Disiguaglianza, Stratificazione e Classi Sociali Flashcards
Racconta DISUGUAGLIANZA SOCIALE?
- nella società vi sono ruoli diversi, che sono legati a posizioni diverse;
- questi ruoli e posizioni ricevono un’importanza socialmente diversa nel tempo e nello spazio;
- la disuguaglianza dovrebbe essere una ricchezza: siamo diversi e facciamo cose diverse;
- il punto è il valore e il riconoscimento che diamo a queste cose e il riconoscimento di valore sociale ed economico che diamo a queste differenze;
- la disuguaglianza dovrebbe essere una disuguaglianza contenuta, legata al riconoscimento che in una società dobbiamo fare attività diverse che richiedono investimenti, impegni e preparazione in modo diverso ma che devono stare insieme in maniera armonica;
COSA VUOL DIRE STRATIFICAZIONE SOCIALE?
società come roccia in cui ci sono diversi strati che servono tutti per costruire la montagna, ma sono strati che alla fine rischiano di essere tanto alti e distanti gli uni dagli altri (disiguaglianze economiche)
* pochissimi ricchissimi e tantissimi poverissimi: distanze troppo diseguali;
* la società dovrebbe darci la possibilità di passare da uno strato all’altro, ma essi sono tanto impermeabili; c’è poca possibilità di “scalare”;
LA NATURA DELLA DISUGUAGLIANZA, spiega?
Teorie funzionaliste: la disuguaglianza è il modo «naturale» in cui la società assicura la propria sopravvivenza.
* tutte le società considerano alcune finalità più importanti di altre; gerarchia delle funzioni; alcune sono più importanti di altre;
es. più importanti le funzioni legate alla gestione della sicurezza;
* tutti gli esseri umani hanno capacità individuali diverse; è necessario che gli individui più dotati svolgano le funzioni più importanti e, affinchè ciò avvenga, occorre offrire loro ricompense adeguate;
Teorie del conflitto: la disuguaglianza è dovuta al fatto che chi controlla le risorse sociali più importanti (principalmente ricchezza e potere) è generalmente in grado di conservare i propri privilegi.
* ragione d’essere della disuguaglianza: qualcuno più forte ha a sua disposizione risorse maggiori e più importanti;
* discrepanza tra chi controlla le risorse e chi non ne ha accesso è all’origine della disuguaglianza, la quale genera un conflitto tra gruppi;
Marx: in ogni società una classe dominante controlla i mezzi di produzione e, con essi, le condizioni di vita di una classe subordinata esclusa dalla proprietà di tali mezzi: nella società feudale i nobili dominavano sui servi della gleba, nella società capitalista la borghesia domina sul proletariato.
* visione economica;
Michels: quando un’organizzazione supera una certa dimensione al suo interno si sviluppa un’oligarchia (governo di pochi), ossia una concentrazione del potere nella «classe politica».
* disuguaglianza nei rapporti di potere politico;
* distinzione tra chi guida un’organizzazione e chi la subisce;
* una parte del gruppo è riconosciuta come guida;
La teoria di Weber: oltre alla dimensione economica sottolineata da Marx, ce ne sono altre due importanti per la disuguaglianza sociale:
* quella dello status;
* quella del potere;
Situazione di mercato: insieme delle ricompense, materiali e non, che gli individui ricevono per il loro lavoro (reddito, possibilità di carriera).
Situazione di lavoro: posizione che gli individui occupano nel processo lavorativo, ossia nella divisione dei compiti e nella gerarchia organizzativa del luogo di lavoro.
Classi e stili di vita: influsso che l’appartenenza di classe ha sulla speranza di vita, sulla vita familiare e sull’uso del tempo libero da parte degli individui.
* speranza di vita: oggi nella maggior parte dei paesi il divario relativo alla durata media della vita sta diminuendo poiché anche le classi meno agiate godono di un’alimentazione migliore e hanno più facilmente accesso ai servizi sanitari, ma è ancora lungi dall’essere colmato: per i membri delle classi inferiori un’alimentazione scadente si traduce in minor resistenza alle malattie; differenze anche dal punto di vista della salute;
* vita familiare: l’appartenenza di classe sembra influire sul modo in cui nelle famiglie vengono ripartite le mansioni domestiche quotidiane; i membri delle classi meno agiate tendono a organizzare la propria vita intorno alla famiglia, più di quanto facciano gli appartenenti alle classi più elevate che risultano più propensi a coltivare rapporti con gli amici più che con i parenti;
* tempo libero: le differenze tra le classi sono molto evidenti in materia di tempo libero; le persone più ricche vanno più spesso a teatro, a visitare musei e gallerie, leggono libri e praticano sport costosi, mentre le classi inferiori propendono per l’intrattenimento passivo, soprattutto quello mediato dalla televisione; diverse sono le ragioni, da quelle economiche, a quelle della formazione/istruzione a quelle delle amicizie;
SPIEGA LA DIFFERENZA MOBILITÀ INDIVIDUALE E COLLETTIVA?
