Convulsioni Febbrili Flashcards
Definizione di convulsioni febbrili
Episodi critici di natura epilettica che si verificano nel corso di episodi febbrili con febbre generalmente superiore ai 38,5° in bambini che non presentano un’affezione acuta del sistema nervoso centrale e che non hanno mai presentato precedenti episodi in condizioni di apiressia
Quando deve essere accertata la febbre
Talora la febbre non è accertata prima della crisi ma Deve essere necessariamente rilevata nell’immediato periodo post critico
Epidemiologia e tendenza alla recidiva delle convulsioni febbrili
Interessa il 5% dei bambini tra i sei mesi e cinque anni e tendono a recidivare il 40% dei casi
Possibili cause scatenanti
Infezioni delle vie aeree superiori malattia esantematica soprattutto da herpes virus di tipo sei e gastroenteriti
Quando si parla di convulsioni febbrili semplici
Durata inferiore ai 15 minuti e che si verificano una sola volta nell’arco di 24 ore
Convulsioni febbrili complesse
Crisi parziali o con segni di focalità nella fase post critica durata superiore ai 15 minuti o che si ripetono nell’arco di 24 ore
Fattori di rischio di recidiva
Esordio nei primi 15 mesi di vita
Storia di epilessia o convulsioni febbrili in parenti di primo grado
Primo episodio di convulsioni febbrili complessa
Rischio di epilessia nei pazienti con convulsioni febbrili
Nei pazienti con forme semplici 0,9%
Nei pazienti con forme complesse variabile dal sei al 50%
Clinica convulsioni febbrili
Perdita di coscienza seguita da una fase tonica dalla durata in genere inferiore ai 30 secondi con apnea e possibile perdita del controllo sfinterico segue quindi una fase cronica è una fase post critica abbastanza breve
Anomalie neurologiche posting tali come la paralisi di Todd sono comuni di convulsioni febbrili complesse
Linee guida LICE puntura lombare
Andrebbe eseguita in presenza di segni meningei
Allo stesso modo andrebbe seguita se nei giorni precedenti alla crisi è stata eseguita terapia antibiotica Per il possibile mascheramento di segni meningei

Linee guida nei bambini con meno di 18 mesi
Non è più raccomandata la puntura lombare di routine però considerando che in questa fascia di età la presentazione clinica della meningite può essere molto sfumata e raccomandata l’osservazione per almeno 24 ore
Cosa fare nelle crisi complesse
Esami ematochimici
Elettroencefalogramma ed eventualmente tac e risonanza magnetica
Considerare puntura lombare In presenza di segni che lasciano sospettare una meningite
L’esecuzione di tali indagini è giustificato dal fatto che le crisi complesse potrebbero nascondere svariate patologie del sistema nervoso centrale
Terapia della crisi protratta
Diazepam per via rettale alla dose di 0,5 mg pro chilo
Alternativamente endovena 0,3 mg pro chilo ripetibile se necessario dopo 10 minuti alla velocità di 5mg/minuto
Si può usare anche lorazepam (tavor) alla dose di 0,1 mg pro chilo
Quando si parla di stato di male epilettico
Condizione della durata di 20 30 minuti in cui l’attività epilettica e persistente per cui si verificano crisi prolungate oppure più crisi senza recupero della coscienza o delle funzioni
Quando bisogna intervenire
Già dopo i primi cinque minuti
Gestione iniziale in ambiente ospedaliero
Mantenimento della pervietà delle vie aeree
Assicurazione di una ventilazione efficace
Monitoraggio dei parametri vitali
Posizionamento di un accesso e prelievo per esami ematochimici emogasanalisi PCR e dosaggio di eventuali farmaci antiepilettici in corso di terapia
Terapia farmacologica di prima linea
Diazepam 0,5 mg pro chilo o alternativamente Tavor 0,1 mg pro chilo
Alcuni propongono midazolam 0,2 mg pro chilo
Differenza tra Diazepam e lorazepam
Efficacia simile ma nel primo caso vi è un rischio minore di recidive e depressione respiratoria
Quante dosi al massimo di benzodiazepine si possono fare
Massimo due considerando anche la dose già somministrata in ambito pre ospedaliero
Altro provvedimento da mettere in atto
Elettroencefalogramma per confermare la diagnosi e verificare l’efficacia della terapia
Cosa fare se le benzodiazepine non sono stati efficaci
Fenitoina alla dose di 20 mg pro chilo
In seguito fenobarbitale 20 mg pro chilo
Cosa bisogna fare quando si dà fenitoina
Monitorare la funzionalità cardiaca per rischio di aritmia
Cosa fare se la crisi persiste
Ricovero in tip per situazione con fenobarbitale
Quando è indicata la profilassi delle convulsioni febbrili
In casi eccezionali quando le condizioni ambientali non sono favorevoli o in caso di frequenza eccessivamente elevata delle stesse
Con cosa si può fare la profilassi
Diazepam per via rettale 5 mg sotto i tre anni 10 mg sopra tre anni oppure per bocca 0,3 mg pro chilo all’esordio della febbre e in seguito ogni otto ore per le prime 24 ore se la febbre persiste