attività del collaboratore è la parte più importante della prestazione)
  5. Compenso: È stabilito in anticipo e pagato periodicamente.
64
Q

Evoluzione della co.co.co.

A

Le co.co.co. sono state introdotte dalla riforma del processo del lavoro nel 1973. In passato, c’erano anche le co.co.pro. (collegati a progetti specifici) e le mini-co.co.co. (prestazioni brevi e occasionali), ma sono state eliminate nel 2015 con il Jobs Act.

65
Q

Collocazione giuridica della co.co.co.

A

Le co.co.co. sono un tipo di lavoro autonomo, non una forma contrattuale separata. Anche se si trovano in una zona “grigia” tra lavoro autonomo e subordinato, seguono le regole del lavoro autonomo, con alcune eccezioni nelle procedure legali e previdenziali.

66
Q

Cosa sono le prestazioni etero-organizzate?

A

Le prestazioni etero-organizzate sono collaborazioni in cui il lavoro è organizzato interamente dal committente, che decide tempi e luogo di lavoro. In questi casi, si applica la disciplina del lavoro subordinato.

67
Q

Quando si applica la disciplina del lavoro subordinato alle collaborazioni etero-organizzate?

A

Si applica quando il committente organizza in modo unilaterale tutte le modalità di esecuzione del lavoro. Se il collaboratore ha autonomia nella gestione, si applica la disciplina del lavoro autonomo.

68
Q

Quali sono le eccezioni in cui non si applica la disciplina del lavoro subordinato alle prestazioni etero-organizzate?

A

Le eccezioni includono collaborazioni con discipline specifiche stabilite da accordi collettivi, professioni intellettuali, attività di amministrazione societaria, collaborazioni sportive dilettantistiche, e attività come il soccorso alpino.

69
Q

Come si distingue una co.co.co. da una prestazione etero-organizzata?

A

La distinzione dipende da chi organizza il lavoro: se le modalità sono concordate tra le parti, è una co.co.co.; se sono imposte dal committente, è una prestazione etero-organizzata e si applica la disciplina del lavoro subordinato.

70
Q

Perché alcune collaborazioni etero-organizzate non rientrano nel lavoro subordinato?

A

Perché in alcuni settori o attività specifiche, la natura del lavoro o l’autonomia collettiva non giustificano l’estensione delle garanzie del lavoro subordinato.

71
Q

Cosa significa “indisponibilità del tipo contrattuale”?

A

Significa che il tipo di contratto applicato al rapporto di lavoro non può essere deciso liberamente dalle parti, ma dipende da come il lavoro è effettivamente svolto.

72
Q

Cosa determina la natura giuridica di un rapporto di lavoro?

A

Non è il nome dato al contratto (nomen juris) a determinare la natura giuridica del rapporto, ma le modalità concrete con cui il lavoro viene svolto.

73
Q

Cosa accade se un contratto dichiara che un lavoratore è autonomo, ma il lavoro svolto ha caratteristiche di subordinazione?

A

Se il lavoro viene svolto come subordinato, la legge lo considera un rapporto di lavoro subordinato, indipendentemente da quanto dichiarato nel contratto.

74
Q

Chi può decidere se un rapporto di lavoro è subordinato o autonomo?

A

Se c’è un dubbio, è il giudice a decidere, basandosi su come il lavoro è effettivamente svolto.

75
Q

La legge può escludere in anticipo che un rapporto di lavoro possa essere subordinato?

A

No, la legge non può stabilire in anticipo che in certi contesti non ci possano essere rapporti subordinati. Se necessario, il giudice può “convertire” un rapporto da autonomo a subordinato.

76
Q

Perché l’indisponibilità del tipo contrattuale è importante?

A

Protegge i lavoratori subordinati, che la Costituzione considera meritevoli di particolare tutela, perché i loro diritti fondamentali spesso dipendono da un lavoro stabile e protetto.

