Cardio Flashcards
Le quattro caratteristiche fondamentali della Tetralogia di Fallot
1) DIV
2) Ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo dx (stenosi sottopolmonare)
3) aorta a cavaliere del DIV
4) Ipertrofia ventricolare dx
Derivazione embriologia delle alterazioni della Tetralogia di Fallot
Derivano da una dislocazione anterosuperiore del setto infundibolare.
La sindrome di Eisenmenger consiste in
inversione dello shunt sinistro-destro in seguito all’aumento delle resistenze vascolari polmonari, si associa alla comparsa di cianosi.
Cosa differenzia la Sindrome di Eisenmenger dalla Tetralogia di Fallot?
Cosa li accomuna?
l’assenza di stenosi della valvola polmonare,
in entrambe le condizioni è presente aorta a cavaliere.
Cosa causa la parvietà del dotti arterioso?
Quando sarà presente la cianosi?
Shunt sx dx con iperaflusso polmonare inizale
Solo in fase tardiva: sindrome di Eisenmenger
Riquadro morfologia Tetralogia di Fallot
Forma del cuore:
Div:
Dilatato con Aspetto a scarpa a causa della Ipertrofia ventricolare ventricolare dx
Div ampio con la valvola artica all’altezza del bordo superiore del difetto: l’aoorta si porta a cavaliere del difetto e di entrambe la camere ventricolare.
Da cosa è causata la ostruzione all’efflusso ventricolare dx?
Restrizione dell’infundibolo (stenosi sottopolmonare)
Anche da stenosi valvolare polmonare.
Topografia schematica dell’infarto regionale:
Ostruzione di: Coronarica sx ramo discendebte
Infarto delle refioni:
Parte anteriore del Ventricolo sx
Parte anteriore del SETTO
Punta
Topografia schematica dell’infarto regionale
Ostruzione della Coronarica sx, ramo circonflesso
Parete laterale del Ventricolo sx (margine ottuso del cuore)
Topografia schematica dell’infarto regionale
Ostruzione coronaria dx
Parete posteriore del Ventricolo sx
Porzione posteriore del setto.
In quanto tempo si completa la Necrosi ischemica?
Cosa diventa dopo?
Come si alterano i tempi in presenza di circoli Coronarici collaterali?
La necrosi ischemica del miocardio si completa in: 6 ore, diventando un INFARTO TRANSMURALE.
Saranno necessarie ca. 12 ore per diventare infarto TRANSMURALE
Dopo quanto tempi il danno ischemico delle cellule cardiache diviene irreversibile?
diviene irreversibile dopo 30 min
Cosa si intende per l’area di rischio?
È il territorio di irrorazione di un vaso coronarico occluso
Come viene definita la propagazione della zona NECROTICA in IMA?
Da quale regione parte?
Propagazione a onda, parte dalla zona sottoendocardica.
Propagazione della necrosi:
Dopo quanto tempo raggiunge la metà dello spessore del miocardio?
Dopo quanto tempo diventa TRANSMURALE?
2-3h
Dopo 6h
FEBBRE REUMATICA [FR] (ACUTA)
Definizione:
Malattia valvolare infiammatoria acuta, immunomediata, multi-sistemica, che si manifesta gen. alcune settimane dopo un episodio di faringite da streptococco di gruppo A
CARDIOPATIA REUMATICA [CR] (CRONICA)
A) Definizione
Malattia valvolare post-infiammatoria, fibrotica, deformante
Latenza di 20-40 anni tra infezione e comparsa dei sintomi
Dato anamnestico di pregresso episodio di FR assente in >50% dei casi
Quali sono le strutture cardiache coinvolte nella FR?
Interessamento dei tre tessuti: cardiaci (pan-cardite): valvole, miocardio e pericardio
Quali sono le strutture cardiache coinvolte nella CR?
Sono delle alterazioni patologiche limitate all’apparato valvolare.
Reperti patologici a carico dell’apparato valvolare nella FR
Endocardite verrucosa: piccole vegetazioni (1-3 mm) dette verruche disposte a corona di rosario lungo il margine di chiusura dei lembi e/o le corde tendinee ‘
Reperti patologici a carico dell’apparato valvolare nella CR
Endocardite fibroplasica:
- Ispessimento ± retrazione dei lembi,
- fusione (saldatura) delle commissure
- Ispessimento, accorciamento, fusione delle corde tendinee
Aspetti microscopici della FR
Edema
Flogosi mononucleare
Necrosi fibrinoide.
