Funzione paterna e complesso di Telemaco Flashcards
padre e madre nella storia e nell’arte
venere di Willendolf: colei che genera materialmente il figlio
creazione di Adamo di MIchelangelo: il padre plasma il figlio con la mente
rapporto madre e figlio
la donna nasce e cresce come madre insieme al figlio
rapporto padre figlio
costruito su una serie di comportamenti
comportamenti per la costruzione del rapporto fra padre e figlio
- riconoscerlo alla nascita
- mantenimento, protezione, educazione
nascita del padre
200k anni fa: l’uomo non compete più con altri maschi per la conquista della donna e incanala la propria aggressività nella caccia e nella conquista dello spazio
nascita del padre e conquista dello spazio
ha bisogno di radici, essendo nomade, le radici sono psichiche: gruppo ristretto e famiglia
Fischer e la differenza femmina animale/umana e maschio animale/umano
femmina: continuità tra la femmina animale e la femmina dell’uomo (donna e madre)
maschio: distinguere tra maschio animale e maschio umano paterno
cosa significa essere padre
scegliere di diventarlo
cosa sancisce la comparsa del padre
l’uscita dell’umanità dalla condizione dell’orda primordiale e segna il sorgere della cultura
elemento materno
custodito nel corredo istintuale
elemento paterno
non è custodito nel corredo istintuale ma è frutto di un processo di acquisizione culturale
elemento paterno: passaggio
segna il passaggio dalla zoologia all’antropologia
tramonto del padre
conflitti mondiali: padri partiti per la guerra e mai tornati. “pater familias” inteso come funzione paterna, ormai perduto.
Gli anni della rivolta (1968-77) viene spodestata l’autorità paterna
padre storico per l’uomo occidentale
Ulisse
padre-Ulisse
emblema dell’attesa del padre che caratterizza il complesso di Telemaco
pregiudizio di superiorità maschile
ebbe principio proprio nell’antica grecia
padre nella cultura greca (Ulisse)
d’animo buono, di cuore gentile, legato alla famiglia, detiene una forte autorità che resta nonostante la sua lontananza
padre nella storia romana
“padre padrone”.
opprimente ma anche un modello per divenire un buon erede e un buon cittadino
autorictas assoluta del padre romano
poteva decidere della vita e della morte di chi abitava la propria casa
padre cristiano
fortemente influenzato dall’impero romano e la figura materna era colei che si doveva occupare della prole.
Passaggio da padre padrone a padre affettuoso e misericordioso
sempre punto di riferimento intorno al quale ruota la famiglia
riforma protestante e figura paterna
prima rivoluzione contro i padri: non poter decidere delle nozze dei figli, della professione
travolgimento dei ruoli con le due guerre mondiali
- gli uomini vanno a combattere e le donne si trovano a dover affrontare nuove responsabilità
- i figlio combattono, tornano dal fronte e rinnegano l’autorità paterna
prima guerra mondiale e autorità paterna
tensione fra reduci e figli. Il padre è stato lontano per troppo tempo, in un momento storico in cui veniva criticata ogni autorità patriarcale e torna in un mondo diverso
seconda guerra mondiale e autorità paterna
secondo Lacan la carenza del padre simbolico e l’affermazione dei totalitarismi sono due facce della stessa medaglia
discorso del capitalista
si muove verso una credenza che consiste nel far credere al soggetto che è libero, senza limiti, mosso solo dalla sua volontà di godimento
discorso capitalista secondo Lacan
- forclusione della castrazione
- esclusione delle cose dell’amore
forclusione della castrazione
desiderio privo di limite che porta alla distruzione attraverso il continuo godimento (pulsione di morte)
esclusione delle cose dell’amore
il soggetto, in preda alla ricerca continua, non potrà mai esplorare il luogo dell’altro e porre in esso ciò che ha perduto.
