1- Introduzione alla personalità Flashcards

1
Q

Teoria di R. Cattell

A

personalità descritta da 16 FATTORI:
A = Espansività L = Vigilanza
B = Ragionamento M = Astrattezza
C = Stabilità emozionale N = Prudenza
E = Dominanza O = Apprensività
F = Vivacità Q1 = Apertura al cambiamento
G = Coscienziosità Q2 = Fiducia in sé
H = Audacia sociale Q3 = Perfezionismo
I = Sensibilità Q4 = Tensione Il questionario

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2
Q

Teoria di H. Eysenck

A

personalità si definisce sulla base di due dimensioni principali:

  • INTROVERSIONE/ESTROVERSIONE
  • STABILITA’/INSTABILITA’ (nevroticismo)
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3
Q

Teoria dei BIG FIVE

A

tutti gli aspetti della personalità sono sintetizzati dai Big Five:

  • Apertura all’esperienza
  • Coscienziosità
  • Estroversione
  • Gradevolezza
  • Nevroticismo
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4
Q

MMPI

A

Minnesota Multiphasic Personality Inventory

Inventario di personalità: +550 affermazioni su atteggiamenti, reazioni emotive, sintomi fisici, psicologici e le esperienze passate. Il soggetto risponde a ciascuna affermazione con “vero”, “falso” o “non so”.

Sono presenti scale di validità, per discriminare chi ha risposto attentamente e onestamente

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5
Q

Q-SORT

A

Metodo di misurazione dei tratti di personalità che si avvale di 100 cartoncini (100 Q-item), che il valutatore dispone davanti al soggetto. Un valutatore deve descrivere la personalità di un individuo distribuendo in mucchi diversi cartoncini.

I cartoncini descrivono aggettivi di personalità e vengono ordinati in pile da sinistra a destra; quelli più a sinistra rappresentano gli aggettivi meno descrittivi dell’individuo, quelli a destra gli aggettivi più rappresentativi.

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6
Q

Test proiettivi

A

Test di personalità fondati su alcuni assunti provenienti dagli studi di psicologia dinamica, finalizzati ad individuare dei tratti di personalità attraverso tecniche psicanalitiche, come quella delle “libere associazioni”. Un test proiettivo presenta uno stimolo ambiguo che non richiede una risposta precisa, si assume che l’individuo proietti aspetti del sé sullo stimolo e così facendo riveli la sua personalità. Le tecniche proiettive maggiormente usate sono il Test di Rorschach e il Test di Appercezione Tematica (TAT)

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7
Q

Test di Rorschach

A

Test che consiste in 10 tavole, alcune colorate altre in bianco e nero. La persona riferisce quello che la macchia elicita nella mente del soggetto e la risposta viene siglata. Esistono 3 modi di siglare le risposte e le tre categorie principali sono:

  • localizzazione (all’intera macchia/parti di essa)
  • determinanti (riferimento a forma/l colore/ differenze di tessitura)
  • contenuto (cosa la risposta rappresenta)
  • -> scarso valore predittivo; adoperato per valutare la reazione complessiva della persona alla situazione test, ossia se l’individuo è sulla difensiva, aperto, competitivo, cooperativo
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8
Q

TAT

A

(Themaic apprehension test), Sviluppato da H. Murray–> 20 immagini ambigue di persone/scene, chiesto al soggetto di costruire una storia su ogni immagine, incoraggiato a dare libero sfogo alla sua immaginazione e dire qualsiasi storia gli venga in mente
scopo: rilevare i temi fondamentali che ricorrono nelle produzioni fantastiche di una persona, riflettendo le proprie fantasie personali

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8
Q

Problemi legati all’attendibilità dei test proiettivi

A

spesso classifica erroneamente gli individui psicologicamente sani come patologici, in particolare i membri di culture non dominanti in occidente e in generale scarsa attendibilità

  • Rorschach–> attendibilità sempre scarsa (risente dell’interpretazione soggettiva del valutatore)
  • TAT –>più attendibile se si utilizzano dei protocolli specifici di siglatura, inoltre sono utili a predire alcuni comportamenti specifici
    (ex. studentesse con bisogno di potere ha predetto importanti risultati nella vita, ex. scelta di una carriera che conferisca influenza sugli altri)
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9
Q

tipologie di rinforzo

A
  • diretto–> ricompense tangibili (approvazione/disapprovazione sociale, sollievo)
  • sostitutivo–> osservazione di qualcuno ricompensato/punito
  • autosomministrato–> valutazione delle proprie azioni (auto-compiacimento/auto-rimprovero)
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10
Q

teorie dell’approccio cognitivo

A
  • teoria dell’apprendimento sociale
  • teoria dei costrutti personali - George Kelly
  • schema di sé
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11
Q

Teoria dell’apprendimento sociale

A

Teoria socio-cognitiva -Bandura–> PROCESSI COGNITIVI interni si combinano con le PRESSIONI AMBIENTALI per influenzare il comportamento e hanno effetti reciproci l’uno sull’altro–> La maggior parte dei comportamenti secondo l’autore originano da processi interni di AUTOREGOLAZIONE. La teoria di Bandura enfatizza l’influenza reciproca tra comportamento individuale e ambiente

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12
Q

Teoria dei costrutti

A
  • George Kelly–> obiettivo dello psicologo quello di scoprire i costrutti personali, cioè le DIMENSIONI che le persone utilizzano per INTERPRETARE sé stesse e il proprio mondo sociale. La teoria di Kelly è centrata sui CONCETTI utilizzati dagli individui per interpretare se stessi e il mondo sociale–> individui come scienziati intuitivi, che osservando, formulando e esaminando ipotesi producono teorie sul proprio funzionamento
  • ->ciascun individuo utilizza un insieme unico di costrutti personali per interpretare e predire gli eventi, che tendono ad avere una forma dicotomica
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13
Q

Schema di sé

A

STRUTTURE COGNITIVE attraverso cui le persone percepiscono, organizzano, elaborano ed utilizzano le informazioni con l’obiettivo di INDIVIDUARE gli elementi importanti presenti nell’ambiente, fornendo una struttura attraverso cui organizzare ed elaborare le informazioni (stabili nel tempo)

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14
Q

Teorie dell’approccio umanistico

A
  • Armonia/discrepanza sè reale/ideale
  • Valutazione armonia/discrepanza (Rogers)
  • Teoria gerarchica dei bisogni (Maslow)
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15
Q

Interazione personalità-ambiente

A
  • I genitori forniscono alla progenie sia i loro geni sia l’ambiente domestico–> correlazione tra le caratteristiche ereditate dal figlio (genotipo) e l’ambiente in cui è allevato.
  • I genitori possono deliberatamente costruire un’ambiente negativamente correlato con il genotipo del figlio - Il genotipo e l’ambiente del figlio sono fonti indipendenti di influenza che si sommano per modellare la sua personalità.
  • Lo stesso genotipo del figlio modella l’ambiente che diventa una funzione dell’iniziale personalità del bambino attraverso tre forme di interazione: reattiva, evocativa e proattiva