Fasi della progettazione Flashcards
Approccio empowerment
La prospettiva specifica che caratterizza il modo con il quale l’operatore si rivolge all’altro dovrebbe essere orientata alla evoluzione, allo sviluppo dell’essere affidatoci o alla liberazione di quel soggetto dall’oppressione che gli urti della vita hanno inflitto alla sua soggettività umana e, quindi, finalizzata a facilitare o stimolare la sua emancipazione e il suo empowerment.
Fasi della progettazione
- Analisi della situazione problematica e diagnosi (educativa o formativa)
- Definizione degli obiettivi del progetto
- Scelta dei metodi di intervento
- Valutazione delle
risorse necessarie e stesura del programma operativo - Valutazione dei risultati e del processo
Diagnosi educativa o formativa
l’analisi dei bisogni della persona o del gruppo oggetto di attenzione
Bisogno educativo o formativo
scarto, gap individuabile tra una situazione reale che contraddistingue la persona o il gruppo in osservazione e una condizione di maggiore benessere che è attesa per quello stesso soggetto o gruppo, in quanto possibile e raggiungibile.
Analisi della situazione problematica
Primo sguardo: solo la condizione di fragilità, nella sua complessità
Sguardo educativo-formativo:
a) la natura ed entità della ferita che ha colpito le strutture o funzioni corporee e/o cognitive del soggetto e quali e quante (o quanto severe) limitazioni o restrizioni essa ha prodotto;
b) quali fattori contestuali, personali o ambientali, possono giocare a favore o a sfavore di quella situazione e quindi rendere più o meno aggredibile il problema.
Valutazione della persona
la distanza tra il livello di possesso e capacità di espressione delle competenze cognitive, motorie, comunicative ed emotive coerenti all’età di appartenenza e il livello considerato ottimale per la sua età di appartenenza e, date le sue condizioni sociali e fisiche, capacità e volontà di colmare il gap.
Valutazione del contesto
la distanza tra il livello di soddisfazione dei suoi bisogni vitali garantito dal suo contesto socio-relazionale, ambientale, istituzionale e/o organizzativo e il livello considerato ottimale per una persona della sua età in tale contesto, e le possibilità reali di colmare quel gap.
Metodi per l’analisi della situazione problematica
-colloquio conoscitivo: per raccogliere informazioni sulla persona, parlando direttamente con lui e/o loro o con uno o più membri della sua famiglia o rete sociale; indirettamente può offrire informazioni sulle competenze comunicative e relazionali della persona, sulle sue attitudini
-focus group: se il problema riguarda un gruppo o una comunità di soggetti è possibile sondare il loro punto di vista sulla condizione che li connota e che è stata rilevata come non ottimale, mediante gruppi di discussione guidata
-scambio di informazioni: tra colleghi e con altri professionisti
-osservazione: partecipante o meno, strutturata o meno -ricerca documentale: fonti, cartelle cliniche, curriculum vitae, etc.
-questionari o test validati: creati ad hoc o acquisiti dalla letteratura o dagli autori
Come descrivere un bisogno educativo o formativo
un bisogno educativo o formativo può essere espresso in modo sintetico attraverso un verbo declinato all’infinito presente, cui seguirà il motivo di tale bisogno, cioè la descrizione della condizione auspicata e raggiungibile qualora il gap venisse superato
swot análisis
prevede di confrontare, in una matrice a 4 ingressi, gli elementi di forza e debolezza, le opportunità e le minacce interne ed esterne all’organizzazione
Definizione di obiettivo
Si definiscono obiettivi le mete o i traguardi che si vogliono raggiungere, da intendere in senso tattico operativo come le cose che una persona deve saper fare, ottenere o acquisire alla fine di un certo percorso educativo o formativo.
Obiettivo generale
indica in termini appunto generali il tipo di cambiamento che si vorrebbe ottenere alla fine del percorso nei soggetti target
Obiettivo specifico
descrivere puntualmente quale comportamento ci si propone di cambiare e come dovrà cambiare.
Criteri di accettabilità
condizioni di espressione dell’azione definita dal verbo dell’obiettivo. Diverranno poi matrici degli indicatori di risultato. Sono:
-tempi: quando, per quanto tempo, ogni quanto tempo; -livello di autonomia: da solo, con assistenza minima, media o totale, con ausili medici ecc.;
-livello di precisione: definito su scala qualitativa a gradi (ad esempio: sufficiente, buono, ottimo) o quantitativa.
Indicatori i risultato
L’indicatore di risultato è di fatto una descrizione qualitativa o quantitativa (numerica) del risultato atteso, in termini di sufficienza, utile in fase di verifica a misurare l’effettivo raggiungimento dell’obiettivo cui mira l’azione intrapresa.
Per consentire di verificare la coerenza e la correttezza della logica di intervento e per monitorare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi, l’indicatore deve essere coerente, rilevante, preciso, facilmente rilevabile e sensibile (cioè smart)