77
Q

Cosa significa “inderogabilità della disciplina legale” nel contesto del lavoro subordinato?

A

Significa che le regole stabilite dalla legge per i contratti di lavoro non possono essere modificate in modo negativo per il lavoratore, cioè non possono essere peggiorate rispetto a quanto previsto dalla legge.

78
Q

Cosa succede se un contratto individuale contiene clausole meno favorevoli per il lavoratore rispetto alla legge?

A

Queste clausole sono nulle, cioè non hanno alcun effetto, e vengono automaticamente sostituite dalle condizioni più favorevoli previste dalla legge o dai contratti collettivi.

79
Q

Chi può far valere la nullità di una clausola contrattuale meno favorevole al lavoratore?

A

Chiunque abbia un interesse, non solo il lavoratore, può far valere la nullità, e non c’è un limite di tempo per farlo.

80
Q

Quali modifiche possono essere fatte a un contratto di lavoro individuale?

A

Solo quelle che migliorano le condizioni del lavoratore rispetto a quanto stabilito dalla legge o dai contratti collettivi. L’autonomia individuale è limitata a queste modifiche migliorative.

81
Q

Cosa significa “indisponibilità dei diritti”?

A

Indica che non è possibile rinunciare o modificare i diritti garantiti da norme inderogabili, a meno che non siano già stati acquisiti.

82
Q

Cos’è una rinuncia?

A

È un atto unilaterale in cui il lavoratore decide di non esercitare un diritto già acquisito.

83
Q

Cos’è una transazione?

A

Un accordo tra lavoratore e datore di lavoro per risolvere o prevenire una controversia, facendo concessioni reciproche.

84
Q

Cosa sono le norme inderogabili?

A

Norme che non possono essere cambiate a danno del lavoratore, nemmeno se il lavoratore è d’accordo.

85
Q

Qual è la differenza tra nullità e annullabilità?

A

La nullità rende un accordo completamente invalido, mentre l’annullabilità permette di contestare l’accordo entro un certo tempo (6 mesi).

86
Q

Quando un lavoratore può annullare una rinuncia o una transazione?

A

Il lavoratore può annullarla entro 6 mesi se riguarda diritti protetti da norme inderogabili.

87
Q

Cosa succede se il lavoratore non contesta una rinuncia o transazione entro 6 mesi?

A

L’atto diventa definitivo e non può più essere annullato.

88
Q

Le rinunce di diritti futuri sono valide?

A

No, le rinunce di diritti futuri o incerti sono nulle e possono essere contestate in qualsiasi momento.

89
Q

Quando una rinuncia o transazione diventa inoppugnabile (definitiva) immediatamente?

A

Se fatta in una procedura di conciliazione davanti a un giudice, una commissione di conciliazione o in sede sindacale.

90
Q

Cosa devono garantire i rappresentanti sindacali in una conciliazione? (la validità di una conciliazione sindacale)

A

Devono assicurarsi che il lavoratore capisca chiaramente a quale diritto sta rinunciando.

91
Q

Cosa accade se un contratto di lavoro è invalido e quali sono le conseguenze per il lavoratore?

A

Se un contratto di lavoro è invalido, gli effetti giuridici rimangono validi solo per il periodo in cui il lavoro è stato effettivamente svolto. Il lavoratore ha comunque diritto alla retribuzione e alle condizioni di lavoro previste dalla legge per il periodo in cui ha lavorato. Tuttavia, se la nullità del contratto deriva dall’illiceità della causa o dell’oggetto, questa disciplina non si applica, tranne quando l’illiceità è legata alla tutela del lavoratore, che mantiene il diritto alla retribuzione.

92
Q

Cosa significa “il principio di irretroattività degli effetti conseguenti all’eliminazione del contratto invalido”?

A

Significa che, anche se il contratto è invalido, gli effetti giuridici rimangono validi solo per il periodo in cui il lavoro è stato effettivamente svolto.