Sostituzione del partner umano con dei partner oggettuali
con cosa coincide l’evaporazione del padre
- esclusione delle cose dell’amore
“evaporazione del padre” Lacan
NO crisi di identità della figura paterna reale
SÌ perdita della matrice edipica freudiana
figura paterna nella triade freudiana
va a costituire il terzo elemento della condizione edipica. Figura fondamentale per interdire il godimento incestuoso e senza limita della figura materna
castrazione che avviene con la triade
primo limite al bambino che è costituito dal non poter attuare i desideri incestuosi nei confronti della madre: trauma benefico
quale padre evapora dopo il ‘68
il sacrificio, il limite
dissoluzione di Edipo: a cosa deve lasciare posto
NO a un’uscita di scena del padre
SÌ accettazione etica, e non più trascendentale, della sua funzione
padri di oggi
passano più tempo fuori casa e lontani dai figli
duplice visione della figura paterna odierna
- padre meno presente a causa della fluidità degli orari lavorativi, degli impegni, ecc
- cura dei figli affidata in modo paritario ad entrambi i genitori
coinvolgimento della figura paterna odierna
già dalla gestazione: partecipazione alle visite, presenza durante il parto, cure del figlio dalla nascita in poi
“maternizzazione” della figura paterna
permette un maggior spazio alla figura materna di potersi affermare come donna e potersi portare avanti lavorativamente
aspetto negativo della nuova duplice visione della funzione paterna
eccessiva “sensibilità” dei giovani a non saper tollerare ed elaborare la frustrazione
primo studioso che si occupò della tematica paterna
Freud alla fine dell’800
contesto degli studi paterni di Freud
società vittoriana: divisa in povertà e alta borghesia, quest’ultima conosciuta e descritta da Freud
famiglia del periodo di Freud
capo famiglia: padre autoritario che tramandava i suoi valori
cos’è un complesso
insieme organizzato di rappresentazioni e di ricordi con forte valore affettivo, parzialmente o totalmente inconsci
come si costituisce un complesso
a partire dalle relazioni interpersonali della storia infantile e può strutturare tutti i livelli psicologici
termine “complesso” secondo Freud
per fornire una sintesi di uno stato psicologico e deve essere evitato il suo uso eccessivo per evitare una generalizzazione che farebbe perdere la singolarità di ogni caso
complesso edipico
insieme organizzato di desideri amorosi e ostili che il bambino prova nei confronti dei suoi genitori
complesso di edipo nella sua forma positiva
amore per il sesso opposto e desiderio della morte del rivale
(come la storia di Edipo re)
complesso di edipo nella sua forma negativa
amore per il genitori dello stesso sesso e odio per il genitore del sesso opposto
grado massimo del complesso di Edipo (Freud)
fase fallica, fra i 3 e i 5 anni.
Segue un periodo di latenza e si ripresenta e si ripresenta attraverso una riviviscenza nel periodo della pubertà
perché Freud studiò il complesso di edipo
nei suoi pazienti affetti da nevrosi: sosteneva che era una conseguenza di seduzioni sessuali infantili subite nell’infanzia a opera di adulti.
Scoprì che queste seduzioni non sempre erano fatti realmente accaduti
edipo re
mito scritto da Sofocle
triade nel complesso di edipo
- madre: a cui sono rivolti tutti i suoi sentimenti d’amore e sessuali
- padre: costituisce il suo ideale ma anche il suo rivale
prevalenza del complesso edipico positivo o negativo
determinato dall’equilibrio fra femminilità e mascolinità del soggetto
esperienza della scena primaria
scopo: che il bambino comprenda che sia l’appagamento del suo desiderio per la madre, sia quello del suo desiderio per il padre, portano alla sua evirazione
complesso edipico nella bambina
avviene lo stesso procedimento del bambino: desidera avere un bambino dalla madre e vorrebbe sedurla.
Si accorge il padre, fratellino, ecc posseggono qualcosa che a lei manca ed è costituito dal pene
invidia del pene
nel complesso edipico della bambina: inizia ad odiare la madre che non le ha dato quell’organo e sposta le sue attenzioni verso il padre
caso del piccolo Hans
primo tentativo di utilizzare le concezioni psicoanalitiche sull’infanzia per trattare un disturbo.
Caso che permette di ricostruire lo sviluppo di una nevrosi infantile
fobie di Hans
dai 5 anni cominciò a sviluppare una serie di fobie che riguardavano i morsi dei cavalli, i carri da trasloco, cavalli in movimento e gli omnibus
caratteristiche della vita sessuale infantile di Hans
attribuisce “fapipì” a tutti gli esseri viventi e li differenzia così dai non viventi, quindi non esiste una differenza fra animali e umani
hans nega l’assenza del pene nelle donne
quando vede i genitali della sorellina Hanna, pensa che il suo pene sia ancora molto piccolo ma sarà destinato a crescere con il tempo
hans e la paura della caduta del cavallo
cavallo = padre e pene del padre.
