5) semantica, lessico e pragmatica Flashcards
cosa studia la semantica?
La semantica studia la lingua dal punto di vista del significato (significato dei segni linguistici)
cos’è il significato?
In senso lato, il significato è qualunque informazione veicolata da un segno o elemento linguistico.
tipi di significato: ‘denotativo’, ‘connotatitvo’ e ‘enciclopedia’
-‘denotativo’: significato oggettivo, indica un referente.
-‘connotativo’: significato indotto, soggettivo. Più il significato è ‘connotativo’, cioè si stacca da quello che è il significato denotativo, strettamente legato al termine, più si avvicina alla concezione di ‘cultura enciclopedica’, cioè di attribuzioni non necessariamente determinate dal segno linguistico,
ex. volpe»_space; significato denotativo: animale mammifero carnivoro
» significato connotativo: furbizia, che a seconda del contesto possono essere positivi o negativi (significato soggettivo)
tipi di significato: ‘linguistico e ‘sociale’
-‘linguistico’: significato che un termine ha in quanto elemento di un sistema linguistico (tu: pronome di 2° persona sing. lei: pronome di 3° persona sing.)
-‘sociale’: significato che il segno può avere in relazione ai rapporti fra i parlanti (tu: confidenza lei: allocutivo di rispetto e referenza).
Noi ci occupiamo prettamente del significato linguistico.
‘significato’ e ‘senso’:
il senso differisce dal significato poichè il senso si riferisce alle specificazioni che un segno con un determinato significato assume a seconda dei contesti.
ex. ‘finestra’: significato: apertura in una parete senso: apertura in una parete, riquadri sul monitor di un computer.
A un significato corrispondono diversi sensi, tutti contestuali. (senso=significato contestuale)
il caso dei nomi propri
I nomi propri o i toponimi (ex. Antonio, Milano) hanno solo estensione, e non intenzione
‘intensione’ ed ‘estensione’ del significato:
Sono i 2 aspetti del significato:
-intenzione: insieme delle proprietà che costituiscono il concetto designato dal termine/segno
-estensione: individui/oggetti a cui si può estendere tale termine
ex. cane
intenzione: cioè che costituisce la ‘caninità’ (mammifero, amico dell’uomo)
estensione (tutti gli individui a cui è possibile riferirsi adoperando il termine ‘cane’).
cos’è il ‘lessema’?
Il lessema è la dimensione astratta della parola, vista solo dal punto di vista del suo significato. L’insieme di lessemi di una lingua costituiscono il suo lessico, e sono contenuti nei vocabolari.
cosa sono le forme flesse?
Le forme flesse sono la dimensione pratica di un lessema (ex. lessema del nome ‘gatto’: forme flesse: gatti, gatta, gatte).
‘omonimia’ e ‘polisemia’:
Sono ‘omonimi’ i lessemi che abbiano lo stesso significante ma a cui corrispondono significati diversi (riso: cereale, ma anche l’atto di ridere)
Se i diversi significati associati a uno stesso significante sono imparentati fra loro e derivati l’uno dall’altro abbiamo la ‘polisemia’ (‘testa’= parte superiore del corpo umano»_space; estremità iniziale).
Un caso particolare di polisemia è costituito dalla ‘enantiosemia’, in cui i significati diversi di uno stesso termine sono tra loro in rapporto di opposizione:
ex. il termine ‘tirare’ corrisponde al lessema di ‘lanciare’ ma anche di avvicinare a sè.
rapporti di similarità fra lessemi:
-sinonimia: lessemi diversi aventi lo stesso significato (pietra/sasso, uccidere/ammazzare), anche se i casi di reali sinonimi sono molto rari e sono spesso costituiti da ‘allomorfi’ (ex. fra/tra), molto più comuni sono i casi di semisinonimi.
-iponimia: quando il significato di un lessema rientra in un significato più ampio rappresentato da un’altro lessema»_space; primo termine subordinato al secondo (ex. leone - animale)
-iperonomia: secondo termine subordinato al primo (animale - leone).
