Depressione Flashcards

1
Q

Come abbiamo dedotto mecc fisiopatolologici?

A

Meccanismi d’azione degli psicofarmaci

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2
Q

Ambito impiego antidepressivi

A

Disturbi d’ansia generalizzata, attacchi di panico, dolore neuropatico, disturbi alimentari come la bulimia, situazioni di iperattività nel bambino e nell’adulto

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3
Q

Riferimento per la classificazione dei disturbi dell’umore

A
  • Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, redatto dalla American Psychiatric Association
  • Classificazione internazionale delle sindromi e dei disturbi psichici e comportamentali, a cura dell’OMS
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4
Q

Su quanti criteri si basa la classificazione?

A

4: sintomatologico, cronologico, funzionale e di esclusione

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5
Q

I disturbi dell’umore si dividono in:

A
  1. DISTURBI DEPRESSIVI che comprendono:
    - Disturbo depressivo maggiore (uno o più episodi depressivi maggiori), detta anche depressione unipolare
    - Disturbo distimico (umore depresso quasi ogni giorno)
    - Disturbo depressivo non altrimenti specificato
  2. DISTURBI BIPOLARI
    - Disturbo bipolare 1, dove il disturbo depressivo maggiore è accompagnato da uno o più episodi maniacali
    - Disturbo bipolare 2, dove i disturbi maniacali sono più leggeri (episodi ipomaniacali)
    - Disturbo ciclotimico (alternanza di periodi con sintomi maniacali e periodi depressivi più lievi rispetto al disturbo depressivo maggiore)
    - Disturbo ciclotimico (caratterizzato dall’alternanza di periodi con sintomi maniacali e periodi con sintomi depressivi più lievi rispetto al disturbo depressivo maggiore)
    - Disturbo bipolare non altrimenti specificato
  3. ALTRI DISTURBI DELL’UMORE
    - Disturbo dell’umore dovuto a condizione medica generale
    - Disturbo dell’umore indotto da sostanze
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6
Q

Sintomatologia disturbo depressivo maggiore

A
  • Umore depresso
  • Preoccupazioni pessimistiche
  • Bassa autostima, sentimenti di inadeguatezza, colpa
  • Ridotta capacità di concentrazione
  • Variazione del peso (aumento o perdita) significativa, dovuta ad alterazioni nell’assunzione di cibo o nell’attività fisica
  • Variazione delle caratteristiche del sonno (ipersonnia o insonnia)
  • Affaticabilità
  • Ridotto interesse per le attività piacevoli
  • Pensieri ricorrenti di morte o suicidio
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7
Q

Sintomatologia disturbo maniacale

A
  • Autostima ipertrofica
  • Diminuito bisogno di sonno
  • Aumentata loquacità
  • Distraibilità
  • Aumento dell’attività finalizzata, eccessivo coinvolgimento in attività piacevoli con alto potenziale di conseguenze dannose
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8
Q

Criterio cronologico per diagnosi di DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE (DDM)

A

Almeno 5 dei sintomi elencati si manifestano ogni giorno per almeno 2 settimane

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9
Q

Fisiopatologia DDM

A

Ipotesi monoamminergica: la depressione sarebbe dovuta a un deficit di monoammine, quindi noradrenalina (NA) e serotonina (5-HT) in specifiche aree del cervello - mentre la mania sarebbe associata a un loro aumento

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10
Q

L’ipotesi monoamminergica si fonda su:

A
  • Alcuni farmaci antipertensivi contrastano l’ipertensione perché portano all’esaurimento delle scorte di monoammine ma per lo stesso motivo inducono contemporaneamente depressione;
  • I farmaci antidepressivi agiscono potenziando la trasmissione monamminergica;
  • La concentrazione di monoammine e dei loro metaboliti è inferiore nel fluido cerebrospinale dei pz depressi
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11
Q

Perché l’ipotesi monoamminergica appare semplicistica?

A

Da una parte i farmaci antidepressivi aumentano la concentrazione delle monoammine nello spazio sinaptico in modo immediato; d’altra parte l’azione terapeutica si manifesta dopo 2 o 3 settimane dall’utilizzo dei farmaci

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12
Q

MAO:

A

Monoammino-ossidasi presente sia nel terminale nervoso a livello cerebrale (MAO-A) che a livello epatico (MAO-B). Inibendo questo enzima aumenterà la quantità delle monoammine che vengono rilasciate.