Aspetti microscopici della CR
Neovascolarizzazione,
fibrosi,
lieve flogosi cronica ricca in linfociti T,
calcificazioni
Le conseguenze funzionali della valvulopatia nella FR
Lesioni funzionalmente non rilevanti
Conseguenze della valvulopatia nella CR
Stenosi (prev. a carico della valvola mitrale),
insufficienza (prev. a carico della valvola aortica),
steno-insufficienza
Valvulopatie: per quanto riguarda il nomale funzionamento della valvole cardiache se valvole atrio ventricolare e semilunari differiscono per:
Le prime Possiedono dei FOGLIETTI, le semilunari delle CUSPIDI.
Da quali fattori dipendono le Conseguenze emodinamiche ed effetti clinici dei vizi valvolari?
oValvola affetta
oEffetto disfunzionale: stenosi (con sovraccarico di pressione) o insufficienza (con sovraccarico di volume)
oGrado di compromissione anatomica della valvola
oRapidità di esordio, efficacia dei meccanismi di compenso, presenza di co-morbidità
Quali vizi valvolari sono più gravi da un punto di vista emodinamica?
Mitralici ed aortici.
Esordio clinico di
A) Stenosi calcifica della valvola aortica tricuspide
B) Stenosi calcifica della valvola aortica bicuspide congenita
A) >70 Anni, M>F
B) 50-60 anni, rappresenta ~40-50% dei cas
Eziologia della Stenosi calcifica della valvola aortica
1) Effetto cumulativo di MICROTRAUMI dovuti al flusso ematico turbolento e del gradiente pressori trans valvolare (più frequenti infatti nel cuore sx)
2) fattori di rischio simili all’aterosclerosi.
3) condizioni che alterano il metabolismo del Ca/Po4
4) Attivazione delle cellule interstiziali valvolari con assunzione di un fenotipo osteoblastico, conseguente rimodellamento e mineralizzazione della matrice extracellulare
Aspetti macro e microscopici delle calcificazioni aortiche:
- Calcificazioni nodulari ammassate sulla superficie aortica (opposta al flusso) di tutte le cuspidi a partire dalla base, bordi liberi indenni;
- assenza di fusione commessurale
- Noduli costituiti da placche calcifichecommiste a fìbrina, con minimo infiltrato infiammatorio
Effetti funzionali delle calcificazioni aortiche
Ipertrofia concentrica Vs compensatoria, seguite da Dilatazione e scompenso Angina Sincope Rischio di aritmie fatali Insufficienza cardiaca cronica
Degenerazione mixoide della mitrale (prolasso)
Aspetti epidemiologici:
In quali forme si può presentare:
Colpisce fino al fino al 5% della popolazione adulta ed è più frequente in giovani donne.
Forma sporadica, idiopatica.
Forma familiare: disordine autosomico dominante a penentranza incompleta, spesso correlazioni con le patologie del connettivo.
Prolasso, definizione
è definito clinicamente (ecocardiografia) come movimento sistolico verso l’atrio (estroflessione) > 2 mm a foglietti non ispessiti o > 5 mm a foglietti ispessiti
Alterazioni microscopiche del PVM
1) Abnorme accumulo di proteoglicaninella tonaca spongiosa(contiene normalmente proteoglicani)
2) progressiva sostituzione della tonaca fibrosa da parte di matrice mixoide
3) associata a perdita di fibre collagene ed elastiche
Alterazioni microscopiche ASSENTI nel PVM
- infiammazione,
- neoformazione vascolare,
- fibrosi,
- calcificazioni,
- fusione commissurale
Aspetto dei lembi ed alterazioni emodinamiche legate alla sistole.
1) Lembi valvolari ridondanti (partic. il lembo posteriore)
2) aspetto e consistenza gelatinosa
3) deformazioni cupoliformi in prossimità del margine libero (hooding) e/o sollevamento di gran parte o dell’intero foglietto verso l’atrio (billowing) durante la sistole
Dove si formano i trombi piastrinici nel PVM?
Quali eventi possono scatenarsi?
sulla linea di chiusura dei foglietti valvolari per traumatismo
e/o alla base per stasi.
