Capitolo 7 Flashcards
Cosa è l’approccio dimensionale?
le emozioni non sono considerate separatamente e non derivano da sistemi neurali indipendenti, ma derivano da attività collocate in due diverse dimensioni:
a) Valenza –> varia da piacere a disgusto
b) Attivazione –> varia da attivata a disattivata
Quali caratteristiche condividono gli stati emotivi?
- Le emozioni vengono scatenate da stimoli elicitanti esterni o interni
- Le reazioni emotive derivano dalle valutazioni che facciamo degli stimoli
- Il corpo risponde fisiologicamente alle nostre valutazioni
- Le emozioni comprendono tendenze comportamentali
Cosa scatenano gli stimolo elicitanti?
scatenano valutazioni cognitive e risposte emotive
Di che tipo possono essere gli stimoli elicitanti?
• INTERNI (ricordi, immagini mentali positive o negative)
• ESTERNI
Cosa influenza il modo in cui valutiamo e rispondiamo agli stimoli?
• I fattori biologici innati ci aiutano a determinare quali stimoli hanno il maggior potenziale di risvegliare emozioni, i bambini nascono già con la capacità di rispondere emotivamente agli eventi e questo spiega come mai gran parte delle fobie coinvolgano stimoli primordiali (altezze, acqua, ragni, serpenti) e non minacce moderne come automobili o fucili.
• Anche l’apprendimento influenza le nostre emozioni. Esperienze precedenti possono trasformare determinate persone o situazioni in stimoli elicitanti.
• La cultura, a sua volta, influenza enormemente il modo in cui valutiamo e rispondiamo agli stimoli.
Cosa sono le valutazioni cognitive?
interpretazioni e significati che attribuiamo agli stimoli sensoriali
Cosa afferma il modello sulle emozioni di SCHERER?
• i risultati delle valutazioni cognitive forniscono una risposta unica per qualsiasi evento emotivo
• l’emozione è fatta per essere adattiva
• la valutazione darà modo alla persona di dare una risposta appropriata (a livello di comportamento ed espressioni facciali)
Quali sono I processi coinvolti nelle valutazioni cognitive?
- consci
- inconsci
Cosa influenzano i processi coinvolti nelle valutazioni cognitive?
il modo in cui esprimiamo le nostre emozioni
Cosa spiegano i processi coinvolti nelle valutazioni cognitive?
perché persone diverse (o la stessa persona in momenti diversi) possono avere reazioni emotive diverse allo stesso oggetto, situazioni o persona.
Cosa ha scoperto Ledoux?
ha rilevato l’esistenza di un sistema a doppia via per l’elaborazione delle emozioni. Per via di un meccanismo primitivo adattivo, le risposte emotive inviate dal talamo (centro di elaborazione sensoriale del cervello) dopo aver ricevuto un input sensoriale, si verificano a 2 livelli:
• via alta (reazione conscia) –> sale fino alla corteccia che interpreta cosa ha provocato la reazione
• via bassa (reazione inconscia) –> conduce all’amigdala che genera reazioni emotive prima che la corteccia cerebrale interpreti ciò che ha provocato la reazione
A cosa hanno portato gli STUDI DI WINSTON SULLE RISPOSTE DELL’AMIGDALA A VOLTI DIVERSI?
- Visione di volti inaffidabili –> forte attività dell’amigdala
- Stimoli che evocano forti emozioni positive –> forte attività dell’amigdala
- Visione di volti degni di fiducia –> bassa attività dell’amigdala
Secondo la neuroscienziata Pert cosa attiva le emozion?
• dopamina – endorfine –> emozioni gradevoli
• serotonina – norepinefrina –> emozioni di rabbia e paura
Cosa comporta l’arpttivazione dell’emisfero dx o sx?
• attivazione emisfero destro –> all’origine di alcune emozioni negative: nel vivere o ricordare emozioni negative questo emisfero si attiva maggiormente
• attivazione emisfero sinistro –> all’origine di alcune emozioni positive: nel vivere o ricordare emozioni positive questo emisfero si attiva maggiormente
Da cosa è prodotta la risposta combatti e fuggi?