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13
Q

Di che tipo sono i recettori delle monoammine?

A

Recettori di tipo metabotropico e, come tali, sono accoppiati a proteine G che fanno avvenire la sintesi di secondi messaggeri.

  • La noradrenalina stimola la via dell’adenilato ciclasi che porta alla sintesi del cAMP
  • La serotonina aumenta la via del diacilglicerolo che va ad attivare la PK-C
  • C’è anche la via della fosfolipasi C che può aumentare il calcio che legandosi alla calmodulina va ad attivare chinasi che dipendono dal complesso calcio-calmodulina
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14
Q

Cos’è CREB?

A

Fattore di trascrizione che va ad aumentare la trascrizione del fattore di crescita BDNF e questo aumenterà la plasticità sinaptica, la neurogenesi e la sopravvivenza cellulare.
Sembra che una ridotta espressione di CREB e del BDNF sia alla base dei deficit neuronali riscontrati nei soggetti depressi e che i farmaci antidepressivi aumentino la sintesi di fattori neurotrofici soprattutto nell’ippocampo.

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15
Q

Lo stress e i disturbi depressivi:

A

Stress -> ↑ CRH -> depressione della trasmissione serotoninergica e ↑ produzione di cortisolo che riduce l’espressione di BDNF nell’ippocampo e induce la formazione di spine dendritiche che sono alla base della plasticità sinaptica.

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16
Q

Classi di farmaci

A
  • IMAO (MAO inibitori): inibitori irreversibili sia del MAO-A che del MAO-B (non selettivi);
  • RIMA: inibitori reversibili e selettivi per MAOe-A;
  • TCA (antidepressivi triciclici): connessi a molti effetti collaterali perché bloccano anche i recettori muscarinici, i recettori H1 dell’istamina e i recettori adrenergici α1; sono inibitori della ricaptazione di NA e 5-HT;
  • NRI: Inibitori ricaptazione NA, Reboxetina;
  • SSRI (Selective Serotonin Reuptake Inhibitors): attualmente i più usati;
  • SNRI (Serotonin-Norepinephrine Reuptake Inhibitors): si differenziano dai TCA perché, non bloccando anche gli altri recettori non inducono effetti collaterali
  • NASSA: Antagonisti specifici recettori NA e 5-HT, di α2 e 5-HT2 recettori;
  • SARI: Antagonisti di 5-HT2 e inibitori della ricaptazione di 5-HT, Trazodone e Nefazodone;
  • DARI: a questa famiglia appartiene un unico farmaco: il Bubropione.
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17
Q

Conseguenze trattamento cronico con antidepressivi:

A

Desensibilizza gli autocettori e gli eterocettori presinaptici producendo cambiamenti di lunga durata nella trasmissione monoamminergica.

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18
Q

Considerazioni cliniche sugli antidepressivi:

A

Latenza terapeutica che dura 3/4 settimane prima che si manifesti una risposta alla terapia; dopo la prima fase di trattamento, se essa si mostra efficace, si prescrive una terapia di mantenimento di 6-12 mesi. Pz cronicamente depresso -> trattamento antidepressivo a vita.

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19
Q

Struttura e origine TCA

A
3 anelli condensati, con struttura simile a quella delle fenotiazine, pur non possedendo azione antipsicotica. Derivano dalla prometazina (come gli antipsicotici), antistaminico; il che spiega l'interazione dei TCA con i recettori H1.
Il sostituente (una catena alifatica) in posizione 3 può essere un'ammina terziaria oppure secondaria.
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20
Q

Ammine tricicliche terziarie:

A
  • Amiltriptina
  • Clomipramine
  • Doxepina
  • Impipramine

Mancanza di selettività: agiscono sia per il trasporto di NA che di serotonina e anche i dosaggi utilizzati sono piuttosto alti -> hanno poca affinità.

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21
Q

Ammine tricicliche secondarie:

A
  • Amoxapine
  • Desipramina
  • Maprotiline
  • Nortriptilina

Maggiore selettività verso il trasportatore della NA. Ciò ha ridotto parte degli effetti secondari di questi farmaci.