Si sente in colpa perché fantastica sulla morte del padre
hans e la paura del morso del cavallo
paura che il padre lo eviri
Lacan: due complessi che precedono il complesso edipico
- complesso di svezzamento: fa riferimento alla relazione diadica e simbiotica del bambino con la madre
- complesso di intrusione: caratterizzato dall’ingresso nella diade dell’altro
figura del padre di Lacan, nel periodo edipico del bambino
- interdice il corpo materno, impedendo il godimento senza limiti
- promuove e rende possibile l’ingresso del bambino nella società
madre e donna (Lacan)
una madre prima di esserlo è donna = andare e venire della madre che pone il limite frenando la follia fallica del bambino che vorrebbe essere lui ad incarnare il desiderio materno
triade freudiana per Lacan
è incompleta perché a madre-padre-bambino si aggiunge l’incognita che è il fallo.
fallo nella visione Lacaniana della triade incompleta di Freud
quarto elemento che completa e ha il compito di dirigere il desiderio della madre non verso il bambino ma verso altro
3 tempi dell’edipo di Lacan
suddivisione funzionale per poter porre una differenza fra l’operato del padre reale e il padre simbolico
primo tempo dell’edipo
caratterizzato da uno stato “fusionale” della coppia madre-bambino.
Perversione primaria: identificazione narcisistica del bambino al fallo che manca alla madre
secondo tempo dell’edipo
azione/funzione paterna.
Introduce la legge della castrazione, introduce la castrazione simbolica che ha la funzione di proibire l’incesto che porterà alla scissione della relazione fusionale
legge della castrazione per Lacan
trauma benefico: consente un soddisfacimento pulsionale, non distruttivo, ma benefico
terzo tempo dell’edipo
pone la fine dell’edipo.
Il padre si muove su due piani: legge di castrazione e trasmissione del desiderio
chi ha teorizzato il complesso di Telemaco
Recalcati
telemaco ed edipo: conseguenziali?
NO
edipo: funzione paterna = ciò che scinde la relazione simbiotica e fusionale fra madre e bambino
telemaco: padre = fa vivere al figlio un trauma benefico per poi donargli la capacità di ereditare la possibilità di desiderare altro
edipo e padre
relazione guidata da sentimenti di ostilità, di contrapposizione da parte di edipo
telemaco e padre
un figlio che non è guidato dal sentimento di aggressività e odio nei confronti del proprio padre.
Figlio che aspetta il padre e che durante l’assenza cerca di far valere e rendere viva la legge del padre assente
complesso di Telemaco nella società odierna
sembra descrivere la società in cui viviamo: evaporazione della figura paterna, vanificazione della sua funzione simbolica.
chi paga le conseguenze dell’evaporazione dei padri
adolescenti: si ritrovano spaesati, privi di punti di riferimento, prigionieri delle loro pratiche di godimento dove l’altro è assente
Stanley Hall
pioniere nella definizione dell’adolescenza come fenomeno universale di crisi violenta (grand tumoil, grande tumulto)
In adolescenza si compie la formazione del carattere in base all’esito di 4 sfide (Blos)
- processo di separazione-individuazione
- rielaborazione e controllo dei traumi infantili (in particolare edipico)
- continuità dell’io
- formazione dell’identità sessuale
compito di sviluppo di Havvighutst
compito che si presenta in un determinato periodo della vita di un individuo e la cui buona risoluzione conduce alla felicità e al successo di fronte ai compiti successivi
3 compiti di sviluppo secondo Charmet
- soggettivazione delle relazioni infantili
- costruzione mentale dell’immagine del nuovo corpo
- costruzione di nuovi rapporti sociali e affettivi
soggettivazione delle relazioni infantili
distacco del figlio da genitori che spesso sono iperprotettivi
costruzione mentale dell’immagine del nuovo corpo
vissuta spesso come ferita al narcisismo infantile -> adolescente attira attenzione sul proprio corpo fino all’estremo (es. anoressia)
costruzione di nuovi rapporti sociale e affettivi
affrontato attraverso le innumerevoli forme di vita di gruppo in cui l’adolescente si inserisce. Ma troppa dipendenza economica dai genitori che si rifà negativamente anche sui rapporti sociali
compito principale dell’adolescenza
acquisizione di un’identità autonoma
8 fasi del ciclo vitale (Erikson)
viene stabilito un adattamento tra individuo e ambiente.