C’è la possibilità di episodi embolici e/o substrato per endocardite infettiva
Quali alterazioni si verificano a carico dei Foglietti Anulus valvolare Corde tendinee Cavità atriale
A) Fibrosi superficiale da frizione e trauma meccanico dei foglietti valvolari divenuti eccessivamente mobili
B) Anulus valvolare che può andare incontro a dilatazione, casi con rigurgito severo
C) le corde tendinee che possono andare incontro a rottura:sono allungate, assottigliate o ispessite ma non fuse;
D) Dilatazione dell’atrio sn in presenza di rigurgito mitralico significativo con possibile formazione di trombi murali
Caratteristiche PVM asintomatica
Click meso-telesitolico
Ben tollerata,
riconoscibile all’ecografia;
soffio telesistolico in caso di rigurgito significativo
Qual è la frequenza delle complicanze della PVM?
QUALI SONO?
Tra il 3 e 10%
1) Insufficienza mitralica progressiva,
2) talora acuta da rottura delle corde tendine, risultante in insufficienza cardiaca;
3) aritmie e/o morte improvvisa;
4) endocardite infettiva;
5) ictus cardio-embolico(distacco di trombi atriali e/o valvolari)
Le manifestazioni cliniche MAGGIORI della FRA
J= Joint = poliartrite migrante delle articolazioni <3= Pan-cardite N= Noduli sottocutanei E= Eritema cutaneo marginato S= Syndeham's Chorea
Manifestazioni MINORI della FRA
1) artralgia
2) Febbre
3) increnebto delle proteine della fase acuta (VES, PCR)
Criteri di Jones
A) Evidenza di una precedente infezione da Strep A, associate ad almeno due manifestazioni maggiori
B) associazione di una manifestazione maggiore e due minori
Latenza tra infezione streptococcica e sintomi di FRA:
Circa 3 settimane (range1-5)
corea e cardite indolente (latenza fino a 6 mesi)
Mortalità da SRA:
Frequenza:
Cause:
<1-3%
dovuta a miocardite (aritmie, dilatazione ventricolare acuta, insufficienza cardiaca)
La miocardite reumatica
Inizialmente caratterizzata da
Dopo qualche settimana sostituto da:
1) Miocardite non specifica: edema interstiziale con o senza necrosi fibrinoide ed infiltrato linfo-monocitario
2) Noduli (corpi di Aschoff)
Morfologia dei corpi di Aschoff
Zona centrale di collagene alterato intorno al quale si dispongono:
- cellule di Anitschkow
- piccole cellule multinucleate(cellule di Aschoff)
Caratterizzazione delle cellule di Anitschkow
Sono dei grossi macrofagi attivati
Nucleo con Aspetto a “occhio di gufo” nelle sezioni TRASVERSALI
Aspetto di “millepiedi” nelle sezioni LONGITUDINALI
Cosa sono le cellule di Aschoff?
Si ritengono cellule derivate dalla fusione di cellule di Anitschkow; contengono 3-4 nuclei.
In cosa si evolvono i corpi di Aschoff?
Cosa possono indicare?
1) I noduli di Aschoff tendono ad evolvere in piccole cicatrici fibrose ovalari nell’arco di mesi
2) possono persistere per anni dopo la risoluzione dell’episodio acuto (in questo caso si considerano marcatori di pregressa FRA)
Conseguenze della miocardite reumatica:
1) cardiomegalia e dilatazione delle camere cardiache (partic. VS)
2) insufficienza mitralica funzionale e insufficienza cardiaca
3) responsabile della mortalità specifica nella fase acuta della malattia (1-3%)
L’endocardite reumatica:
Ordine di frequenza delle valvole colpite:
Mitrale
Aortica (+mitralica o entrambe) = 90% di tutti i casi
Tricuspide
Raramente la polmonare
Cosa sono le verruche?
Cosa si intende per endocardite verrucosa tipica?
Sono piccole vegetazioni fibrino-piastriniche di ca 1-2 mm di diametro
Sì intende quando le verruche sono disposte a rosario sulla linea di chiusura dei veli valvolari ed eventualmente estese alle commessure e alle corde tendinee.
Quali sono le sequele della FRA?