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22
Q

SSRI (inibitori selettivi della serotonina):

A
  • Citalopram
  • Escitalopram
  • Fluoxetina (Prozac)
  • Fluvoxamine
  • Paroxetine
  • Sertralina
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23
Q

Meccanismo d’azione SSRI:

A

Blocco della ricaptazione della serotonina che porta ad un aumento delle concentrazioni sinaptiche di 5-HT.
Questo determina un aumento dell’attivazione degli autorecettori somatodendritici (5-HT1A) e presinaptici (5-HT1B) ed una transitoria diminuzione del rilascio di serotonina a cui segue una desensibilizzazione recettoriale e un ritorno del rilascio a livelli uguali quasi basali.
Nell’effetto di questi farmaci è importante la down regulation dei recettori 5-HT2A postsinaptici che aumentano la trasmissione noradrenergica. Di fatto i nuovi farmaci atipici bloccano il recettore 5-HT2A.

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24
Q

Struttura, meccanismo d’azione e utilizzo SNRI:

A

Struttura non triciclica che inibisce la ricaptazione sia della 5-HT sia della NA; approvati negli USA per il trattamento di depressione, disturbi d’ansia e dolore.
Gli SNRI inibiscono sia il SERT sia il NET e determinano un aumento della trasmissione serotoninergica e/o noradrenergica.

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25
Q

Tipi SNRI:

A
  • Venlafaxina (struttura differente dai primi triciclici, però è in grado di bloccare sia la ricaptazione della serotonina, sia della aNA, solo che interagisce meno con i recettori muscarinici, adrenergici e dell’istamina e quindi è correlato a minori effetti collaterali rispetto ai TCA;
  • Desvenlafaxina (metabolita demetilato della venlafaxina)
  • Duloxetina (utilizzata anche nella terapia della fibromialgia e del dolore neuropatico)
  • Milnacipran
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26
Q

Definizione antidepressivi atipici:

A

Vengono detti ‘atipici’ quei farmaci antidepressivi che hanno un meccanismo d’azione diverso da quello tipico, il blocco del trasporto. Diversi antagonisti della famiglia dei recettori 5-HT2 sono antidepressivi efficaci.

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27
Q

Antidepressivi atipici

A
  • Nefazodone
  • Trazodone
  • Mirtazapina
  • Mianserina
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28
Q

Nefazodone

A

Debole inibitore della ricaptazione di 5-HT e NA, ma anche antagonista 5-HT2A, agonista parziale 5-HT1 e H1-antagonista

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29
Q

Trazodone

A

Debole inibitore della ricaptazione di 5-HT, agonista parziale 5-HT1, α1 e H1-antagonista; la sua efficacia può essere leggermente inferiore a quella degli SSRI; tuttavia a basse dosi (50-100 mg) il trazodone è stato utilizzato, sia da solo sia insieme a un SSRI o SNRI, per trattare l’insonnia.

30
Q

Mirtazapina e Mianserina

A

Antagonista 5-HT2A/2C, 5-HT3, α2, H1. Ha una significativa azione sedativa e costituisce il ttt ottimale in pz depressi con insonnia.

31
Q

Meccanismi d’azione del bupropione ( anfebutamone):

A

Farmaco appartenente alla famiglia dei catinoni, agisce mediante meccanismi molteplici:

  • Aumenta l’inibizione noradrenergica mediante l’inibizione della ricaptazione di NET e dopaminergica mediante DAT
  • Azione su VMAT2, trasportatore vescicolare delle monoamine

Il metabolita IDROSSIBUPROPIONE può contribuire agli effetti terapeutici del bupropione.

32
Q

Indicazioni all’utilizzo del bupropione:

A
  • Depressione
  • Prevenzione dei disturbi depressivi stagionali
  • Trattamento per cessazione del fumo
33
Q

Effetti del bupropione sull’EEG:

A

Durante il sonno sono opposti a quelli di molti farmaci antidepressivi

34
Q

Definizione inibitori della MAO

A

Farmaci che bloccano selettivamente il metabolismo della NA, della serotonina e della dopamina - generalmente tendono a essere più selettivi per un trasportatore.

35
Q

Quali sono i farmaci MAO?

A
  • Fenelzina
  • Tranilcipromina
  • Isocarboxazide
  • Selegilina

F e T non sono farmaci selettivi e sono irreversibili

36
Q

Inibitori delle MAO selettivi:

A
  • MAO-A: clorgilina (irreversibile), moclobemide (reversibile)
  • MAO-B: selegilina (irreversibile), che è anche un farmaco anti-parkinson (in quanto la MAO-B è più affine per la dopamina e quindi aumenta la quantità di dopamina disponibile nella sinapsi dopaminergica). Ha effetti su MAO-A ad alte dosi.
37
Q

Iproniazide

A

Altra molecola I-MAO, derivata dall’isoniazide (farmaco per ttt TBC) che si scoprì casualmente avere effetti positivi sul tono dell’umore.

