3 - Motivazione Flashcards

1
Q

Tratti motivazionali

A
PREOCCUPAZIONI ricorrenti (convern o pursuit), PREFERENZE per specifici obiettivi che ci portano a selezionare gli stimoli a cui prestare attenzione, e quelli da ignorare. Sono rilevabili, emergono nella scelta di attività, comportamenti spontanei e nelle attribuzioni di significato
-->Al di fuori della consapevolezza  NON rilevabili tramite questionari -->SI metodi proiettivi
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2
Q

Teoria di McClelland

A

McClelland identifica tre tipi di motivazioni implicite principali:

  • riuscita–>ricerca di situazioni che portano al successo → focus sulla prestazione
  • affiliazione–> bisogno di socializzazione, accettazione da parte degli altri e di protezione
  • potere–> desiderio di autoaffermazione, attraverso il controllo o l’influenza sugli altri
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3
Q

Teoria dell’attivazione comportamentale

A

(Gray) –>alla base di comportamenti degli individui vi sono due sistemi: uno di attivazione e uno di inibizione:

  • BAS: Behavioural activation system: (sistema dopaminergico), conduce a COMPORTAMENTI MOTIVATIi o ad EVITAMENTO ATTIVO. Si ritiene che sia alla base dell’IMPULSIVITA’
  • -> Audace (promotion) tende ad affrontare le situazioni «tanto vale tentare»
  • BIS: Behavioural inibition system: conduce ad INIBIZIONE o EVITAMENTO PASSIVO. Si suppone essere la base biologica degli stati d’ANSIA
  • –> Prudente (prevention) tende ad affrontare le situazioni solo se si sente sicuro di farcela
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4
Q

Teoria dello sviluppo della motivazione alla competenza

A

(Harter) motivazione alla competenza–> risultato dell’effetto di SUCCESSI/ INSUCCESSI che il bambino inontra nei tentativi di padronanza e della presenza/assenza di SOSTEGNO da parte degli adulti
–> necessaria SFIDA OTTIMALE–> competizione controllata dal soggetto, il cui livello di difficoltà si presenta come ottimale–> porta allo sviluppo di una MOTIVAZIONE DI EFFECTANCE: motivazione a controllare e ad avere padronanza dell’ambiente

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5
Q

condizioni necessarie all’esperienza di flusso

A

(Csikszentmihalyi)

  • percezione difficoltà medio/alta
  • percezione abilità medio/alta
  • attività ritenuta importante e di valore per il proprio sé
  • attività affrontata per il piacere non per i giudizi/risultati
  • attività scelta, non imposta
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6
Q

Teoria sull’autodeterminazione

A

(Deci e Ryan)–> L’ambiente sociale può promuovere (o inibire) l’ AUTODETERMINAZIONE quando consente di soddisfare tre BISOGNI psicologici fondamentali:

1) competenza–> bisogno di padroneggiare la situazione
2) autonomia–> possibilità di scelta di svolgere il compito (scelgo io)
3) relazione –> bisogno di avere delle relazioni sociali

E’ possibile sostenere l’autodeterminazione attraverso:

  • feed-back che favoriscono il «potercela fare» (far sentire il bambino competente)
  • «locus of control interno», la buona-riuscita dipende da me e non da fattori esterni (rendere il bambino autonomo nelle scelte)
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7
Q

Teoria degli stili attributivi

A

(Weiner) persone dopo un successo o un insuccesso sentono il bisogno di dare una SPIEGAZIONE e classificano gli eventi a seconda del proprio, personale stile attributivo
–> bias dell’errore fondamentale di attribuzione: successi sono dovuti a motivazioni interne, fallimenti sono causati da circostanze esterne

attribuzioni si classificano in:

1) locus (interno/etserno)
2) stabilità
3) controllabilità

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8
Q

diversi stili attributivi

A

Gli stili attributivi identificano dei profili, che identificano, a loro volta le caratteristiche della persona