1) La Pan cardite spesso esita in fibrosi
2)nel pericardio: tenui aderenze o piccoli Ispessimenti fibrosi
3)nel miocardio: piccole cicatrici perivascolari e interstiziali.
Nb:. Sono esiti clinicamente irrilevanti.
Sequele della FRA sull’apparato tensore e nei veli valvolari
l’organizzazione fibrosa della valvola e delle deposizioni trombotiche produce:
A) sovvertimento strutturale e deformità diffusi (cardite reumatica cronica, endocardite fibroplasicapost-reumatica)
B) significativi effetti disfuzionali(stenosi, insufficienza o steno-insufficienza)
(dal libro) definizione delle placche di MacCallum
Originano delle lesioni subendocardiche continuamente sollecitate dal reflusso che possono dar origine a Ispessimenti irregolare.
In genere sono localizzate NELL’ATRIO SX.
Cardite reumatica cronica: alterazioni macroscopiche
1) ispessimento, rigidità e/o retrazione dei veli valvolari,
2) saldatura delle commissure (!!!)
3) ispessimento, accorciamento e/o fusione delle corde tendinee;
4) fusione dei veli valvolari con l’apparato tensore;
5) calcificazioni distrofiche
Come si manifestano i fenomeni di
A) fusione
B) Retrazione
C) fusione e retrazione
A) stenosi (prevalenza MITRALICA)
B) INSUFFICIENZA (Rigurgito, di prevalenza AORTICA)
C) Steno-insufficienza.
Osservazioni istogiche nella cardite reumatica cronica
Fibrosi diffusa con neovascolarizzazione
Calcificazioni e aggregati linfocitari
Caratteristiche del danno valvolar nella cardite reumatica
A) danno valvolare ripetuto, cumulativo e progressivo
B) latenza: dopo decenni del primo episodio faringitico.
C) La DEPOSIZIONE TROMBOTICA sulle valvole già danneggiate sono favorite dallo stress meccanico ed emodinamico.
D) presentano un rischio elevato di ENDOCARDITI: sia da staph. Aureus che da Strep. Viridans.
È) richiede la sostituzione chirugica
F) profilassi antibiotica in casi di batteriemie.
La valvulopatia post-infiammatoria
A) Aspetti macroscopici
B) Aspetti istologici
A) Aspetto più caratteristico: fusione commisurale con lembi valvolari deformati
B) Endocardite FIBROPLASTICA: NON RAPPRESENTA NECESSARIAMENTE una sequela della FRA.
Il dato anamenetisco sierologico nella FRA:
Cosa valuto?
Sono sempre presenti?
A) titolo streptolisina O, DNAsi B, enzimi batterici
B) sono assenti in ca 50% dei casi di FRA
La cardiopatia da carcinoide è un disturbo sistemico caratterizzato da:
1) Arrossamento
2) Diarrea
3) Dermatite
4) Broncocostrizione
Causa della sindrome da carcinoide
Rilascio di sostanze BIO attive come la serotonina, liberata dai tumori carcinoidi.
(tutorato Giu) casi in cui si possono verificare attivatà elettrica cardiaca in ASSENZA DI POLSO:
1)Tamponamento cardiaco
2)Embolia polmonare massiva
3)Pneumotorace ipertesto.
(gravi alterazioni cardiovascolari, respiratorie o metaboliche nelle quali il miocardio nn riesce a generare una contrazione meccanica in risposta alla depolarizzazione.)
(Tutorato Giugno) La stenosi aortica calcifica avrà come conseguenze:
1) Ipertrofia ventricolare CONCENTRICA compensatoria
2) Dispnea da sforzo a causa della congestione polmonare.
3) Il miocardio ipertrofico richiede più ossigeno: Angina da sforzo.
4) la regione SOTTOENDOCARDICA è quella più suscettibile all’ischemia.
