10 e 11 - Multipli Flashcards

1
Q

Cosa ci consente di fare il metodo dei multipli?

A

Il metodo dei multipli consente di valutare il capitale aziendale sulla base dei prezzi negoziati in Borsa delle azioni delle imprese comparabili o delle transazioni pubbliche di M&A aventi oggetto imprese comparabili

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2
Q

A cosa corrisponde l’EqV delle comparables nei multipli di Borsa?

A

Corrisponde alla loro capitalizzazione di borsa

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3
Q

A cosa corrisponde l’EqV delle comparables nei multipli di transazione?

A

L’EqV delle società comparabili corrisponde al prezzo di acquisizione

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4
Q

Algebra del metodo dei multipli (esempio con EV/EBITDA)

A
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5
Q

Il metodo dei multipli è relativo o intrinseco? Perché?

A

è relativo perché confronta un valore aziendale con un’altra variabile di natura differente

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6
Q

Caratteristica multipli asset side

A

Il multiplo è pari al rapporto tra l’enterprise value e una misura di performance unlevered (EBIT, EBITDA FCFO, CIN, Ricavi)

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7
Q

Caratteristica multipli equity side

A

L’equity value è calcolato direttamente tramite una misura di performance levered (P/E, P/BV, FCFE)

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8
Q

Supponiamo sia il 31/10/2021. Quali sono i metodi per trovare il denominatore del multiplo? E per il numeratore?

A

Abbiamo tre metodi per il denominatore:
1) Uso i valori correnti: prendo i risultati dell’ultimo bilancio disponibile (31/12/2020)
2) Uso i forward-looking: prendo i risultati attesi per il prossimo esercizio (31/12/2021)
3) Prendo i valori trailing: prendo gli ultimi 12 mesi disponibili, magari divisi in quarters (Q4 2020, Q1,Q2,Q3 2021)

Per il numeratore, esso non varia: non esistono valori futuri per EV e EqV.

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9
Q

Come scelgo l’intervallo temporale da usare per il calcolo del denominatore del multiplo? Qual è il paradosso?

A
  • Storico/LTM: se non esistono stime future
  • F+1: (chiamato anche current multiple) si tratta di una scelta coerente poiché i valori correnti di mercato includono già al loro interno questa stima. Scelta solitamente implementata quando le variabili correnti/LTM < 0
  • F+2: Scelta solitamente implementata in caso di business in crescita/innovativi

Il paradosso è che nei piani industriali i valori aziendali tipo l’EBITDA, sono attesi in crescita. Quindi (vedi foto)

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10
Q

Come funziona l’allineamento delle chiusure degli anni fiscali?

A

Se la target chiude al 31/12 mentre le comparables no, bisogna allineare le comparables alla target usando ad esempio l’ultimo quarter di un anno e i primi tre di un altro.

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11
Q

Step per l’applicazione del metodo dei multipli di Borsa

A
  1. Identificazione delle società comparabili
  2. Calcolo dei multipli delle comparabili
  3. Calcolo dei multipli medi di settore
  4. Applicazione del multiplo sulla target
  5. Calcolo dell’EqV e dell’EV
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12
Q

Step 1: Identificazione delle società comparabili per i multipli. Quali sono i criteri dei comparabilità?

A
  1. Business model: attività, paese, prodotti, clienti, rischio operativo, prospettive di crescita/fase nel ciclo di vita
  2. Dimensione: ricavi, EBITDA, quota di mercato
  3. Margini: EBITDA margin, etc…
  4. Debito: rischio finanziario tipo Net Debt/EBITDA
  5. Paese: sviluppati, mercati emergenti
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13
Q

Step 2: Calcolo dei multipli delle comparabili. Inoltre, a cosa fare attenzione?

A

Fare attenzione al sceglie un denominatore coerente con il numeratore (EV), cercando di considerate una variabile che include tutti i valori che influiscono sull’EV.

