A MODO LORO Flashcards
Cosa mostra l’Aiace Sofocleo di De Luca?
è un tragedia antica in cui evidenziare i mali della contemporaneità. De Luca mette in scena il male, le zone d’ombra in cui si insedia. Sostituisce però il TELLING con lo SHOWING, il male lo mostra in scena con torture, mentre nelle tragedie greche il male avveniva sempre dietro le scene, mai davanti al pubblico. Per tutto lo spettacolo ci sono tapparelle, persiane che dividono il pubblico dal palco e che costringono gli spettatori a guardare sempre attraverso, come simbolo dell’omertà.
La storia di Aiace è quella che dice che dopo la morte di Achille le sue armi spettassero ad Aiace, il guerriero più forte dopo Achille, ma invece furono date a Ulisse perchè politicamente più importante. Come avviene nel presente, tutto avviene per questioni politiche, non per meritocrazia.
Cosa centra la teoria dell’evoluzione di Darwin con gli adattamenti?
Per Darwin solo ciò che muta e si evolve può sopravvivere al presente. Questo è proprio quello che accade con gli adattamenti, le traduzioni, mutano verso il contesto d’arrivo.
Cosa fa Brecht nel suo “Abbicci della guerra”?
Brecht associa fotografie sue a descrizioni che dicono tutto il contrario di ciò che lui mostra, questo stride. I due fotografi Broomberg e Chanarin, fanno due remake di questo testo molto particolari. In War Primer 2 sovrappongono alle immagini originarie di Brecht delle immagini della guerra del terrore. Le foto sono incastrate tra le parole e dentro le foto. Poi c’è il progetto Holy Bible, che è diventato una mostra Divine Violence nel 2012, prende le mosse dalla Bibbia personale di Brecht, densa di appunti, sottolineata e con ritagli fotografici. I due fotografi intervengono sottolineando parole-chiave e mettendo letteralmente in pagina più di 500 fotografie.
Di cosa parla invece lo spettacolo Hamlet Travestie della compagnia teatrale Punta Corsara?
è una parodia del dramma di Shakespeare, ma mette insieme diversi sottotesti: l’opera inglese John Poole, ovvero una settecentesca parodia burlesque dell’Amleto; il Don Fausto di Antonio Petito, parodia del Faust di Goethe; tragedia del principe di Danimarca, che in questo spettacolo viene incarnato da Amleto Barilotto. Tutto questo precipita in tragedia, non solo quella shakespeariana ma anche quella quotidiana di Scampia, scandita da traffici di uomini, merci, omertà, paure che il testo non teme di denunciare. In questa tragedia lo strozzino a cui il padre di Amleto deve pagare il pizzo ogni mese rappresenterebbe lo zio che nell’Amleto di Shakespeare uccise il padre.
Di cosa parla il film d’animazione Gatta Cenerentola?
il film è quasi del tutto ambientato sulla nave da crociera Megaride, ancorata al porto di Napoli. Il padre di Mia (Cenerentola), ovvero Vittorio Basile, ha il sogno di realizzare il polo della scienza e della memoria per far riemergere la città e trasformarla in una capitale mondiale della cultura e dell’economia. la nave è dotata di un registratore virtuale capace di replicare tutti gli eventi e le figure sotto forma di ologrammi.
la figlia, la piccola Mia nelle prime scene tiene fra le mani il libro di Basile. Vittorio, vedovo, sta per risposarsi con Angelica Carrannante, amante segreta e socia per nulla angelica di Salvatore Lo Giusto, detto ‘O Re. Lui è un imprenditore di scarpe e del narcotraffico, spietato boss della malavita. Punta ad eliminare Basile e impossessarsi del suo patrimonio, fare del porto di Napoli uno snodo mondiale del riciclaggio.
L’omicidio si consuma sulla nave durante i festeggiamenti di nozze, con colpi di pistola confusi con fuochi d’artificio.