5) Episodi sincopali
Endocardite infettiva: Modello tradizionale di Osler Forme ACUTE 1)Agente eziologico 2)TIPOLOGIA DI VALVOLA INTERESSATA 3)Tipologia di danno 4)decorso 5)complicanze
- Organismi virulenti (es. Staph. aureus)
- Colpite valvole esenti da lesioni
- Danno valvolare grave (es. perforazione), infezione estesa oltre le valvole (es. ascessi miocardici)
- Decorso rapido, fulminante
- Frequenti complicanze emboliche
Endocardite infettiva: Modello tradizionale di Osler Forme SUB-ACUTE 1)Agente eziologico 2)TIPOLOGIA DI VALVOLA INTERESSATA 3)Tipologia di danno 4)decorso 5)complicanze
. Organismi a bassa virulenza (esStaph. Epidermidis, Enterococchi)
•Colpite valvole alterate da pre-esistenti patologie congenite o acquisite
•Danno valvolare limitato, non ascessi miocardici
•Decorso indolente, protratto
•Ridotto rischio embolico
Le ENDOCARDITI micotiche
Interessano che tipo di patologia valvolare?
Chi sono i pz a rischio?
Quali sono gli agenti eziologici più comuni?
Soprattutto le protesi valvolari meccaniche.
Soprattutto i pz immunodepressi e IV DRUG USERS sono a rischio.
Candida spp. ed aspergillus spp. (aspergillus darà una emocoltura NEGATIVA).
Le lesioni cardiovascolari caratteristiche della sindrome da carcinoide sono date da:
Ispessimenti interni di colore bianco brillante simili a placche sulla superficie endocardica.
Quali camere cardiache sono maggiormente colpite nella cardiopatia da carcinoide?
Le anomalie riguardano il lato dx, raramente sx (a causa dei metabólito provenienti delle metastasi epatiche)
Riguardano
Insufficienza tricuspidale
Stenosi polmonare
Cardiomiopatia dilatativa: come sarrano: Frazionedi eiezione Dimensioni telediastoliche VS Spessore di parete del VS Dimensioni atriali MALATTIA valvolare
Ridotta Aumentate Normale o moderatamente aumentato Aumentate Insuff. Mitralica funzionale, rigurgito tricuspidale negli stadi tardivi
CMP dilatativa primaria (90% dei casi)
Esordio clinico:
-30-50 anni
- insufficienza cardiaca congestizia biventricolare,
-aritmie sopraventricolari o ventricolari,
-episodi trombo-embolici,
(+raramente) morte improvvisa
Cause CMP dilatativa secondaria
1) CARDIO tossicità Endogena/esogena ad esempio: catecolammine, etanolo e chemioterapici
2) Associata a infiammazione: as es Post-miocardite(virale)/Sarcoidosi, malattie autoimmuni
3) Miscellanea:ad es:Tachicardia/contrazione ventricolare prematura/CMP Peripartum/Deficit nutrizionali/Radioterapia
CMP dilatativa: REPERTI MACROSCOPICI
1) Cardiomegalia (richiesta per la diagnosi), peso gen. > 500 g
2) Dilatazione delle quattro camere cardiache (cuore globoide) con marcata dilatazione VS (medioventricolare> 4 cm)
3) Spessore di parete VS normale (fino a 14-15 mm) o aumentato (ipertrofia eccentrica)
4) Aree di sostituzione fibrosa del miocardio
5) Fibrosi endocardica, partic. all’apice
6) Trombi murali partic. nei recessi trabecolari in vario stadio di organizzazione, in tutte le camere cardiache e bilaterali; possono causare embolizzazione sistemica per distacco
7) Valvole indenni; insufficienza mitralica funzionale dovuta a dilatazione dell’anuluse/o dislocazione dei muscoli papillari secondaria al rimodellamento ventricolare
CMP dilatativa: reperti microscopici
1) Istologia non specifica,
2) Esclude cause secondarie (con istologie specifiche)
3) Miociti ingranditi o attenuati in seguito ad allungamento e/o slittamento laterale, con nuclei ingranditi, polimorfi e ipercromaticie alterazioni sarcoplamatichecome aloni perinucleari, perdita di miofibrille e vacuolizzazione
4) Fibrosi interstiziale prevalentemente pericellulare
Cardiomiopatia ipertrofica: definizioni generali
Ritenuta una malattia di tipo
In quali categorie possono essere distinte?
