farmaci antiepilettici- I generazione Flashcards

1
Q

elenca i farmaci antiepilettici di I generazione

A
fenitoina
carbamazepina
fenobarbital
etosuccimide
valproato
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Q

sito di azione fenitoina

A

bloccante delle correnti al sodio

  1. 1, 1.2 e 1.6 nel SNC
  2. 5 nel cuore (appartiene alla categoria IB degli antiaritmici con la lidocaina)
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3
Q

formulazioni in commercio fenitoina

A
  1. x os
    a rilascio immediato: 2-3 somministrazioni/die
    a rilascio ritardato: 1 somministrazione/die
  2. ev
    fosfenitoina, profarmaco metabolizzato in fenitoina * max dose 150mg/min
  • è poco solubile di per sé
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4
Q

descrizione fenitoina

+(9) farmaci con cui ha interazione metabolica

A

viaggia legata alle proteine plasmatiche essendo poco solubile, quindi è soggetta a fenomeni di spiazzamento
il legame con le proteine plasmatiche è debole
ha una metabolismo con cinetica di ordine 0: aumentando la concentrazione il metabolismo si riduce e questo comporta aumento degli effetti tossici

metabolizzata da CYP2C9 e CYP2C19
è un induttore enzimatico di CYP1A1,CYP1A2,CYP3A4,CYP2b

i fenomeni di spiazzamento si hanno con:

  • warfarin (viaggia molto legato)
  • fans, sopratutto i derivati dell’acido carbossilico molto legati all’albumina
  • sulfaniluree, antidiabetici utilizzati nel diabete di tipo 2
interazioni metaboliche con la fenitoina:
-warfarin
 oxcarbazepina e eslicarbazepina
valproato
fenobarbital
felbamato
isoniazide
tiagabina
amiodarone
omeprazole
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5
Q

interazioni metaboliche e farmacologiche fenitoina (9)

A

warfarin
- metabolizzato da CYP2C9 e CYP2C19, compete con la fenitoina per legarsi a questi e presenta una doppia tossicità in relazione alla fenitoina: spiazzamento e competizione per il metabolismo

oxcarbazepina e eslicarbazepina
- antiepilettici di II generazione che inibiscono CYP2C19

valproato
metabolizzato da CYP2C9 e CYP2C19 e li inibisce contemporaneamente, associazione molto delicata

fenobarbital

felbamato

isoniazide
- può dare crisi convulsione, mai associarlo alla fenitoina

tiagabina
-riduce del 30% la concentrazione di fenitoina, il meccanismo è sconosciuto

amiodarone
-antiaritmico

omeprazolo

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6
Q

IT fenitoina (3)

A

crisi focali
crisi focali secondariamente generalizzate
crisi generalizzate primarie tonico-cloniche

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7
Q

si può utilizzare la fenitoina per

  1. assenze epilettiche
  2. sindromi epilettiche con miocloni?
A

no per entrambi

  1. perché blocca le correnti al sodio
  2. peggiora il mioclono
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8
Q

concentrazione plasmatica efficace per la fenitoina

A

10 microgrammi/ml
superato il valore si hanno effetti collaterali
al di sotto non si ha efficacia terapeutica

il rapporto è complesso in quanto tra la concentrazione plasmatica e l’efficacia non vi è una relazione tanto lineare quanto invece vi è per gli effetti collaterali

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9
Q

misurazione concentrazione plasmatica antiepilettici (focus fenitoina)

A

teoricamente andrebbe fatta dopo 5 emivite per la fenitoina, ma nella pratica clinica si effettua in 4 casi:

  1. se le crisi non sono controllate per verificare la compliance
  2. se vi è un eccesso di effetti collaterali
  3. politerapia
  4. gravidanza

spesso i pediatri la effettuano per aggiustare la dose

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10
Q

effetti collaterali della classe degli antiepilettici (8)

A

disturbi GI: nausea, vomito, diarrea

disturbi del SNC:

  • sonnolenza, depressione non generalizzata che si manifesta con rallentamento delle funzioni superiori (attenzione/vigilanza)
  • disturbi cerebellari: incoordinazione motoria fino all’atassia cerebellare, dismetria, distartria, diplopia, nistagmo, vertigini

disturbi psichiatrici: allucinazioni, ideazione suicidiaria, slatentizzazione della psicosi

depressione MO: linfopenia, trombocitopenia, neutropenia

reazioni di ipersensibilità: dose-indipendente
ad eccezione della lamotrigina dove sono dose-dipendenti
si passa da reazioni cutanee lievi come rash a necrolisi epidermica tossica, DRESS, sindrome di Steven Johnson

alterazioni degli enzimi epatici: in quanto la maggior parte di questi farmaci sono qui metabolizzati

aumento ponderale
non è di grande entità
l’unica eccezione è il tapiramato

iperproduzione di IgA
sopratutto nella fenitoina

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11
Q

EC della fenitoina 9+10

A

EC di classe
+
aritmie
agisce sui canali del Na a livello cardiaco, se somministrata ev sopratutto aumenta il rischio di EC

iperplasia gengivale

aumento del metabolismo della vit. K e D

irsutismo

riduzione dell’assorbimento di Ca
quindi rischio di rachitismo nel bambino o osteomalacia nell’adulto, eventualmente aggrava l’osteoporosi
quindi in gravidanza è il caso di fornire un supplemento

aumento del metabolismo degli ormoni tiroide (sopratutto nei bambini) in quanto induttori enzimatici

iperproduzione di IgA e linfoadenopatia simil linfoma Hodgkin

tossicità epatica

può peggiorare una preesistente carenza di folati

riduce l’ADH e può dare ipoglicemia

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12
Q

descrizione carbamazepina

A

è un antiepilettico di I generazione
la sua struttura deriva dai TCA (antideressivi tricicli a struttura dibenzoazepinica): ha uno scheletro formato da tre cicli e questo determina l’impossibilità di somministrarla contemporaneamente con gli inibitori delle monoamino ossidasi
l’associazione comporta crisi ipotensive, crisi epilettiche e agitazione

è uno degli antiepilettici più usati assieme alla fenitoina e agisce sulle stesse correnti al sodio 1.1,1.2,1.6

la concentrazione plasmatica efficace è di 10-12 microgrammi/ml
nel momento dello steady state il 30% del farmaco in circolo è presente come epossido

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13
Q

IT carbamazepina

A

epilessie con crisi focali
epilessie con crisi focali secondariamente generalizzate
epilessie tonico cloniche generalizzate primarie
dolore neuropatico (sopratutto nevralgia del trigemino)
disturbi bipolari (terza scelta in quanto vi sono farmaci più sicuri)

emicrania ?
cefalea a grappolo ?

non si somministra in caso di miocloni o assenze

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14
Q

descrizione somministrazione e metabolismo- carbamazepina

A

è un farmaco che viene somministrato solo per os
vi sono due formulazioni a rilascio immediato o a lento rilascio
esiste uno sciroppo pediatrico

viene assorbito a livello intestinale, gli antiacidi ne riducono l’assorbimento
viaggia poco legato alle proteine plasmatiche quindi non subisce il fenomeno dello spiazzamento

è metabolizzato da CYP3A4:
in #10 presenta un doppio legame che viene rotto da CYP
si forma un epossido sul quale agisce l’epossido idrolasi che idrolizza e permette l’escrezione della carbamazepina (riducendo gli EC)

nel feto l’epossido non viene idrolizzato e causa difetti sopratutto nella chiusura del tubo neurale, quindi è un farmaco teratogeno

il valproato riduce l’azione dell’epossido idrolasi, quindi bisogna stare attenti nella politerapia

interferisce con il metabolismo della pillola anticoncezionale in quanto è un induttore enzimatico

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15
Q

EC carbamazepina

A

EC comuni della classe degli antiepilettici
1.azione sul SNC
-sonnolenza
-sedazione
-riduzione della concentrazione
da tenere a mente l’effetto paradosso per cui inizialmente si ha agitazione in quanto prima avviene il blocco dei canali del sodio sui neuroni inibitori che sono bloccati e in un secondo momento avviene invece l’inibizione del sistema eccitatorio

2.dopo il felbamato dà reazioni tossiche a carico delle cellule del sangue:
-10% pz hanno una leucocitopenia all’inizio del trattamento, non significativa
-4% da granulocipenia a agranulocitosi
-4% trombocitopenia significativa
-1% anemia aplastica
sono tutti dose dipendente tranne l’anemia plastica