  • impegno strategico (s: impegno; i:mancanza impegno)
  • negatore (s: abilità; i: cause esterne)
  • abile (s: abilità; i:mancanza abilità)
  • depresso/impotente (s: cause esterne; i: mancanza abilità)
  • pedina (s: cause esterne; i: cause esterne)
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9
Q

Teoria di Atkinson (emozioni anticipate)

A

emozioni= anticipazione del comportamento (non conseguenza–> Weiner): Gli stili attributivi identificano dei profili, che identificano, a loro volta le caratteristiche della persona

  • tendenza al successo–> speranza–> persone fiduciose, percezione di riuscita, aspettative positive
  • evitare fallimento–> paura–> persone con timore di non farcela e di fallire
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10
Q

Teoria di Folkman e Lazarus

A

4 stili di COPING–>modalità individuale e abituale di fare fronte a problemi e difficoltà:

  1. Strategico–> Affrontare il problema, cercare strategie e modalità per intervenire e cambiare
  2. Evitamento–> Non pensare al problema, fare altro, abusare di sostanze per «dimenticare»
  3. Sociale–> Condividere il problema con altri, cercare conforto e consiglio
  4. Emotivo–> Ripensare alla situazione per i suoi aspetti positivi

Lo stile di coping predispone l’individuo ad adottare due strategie:

  • impotenza appresa
  • resilienza
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11
Q

Autoefficacia

A

Percezione della propria personale capacità di riuscire ad AGIRE sull’AMBIENTE ottenendo RISULTATI POSITIVI->importanza fondamentale a mantenere la spinta e la direzione della motivazione
Il nucleo centrale è dato dal concetto di AGENTIVITA’ (human agency).
→ percezione di controllare l’ambiente
→ senso di padronanza
→ aspettative di riuscita
→ conoscenza delle strategie e procedure per riuscire

Questo tipo di motivazione deriva da elementi di carattere:

1) personale (le proprie esperienze ed emozioni) (Bandura, 1977)
2) sociale (l’imitazione, i messaggi verbali che si ricevono).

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12
Q

Modello dei valori culturali

A

(Schwarz) due spinte ortogonali:

  • Culture che valorizzano la Trascendenza / Autoaffermazione
  • Apertura al cambiamento / Conservatorismo
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13
Q

Modello delle dimensioni del benessere

A

(Ryff) –> dimensioni che accrescono il benessere e dunque alimentano le proprie rappresentazioni di sé

1) auto-accettazione
2) relazioni positive con gli altri
3) autonomia
4) padronanza ambientale
5) scopo nella vita
6) crescita personale

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14
Q

Teoria dell’utilità percepita

A

(Harackiewicz)–> Quanto più un compito è percepito utile, tanto più ha valore

  • -> Utilità percepita come fattore che predispone alla scelta → Tanto più le persone ritengono utile un ambito tanto più si orienteranno verso quell’ambito
  • -> Sensibilizzare e informare potrebbe incrementare l’utilità percepita e la motivazione, perché quando più un compito è percepito utile, tanto più ha valore.
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15
Q

Modello aspettative e valori

A

(Eccles)–> La MOTIVAZIONE è il prodotto di due fattori:

1) ASPETATTIVE (credere di riuscire)
2) VALORI (voler riuscire)–>fanno riferimento:
- Obiettivi a lungo termine (es. studente prepara un esame x conseguimento laurea)
- Emozioni anticipate (sportivo si allena x la vittoria e anticipa orgoglio/soddisfazione)
- Valore intrinseco (sport x mantenere la forma fisica)
- Importanza del risultato ( affrontare lo studio x accrescere le proprie conoscenze utili per la professione futura)

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16
Q

variabili della motivazione

A

o I motivi impliciti
o La percezione di competenza (alta/bassa, motivazione di effectance)
o Le convinzioni (grow mindset/fixed mindset)
o Attribuzione, coping, autoefficacia
o Il valore come espressione di importanza data a sé o al compito.