2. Il Contratto Individuale di Lavoro Flashcards
Qual è il presupposto necessario per la stipula di un contratto di lavoro individuale?
Il presupposto necessario per la stipula di un contratto di lavoro è la capacità di agire delle parti, che si acquisisce normalmente al compimento dei 18 anni di età.
A quale età si può iniziare a lavorare, secondo la normativa italiana?
In Italia, l’età minima per iniziare a lavorare è fissata a 16 anni, coincidente con la conclusione del periodo di istruzione obbligatoria, come previsto nell’art. 37 costituzione dal D.lgs n. 345/1999.
Quali sono le condizioni per cui un minore di 16 anni può lavorare?
Un minore di 16 anni può lavorare solo nel settore dello spettacolo, a condizione che l’Ispettorato del lavoro territorialmente competente rilasci un’autorizzazione. Questa autorizzazione richiede il consenso scritto degli esercenti la responsabilità genitoriale, l’assenza di rischi per l’integrità, la sicurezza e lo sviluppo del minore, nonché la garanzia che il lavoro non interferisca con la frequenza scolastica o la partecipazione a programmi formativi.
Quali requisiti devono essere soddisfatti per l’autorizzazione al lavoro di un minore di 16 anni nel settore dello spettacolo?
Per ottenere l’autorizzazione al lavoro di un minore di 16 anni nel settore dello spettacolo, è necessario che il minore sia giudicato idoneo dal punto di vista medico, tramite un certificato rilasciato dal Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, devono essere rispettate tutte le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Qual è il principio generale riguardo alla forma del contratto di lavoro individuale?
Il principio generale è quello della libertà di forma, che permette alle parti di stipulare il contratto di lavoro in forma scritta, orale o per fatti concludenti, a meno che la legge non richieda specificamente una forma particolare.
In quali casi la legge richiede la forma scritta per l’esistenza del contratto individuale?
La legge richiede la forma scritta ad substantiam per l’esistenza del contratto in alcuni casi, come la maggior parte dei contratti di lavoro subordinato “non standard”. In questi casi, l’assenza della forma scritta comporta la nullità del contratto.
In quali casi la forma scritta è richiesta solo per fini probatori?
La forma scritta è richiesta ad probationem in contratti come il lavoro subordinato a tempo parziale, l’apprendistato e il lavoro intermittente. In questi casi, la forma scritta non è necessaria per l’esistenza del contratto, ma solo per provare la sua esistenza o specifiche clausole.
Quali sono le conseguenze della mancanza di forma scritta in contratti che richiedono la forma scritta ad probationem?
In mancanza di forma scritta ad probationem, la prova dell’esistenza del contratto o delle clausole può essere fornita solo mediante confessione o giuramento. La prova testimoniale è ammessa solo se la parte si dimostra di aver perso incolpevolmente il documento che avrebbe fornito la prova.
Come può la mancanza di forma scritta avvantaggiare il lavoratore in un contratto subordinato a tempo parziale?
Nel caso di un contratto di lavoro subordinato a tempo parziale, la mancanza di forma scritta può permettere al lavoratore di chiedere al giudice il riconoscimento di un rapporto di lavoro a tempo pieno, se non viene rispettata la forma scritta ad probationem.
Qual è la causa tipica del contratto di lavoro?
La causa tipica del contratto di lavoro è lo scambio tra la prestazione di lavoro e la retribuzione, rientrando quindi nella categoria dei contratti sinallagmatici o a prestazioni corrispettive.
In quali casi è accettato il lavoro gratuito?
Il lavoro gratuito è accettato solo se ci sono motivi validi, come il volontariato (dove si lavora per motivi morali o sociali) o quando si aiuta in famiglia (dove chi lavora deve poter partecipare agli utili e alle decisioni importanti dell’attività). In generale, il lavoro viene considerato come un’attività che richiede impegno e fatica.
Quali sono i requisiti dell’oggetto del contratto di lavoro individuale?
L’oggetto del contratto di lavoro deve essere possibile, lecito, determinato o determinabile. Comprende due prestazioni principali: la prestazione di lavoro e la retribuzione.
Quando l’oggetto del contratto di lavoro individuale considerato impossibile o illecito?
L’oggetto è impossibile se la prestazione non può essere eseguita per motivi materiali (non ci sono mezzi necessari per realizzare il lavoro) o giuridici (lavoratore privo della capacità giuridica e di agire). È illecito se l’attività lavorativa è contraria alla legge, all’ordine pubblico o al buon costume.
Come viene determinata la retribuzione, e come se l’importo non è specificato nel contratto individuale?
Se l’importo della retribuzione è indeterminato, può essere determinato secondo i criteri dell’art. 36 della Costituzione, che garantiscono una retribuzione proporzionata alla qualità e quantità, e sufficiente per un’esistenza libera e dignitosa per lavoratore esua famiglia.
In mancanza di accordo tra le parti,la retribuzione è determinata dal giudice
Chi determina la prestazione del lavoratore e come deve essere specificata?
La prestazione del lavoratore deve essere espressamente individuata dalle parti nel contratto o ricavabile dalle mansioni o qualifica attribuitagli. Non può essere determinata dal giudice.
Qual è la definizione di “lavoro subordinato”?
Il lavoro subordinato è definito come l’obbligo del prestatore di lavoro, mediante retribuzione, di collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale, alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore.
Cosa si intende per “collaborazione” nel contesto del lavoro subordinato?
La collaborazione si riferisce al vincolo che lega il lavoratore a partecipare in modo attivo e continuativo all’attività lavorativa organizzata dal datore di lavoro, mettendo a disposizione le proprie capacità e energie inserendosi armonicamente nell’organizzazione produttiva.