In ogni fase è insita una crisi psicologica che presenta due esiti opposti
fiducia contro sfiducia (8 fasi Erikson)
(0-1 anno)
il bambino impara fino a che punto i suoi bisogni vengono soddisfatti.
Crisi superata: se il bambino è sicuro e non prova ansia ogni volta che il caregiver si allontana
autonomia contro dubbio o vergogna (8 fasi Erikson)
(1-3 anni)
impara a parlare, conoscere il mondo, diventa più autonomo
iniziativa contro senso di colpa (8 fasi Erikson)
(3-5 anni)
il bambino intraprende attività e trasgredisce le regole degli adulti che se saranno equilibrati nel reprimere, il bambino manterrà il desiderio di iniziativa altrimenti avranno un forte senso di colpa
industriosità contro inferiorità (8 fasi Erikson)
(6-11 anni)
con l’ingresso nella scuola, svolge compiti individuali e collettivi
identità contro diffusione dell’identità o confusione di ruoli (8 fasi Erikson)
(12-20 anni)
l’adolescente, impegnato a sperimentare diversi ruoli sociali, deve integrare le conquiste degli stadi precedenti per formare un’identità coerente
intimità contro isolamento (8 fasi Erikson)
(20-40 anni)
l’individuo potrà instaurare rapporti duraturi senza perdere la propria identità
generatività contro stagnazione o auto-assorbimento (8 fasi Erikson)
(40-65 anni)
se l’individuo sarà in grado di sviluppare rapporti intimi sarà anche pronto ad impegnarsi nella formazione di una famiglia e nel prendersi cura dei figli
integrità contro disperazione (8 fasi Erikson)
(oltre i 65 anni)
bilancio della propria vita, valuta il progetto di vita e le scelte intraprese
scopo della vita secondo Erikson
ricerca dell’identità, per dare coerenza e significato alla propria esistenza
identità secondo Marcia
struttura dinamica e non statica, la cui formazione dipende da diversi fattori, come le decisioni che la persona è chiamata a prendere nel corso della vita, soprattutto in fase adolescenziale
stati di identità di Marcia
rappresentano degli stili attraverso cui far fronte ai problemi identitari in fase adolescenziale, rilevando due componenti chiave: impegno ed esplorazione
fattori che influenzano lo sviluppo identitario
risorse che la società e la cultura offrono in quel periodo storico, esplorazione e meccanismi decisionali personali
capitale di identità
qualità e quantità di investimenti che la persona fa in merito alla costruzione della propria identità.