38
Q

Tiramina

A

Viene metabolizzata da MAO-B a livello epatico; quando l’enzima è inibito all’accumulo di tiramina consegue che essa sarà in grado di utilizzare il trasportatore della noradrenalina determinando un aumento dei livelli di NE con effetto ipertensivo.

39
Q

Sindrome serotoninergica

A
  • Agitazione
  • Tremore
  • Miotono
  • Disturbi GI
  • Fino a convulsioni e coma

Rischio di morte in caso di overdose

40
Q

Farmacocinetica antidepressivi

A

Il metabolismo è mediato per la maggior parte dagli enzimi del citocromo P450 (CYP) epatici. Alcuni antidepressivi inibiscono la clearance di altri farmaci da parte del CYP e questa possibile interazione dovrebbe essere un fattore importante di cui tenere conto nella scelta degli stessi.

41
Q

Farmacocinetica antid triciclici

A

A: Farmaci lipofili ben assorbiti dopo somministrazione orale

D: Si distribuiscono in modo ampio e si osserva un alto legame a costituenti cellulari per i triciclici

M: 1. Ossidati mediante CYP450 epatici
2. Subiscono glucuronidazione
Circa il 7% dei soggetti metabolizza i TCA lentamente a causa della presenza di un isoenzima variante CYP2D6 che causa in diversi pz una differente concentrazione plasmatica di 30 vv > a parità di dose.

E: t 1/2 plasmatici 8-80 h, il che rende possibile una singola somministrazione giornaliera per la maggior parte dei composti. Concentrazioni stazionarie sono raggiunte in diversi giorni o settimane dall’inizio del ttt.

42
Q

Aggiustamenti posologia triciclici

A

Effettuati in base alla risposta clinica e non ai livelli plasmatici; tuttavia il monitoraggio di questi ultimi ha una relazione importante con la risposta al ttt. La finestra terapeutica è infatti ristretta.

43
Q

Esempio metaboliti triciclici

A
  • Imipramina -> desipramina, intermedio ancora attivo, triciclico-amina secondario (affinità maggiore per il trasportatore della NA)
  • Amitriptilina -> nortriptilina, verranno prodotti anche metaboliti ossidrilati che verranno coniugati poi con l’acido glucuronico
  • Amoxapina -> D2 (recettori per la dopamina), antagonista.
44
Q

Farmacocinetica SSRI

A

A: Avviene per via orale; farmaci lipofili.

M: Fluoxetina, sertralina e venlafaxina sono demetilate a nor-composti e la norfluoxetina è un metabolita attivo e inibitore delle ossidasi epatiche, dunque ha una certa interazione con altri farmaci che sono substrato di queste ossidasi epatiche.

E: I farmaci demetilati hanno delle emivite molto più lunghe; trazodone, nefazodone e VENLAFAXINA (SNRI) hanno brevi emivite.

45
Q

Interazione tra SSRI e citocromi

A
  1. Fluoxetina e paroxetina sono inbitori di CYP2D6; il che può aumentare i livelli plasmatici di:
  • Triciclici
  • Antipsicotici
  • β-bloccanti
  • Tamoxifene
  1. Fluvoxamina inibisce CYP1A2 e CYP2C19;
    ↑ livelli plasmatici di:
  • Clozapina
  • Omeprazolo
  • Diazepam
  • Warfarin (inibizione 1A2 e 2C19)

Venlafaxina e desvenlafaxina (SNRI) sono deboli inibitori di CYP2D6 e quindi non sono controindicati a.e. nell’assunzione di Tamoxifene in K-mammario.

46
Q

Farmacocinetica SNRI

A

A e D: sia le preparazioni (compresse o capsule) a rilascio immediato sia quelle a rilascio prolungato di venlafaxina producono livelli plasmatici stazionari del farmaco entro 3 gg.

E: t 1/2 di venlafaxina e desmetil-venlafaxina sono rispettivamente di 5 e 11 h. La desmetil-venlafaxina viene eliminata nonostante disfunzione renale o epatica.
t 1/2 duloxetina: 12 h. Non è indicata nei soggetti con nefropatia o insufficienza epatica.