Mia viene affidata ad Angelica, che la fa crescere tra insulti e percosse di 5 sorelle prostitute e un fratello transessuale. La nave è ormai un malfamato night club.
Mia rivive l’uccisione del padre attraverso un ologramma e matura la sete di vendetta. Le sei sorellastre sono uccise dai gregari del boss. Lo Giusto si innamora di Mia e Angelica fa scoppiare la nave. Mia prova ad uccidere Lo Giusto, fermata da Primo Gemito, ovvero l’ex uomo di scorta del padre e insieme fuggono poco prima che la nave scoppi. il finale è sospeso, lascia la speranza non la certezza che si siano davvero salvati.
Cosa suggerisce Linda Hutcheon a proposito degli adattamenti e del loro contesto?
che un adattamento non esiste nel vuoto, ma sempre in un contesto, un tempo e un luogo, una società e una cultura determinate. Quando e dove sono parole chiave per capire cosa accade quando la storia viaggia.
Quali altre contaminazioni esistono in questo testo?
L’arte della felicità, il romanzo Gomorra di Saviano e in misura minore anche il film omonimo di Garrone.
Come è rappresentata Napoli in questo movie?
La Napoli che apre il film è la tipica Napoli da cartolina, rappresenta il sogno utopico di Vittorio Basile. Dopo l’assassinio però il cielo diventa cupo e così rimane fino alla fine del film. é il luogo ideale di raccordo degli affari illeciti di Lo Giusto. Il porto è descritto allo stesso modo in cui Saviano lo descrive all’inizio del suo libro “è una ferita aperta”, per lui è il microcosmo locale del commercio globale, anche quello illecito. anche nel film diventa crocevia degli affari della malavita internazionale, cinese, giapponese, araba, russa, americana, campana. Questo garantisce al film quel carattere GLOCAL di cui parla anche Gomorra. il glocalismo, ovvero portare questioni locali all’attenzione del pubblico globale.
Di Napoli vengono rappresentati anche i luoghi comuni come i femminielli, le vecchie canzoni, i pezzi neomelodici che raccontano le affiliazioni criminali dei loro interpreti. Nel film sono cantanti Angelica e Lo Giusto anche.
Dall’immagine utopica da cartolina, si arriva a un’immagine distopica, degradata.
Cos’è la distopia del reale?
Non viene mostrato ciò che accadrà se no faremo nulla perchè non accada, ma viene mostrato ciò che accade e continuerà ad accadere, estendendo la propria minaccia come sta già facendo, se non inizieremo a opporci.
All’inizio l’immagine di Napoli è luminosa, la città del sole e del mare con un cielo chiarissimo. Poi diventa plumbeo il cielo, scuro e carico di resti carbonizzati di scorie e rifiuti. Una pioggia di cenere, simile alla pioggia acida del primo Blade Runner, come anche gli zeppelin in cielo.
Cosa c’entra “L’arte della felicità”?
Anche quel lungometraggio ha un paradigma distopico che alimenta la rappresentazione apocalittica o preapocalittica della città di Napoli, ma anche rappresenta la psicologia del protagonista Sergio.
Un tempo Sergio era un musicista talentuoso, ora depresso dopo la morte del fratello, fa il taxista con l’auto tappezzata di rifiuti e foto, frammenti di un passato felice con suo fratello. Sergio ha perso la voglia di vivere, passa le giornate sul suo taxi ad ascoltare storie delle persone e lo speaker radiofonico “L’arte della felicità”. La coprotagonista è Napoli, di cui lo speaker annuncia una fine vicina. Smetterà di piovere solo alla fine del film, quando Sergio risale dalla sua discesa personale agli inferi, perdonando il fratello morto colpevole di averlo abbandonato.
Cosa dice Casetti a riguardo della letteratura e del cinema?
che sono due grandi cantieri discorsivi aperti, in cui ogni società sperimenta i propri valori, i propri significati, il proprio sistema di relazioni. Cantieri aperti, in cui ogni società mette in gioco se stessa e una parte del destino dei suoi membri.