Risorse individuali e ambientali che l’individuo è in grado di utilizzare per fronteggiare le richieste di vita e di sviluppo del mondo odierno
ottima negoziazione dell’identità
caratterizzata da due elementi: passaporto sociale e risorse psicologiche
passaporto sociale
insieme di elementi costituenti la cultura di appartenenza dell’individuo
risorse psicologiche
autoefficacia, pensiero critico, automonitoraggio, flessibilità e complessità cognitiva
adolescenti in famiglie monogenitoriali
hanno una maggiore fiducia nelle proprie capacità decisionali: maggiore confidenza con le dinamiche decisionali grazie al maggiore coinvolgimento
status socio-economico alto
hanno accesso a risorse che facilitano la loro competenza decisionale
stili genitoriali e identità
- genitori autoritari: poco preparati a decisioni autonome
- genitori permissivi: rifiutare le norme imposte dall’esterno
- genitori trascuranti: tendenze antisociali
- genitori autorevoli: buona autostima e dinamica decisionale
gruppo dei pari e identità
preadolescenza: piccoli gruppi
adolescenza: degrouping (insoddisfazione nei piccoli gruppi)
formazione dell’identità secondo Grotevant
condotta di problem solving: gli individui estraggono informazioni da se stessi e dall’ambiente con lo scopo di prendere le decisioni importanti per la propria vita
fattori individuali che influenzano lo sviluppo dell’identità
- autostima
- apertura all’esperienza
- abilità cognitive
fattori del contesto che influenzano lo sviluppo dell’identità
- famiglia
- gruppo dei pari
- ambiente scolasti
stili di identità di Berzonsky
processi stabili attraverso cui le persone costruiscono e mantengono il loro senso di identità
formazione dell’identità per Adams e Marshall
equilibrio tra bisogno di appartenenza e bisogno d’individuazione
autonomia secondo Anna Freud
polo opposto alla connessione e all’implicazione relazionale con i genitori
autonomia (Blos)
autonomizzazione emotiva:
NO netto distacco dai propri genitori
SÌ gli adolescenti rinunciano alle rappresentazioni infantili delle proprie figure di accudimento (deidealizzazione dei genitori)
critica alla teoria psicoanalitica sull’adolescenza
si pone solo da una prospettiva concentrata sull’individuo e sulle sue trasformazioni intrapsichiche, sottostimando il peso degli aspetti di connessione all’interno del sistema familiare
autonomia comportamentale
esplicita indipendenza nel funzionamento personale, cosa che include la regolazione comportamentale e i processi decisionali
autonomia emotiva
deidealizzazione dei genitori porta ad una concezione più matura dei genitori come individui che hanno anche una propria vita al di là dell’essere genitori
autonomia valoriale
sviluppo di un proprio sistema di valori, capacità di resistere alle influenze esterne e fare affidamento ai propri principi
autonomia attitudinale
capacità di vagliare tra molteplici opzioni, prendere decisioni e definire obiettivi
autonomia funzionale
diverse strategie che l’individuo mette in atto per raggiungere i propri obiettivi
livello cognitivo dell’autonomia
senso di competenza personale attraverso cui gli adolescenti sentono di avere il controllo sulla propria vita.
Rappresentazione di se stessi come unici e differenti dai genitori
livello comportamentale dell’autonomia
capacità di prendere decisioni. agire autonomamente e gestire i propri affari personali senza l’aiuto dei genitori
livello emotivo dell’autonomia
capacità di porsi ad una certa distanza emotiva dai genitori e di stabilire con essi una relazione di tipo simmetrico
indipendenza emotiva del livello emotivo dell’autonomia
sperimentazione di una libertà, spoglia di un eccessivo bisogno di sostegno emotivo dai genitori
indipendenza conflittuale del livello emotivo dell’autonomia
assenza di sensi di colpa e diffidenza e collera verso le figure parentali
autonomia eccessiva in adolescenza
può essere deleteria se non viene bilanciata con un bisogno di mantenere un senso di attaccamento con la famiglia e la società
primi studi sull’autonomia emotiva
Blos e Anna Freud
autonomia emotiva
separazione dai genitori
costrutto di autonomia emotiva, chi
Steinberg
quattro componenti dell’autonomia emotiva (Steinberg e Siverberg)
- individuazione: libertà personale in rapporto alla percezione di una mancanza di conoscenza di alcuni aspetti di sé da parte dei genitori
- non-dipendenza dai genitori: assenza di dipendenza infantile dai genitori
- deidealizzazione dei genitori
- percezione dei genitori: persona al di là del ruolo genitoriale
critica alla visione di Steinberg e Siverberg
l’autonomia emotiva da loro descritta, sembra un “distacco” esasperato dai genitori
visione del distacco dai genitori (Ryan e Lynch)
non è sufficiente per il raggiungimento di un modo d’essere indipendente o autonomo
due sottotipi di autonomia emotiva dalla famiglia
separation: sana separazione dai genitori
detachment: esasperata separazione dalla famiglia, che coinvolge sentimenti negativi o una condizione di alienazione dai genitori
agentività umana (human agency)
capacità di agire attivamente e trasformativamente nel contesto in cui si è inseriti: generare azioni mirate a specifici scopi
caratteristiche dell’human agency
- intenzionalità
- estensione temporale: individuazione degli obiettivi e l’immaginazione dei risultati
modello bidirezionale e collaborativo dell’human agency (Coleman)
adolescente = agente attivo che “naviga” nel contesto e nelle interazioni