Cardio Flashcards
Le quattro caratteristiche fondamentali della Tetralogia di Fallot
1) DIV
2) Ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo dx (stenosi sottopolmonare)
3) aorta a cavaliere del DIV
4) Ipertrofia ventricolare dx
Derivazione embriologia delle alterazioni della Tetralogia di Fallot
Derivano da una dislocazione anterosuperiore del setto infundibolare.
La sindrome di Eisenmenger consiste in
inversione dello shunt sinistro-destro in seguito all’aumento delle resistenze vascolari polmonari, si associa alla comparsa di cianosi.
Cosa differenzia la Sindrome di Eisenmenger dalla Tetralogia di Fallot?
Cosa li accomuna?
l’assenza di stenosi della valvola polmonare,
in entrambe le condizioni è presente aorta a cavaliere.
Cosa causa la parvietà del dotti arterioso?
Quando sarà presente la cianosi?
Shunt sx dx con iperaflusso polmonare inizale
Solo in fase tardiva: sindrome di Eisenmenger
Riquadro morfologia Tetralogia di Fallot
Forma del cuore:
Div:
Dilatato con Aspetto a scarpa a causa della Ipertrofia ventricolare ventricolare dx
Div ampio con la valvola artica all’altezza del bordo superiore del difetto: l’aoorta si porta a cavaliere del difetto e di entrambe la camere ventricolare.
Da cosa è causata la ostruzione all’efflusso ventricolare dx?
Restrizione dell’infundibolo (stenosi sottopolmonare)
Anche da stenosi valvolare polmonare.
Topografia schematica dell’infarto regionale:
Ostruzione di: Coronarica sx ramo discendebte
Infarto delle refioni:
Parte anteriore del Ventricolo sx
Parte anteriore del SETTO
Punta
Topografia schematica dell’infarto regionale
Ostruzione della Coronarica sx, ramo circonflesso
Parete laterale del Ventricolo sx (margine ottuso del cuore)
Topografia schematica dell’infarto regionale
Ostruzione coronaria dx
Parete posteriore del Ventricolo sx
Porzione posteriore del setto.
In quanto tempo si completa la Necrosi ischemica?
Cosa diventa dopo?
Come si alterano i tempi in presenza di circoli Coronarici collaterali?
La necrosi ischemica del miocardio si completa in: 6 ore, diventando un INFARTO TRANSMURALE.
Saranno necessarie ca. 12 ore per diventare infarto TRANSMURALE
Dopo quanto tempi il danno ischemico delle cellule cardiache diviene irreversibile?
diviene irreversibile dopo 30 min
Cosa si intende per l’area di rischio?
È il territorio di irrorazione di un vaso coronarico occluso
Come viene definita la propagazione della zona NECROTICA in IMA?
Da quale regione parte?
Propagazione a onda, parte dalla zona sottoendocardica.
Propagazione della necrosi:
Dopo quanto tempo raggiunge la metà dello spessore del miocardio?
Dopo quanto tempo diventa TRANSMURALE?
2-3h
Dopo 6h
FEBBRE REUMATICA [FR] (ACUTA)
Definizione:
Malattia valvolare infiammatoria acuta, immunomediata, multi-sistemica, che si manifesta gen. alcune settimane dopo un episodio di faringite da streptococco di gruppo A
CARDIOPATIA REUMATICA [CR] (CRONICA)
A) Definizione
Malattia valvolare post-infiammatoria, fibrotica, deformante
Latenza di 20-40 anni tra infezione e comparsa dei sintomi
Dato anamnestico di pregresso episodio di FR assente in >50% dei casi
Quali sono le strutture cardiache coinvolte nella FR?
Interessamento dei tre tessuti: cardiaci (pan-cardite): valvole, miocardio e pericardio
Quali sono le strutture cardiache coinvolte nella CR?
Sono delle alterazioni patologiche limitate all’apparato valvolare.
Reperti patologici a carico dell’apparato valvolare nella FR
Endocardite verrucosa: piccole vegetazioni (1-3 mm) dette verruche disposte a corona di rosario lungo il margine di chiusura dei lembi e/o le corde tendinee ‘
Reperti patologici a carico dell’apparato valvolare nella CR
Endocardite fibroplasica:
- Ispessimento ± retrazione dei lembi,
- fusione (saldatura) delle commissure
- Ispessimento, accorciamento, fusione delle corde tendinee
Aspetti microscopici della FR
Edema
Flogosi mononucleare
Necrosi fibrinoide.
Aspetti microscopici della CR
Neovascolarizzazione,
fibrosi,
lieve flogosi cronica ricca in linfociti T,
calcificazioni
Le conseguenze funzionali della valvulopatia nella FR
Lesioni funzionalmente non rilevanti
Conseguenze della valvulopatia nella CR
Stenosi (prev. a carico della valvola mitrale),
insufficienza (prev. a carico della valvola aortica),
steno-insufficienza
Valvulopatie: per quanto riguarda il nomale funzionamento della valvole cardiache se valvole atrio ventricolare e semilunari differiscono per:
Le prime Possiedono dei FOGLIETTI, le semilunari delle CUSPIDI.