Cosa si intende per “subordinazione” nel contesto del lavoro subordinato?
La subordinazione indica che il contenuto del lavoro è determinato dal datore di lavoro, e il lavoratore è soggetto ai poteri direttivi, di controllo e disciplinari del datore di lavoro, operando sotto un vincolo gerarchico.
Quali sono alcuni degli indicatori della subordinazione in un rapporto di lavoro?
Indicatori della subordinazione includono
• l’inserimento del lavoratore nell’organizzazione aziendale,
• il rispetto di un orario di lavoro specifico,
• l’utilizzo di strumenti del datore di lavoro,
• l’assenza di rischio economico per il lavoratore
• la mancanza di una propria attività imprenditoriale
In cosa si differenzia il contratto d’opera dal contratto di lavoro subordinato?
Nel contratto d’opera, il lavoratore si impegna a compiere un’opera o un servizio senza vincolo di subordinazione e con lavoro prevalentemente proprio. Nel contratto di lavoro subordinato, il lavoratore opera sotto la direzione e dipendenza del datore di lavoro.
Indicazioni che determinano la natura subordinata sono decisivi?
No, un rapporto può essere considerato subordinato anche in assenza di alcuni indicatori, o autonomo anche in presenza di altri.
In caso di contestazione sulla natura subordinata o autonoma del rapporto di lavoro, spetta al giudice valutare concretamente tutti gli elementi.
Qual è il ruolo del contratto individuale di lavoro nella regolamentazione del rapporto di lavoro?
Il contratto individuale definisce alcune condizioni economiche e normative essenziali, ma la regolamentazione è principalmente dettata da fonti esterne come la legge e il contratto collettivo nazionale di lavoro.
Che cos’è il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) e quale importanza ha?
Il CCNL è un accordo che, se applicabile, prevale sul contratto individuale e non può essere derogato in peggio, garantendo che le condizioni minime stabilite a livello collettivo siano rispettate.
Qual è la forma standard di contratto di lavoro subordinato?
Il contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato è considerato la forma standard, offrendo il più alto livello di tutele, inclusa la stabilità del rapporto e la necessità di giustificare il licenziamento.
Cosa si intende per lavoro subordinato non-standard?
Il lavoro subordinato non-standard include tutte le forme contrattuali diverse dal contratto a tempo pieno e indeterminato, che offrono minori tutele per il lavoratore, ma maggiore flessibilità e costi inferiori per il datore di lavoro.
Come è cambiato il modello di lavoro subordinato a partire dagli anni Ottanta?
A partire dagli anni Ottanta, il legislatore ha introdotto misure per rendere il rapporto di lavoro più flessibile, riducendo la rigidità del modello standard attraverso nuove tipologie contrattuali.
Quali sono le due tipologie di durata del contratto di lavoro subordinato?
Il contratto di lavoro subordinato può essere a tempo indeterminato o a tempo determinato.
Cosa è richiesto per l’indicazione del termine in un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato?
Il termine deve risultare da un atto scritto, a pena di nullità, tranne per i contratti di durata non superiore a dodici giorni. E deve essere giustificata da regioni causali (carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo)
Qual è la durata massima di un contratto a tempo determinato? In quali casi la durata di un contratto a tempo determinato può essere estesa?
La durata massima è di dodici mesi, estendibile a ventiquattro mesi in specifici casi: In presenza di esigenze temporanee e oggettive, esigenze sostitutive, o incrementi temporanei e non programmabili dell’attività ordinaria.
Quali sono le regole per la proroga e il rinnovo di un contratto a tempo determinato?
Il contratto può essere prorogato fino a quattro volte, con il consenso del lavoratore e per la stessa attività. Se le proroghe superano quattro, il contratto si trasforma in un contratto a tempo indeterminato. Per il rinnovo, devono trascorrere almeno dieci giorni (se il primo contratto dura meno di sei mesi) o venti giorni (se dura più di sei mesi) tra i due contratti. Il mancato rispetto di queste pause trasforma contratto a termine in contratto a tempo indeterminato.
Qual è la durata massima dei contratti a termine nelle pubbliche amministrazioni?
36 mesi
Perché il lavoro a termine è particolarmente diffuso nel settore dello spettacolo?
A causa della temporaneità delle attività legate a rassegne, stagioni o trasmissioni, che giustificano contratti con durata determinata.
Quali sono le eccezioni e le regole speciali per i contratti a tempo determinato, come nel caso delle attività stagionali?
I contratti per attività stagionali possono essere rinnovati o prorogati senza bisogno di indicare una causale. Nel settore dello spettacolo, i contratti a termine sono comuni perché il lavoro è spesso legato a eventi temporanei. Nelle pubbliche amministrazioni, la durata massima dei contratti a termine è di trentasei mesi.
Cos’è il contratto di lavoro intermittente (o lavoro a chiamata)?
È un contratto in cui il lavoratore si mette a disposizione del datore di lavoro per essere chiamato a lavorare in modo discontinuo o saltuario, quando c’è bisogno.
Cosa succede se il lavoratore si impegna a rispondere sempre alla chiamata?
Ha diritto a un’indennità di disponibilità. Se rifiuta una chiamata senza motivo, il contratto può essere risolto, e il lavoratore potrebbe dover restituire l’indennità di disponibilità e pagare un risarcimento del danno
Quali sono stati i principali cambiamenti al contratto di lavoro intermittente?
La Legge n. 92/2012 ha limitato l’uso di questo contratto, eliminando la possibilità di usarlo per periodi predeterminati nell’arco della settimana, del mese o dell’anno.