3.reazioni di ipersensibilità (più frequenti rispetto alla fenitoina):
-DRESS
-Sindrome di Steven Johnson
-Necrolisi epidermica tossica
nei pz asiatici (giapponesi e cinesi) vi sono alcuni aplotipi che predispongono allo sviluppo di reazione avverse come queste, quindi in questi casi prima di iniziare la terapia bisogna studiare l’aplotipo

  1. iponatriemia per potenziamento dell’ormone ADH (importante nei pz che assumono diuretici)
  2. riduzione ormoni tiroidei
  3. rischio aumentato di glaucoma
    la lieve attività anticolinergica è la spiegazione
  4. allungamento del PR all’ECG
    Controindicazione ASSOLUTA in individui con blocco di branca
  5. peggioramento dei sintomi dell’iperplasia prostatica benigna (nella minzione)
    suppongo sia per la lieve attività anticolinergica
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16
Q

quali farmaci riducono l’azione della pillola anticoncezionale? (estroprogestinica)

A
carbamazepina
fenitoina
fenobarbital
lamotrigina (alla dose di 300mg riduce l'efficacia della pillola e in maniera analoga la pillola riduce l'efficacia del farmaco)
topiramato, ma solo ad alte dosi
oxcarbazepina
eslicarbazepina

gli altri antiepilettici sono compatibili

17
Q

aplotipi HLA predisponenti le reazioni di ipersensibilità- carbamazepina

A

la tipizzazione in un pz di etnia giapponese o cinese deve essere effettuata in quanto:

HLA A*3101 presente in circa il 10% dei giapponesi e il 25% degli argentini

HLA B*1502 frequente negli asiatici (sopratutto cinesi e thailandesi)

18
Q

nel bambino quale farmaco è preferibile usare: valproato o carbamazepina?

A

acido valproico

19
Q

descrizione fenobarbital

A

è un antiepilettico a lunga durata di I generazione, di base è un barbiturico che agisce sui canali GABA A(canale per il Cl) potenziandone la trasmissione GABAergica prolungano il tempo di apertura del canale
come i barbiturici modula il canale in maniera allosterica a basse dosi, ad alte dosi invece è indipendente dal legame GABA A+neurotrasmettitore (GABA)
non bisogna mai associare barbiturici con l’alcool in quanto ad alte dosi portano a morte
viene somministrato per os tramite sciroppi, fiale oppure tramite supposte
non è legato eccessivamente a proteine plasmatiche ed è un forte induttore enzimatico

20
Q

metabolismo fenobarbital

A

entra in circolo ed è poco legato alle proteine plasmatiche, quindi non subisce il fenomeno dello spiazzamento
è l’induttore più potente della classe per i citocromi, sopratutto: CYP2C,CYP1A2, CYP3A4, e UGT.
è metabolizzato da CYP2C9 e CYP2C19 quindi bisogna fare attenzione alla politerapia con warfarin o amiodarone
CYP2C19 è inibito da oxcarbazepina e eslicarbazepina, quindi attenzione nella politerapia
le sue concentrazioni plasmatiche per essere efficace devono essere mantenute tra 10-30microg/ml

21
Q

IT fenobarbital

A

epilessia con crisi focale
epilessia con crisi focale secondariamente generalizzata
epilessia con crisi generalizzate primarie
si può utilizzare nei miocloni

induce l’UGT quindi potrebbe essere adoperato in caso di ittero dato da ridotta attività dell’enzima

22
Q

EC fenobarbital

A

EC di classe
c’è solo da specificare che ha un maggiore effetto paradosso: quindi il pz inizialmente potrebbe sviluppare nervosismo, agitazione e riduzione della concentrazione

23
Q

barbiturici vs benzodiazepine

A

entrambe hanno la caratteristica di sopprime il SNC
la differenza sta nel fatto che le benzodiazepine hanno un antidoto e sono quindi più sicure rispetto ai barbiturici che possono portare a morte inevitabile se somministrati a dosi eccessivamente alte e sopratutto se assunti in associazione con altre sostanze che deprimono il SNC

l’associazione alcool + barbiturici è una delle più utilizzate per il suicidio

la differenza inoltre sta nella modulazione che per le benzodiazepine è solo allosterica mentre i barbiturici sono indipendenti dal legame del GABA al recettore se somministrati ad alte dosi