Il numeratore:
* EqV fully diluted: calcolato come Market Cap (P * n. azioni in circolazione)(ultima chiusura o chiusura media degli ultimi 6/12/24 mesi) + valore opzioni in-the-money + valore obbligazioni convertibili in-the-money. Alternativamente può essere ottenuta stimando il numero di azioni fully diluted.
* EV: si fa il bridge to equity

Il denominatore:
* Una variabile del CE deve essere coerente con il numeratore scelto. Ad esempio: EV include PN di terzi, quindi Ricavi/EBIT/EBITDA espressi al lordo dell’utile delle minoranze, mentre EqV esclude PN di terzi, quindi Utile netto solo di Gruppo, i.e. escludendo utile delle minoranze.
* In generale quando si prende un valore per il denominatore bisogna escludere (scorporare?) gli oneri e i proventi straordinari
* La definizione di EBITDA deve essere omogenea tra target e comparables

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14
Q

Step 3: Calcolo del multiplo medio di settore

A
  • Sono esclusi i valori negativi e gli outlier
  • Si può usare la media, la mediana, etc..
  • Se la dimensione della comparable è molto superiore alla target, è possibile utilizzare un size discount (solitamente 20%)
  • Al posto della media si potrebbe fare una value map, che consiste in una regressione dei multipli su una variabile di riferimento e il valore della società è stimato dal valore che la variabile assume nella società stessa
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15
Q

Step 4: Applicazione del multiplo sulla target

A
  • gli stessi adjustments fatti per le comparables devono essere fatti anche per la target (tipo escludere gli extraordinars dall’EBITDA)
  • coerenza nell’arco temporale (se si usa l’EBITDA F+2 nelle comps, allora anche nella target)
  • se la società non ha redatto un piano industriale, non è possibile apllicare un multiplo forward
  • se la società non è quotata non si possono usare i multipli LTM, perché non ci sono i bilanci trimestrali
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16
Q

Step 5: Calcolo dell’EqV e dell’EV

A

Utilizzare gli stessi elementi del bridge che sono stati usati per le comparables

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17
Q

Pro dell’utilizzare i multipli di Borsa

A
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18
Q

Contro dell’utilizzare i multipli di Borsa

A
19
Q

Differenze dei multipli di transazione rispetto a quelli di borsa

A
  • sono ricavati dal valore delle aziende soggette ad operazioni di M&A annunciate e passate
  • si prendono i deals di 3/5 anni passati
  • hanno natura storica (multipli basati su dati actual o LTM)
  • possono includere un premio di controllo o di acquisizione implicito se è stato acquisito il controllo
  • è difficile a volte reperire informazioni su aziende private oggetto di M&A
20
Q

Differenza considerazioni metodologiche EqV con multipli di transazione rispetto a quelli di borsa

Nel calcolo del numeratore e/o del denominatore delle comparabili

A

Per avere l’EqV implicito al 100% si deve dividere il prezzo per la quota acquistata.

21
Q

Come trattiamo l’earnout nei multipli di transazione?

Nel calcolo del numeratore e/o del denominatore delle comparabili

A

Se è presente, va sommato al prezzo pagato per la transazione

22
Q

Come trattiamo una transazione cash and debt free nei multipli di transazione?

Nel calcolo del numeratore e/o del denominatore delle comparabili

A

In questo caso l’acquirente non ha acquistato il debito pre-esistente, quindi non va considerato nel calcolo dell’EV.

23
Q

Come trattiamo un pagamenti sia in cash che in azioni?

Nel calcolo del numeratore e/o del denominatore delle comparabili

A

Entrami concorrono alla formazione del prezzo

24
Q

Che transazioni consideriamo per trovare le comparables?

A
  • Consideriamo solo transazioni per partecipazioni di maggioranza (escludimo operazioni per minoranze, prezzi per IPO, etc)
25
Q

Calcolo del terminal value tramite i multipli: procedimento e formula

A

Diciamo che i flussi si fermano all’anno T. Si prende il multiplo di borsa alla data di valutazione e si moltiplica per la variabile scelta ma alla “data T”. Il TV risultante non è attualizzato ma sarà in T.
Si può usare il multiplo actual o forward.