47
Q

Eliminazione Mirtazapina (SRI):

A

E Mirtazapina: t1/2 di 16-30h. Dunque l’intervallo di aggiustamento del dosaggio è di almeno 1-2 settimane. L’eliminazione è diminuita negli anziani e in quelli con disfunzione renale/epatica lieve o moderata.

48
Q

Meccanismo d’azione del trazodone e del nefazodone

A

Tendono a deattivare la metaclorofenilpiperazina, che ha attività serotoninergica.

49
Q

Posologia Mirtazapina

A

Dose iniziale consigliata: 15 mg/die con una dose max raccomandata di 45 mg/die.

50
Q

Metabolismo/eliminazione bupropione

A

Il brupopione, bloccante del trasporto della dopamina, dà metaboliti con azione anfetamino-simile.
t 1/2 di 21 h e la sua eliminazione coinvolge sia la via epatica sia quella renale; quindi i pz cirrotici e con insuf renale -> dosi ↓

51
Q

Farmacocinetica IMAO

A

A: Nonostante siano inibitori irreversibili, richiedono dosaggio giornaliero.

M: Metabolizzati mediante processo di ACETILAZIONE. Una percentuale significativa della popolazione è formata da ‘acetilatori lenti’ e presenta livelli plasmatici elevati.

E: Farmaco eliminato in 24 h: Dacché si tratta di inibitori irreversibili, sono richieste due settimane per il recupero della normale funzione enzimatica, che dipende dalla sintesi e dal trasporto di nuove MAO alle terminazioni nervose monaminergiche.

52
Q

Effetti avversi TCA

A

I TCA sono quelli che hanno maggiori effetti collaterali:

  • Bloccano i recettori muscarinici dell’istamina H1 e α1
  • Effetti antimuscarinici:
    • rallentamento cognitivo (confusione e deliri)
    • effetti avversi mediati dal SN PARASIMPATICO (xerostomia, stipsi, visione offuscata, tachicardia, ritenzione urinaria)
  • Causano per antagonismo α1 ipotensione posturale
  • Hanno attività cardiodepressiva diretta causando il blocco dei canali Na+ voltaggio-dipendente
  • Bloccano i recettori H1 dell’istamina dando SEDAZIONE (effetto comune a mirtazapina, trazodone e nefazodone)
  • Altri effetti:
    • predisposizione alle convulsioni in soggetti predisposti (anche bupropione)
    • aumento ponderale
    • alterazioni sessuali
    • iperidrosi
  • Fenomeni dovuti a reazioni di ipersensibilità:
    • ittero
    • leucopenia
    • eruzioni cutanee
53
Q

TCA amine terziarie, effetti avversi

A

Effetti con azione pro-convulsivante, danno sedazione per blocco H1, ipotensione per blocco α1 adrenergico e hanno azione antimuscarinica

54
Q

TCA amine secondarie, effetti avversi

A

Maggiore selettività e gli effetti per il trasporto della NA sono più attenuati. Hanno meno effetti muscarinici, antitensivanti, pochi effetti GI, poco effetto sul peso però presentano ancora sedazione, effetti pro-convulsivanti, effetti cardiotossici ed effetti sulla sfera sessuale.

55
Q

effetti avversi SSRI

A

Hanno minori effetti avversi dei TCA; quelli che rimangono sono:
• Effetti GI come nausea e vomito (anche gli atipici presentano questo effetto)
• Insonnia
• Sonnolenza
• Astenia
• Sugli SSRI permangono gli effetti sulla sfera sessuale
• Possono dare agitazione in base allo stato iniziale del pz
• Cefalea
• Sindrome da inappropriata secrezione di ADH (SIAD)

56
Q

Meccanismo genesi effetti avversi degli SSRI

A
  • Interazione col recettore 5-HT2 (insonnia, irritabilità, ansia, disturbi della sfera sessuale, perdita appetito e tremori) e con il recettore 5-HT3 (nausea, vomito, cefalea, diarrea, gastralgia) e sono legati all’aumento dell’attività serotoninergica centrale e periferica.
57
Q

Effetti avversi SNRI:

A
  • Nausea
  • Stipsi
  • Insonnia
  • Cefalea
  • Disfunzione sessuale

Formulazione venlafaxina a rilascio immediato può indurre ipertensione diastolica prolungata (>90 mmHg in misurazioni settimanali consecutive) nel 10-15% dei pz ttt ad alte dosi; tale rischio si riduce nelle forme a rilascio prolungato.
La duloxetina non condivide questo effetto collaterale, che quindi potrebbe non essere associato alla sola inibizione del NET.