A) genetica
B) Sarcomeriche (90%) e non Sarcomeriche (malattie genetiche rare)
Caratteristiche CMP ipertrofiche Sarcomeriche
1) Frazione di eiezione
2) Dimensioni telediastoliche del ventricolo sx
3) Spessore di parete del VS
4) Dimensioni atriali
5) Malattie valvolari
Aumentate In genere ridotte Aumentato Aumentate Rigurgito mitralico
Presentazione clinica delle CMP dilatativa Sarcomeriche
- Spesso paucisintomatiche o asintomatica
- Presentazione clinica in IIa-IIIadecade con
- palpitazioni,
- dispnea da sforzo e/o parossistica notturna,
- dolore toracico sotto sforzo (tipica l’angina postprandiale), a riposo o notturno,
- episodi di sincope;
- può causare morte improvvisa
- Può essere complicata da endocardite infettiva (5-9%)
CMP ipertrofica sarcomerica: Reperti macroscopici
. Cardiomegalia con ipertrofia VS e ispessimento asimmetrico del setto verso la base del cuore (rapporto setto: parete libera ≥ 1.3)
•Aree di fibrosi del miocardio settale
•Alterazioni del lembo anteriore della mitrale ±muscolo papillare e corde tendinee con SAM e corrispondente lesione da “contatto” nel tratto di efflusso ventricolare
•Atrio tipicamente dilatato
CMP ipertrofiche Sarcomeriche: Reperti microscopici
. Ipertrofia e disallinemento(“disarray”) dei miociti
•Disallineamento delle miofibrille all’interno dei miociti
•Fibrosi interstiziale
•Ispessimento della media e dell’intima di rami intramurali delle coronarie risultante in restringimento del lume
CMP aritmogena vebtricolare
Caratteristiche cliniche
Anomalia asintomatica in soggetti apparentemente SANI ma ad elevato rischio aritmogena, sintomi correlati ad aritmie e disturbi della conduzione
L’aritmogenicità è precipitata dallo sforzo.
Frequente causa di morte in pz giovani e in atleti (<40 anni)
Reperti macroscopici della CMP aritmogena
•Sostituzione tipicamente non uniforme del miocardio con tessuto fibroso e/o adiposo; setto risparmiato
•Distinzione tra grasso e muscolo non sempre possibile all’ispezione esterna.
•VD gen. dilatato e assottigliato
. Trombi murali assenti
Reperti microscopici della CMP aritmogena ventricolare
. Muscolo cardiaco sostituito da tessuto fibroso e adiposo in aree random
•Sostituzione fibroadiposasecondaria a perdita di miociti per apoptosi
NB:. L’assenza di fibrosi ESCLUDE la diagnosi
Cardiomiopatia restrittiva: definizione
Causa più importante:
È un disturbo caratterizzato dalla riduzione primitiva della compliance ventricolare, che produce un alterato riempimento ventricolare durante la diastole.
Amiloidosi.
Con quali patologie possono confondere le alterazioni funzionali riscontrate nella CMP restrittiva?
Con quelle della
1) Pericardite costrittiva
2) CMPI
Alterazioni funzionali della CMP restrittiva
Ridotto rilassamento diastolico VS o di ambedue i ventricoli con ostacolato riempimento diastolico (“restrizione”):
Aumento della pressione di riempimento ventricolare
Inalterata sistole
Gli atri in genere saranno INGRANDITI!
Ulteriori condizioni con quadri funzionali di tipo restrittivo:
1) Fibrosi endomiocardica trpicale: bambini e giovani adulti in Africa.
2) Endomiocardite (eosinofila) di Loeffler: fibrosi endomiocardica CON GROSSI TROMBI MURALI ed ipereosininofilia periferica associata a infiltrati eosinofili in diversi organi: rilasciano sostanze tossiche come la Proteina basica maggiore.
3) Fibroelastosi endocardica
Tutorato Luglio: La miocardite linfocitaria
Istopatologia
Infiltrato ricco in Linfociti T
Necrosi dei miociti (modesta rispetto alla densità della flogosi)
Tutorato Luglio: cardiomiopatia linfocitaria
Cause
1)Infezioni
A) virali, soprattutto enterovirus (nei paesi sviluppati) e la conseguente risposta immune, con produzione di citochine responsabili della DISFUNZIONE MIOCARDICA.
B)Sud America: Chagas.
C)altri: difterite, C. Psitacii
2)Reazione autoimmune (es. cosiddette malattie collageno-vascolari, particolarmente LES)
Miocardite linfocitaria: correlazioni cliniche
Clinic. si distinguono:
A) forme fulminanti (grave compromissione emo-dinamica, rapida insorgenza dei sintomi, febbre)
B) forme non-fulminanti, le quali rispondono alla terapia steroidea
La miocardite eosinofila: Istopatologia.
