Basi della genetica Flashcards
Definizione di gene
sequenza di DNA contenente informazioni che
verranno, in parte, trascritte in mRNA e poi tradotte in sequenze
proteiche/polipeptidiche e in parte rimarranno RNA con funzioni di regolazione
Ereditarietá
consiste banalmente nella trasmissione di ciò che siamo alla nostra discendenza, ma
non si tratta di una trasmissione di identità, bensì di una trasmissione che viene modulata in funzione
di combinazioni geniche e ambiente
Variabilità
Per poterla capire è utile partire
dal concetto di identità, facendo riferimento
ai gemelli omozigoti (individui indipendenti,
ma che hanno lo stesso identico assetto
genetico): banalmente possiamo dire che
tutto ciò che non è identico, è VARIABILE.
La variabilità genetica rappresenta tutto ciò
che, seguendo la trasmissione genetica dei
caratteri, si determina come diversità.
variabilità INTER-specie
è determinata esclusivamente da sequenza genomica
variabilitá INTRA-specie
è determinata dal nostro genoma ma é modulata dall’ambiente
Elementi di variabilitá
sia il genotipo e il fenotipo
Cromosoma
è la struttura con cui, durante il processo
riproduttivo della cellula, ciascuna unità funzionale di DNA,
dopo essersi duplicata, si compatta associata a specifiche
proteine e viene trasmessa alle cellule figlie. è una condizione che sis trova solo nelle cellule in interfase. il dna sottoforma di cromosoma lo troviamo in cellule che si dividono come nel derma o nel midollo osseo.
Pseudogene
sequenza di basi simile a un gene (a livello
di scrittura) ma che in realtà sono privi di espressione
all’interno della cellula.
Come si analizza la variabilitá genetica?
È possibile analizzare la variabilità attraverso l’osservazione e la misura di grandezze confrontabili dello stesso
tipo, chiamate variabili. statura, frequenza cardiaca, peso corporeo
Variabili continue
sono caratterizzate dal fatto che la loro distribuzione all’interno delle popolazioni segua
una curva gaussiana (es.: l’altezza, BMI, etc.). La quasi totalità dei caratteri genetici multifattoriali sono
riferibili a variabili continue. In questo caso gioca un ruolo importante l’ambiente.
variabili dicotomiche
sono, invece, variabili discontinue alternative del tipo presenza o assenza o di
appartenenza a categorie. Tradizionalmente, vengono chiamate “tratto genico” o “carattere genetico” (es.:
talassemia, corea di Huntington, distrofia muscolare, etc.).
Che cosa permette di produrre variabilità ?
Innanzitutto, bisogna ricordarsi che i meccanismi biologici
naturali sono propensi a generare variabilità: questo avviene per diverse ragioni, una delle quali è garantire
la sopravvivenza della specie.
La variabilità si genera anche all’interno di individui che sono correlati geneticamente (fratelli), grazie a diversi
meccanismi, tra cui:
la segregazione indipendente di cromosomi omologhi (2 alla 23 combinazioni)
il crossing-over tra cromosomi materni e paterni
le mutazioni.
Mutazione somatica e germinali
SOMATICHE:non interessano i tessuti riproduttivi
non si trasmettono
sono responsabili dell’invecchiamento
hanno a che fare con la genetica del dell’individuo
GERMINALI: interessano i gameti e possono essere trasmesse alla progenie e se trasmesse passano alle cellule somatiche della progenie
Vantaggi in base alle mutazioni
Le mutazioni possono anche essere divise a seconda del vantaggio che apportano:
Vantaggiose: l’individuo può essere resistente alle malattie o alle variazioni climatiche; è più vitale
degli altri individui e ha più probabilità di riprodursi, e quindi di trasmettere la mutazione.
Svantaggiose: l’individuo può avere una ridotta vitalità e/o essere sterile. Difficilmente potrà
trasmettere la mutazione ad altri individui. Generalmente, queste mutazioni scompaiono.
Neutre: non hanno effetto sul fenotipo. Sono la maggior parte.
Locus monomorfici come diventano polimorfici
attraverso mutazioni
Locus polimorfico
locus con almeno due alleli
def mutazione
intendendo alleli rari nella popolazione (frequenza <0.01) generalmente con effetti
negativi (malattie) sul fenotipo
def polimorfismo
s’intende un locus con almeno due alleli
frequenti nella popolazione, si dá per scontato che quando diverat frequente non produca effetti negativi sulla vita degli individui.
frequenza maggiore dell’0,01%
classificazioni delle mutazioni in base alla dimensione
Mutazioni puntiformi - transizioni, trasversioni, sinonime o non sinonime
segmentali- delezione e inserzione di uno o più nucleotidi
geniche strutturali - riarrangiamento genico e aberrazioni cromosomiche