Capitolo 11 Flashcards

1
Q

Spesa effettiva vs spesa programmata

A

La spesa effettiva è la somma di denaro che gli individui, le imprese e la PA spendono per acquistare beni e servizi. La spesa programmata è la somma che gli individui, le imprese e la pubblica amministrazione vorrebbero spendere per acquistare beni e servizi.

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2
Q

Perché la spesa effettiva potrebbe essere diversa dalla spesa programmata?

A

La differenza può essere attribuita all’investimento non programmato in scorte, al quale le imprese sono obbligate se le vendite sono diverse dal previsto: se le vendite sono meno del prevvvisto le scorte aumentano, se le vendite eccedono le previsioni le scorte sono meno.
Per questa ragione la spesa effettiva può essere diversa rispetto alla spesa programmata

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3
Q

Quali sono le determinanti della spesa programmata?

A

se ipotizziamo che l’economia sia chiusa e quindi:
E= C + I +G
E= spesa programmata
sostituiamo all’interno l’equazione del consumo dell’investimento e ipotizziamo che G e T sono variabili esogene
otteniamo : E = C (Y-T) + I +G
Quindi la spesa programmata dipende dal reddito Y, dall’investimento programmato i e dalle variabili di politica fiscale G e T
La curva ha pendenza positiva perchè a un più elevato reddito corrisponde un livello più elevato di spesa programmata e la pendenza è uguale a PMC (propensione marginale al consumo)

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4
Q

Propensione marginale del consumo

A

PMC è una variabile che indica l’incremento della spesa programmata a fronte di un incremento del reddito di un’unità

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5
Q

Qual è la condizione d’equilibrio su cui si basa la croce keysiana

A

è l’ipotesi che l’economia si trovi in equilibrio se spesa effettiva e spesa programmata sono uguali
Y=E
la retta ha una pendenza di 45° e passa per l’origine è il luogo di punti in cui questa equazione è rispettata

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6
Q

In che modo un’economia giunge nella condizione di equilibrio?

A

le scorte giocano il ruolo d’importanza nel processo di aggiustamento: se l’economia si trova da una condizione diversa da quella d’equilibrio le scorte subiscono variazioni non programmate, inducendo le imprese a modificare il volume della produzione, queste influenzano il livello del reddito e la spesa, facendo muovere l’economia verso il punto d’equilibrio

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7
Q

Come viene influenzata l’economia da una variazione della spesa pubblica

A

se la spesa pubblica aumenta di una quantità ΔG, la curva di spesa programmata si sposta verso l’alto in misura ΔG, l’equilibrio dell’economia si sposta, provoca un aumento più che proporzionale del reddito ΔY che diventa maggiore di ΔG. Il rapporto ΔY/ΔG è detto moltiplicatore della spesa pubblica ed ha un valore superiore ad 1

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8
Q

moltiplicatore della spesa pubblica

A

Il rapporto ΔY/ΔG è detto moltiplicatore della spesa pubblica, ci rivela la misura dell’andamento del reddito a fronte di un incremento unitario della spesa pubblica. ha un valore superiore ad 1
ΔY/ΔG= 1/(1-PMC)

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9
Q

Perchè la politica fiscale ha un effetto amplificato sull’economia?

A

secondo la funzione del consumo C=C(Y-T) l’aumento del reddito provoca un aumento del consumo così quando un incremento della spesa pubblica fa aumentare il reddito , fa aumentare il consumo che fa aumentare il reddito e così via. quindi un aumento della spesa pubblica provoca un aumento più che proporzionale del reddito

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10
Q

Che effetti ha sul reddito una variazione delle imposte?

A

una diminuzione delle imposte di ΔT fa aumentare immediatamente il reddito disponibile di un ammontare di ΔT e quindi il consumo di PMCx ΔT. Per ogni dato livello di Y la spesa programmata è più elevata

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11
Q

moltiplicatore delle imposte

A

Il rapporto ΔY/ΔT è detto moltiplicatore delle imposte ovvero la misura della variazione del reddito a fronte di una variazione unitaria delle imposte
ΔY/ΔT= - PMC/(1-PMC)
il segno meno sta ad indicare che procede nella direzione opposta rispetto a quella del reddito

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12
Q

A cosa serve la croce keynesiana?

A

la croce keynesiana è utile perchè mostra come i programmi di spesa degli individui delle imprese e dello stato determinano il reddito dell’economia

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13
Q

Su che semplificazione si fonda la croce keynesiana?

A

si fonda sulla semplificazione che il livello di investimento I sia fisso. Una delle relazioni economiche più importanti è quella che lega l’investimento I al tasso di interesse r.

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14
Q

Come mettere in relazione l’investimento e il tasso di interesse

A

per mettere in relazione l’investimento e il tasso di interesse definiamo il livello di investimento programmato come: I= I(r)
poiché il tasso di interesse è il costo del finanziamento di un progetto di investimento un aumento del tasso di investimento riduce l’investimento programmato perciò la curva di investimento programmato ha pendenza negativa.