26
Q

EV/Ricavi: quando è appropriato?

A
  • Per società con utile negativo
  • Non tiene conto della redditività
  • Buono per società di consulenza/servizi/commerciali
27
Q

EV/EBITDA: quando è appropriato?

A
  • Tiene conto della redditività e dei flussi di cassa
  • Non è influenzato dalle politiche di ammortamento e svalutazione
  • Non tiene conto dell’intensità di capitale
  • Buono per società tech e di telecomunicazione, poiché gli ammortamenti non sono rappresentativi degli investimenti di sostituzione in attivo fisso
28
Q

EV/EBIT: quando è appropriato?

A

■ Tiene conto della redditività
■ Influenzato dalle politiche di ammortamento e svalutazione
■ Tiene conto dell’intensità di capitale
■ Buono per società attive nell’industria pesante
■ Gli ammortamenti approssimano gli investimenti di sostituzione
■ A volte, l’EBIT include il valore degli ammortamenti sull’avviamento, una voce prettamente contabile che fa seguito ad un’acquisizione

29
Q

P/E: quando è appropriato?

A
  • Particolarmente buono per società quotate e IPO
  • Assume una struttura finanziaria implicita
30
Q

P/BV: quando è appropriato?

A

■ Non tiene conto della crescita e della redditività
■ Buono per banche e imprese assicuratrici

31
Q

DCF e multipli a confronto

A
32
Q

Scomposizione multiplo implicito P/E con modello ad uno stadio

A

P/E = payout ratio/(kEL-g)

33
Q

Cosa vuol dire multiplo implicito?

A

Usando alcuni modelli di DCF equity side, si riescono a ricavare alcuni multipli impliciti

34
Q

Scomposizione complessa multiplo implicito P/E con modello ad uno stadio

A
35
Q

Implicazioni metodo implicito P/E

A

■ Società con elevati tassi di crescita → Valori superiori del PE
■ Società con elevato rischio → Valori inferiori del PE
■ Società con necessità inferiori di reinvestimento (quindi maggiori payout ratio) → valori superiori del PE

36
Q

Scomposizione di P/BV implicito stato stazionario

A
37
Q

Scomposizione di P/BV implicito stato di crescita costante

A
38
Q

Rapporto tra P/BV e differenziale tra ROE e ke (ritorno e costo)

A

Il rapporto P/BV di una società stabile, è determinato dal differenziale tra il ROE e il costo del capitale azionario ke
■ Se: ROE > ke → Prezzo > valore contabile (BV) dell’equity → P/BV > 1
■ Se: ROE < ke → Prezzo < valore contabile (BV) dell’equity → P/BV < 1

39
Q

Scomposizione EV/EBIT implicito stato di crescita costante e formula FCFO con EBIT invece che NOPAT

A
40
Q

Scomposizione complessa EV/EBIT implicito stato di crescita costante e stato stazionario

A
41
Q

Scomposizione complessa EV/EBITDA implicita e FCFO con EBIT aggiustato simile ad EBITDA

A
42
Q

Cos’è la valutazione Sum of Parts?

A

L’approccio alla valutazione per somma delle parti scompone il valore (generalmente a livello di EV) in diverse parti. Generalmente le parti sono business units con esigenze valutative molto diverse

43
Q

Informazioni richieste per valutare con SOM

A

Dipende con che metodo valutiamo la business unit
* Se usiamo il DCF ci servono gli FCFO specifici, quindi capex, ccc, ebit, ecc. specifici
* Se usiamo i multipli ci serve il driver del conto economico specifico, quindi ricavi, EBITDA, EBIT…

44
Q

Cosa resta da fuori dopo aver valutato le business units con SOM? Come la trattiamo?

A

La parte restante non allocata tra le business units reppresenta i costi di struttura e solitamente influisce con il segno negativo all’EV. Può essere fatta con multiplo o DCF e quindi il multiplo (o il WACC) dovrebbero rappresentare una media ponderata tra le varie business units.