Sistema endocrino Flashcards
NUCLEI IPOTALAMICI NEUROSECERNENTI: definizione e sito
Raggruppamenti di cellule nervose nei cui pirenofori vengono prodotti ormoni, genericamente chiamati neurosecreto.
* MAGNOCELLULARI: nei nuclei sopraottico, paraventricolare e secondari nel territorio tuberale.
* PARVICELLULARI: nella regione tubero infundibolare dell’ipotalamo, nel nucleo arcuato, nell’area preottica, in alcuni subnuclei del nucleo paraventricolare e nella regione tuberomammilare.
NUCLEI IPOTALAMICI NEUROSECERNENTI: descrizione macroscopica
Ci sono 2 popolazioni neuronali che possono coesistere:
* NEURONI MAGNOCELLULARI = secernono ormoni peptidici legati alla neuroipofisi;
* NEURONI PARVICELLULARI = elaborano ormoni peptidici che sono RH o IH per la secrezione adenoipofisaria (ipotalamo ipofisiotropo). Gli ormoni sugli assoni raggiungono l’EMINENZA MEDIANA dell’ipotalamo fino al sistema portale ipotalamo- ipofisario. Da qui vengono trasportati nei sinusoidi adenoipofisari (passaggio regolato dai prolungamenti di astrociti e taniciti, estremamente plastici), dove raggiungono le cellule bersaglio.
NUCLEI IPOTALAMICI NEUROSECERNENTI: descrizione microscopica
I parvicellulari hanno un diametro di 10 μm, con molti organuli intracitoplasmatici, abbondante RER, Golgi con vescicole di materiale osmiofilo. Si diparte un assone mielinico lungo il quale si muove il secreto verso l’eminenza mediana sottoforma di aggregati vescicolari. Le fibre peptidiche hanno assoni ad aspetto di “corona di rosario”.
Secrezione neuroni parvicellullari ormoni
Sintetizza sostanze ad attività ormonale con neurosecrezione: * RH (releasing hormon):
-GH-RH: somatoliberina: ormone stimolante l’ormone della crescita, prodotto nel nucleo ventromediale della regione tuberale;
-CRH: corticoliberina: ormone stimolante secrezione di ACTH. Stimolato da stress e adrenalina, prodotto dal nucleo paraventricolare;
-TRH: tiroliberina: ormone stimolante l’ormone tireotropo, prodotto da nuclei periventricolare, arcuato, ventromediale e dorsomediale;
-Gn-RH: gonadoliberina: ormone stimolante la secrezione dei gonadotropi, prodotto nell’area preottica;
-PRH: prolattoliberina: ormone stimolante la prolattina, prodotto nel nucleo intermedio-mediale;
-Ormone stimolante la produzione di melanotropo; * IH (inhibitor hormon):
- GH-IH: somatostatina: ormone inibitore ormone della crescita, prodotto nel nucleo arcuato;
- PIF: prolattostatina: ormone inibitore della prolattina;
- MIF: ormone inibitore della secrezione del melanotropo.
IPOFISI o GHIANDOLA PITUITARIA: definizione e sito
G. ovoidale, grigiastra, h= 0,5 cm, d: 1,5, p: 500 mg.Nella FOSSETTA IPOFISARIA dell’o. sfenoide, al centro della sella turcica. La dura madre si sdoppia in 2 foglietti:
- 1: riveste l’interno della fossetta tra l’o. e la g.;
- 2: va sopra la g. formando il DIAFRAMMA DELLA SELLA, cioè un setto che isola
l’alloggiamento dell’ipofisi dalla fossa cranica media.
La loggia è circondata da 2 seni cavernosi ai lati della sella turcica e da 2 seni intercavernosi (anteriore e posteriore) che li uniscono costituendo un anello attorno al peduncolo (SENO CIRCOLARE).
- Sotto = confina con la cavità del seno sfenoidale e con il meato superiore della cavità nasale;
- Sopra = tramite il diaframma, confina con il tuber cinereum dell’ipotalamo, cui è legata con peduncolo;
- Avanti = chiasma ottico;
- Dietro = confina con ponte, a. basilare e 2 a. cerebrali posteriori;
-Lato = tramite seno cavernoso, con a. carotide interna, n. abducente ed
indirettamente con n. oculomotore, n. trocleare, n. oftalmico e n. mascellare
contenuti nella parete laterale del seno. Attorno alla sella c’è il poligono di Willis.
IPOFISI o GHIANDOLA PITUITARIA rapporti
- Sotto = confina con la cavità del seno sfenoidale e con il meato superiore della cavità nasale;
- Sopra = tramite il diaframma, confina con il tuber cinereum dell’ipotalamo, cui è legata con peduncolo;
- Avanti = chiasma ottico;
- Dietro = confina con ponte, a. basilare e 2 a. cerebrali posteriori;
-Lato = tramite seno cavernoso, con a. carotide interna, n. abducente ed
indirettamente con n. oculomotore, n. trocleare, n. oftalmico e n. mascellare
contenuti nella parete laterale del seno. Attorno alla sella c’è il poligono di Willis.