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15
Q

Integrando l’interazione tra tasso d’interesse e livello di reddito espressa dalla funzione d’investimento e l’interazione tra investimento e reddito illustrata dalla croce keynesiana cosa si ottiene

A

Si ottiene la curva IS, ogni punto della curva rappresenta un equilibrio nel mercato dei beni e la curva descrive come il livello di equilibrio del reddito dipende dal tasso di interesse. La curva ha pendenza negativa

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16
Q

Cosa accade alla curva IS al modificarsi della politica fiscale?

A

la curva si sposta, con la croce keynesiana ci mostra come la transizione della politica fiscale accresca la spesa programmata e quindi il reddito, quindi un aumento della spesa pubblica provoca uno spostamento della curva IS verso destra anche una delle diminuzione delle imposte provoca lo stesso effetto. Mentre un aumento delle imposte o una riduzione della spesa pubblica provoca l’effetto opposto e la curva IS si sposta verso sinistra

17
Q

La curva IS cosa ci mostra?

A

ci mostra le combinazioni di tasso di interesse e livello di reddito coerenti con l’equilibrio nel mercato dei beni e dei servizi. La curva è tracciata per una data politica fiscale. Le variazioni della politica fiscale che determinano un aumento della domanda dei beni e servizi provocano uno spostamento della curva IS verso destra; le variazioni della politica fiscale che provocano una contrazione della domanda di beni e servizi creano uno spostamento della curva is verso sinistra.

18
Q

Cosa ci mostra l’equazione Y - C(Y - T) - G = I(r)

A

possiamo osservare che il membro sinistro dell’equazione mostra che l’offerta di fondi mutuabili dipende dal reddito e dalla politica fiscale, il membro destro mostra come i tassi di interesse dipendano dal tasso di interesse, possiamo anche interpretare la curva IS come la rappresentazione del tasso di interesse che mantiene in equilibrio il mercato dei fondi mutuabili per ogni dato livello di reddito. riassume la relazione tra investimento e risparmio: a un reddito più elevato corrisponde un maggior risparmio al quale corrisponde un più basso tasso di interesse d’equilibrio, perciò IS ha pendenza negativa

19
Q

La curva LM

A

La curva LM descrive la relazione che intercorre tra tasso di interesse e livello di reddito nel mercato dei saldi monetari. ciascun punto della curva LM rappresenta un equilibrio del mercato della moneta la curva descrive come il tasso di equilibrio dipenda dal reddito, quanto più elevato è il reddito tanto maggiore è la domanda di saldi monetari reali e tanto più aumenta il tasso di interesse d’equilibrio, perciò LM ha pendenza positiva. La curva è tracciata per una data offerta di saldi monetari reali: se i saldi monetari variano la curva LM si sposta.

20
Q

Teoria della preferenza per la liquidità

A

è nota comunemente teoria della preferenza per la liquidità perchè afferma che il tasso di interesse si aggiusti per equilibrare la domanda e l’offerta di moneta (attività più liquida del sistema economico). Questa teoria è il fondamento della curva LM
Ipotizziamo che l’offerta di saldi monetari sia fissa, l’offerta di moneta M è una variabile esogena perchè la politica monetaria è stabilita autonomamente dalla banca centrale come anche P. Infatti l’offerta di saldi monetari reali si rappresenta come una retta verticale.
il tasso di interesse rappresenta il costo-opportunità di detenere moneta , infatti se il tasso di interesse aumenta gli individui desiderano detenere meno moneta
quindi domanda saldi reali= (M/P)^d =L(r)
L(r)= quantità domandata di moneta dipende dal tasso di interesse
questa ha pendenza negativa perchè il tasso di interesse più elevato corrisponde ad una quantità domandata di moneta inferiore

21
Q

in che modo il tasso di interesse mantiene l’equilibrio tra offerta e la domanda di moneta

A

quando il mercato non si trova in equilibrio gli individui cercano di modificare il proprio portafoglio di attività e alterano il tasso di interesse

22
Q

Cosa accade a LM se la banca centrale contrae improvvisamente l’offerta di moneta

A

se M diminuisce M/P diminuisce perchè P è fisso nel modello perché ci troviamo nel breve periodo quindi i prezzi sono fissi, l’offerta di saldi monetari si sposta verso sinistra, il tasso di interessa aumenta spingendo gli individui a detenere in portafoglio una minore quantità di saldi monetari reali

23
Q

in che modo una variazione di reddito aggregato Y influenza il mercato dei saldi monetari reali ?

A

il livello del reddito influenza la domanda di moneta: quando il reddito è elevato la spesa è elevata, e gli individui effettuano un maggior numero di transazioni che richiedono l’uso della moneta. la quantità domandata di saldi monetari reali è inversamente correlata al tasso di interesse e positivamente correlata al livello di reddito.

24
Q

la domanda di saldi monetari dipende dal tasso di interesse vero o falso?

A

vero, un innalzamento dei tassi di interesse cresce il costo di detenere attività in forma liquida e quindi riconosce la domanda di moneta, la velocità di circolazione aumenta quindi MV(r)= PY scritta così l’equazione di scambio genera una pendenza positiva alla curva LM .