è prodotta - a fronte di un sentimento di paura - dal sistema nervoso simpatico (in pochi secondi stimola l’attivazione di organi e muscoli) e dal sistema endocrino (che pompa nel sistema circolatorio ormoni dello stress quali epinefrina e cortisolo)
Cosa c’entra l’evoluzione con l’espressione delle emozioni?
Charles Darwin affermava che l’espressione delle emozioni è un prodotto dell’evoluzione, poiché contribuisce alla sopravvivenza della specie, sottolineando la somiglianza tra espressioni emotive degli animali e quelle degli uomini (ad esempio sia i lupi che gli uomini scoprono i denti quando sono arrabbiati). I moderni teorici dell’evoluzione ritengono che il sistema nervoso sia collegato ad un SET DI RISPOSTE EMOTIVE FONDAMENTALI (REAZIONI EMOTIVE INNATE). Le ricerche dimostrano che alcune espressioni emotive sono simili in tutte le culture suggerendo quindi una base universale biologica
Cosa sono le espressioni facciali?
Le espressioni del viso possono dare indicazioni sulle emozioni anche se a parità di emozione l’espressione può essere espressa diversamente, anche all’interno della stessa cultura
Quale è il rapporto tra attività emotiva e rendimento?
• compito complesso –> livello ottimale di attivazione basso (un’elevata emotività interferisce e può pregiudicare l’esito)
• compito semplice –> livello ottimale di attivazione alto
Cosa spiega la teoria somatica di James-Lange?
Sono le reazioni fisiologiche del nostro corpo agli stimoli a determinare le emozioni che proviamo, non viceversa
Cosa spiega la teoria di Cannon-Bard?
Cannon rilevò come il corpo umano NON rispondesse istantaneamente agli stimoli emotivi ma anche dopo diversi secondi in contrasto con la teoria di Lange. Secondo la teoria di Cannon-Bard l’esperienza soggettiva dell’emozione e l’attivazione fisiologica non sono la causa una dell’altra, bensì risposte indipendenti a una situazione che provoca emozione. Il talamo una volta ricevuto l’input (es: stimolo minaccioso) stimola simultaneamente le risposte fisiologiche e la consapevolezza cognitiva
Su cosa differiscono le teorie di James-Lange e quella di Cannon-Bard?
• la teoria di James-Lange sostiene che il feedback sia essenziale, senza questo feedback non ci sarebbe risposta del corpo alle emozioni
• La teoria di Cannon-Bard afferma che l’esperienza delle emozioni deriva dai segnali inviati direttamente dal talamo alla corteccia e non dal feedback del corpo.
Cosa è l’ipotesi del feedback facciale?
Il feedback inviato al cervello dei muscoli facciali può attivare specifiche reazioni emotive e pertanto ha un ruolo di grande importanza nella determinazione della natura e dell’intensità delle emozioni che proviamo. L’ipotesi di Lange diceva che se, alla vista di un orso, ci spaventiamo, è perché i nostri muscoli facciali contratti nel terrore inviano segnali alla corteccia cerebrale che produce la sensazione di paura. Secondo questa teoria quindi le espressioni del viso sono in grado di CAUSARE la risposta emotiva o di INTENSIFICARLA (es: esperimento autopercezione con matita tra i denti o tra le labbra)
Cosa è la nozione di embodiment?
pensare ad un’emozione ce la fa, in un certo senso, rivivere in quanto riattiva lo stato neurale associato a quell’esperienza
Come si sviluppava lo studio di Niedenthal?
è stato chiesto ai partecipanti di classificare una serie di parole in base all’essere o meno associate ad un’emozione. Nei casi in cui ai partecipanti veniva impedito di esprimere sul volto le emozioni, le parole associate a gioia e disgusto venivano classificate con minor accuratezza, mente quelle associate a emozioni neutre o rabbia venivano ben classificate. Lo studio ha quindi confermato che le espressioni del volto hanno un ruolo causale nell’elaborazione delle emozioni