-meronimia: il rapporto che si ha fra termini che designano una parte specifica di un tutto unico. (Braccio, testa, piede»_space; corpo umano)
Si può anche dire che braccio, testa e piede sono iponimi di ‘parte del corpo’.
-solidarietà semantica: concorrenza obbligatoria o preferenziale di due termini (non possono essere combinati con altri lessemi) ex.
miagolare/gatto
rapporti di opposizione fra lessemi:
-antonimia: bianco - nero (significati contrari, poli opposti; è un passaggio graduale, qualcosa può essere un po’ nera e un po’ bianca)
-complementarietà: due lessemi di cui uno è la negazione dell’altro (ex. vivo/morto). Uno non può essere un po’ vivo e un po’ morto.
-inversione: lessemi che esprimono la stessa relazione semantica vista da due direzioni opposte (marito/moglie, dare/ricevere).
insiemi lessicali:
-campo semantico: insieme di lessemi che hanno tutti uno stesso iperonimo immediato (giovane, vecchio, anziano, nuovo, antico»_space; iperonimo=aggettivi di età).
-sfera semantica: è una nozione più generica e aperta di quella di campo semantico; ogni insieme di lessemi che abbiano in comune il riferimento a un certo ambito semantico (il campo semantico implica rapporti più stretti e ben determinati)
(sfera semantica dell’agricoltura, della moda, della musica etc).
-famiglia semantica: insieme di lessemi imparentati nel significato poichè imparentati nel significante (stessa etimologia).
(pace, pacificare, pacatezza, pacato etc).
-gerarchia semantica: i lessemi sono legati da un rapporto gerarchico (ex. narice, naso, viso, testa, corpo etc).
come si può analizzare il significato interno di un lessema?
Uno dei metodi utilizzati è l’analisi componenziale’, il cui svolgimento è simile a quello dell’analisi dei fonemi in base ai loro tratti distintivi.
Tale metodo scompone il significato di un lessema comparandolo con altri e cercando di cogliere in che cosa differisca il loro rispettivo significato (ex. uomo e donna possiedono entrambi la caratteristica ‘umano’ e ‘adulto’, ma differiscono poichè l’uomo è ‘maschio’, la donna no).
‘umano’ ‘adulto’ ‘maschio’=’tratti/componenti semantici’
Questo metodo è utilizzato anche con i verbi
ex. verbi ‘uccidere = /(X causa)(Y diventa)(- vivente)/
dove X=agente
Y=paziente
sulla semantica prototipica
Se la semantica componenziale concepisce il significato di un lessema come costituito da un insieme di tratti semantici categorici, tutti ugualmente necessari e sufficienti a descriverlo, negli ultimi anni si sta affermando una teoria che viaggia sulla stessa linea ma con varie differenze, la ‘semantica prototipica’:
La semantica protipica ha sempre come obiettivo quello di giudicare il significato di un lessema categorizzandolo mediante il possesso o meno di determinate proprietà, ma qui le proprietà si dividono in proprietà di carattere categorico (necessarie e sufficienti) e di carattere graduale (non essenziali).
Tali proprietà sono divise in necessarie e sufficienti e in graduali in base al modo in cui si rifanno al prototipo, cioè l’immagine mentale immediata che per i parlanti di una certa cultura e società corrisponde più tipicamente a un dato concetto.
ex. caratteristiche necessarie per il lessema ‘uccello’ saranno
/+animale/ /-mammifero/ /+alato/ /+con piume/ (=semantica componenziale)
mentre caratteristiche secondarie saranno:
/+che vola/ /+di piccole dimensioni/
> > i componenti semantici non sono più una lista fissa di proprietà tutte necessarie e sufficienti per definire il significato di un lessema (semantica composizionale), ma un insieme di criteri più o meno importanti nell’identificare una categoria.
Più un lessema possiede i criteri, più i parlanti tendono ad avvicinare tale lessema a una determinata categoria (ex. ‘pipistrello’ non possiede tutti e 4 i criteri necessari per essere definito uccello (non vola), ma può essere considerato dai parlanti come un membro marginale della categoria per i tratti /+che vola/ /+di piccole dimensioni/).