58
Q

Effetti avversi SRI:

A

Bisogna guardarli singolarmente.

  • Buroxedina: ha pochissimi effetti indesiderati.
  • Mirtazapina, nefazodone e trazodone: conservano l’azione sedativa (sono anche antagonisti del recettore H1 dell’istamina)
  • Raro effetto collaterale Mirtazapina: agranulocitosi
  • Nefazodone dà impotenza, epatotossicità, rare reazioni di ipersensibilità
  • Trazodone: dà priapismo (erezione patologica del pene)
59
Q

Effetti avversi bupropione

A

Farmaco pro-convulsivante; altri effetti quasi inesistenti fatta eccezione per sintomi GI

60
Q

Effetti avversi IMAO

A
  • Ipotensione ortostatica
  • Soppressione del sonno REM
  • Aumento di peso
  • Disfunzioni sessuali
  • Aumento degli effetti degli SSRI a causa dell’inibizione del metabolismo della 5-HT -> sindrome serotoninergica
  • Crisi ipertensiva da accumulo della tiramina nelle terminazioni dei nervi adrenergici e nelle vescicole NT con stimolo del rilascio neurotrasmettitoriale.
61
Q

Moclobemide, meccanismo d’azione:

A

IMAO con azione selettiva nei confronti di MAO-A, dunque ha meno rischi di tossicità da tiamina

62
Q

Quando si effettua la scelta terapeutica degli IMAO?

A

Buona efficacia antidepressiva, ma, per via dei copiosi effetti collaterali, considerati farmaci di ultima scelta nel ttt di forme severe di depressione che non rispondono a farmaci meno tossici.

63
Q

Antidepressivi e gravidanza

A

La somministrazione degli antidepressivi è generalmente sicura in gravidanza. Sono secreti nel latte e c’è da tener presente un avvelenamento da TCA potenzialmente letale dacché essi hanno effetto tossico a livello cardiaco.

64
Q

Interferenze TCA

A

I farmaci che inibiscono CYP2D6 come gli SSRI possono aumentare i livelli plasmatici di TCA, così come gli antipsicotici fenotiazinici e gli antiaritmici di classe 1C.
Non possono essere usati con gli IMAO.

65
Q

Interazioni tra IMAO e SSRI

A

Gli IMAO aumentano gli effetti SSRI a causa dell’inibizione del metabolismo di 5-HT -> si può avere un effetto sinergico tra questi due farmaci con aumento dei livelli cerebrali extracellulari di serotonina, portando a SINDROME SEROTONINERGICA.

La somministrazione di SSRI non deve iniziare prima di 14 gg dalla sospensione del ttt con IMAO.

66
Q

Interazioni tra IMAO e SRI

A

Sebbene venga suggerito di far trascorrere 14 gg tra la fine di una terapia con IMAO e l’inizio di un ttt con la venlafaxina, un intervallo di soli 7 gg è considerato sicuro. Il ttt con la duloxetina richiede un intervallo simile per poter essere iniziato dopo una terapia con IMAO, ma sono sufficienti 5 gg tra la fine del ttt con duloxetina e l’inizio di quello con un IMAO.

La mancata osservanza di queste tempistiche può comportare lo sviluppo di sindrome serotoninergica.

67
Q

Dosaggio trazodone:

A

Può richiedere una riduzione quando questo antidepressivo viene somministrato insieme a farmaci che inibiscono CYP3A4.

68
Q

Chi metabolizza la mirtazapina?

A

CYP2D, 1A2, 3A4.

69
Q

Interazioni bupropione

A

Possibili interazione con farmaci metabolizzati dal CYP2D6

70
Q

Interazioni IMAO

A

Agenti che inducono depressione del SNC (meperidina, narcotici, alcol e anestetici) non dovrebbero essere usati con gli IMAO.
SSRI e SNRI non devono essere somministrati con IMAO per evitare sindrome serotoninergica, così come bupropione e TCA.

71
Q

Su cosa si basa la scelta dell’antidepressivo?

A
  • Efficacia antidepressiva del farmaco
  • Effetti collaterali
  • Tossicità da sovradosaggio
  • Possibili interazioni farmacologiche
  • Caratteristiche cinetiche
  • Caratteristiche del pz