Derivate e calcolo differenziale Flashcards
Come è definita una funzione derivabile in un punto?
Come è definita una funzione derivabile in un intervallo?
Sia f:(a,b)–>R.
f si dice derivabile in x0 app- (a,b) se lim per h–>0 di (f(xo+h)-f(x0))/h esiste finito.
Una funzione si dice derivabile in (a,b) se lim per h–>0 di (f(xo+h)-f(x0))/h esiste finito per ogni x0 app. ad (a,b)
Come è definita la retta tangente al grafico di f in x0?
Sia f:(a,b)–>R derivabile in x0 app. (a,b).
La retta y= f(x0) + f’(x0)[x - x0] è detta retta tangente al grafico di f nel punto (x0, f(x0)).
Teorema sulla continuità di funzioni derivabili.
Sia f:(a,b)–>R derivabile in x0 app. (a,b).
Allora f è continua in x0.
Quali sono i tipi di punti di non derivabilità?
1) punto angoloso
2) cuspide
3) flesso a tangente verticale
4) il limite del rapporto incrementale non esiste
Teorema sulla derivata della somma, del prodotto, del rapporto
Siano f,g: (a,b)–>R derivabili in x0 app. (a,b)
Allora sono derivabili in x0:
- la funzione af + bg con D (af + bg) = af’(x0) + bg’(x0)
- la funzione fg e vale Dfg = f’(x0)g(x0) + f(x0)g’(x0)
- la funzione f/g e vale (derivata del prodotto)
Definizione di differenziabilità.
Sia f: (a,b) –> R, x0 app. (a,b)
Dico che f è differenziabile in x0 se esiste L app. R tale che
f(xo+h)=f(x0) + L*h + o(h) per h–>0
Teorema su derivabilità e differenziabilità.
Sia f:(a,b) –> R, x0 app. (a,b)
Allora:
- se f è derivabile in x0 allora f è differenziabile in x0 e vale L=f’(x0)
- se f è differenziabile in x0 allora f è derivabile in x0 e vale f’(x0)=L
Teorema sulla derivata della funzione composta. Enunciato.
Sia f:(a,b)–>(c,d) e g:(c,d) –> R
Si assuma f derivabile in x0 app. (a,b), g derivabile in f(x0) app. (c,d)
Allora la funzione composta g comp. f è derivabile in x0 e vale (g comp. f)’(x0) = g’(f(x0))*f’(x0)
Teorema sulla derivata della funzione composta. Dimostrazione.
Vedi appunti.
Teorema sulla derivata della funzione inversa.
Sia f:(a,b)–>R continua e strettamente monotona.
Sia f derivabile in x0 app. (a,b) con f’(x0)!=0
Allora la funzione inversa di f è ben definita in un opportuno intorno di y0 = f(x0), ed essa è inoltre derivabile in y0.
Vale: g:= f^-1 –> g’(y0)=1/f’(x0)
Come sono definiti i punti di massimo e minimo relativo di una funzione f.
Sia f: (a,b)–>R e sia x0 app. (a,b)
Dico che x0 è punto di massimo relativo (rispettivamente di minimo relativo) se esiste delta>0 : f(x0)>=f(x) [risp. f(x0)<=f(x)] per ogni x app. (x0 - delta, x0 + delta)
Teorema di Fermat.
Sia f:(a,b)–>R derivabile in x0 app. (a,b).
Si assuma che x0 sia punto di massimo (o di minimo) relativo per f
Allora f’(x0) = 0
OSSERVAZIONE: esistono punti la cui derivata vale 0, che non sono però punti di massimo o minimo relativi.
Teorema di Rolle.
Sia f:[a,b]–>R continua in [a,b], derivabile in (a,b)
Sia f(a)=f(b)
Allora esiste almeno un c appartenente ad (a,b) tale che f’(c)=0. Tale punto è detto punto stazionario per f.
Teorema di Cauchy.
Siano f,g : [a,b]–>R continue su [a,b]
Allora esiste c app. (a,b) tale che [f(b)-f(a)]g’(c)=[g(b)-g(a)]f’(c)
Teorema di Lagrange. (Teorema dei valori medi)
Sia f:[a,b] continua in [a,b], derivabile in (a,b).
Allora esiste c app. (a,b) tale che f’(c)=(f(a)-f(b))/a-b