24
Q

descrizione etosuccimide

A

è un atiepilettico di I generazione, è una droga chiare e si adopera il racemo con rapporto 1:1 tra gli enantiomeri R ed S
viene somministrato per os e viaggia poco legato alle proteine plasmatiche
agisce sulle correnti T del Ca inibendole

per questo viene adoperato nelle assenze, ma sopratutto ha minori EC rispetto al valproato

25
Q

IT etosuccimide

A

assenze tipiche
di fatto è più adoperato nella clinica rispetto al valproato per i minori effetti collaterali, ma non viene adoperato qualora dovessero insorgere crisi tonico cloniche

26
Q

metabolismo etosuccimide

A

viene somministrato per os,
viaggia poco legato alle proteine plasmatiche e quindi non dà grandi fenomeni di spiazzamento
viene metabolizzato da CYP3A4
non presenta interazioni farmacologiche di rilievo
viene escreto per via renale, quindi bisogna fare attenzione ai pz nefropatici

27
Q

EC etosuccimide

A
EC di classe
e in particolare:
fotosensibilità
parkinsonismo
disturbi GI
immunosoppressione
reazioni di ipersensibilità
28
Q

descrizione valproato (o acido valproico)

A

è un antiepilettico molto utilizzato di I generazione,
ma è estremamente teratogeno quindi si somministra solo a bambini, uomini e donne non in età fertile
i meccanismi di azione sono molteplici e ne spiegano l’elevato numero di IT:

inibizione delle correnti del Na 1.1,1.2,1.6 (ma in modo meno efficace rispetto agli altri antiepilettici)

inibisce i canali del Ca tipo T

potenzia la trasmissione GABAergica in quanto blocca il metabolismo riducendo l’attività della GABAtransaminasi, riduce l’attività del trasportare dl GABA che quindi resta più a lungo nello spazio sinaptico

inibisce l’enzima GSK3beta coinvolto nel meccanismo di trasduzione del recettore dell’insulina
il litio e il valproato inibendo questo enzima permettono alla beta catenina di agire come fattore di trascrizione per numerosi geni (molti dei quali codificano per proteine fondamentali per il trofismo neuronale) e impediscono la fosforilazione della proteina TAU in questo modo

inibisce le HDAC: istone deacetilasi e quindi favoriscono in questo modo la trascrizione genica di proteine importanti per il trofismo neuronale

29
Q

metabolismo valproato

A

viene somministrato per os, viaggia molto legato alle proteine plasmatiche e quindi può dare fenomeni di spiazzamento
è un inibitore enzimatico che inibisce l’epossido idrolasi (attenzione alla somministrazione di carbamazepina)

è un inibitore enzimatico dell’UGT
(attenzione alla somministrazione di lamotrigina)

è metabolizzato da CYP2C9 e CYP2C19 che inibisce a sua volta

inibisce quindi anche gli enzimi che catalizzano reazioni di fase 2
essendo un acido grasso ramificato viene metabolizzato tramite beta ossidazione a livello epatico e può quindi dare steatosi microvescicolare e mettere a rischio di necrosi epatica fulminante

30
Q

di quanto va ridotta la somministrazione di lamotrigina in caso di terapia con valproato? e perchè?

stesso discorso vale per il tavor@

A

il valproato inibisce l’UGT e molte reazione di fase 2, quindi tendenzialmente interagisce con il metabolismo di molti farmaci
la lamotrigina viene metabolizzata dall’UGT quindi in caso di politerapia con entrambi i farmaci la dose di questa va ridotta al almeno 1/4

31
Q

EC valproato

A

EC tipici di classe( ipersensibilità, immunosopressione, disturbi cerebellari) ed è forse il più teratogeno di tutti gli antiepilettici

disturbi GI che spesso limitano l’assunzione per assenza di compliance del pz
epatotossicità
pancreatite
alopecia
l’aumento ponderale è superiore con questo farmaco rispetto a quelli appartenenti alla stessa classe

32
Q

formulazioni valproato

A

sale a rilascio immediato Depakin@

a rilascio lento Depakin chrono@

33
Q

IT valproato

A
epilessie focali
epilessie focali secondariamente generalizzate
epilessie generalizzate primarie
assenze
epilessie con crisi miocloniche
epilessie con crisi tonico cliniche
terapia e profilassi disturbo bipolare
profilassi cefalea a grappolo e emicrania
sindrome di Lennox Gestaut