Da quali fattori dipendono le Conseguenze emodinamiche ed effetti clinici dei vizi valvolari?
oValvola affetta
oEffetto disfunzionale: stenosi (con sovraccarico di pressione) o insufficienza (con sovraccarico di volume)
oGrado di compromissione anatomica della valvola
oRapidità di esordio, efficacia dei meccanismi di compenso, presenza di co-morbidità
Quali vizi valvolari sono più gravi da un punto di vista emodinamica?
Mitralici ed aortici.
Esordio clinico di
A) Stenosi calcifica della valvola aortica tricuspide
B) Stenosi calcifica della valvola aortica bicuspide congenita
A) >70 Anni, M>F
B) 50-60 anni, rappresenta ~40-50% dei cas
Eziologia della Stenosi calcifica della valvola aortica
1) Effetto cumulativo di MICROTRAUMI dovuti al flusso ematico turbolento e del gradiente pressori trans valvolare (più frequenti infatti nel cuore sx)
2) fattori di rischio simili all’aterosclerosi.
3) condizioni che alterano il metabolismo del Ca/Po4
4) Attivazione delle cellule interstiziali valvolari con assunzione di un fenotipo osteoblastico, conseguente rimodellamento e mineralizzazione della matrice extracellulare
Aspetti macro e microscopici delle calcificazioni aortiche:
- Calcificazioni nodulari ammassate sulla superficie aortica (opposta al flusso) di tutte le cuspidi a partire dalla base, bordi liberi indenni;
- assenza di fusione commessurale
- Noduli costituiti da placche calcifichecommiste a fìbrina, con minimo infiltrato infiammatorio
Effetti funzionali delle calcificazioni aortiche
Ipertrofia concentrica Vs compensatoria, seguite da Dilatazione e scompenso Angina Sincope Rischio di aritmie fatali Insufficienza cardiaca cronica
Degenerazione mixoide della mitrale (prolasso)
Aspetti epidemiologici:
In quali forme si può presentare:
Colpisce fino al fino al 5% della popolazione adulta ed è più frequente in giovani donne.
Forma sporadica, idiopatica.
Forma familiare: disordine autosomico dominante a penentranza incompleta, spesso correlazioni con le patologie del connettivo.
Prolasso, definizione
è definito clinicamente (ecocardiografia) come movimento sistolico verso l’atrio (estroflessione) > 2 mm a foglietti non ispessiti o > 5 mm a foglietti ispessiti
Alterazioni microscopiche del PVM
1) Abnorme accumulo di proteoglicaninella tonaca spongiosa(contiene normalmente proteoglicani)
2) progressiva sostituzione della tonaca fibrosa da parte di matrice mixoide
3) associata a perdita di fibre collagene ed elastiche
Alterazioni microscopiche ASSENTI nel PVM
- infiammazione,
- neoformazione vascolare,
- fibrosi,
- calcificazioni,
- fusione commissurale
Aspetto dei lembi ed alterazioni emodinamiche legate alla sistole.
1) Lembi valvolari ridondanti (partic. il lembo posteriore)
2) aspetto e consistenza gelatinosa
3) deformazioni cupoliformi in prossimità del margine libero (hooding) e/o sollevamento di gran parte o dell’intero foglietto verso l’atrio (billowing) durante la sistole
Dove si formano i trombi piastrinici nel PVM?
Quali eventi possono scatenarsi?
sulla linea di chiusura dei foglietti valvolari per traumatismo
e/o alla base per stasi.
C’è la possibilità di episodi embolici e/o substrato per endocardite infettiva
Quali alterazioni si verificano a carico dei Foglietti Anulus valvolare Corde tendinee Cavità atriale
A) Fibrosi superficiale da frizione e trauma meccanico dei foglietti valvolari divenuti eccessivamente mobili
B) Anulus valvolare che può andare incontro a dilatazione, casi con rigurgito severo
C) le corde tendinee che possono andare incontro a rottura:sono allungate, assottigliate o ispessite ma non fuse;
D) Dilatazione dell’atrio sn in presenza di rigurgito mitralico significativo con possibile formazione di trombi murali
Caratteristiche PVM asintomatica
Click meso-telesitolico
Ben tollerata,
riconoscibile all’ecografia;
soffio telesistolico in caso di rigurgito significativo
Qual è la frequenza delle complicanze della PVM?
QUALI SONO?
Tra il 3 e 10%
1) Insufficienza mitralica progressiva,
2) talora acuta da rottura delle corde tendine, risultante in insufficienza cardiaca;
3) aritmie e/o morte improvvisa;
4) endocardite infettiva;
5) ictus cardio-embolico(distacco di trombi atriali e/o valvolari)
Le manifestazioni cliniche MAGGIORI della FRA
J= Joint = poliartrite migrante delle articolazioni <3= Pan-cardite N= Noduli sottocutanei E= Eritema cutaneo marginato S= Syndeham's Chorea
Manifestazioni MINORI della FRA
1) artralgia
2) Febbre
3) increnebto delle proteine della fase acuta (VES, PCR)
Criteri di Jones
A) Evidenza di una precedente infezione da Strep A, associate ad almeno due manifestazioni maggiori
B) associazione di una manifestazione maggiore e due minori