Mobilità individuale: cambiamenti nella posizione di un individuo all’interno di un sistema di stratificazione:
* mobilità orizzontale: cambiamento nella posizione di un individuo che non influisce sul suo status sociale (es. cambio di lavoro ma non di status);
* mobilità verticale: cambiamento per cui un individuo viene a trovarsi in una posizione sociale superiore o inferiore a quella originaria; si ha mobilità ascendente se viene raggiunta una posizione più elevata, e si ha mobilità discendente se ci si viene a trovare in una posizione sociale inferiore;
Mobilità collettiva: cambiamenti nei gruppi ai quali appartengono gli individui (classi, caste,…).
DISUGUAGLIANZA ETNICA ?
Gruppo etnico: segmento di una società più ampia, i cui membri sono considerati e si considerano appartenenti a una cultura comune, e si impegnano in attività nelle quali tale cultura condivisa è il fattore principale. i membri del gruppo prendono parte ad attività che traggono spunto proprio dalle comuni origini e caratteristiche distintive, tra cui l’interazione con i propri «simili» e la celebrazione di particolari ricorrenze.
Gruppo razziale: gruppo contraddistinto definito come gruppo contraddistinto da una combinazione di caratteri biologici ereditari, che includono tipicamente il colore della pelle, i tratti somatici e la statura; prodotto della percezione sociale non dato di fatto biologico.
* minoranza: gruppo di persone che, a causa di caratteristiche fisiche o culturali, sono isolate dagli altri membri della società in cui vivono e vengo trattate in modo diverso e diseguale e, pertanto si considerano oggetto di discriminazione collettiva;
* discriminazione: consiste nel trattare attivamente in modo diverso i membri di una minoranza a causa di presunte caratteristiche negative; è un comportamento che si basa sul concetto di presunta caratteristica negativa;
* Pregiudizio: valutazione positiva o negativa di un gruppo sociale e dei suoi componenti; sentimento di antipatia fondato su una generalizzazione falsa e inflessibile; può essere diretto verso un gruppo nel suo complesso o verso un individuo in quanto membro di quel gruppo.
* La discriminazione di solito nasce dal pregiudizio che a sua volta può riflettere gli stereotipi che possono essere positivi o negativi,
DISUGUAGLIANZA E GENERE
I sociologi studiano le differenze tra uomini e donne articolandole in quattro componenti:
* sesso biologico: caratteristiche fisiche primarie e secondarie che definiscono una persona come maschio o femmina;
* identità di genere: si riferisce alla percezione di se stessi, cioè al fatto che ci sentiamo maschi o femmine; l’identità di genere non sempre segue la biologia;
* ideale di genere: consiste nelle aspettative culturali relative ai comportamenti maschili e femminili;
* ruolo di genere: deriva dalla divisione sessuale del lavoro, dei diritti e delle responsabilità;
Differenze di responsabilità, potere e prestigio tra uomini e donne in alcuni ambiti istituzionali: famiglia, sistema scolastico, lavoro
In tutto il mondo il lavoro di cura non retribuito e sottopagato è svolto in modo preponderante da donne e ragazze povere, soprattutto quelle appartenenti a gruppi che, oltre alla discriminazione di genere, subiscono discriminazioni basate su razza, etnia, nazionalità, sessualità e casta. Le donne prestano più di tre quarti dell’assistenza non retribuita e due terzi di quella retribuita.
DISUGUAGLIANZA ED ETÀ
Status di età: posizione sociale assegnata in base all’età anagrafica (ruolo ascritto) (bambino, adolescente, giovane, anziano).
Ruoli di età: aspettative sociali circa lo svolgimento di determinate attività a seconda dell’età; norme formali e norme informali relative alle aspettative sociali e alle connesse attività.
Basi sociali del ciclo di vita: «scoperta dell’infanzia», adolescenza, età adulta, giovane adulto.
Riti di passaggio: eventi che sanciscono il passaggio degli individui ai loro nuovi ruoli e facilitano la socializzazione ad essi.
Povertà lavorativa tra le giovani generazioni. Le disuguaglianze di reddito dei genitori diventano, in sostanza, disuguaglianze di istruzione dei figli che si trasformano, a loro volta, in disuguaglianze di reddito, replicando, sebbene con intensità diversa, quelle che esistevano tra i rispettivi genitori.