Infiltrato ricco in eosinofili e necrosi dei miociti (nelle forme sintomatiche)
Caratterizzato dall’assenza di significativa necrosi nelle forme asintomatiche rilevate incidentalmente.
La miocardite eosinofila: caratteristiche cliniche.
A) Reperto incidentale in espianto cardiaco o esame autoptico.
B)Forma sintomatica, in genere SEVERA.
La miocardite da IPERSENSIBILITÀ:
denota una reazione a una sostanza ingerita, generalmente un farmaco, che di solito ma non sempre assume i caratteri morfologici di una reazione eosinofila.
Nb:spesso la eosinofilia tissutale e periferica può essere correlata eziologicamente a reazioni di ipersensibilità.
La miocardite eosinofila necrotizzante
A) in quali condizioni si verifica?
B) a quale quadro può sovrapporsi?
Quando la necrosi è tale da suscitare una reazione macrofagico con formazioni di cellule giganti.
Sì sovrappone alla miocardite gigantocellulare.
MIOCARDITE GRANULOMATOSA: Istopatologia
giganto-cellulare e sarcoidea (20%-30% dei casi di sarcoidosi)
MIOCARDITE GIGANTO-CELLULARE: Istopatologia
Necrosi di miociti associata ad infiltrato eterogeneo (linfociti, alcuni eosinofili e plasmacellule)
Cellule giganti multinucleate di origine macrofagica
Miocardite a grandi cellule
Idiopatica (si ipotizza una patogenesi autoimmune con una componente minore di eosinofili nell’infiltrato)
Correlazioni cliniche miocardite a grandi cellule
Malattia severa a decorso rapido
Terapia immuno-soppressiva e trapianto
Differenza tra la miocardite tossica e miocardite da IPERSENSIBILITÀ
nelle “miocarditi tossiche” il danno cardiaco è ritenuto il risultato di una tossicità diretta e non immunomediata.
Agenti responsabili delle miocardite tossica
Quali invece sono considerati nelle cardiomiopatie?
Farmaci, arsenico.
Catecolammine, chemioterapici: sono previsti anche dei processi infiammatori.
Alterazioni Istopatologiche delle miocarditi tossiche:
Come viene definita la loro evoluzione temporale?
Hanno una rilevanza diagnostica?
Vasculite, edema intracellulare e un infiltrato infiammatorio misto variamente composto da neutrofili, linfociti B e macrofagi e aree di fibrosi in differenti fasi evolutive.
Le lesioni presentano:ETEROGENEITÀ TEMPORALE.
Scarso significato diagnostico.
Cosa si intende per cardiomiopatia da stress?
Transitoria disfunzione sistolica ventricolare sinistra causata dalla tossicità delle catecolammine.
In cosa consiste l’espansione dell’infarto?
L’espansione dell’infarto consiste nello stiramento e assottigliamento della parete e dilatazione ACUTA del ventricolo in corrispondenza dell’area infartuata per effetto della forza pulsante del sangue in cavità.
l’espansione dell’infarto:
Differenza con L’ESTENSIONE del miocardio.
Espansione: non vi è un processo necrotico
Espansione dell’infarto e differenza con L’ANEURISMA ACUTO.
Nell’espansione dell’infarto: il profilo epicardico del ventricolo è INALTERATO.
Nell’aneurisma acuto: il profilo esterno del cuore mostra un RIGONFIAMENTO locazzito in corrispondenza dell’area malacica.
La morfologia della Pericardite fibrinosa
Come si presenta la superficie?
Sarà SECCA, con un fine corrugamento granuloso.
La morfologia Pericardite siero-fibrinosa
Cosa causerà il processo infiammatorio?
Induce l’accumulo di liquido torbido di colore giallo-bruno contenente leucociti, eritrociti e fìbrina.
La fìbrina può essere degradata o organizzarsi.
Alterazioni funzionali isnufficienza aortica:
Aumento di: gittata sistolica, pressione sistolica e aumento pressione differenziale.
Ventricolo: soprattutto dilatazione da sovraccarico di volume (cor bovium), potrebbe presentarsi anche una insufficienza mitralica associata alla dilatazione ventricolare