IPOFISI o GHIANDOLA PITUITARIA descizione macroscopica e microscopica
Formata da 2 lobi avvolti da una capsula fibrosa comune di origine neurale:
a)
Adenoipofisi (anteriore):
◦ Partedistale:anteriore,ghiandolare,piùestesa;
◦ Parte intermedia: stretta lamina verticale contigua alla neuroipofisi. È
separata dal lobo anteriore dalla FESSURA IPOFISARIA, residuo della tasca di
Rathke;
◦ Parte tuberale: adesa alla superficie anterolaterale dell’infundibulo con cui
forma il peduncolo ipofisario.
b) Neuroipofisi (posteriore): rotondeggiante, volume inferiore: ◦ Lobo posteriore o nervoso;
◦ Infundibulo;
◦ Eminenza mediana (parte più ventrale).
ADENOIPOFISI caratteristiche PARTE DISTALE
- PARTE DISTALE → struttura cordonale con nidi cellulari circondati da un esile t. connettivo reticolare con rete di sinusoidi. I cordoni sono costituiti da diverse cellule:
◦ CELLULE SECERNENTI PROTEINE SEMPLICI (cromofile acidofile, PAS negative).
1/3 delle cellule, ci sono 3 tipi: - Cellule somatotrope = rotondeggianti, d=20μm, tendono ad aggregarsi in
cordoni. Abbondante RER e ribosomi, Golgi e numerose vescicole di secrezione elettrondense. Producono ormone della crescita GH.
GH = polipeptide di 191aa, sistemico, favorisce la sintesi proteica. Ha recettori sulle cellule adipose (attiva catabolismo lipidi), ma gran parte dei suoi effetti anabolizzanti sull’accrescimento avvengono in modo indiretto a seguito della liberazione dal fegato di fattori di crescita insulinosimili IGF. Se è carente si verifica il nanismo, mentre adenomeri di queste cellule danno gigantismo o acromegalia. - Cellule mammotrope = piccole e poliedriche, isolate. Hanno poco RER e Golgi, vescicole piccole. Durante la gravidanza aumentano fino ad essere il 50% delle cellule adenoipofisarie. Gli organuli citoplasmatici ipertrofizzano e le vescicole aggregano. Si riducono al termine dell’allattamento quando si trovano vacuoli autofagici dove enzimi idrolitici lisosomiali si fondono a vescicole di secrezione che ridimensionano queste cellule. Producono prolattina PRL.
PRH = ormone polipeptidico di 199aa che favorisce lo sviluppo della g. mammaria e la produzione di latte. Inoltre agisce sulla gonade femminile insieme agli ormoni gonadotropi ipofisari per sviluppare il corpo luteo. - Cellule produttrici dell’ormone adrenocorticotropo (ACTH) = cellule piccole 10μm, rotondeggianti, poco colorabili. Addensate nel versante anteromediale della pars distalis e adiacente alla fessura ipofisaria. Golgi sviluppato, ridotte vescicole e piccole. Elaborano:
POMC = proopiomelacortina: precursore di 267aa che si attiva con il clivaggio da parte di endopeptidasi. Il taglio produce:
oACTH: frammento di 39aa che stimola la corteccia surrenale.
oβ-LPH: β-lipotropina: che scinde a sua volta e dà β-endorfina e met-
encefalina che hanno attività oppioide per regolare le afferenze dolorifiche.
◦ CELLULE SECERNENTI GLICOPROTEINE (basofile, PAS positive) 15% delle cellule, diametro maggiore delle cellule acidofile. - Cellule tireotrope = forma variabile, spesso stellata o triangolare con
prolungamenti tozzi, si trovano nella porzione anteromediale della ghiandola. RER, Golgi e non sviluppati. Piccole vescicole elettrondense alla periferia. Aumentano e diventano spongiose se viene asportata la tiroide. Producono TSH.
TSH = glicoproteina con recettori sui tireociti che vengono stimolati a
produrre ormoni tiroidei T3 e T4. - Cellule gonadotrope: di 2 tipi:
▪Produttrici di FSH = rotondeggianti, si trovano in aree laterali e dorsali della g. RER abbondante con cisterne dilatate e con contenuto disomogeneo. Le vescicole sono di 2 tipi variamente rappresentati durante il ciclo ovarico:
1) Piccoleesferiche(dmax=200nm),elettrondense;
2) Grandi,sferiched=400nmevariamenteelettrondense.
FSH = glicoproteina che ha come bersaglio la corticale dell’ovaio, fa maturare il follicolo ooforo e stimola la secrezione di estrogeni nella teca interna. Nell’uomo fa maturare il testicolo, avviare la spermatogenesi e supporta le cellule di Sertoli.
▪Produttrici di LH = forma sferoidale, d maggiore delle secernenti FSH e occupano la parte centrale della g. RER sviluppato, ma con cisterne appiattite con vescicole simili alle piccole del FSH. È ancora discussa l’indipendenza delle due cellule (si sono viste cellule positive per FSH e LH, ma non le due sostanze in una stessa vescicola).
LH: ormone luteinizzante in donna regola ciclo ovarico intervenendo durante l’ovulazione, stimola la formazione del corpo luteo e la secrezione di progesterone da cellule luteiniche dalla granulosa. Nel maschio stimola Leydig a secernere testosterone. Entrambe le cellule atrofizzano dopo ablazione della gonade. Citoplasma vacuolizza e nucleo viene spinto in periferia (anello con castone).
◦ CELLULE CROMOFOBE → 50%, non si colorano, mancano vescicole di secrezione, sono:
▪Cellule di riserva = non sono un gruppo a parte, può essere ogni cellula
sopraelencata o in fase iniziale (dopo stimolo ipotalamico stanno
rigranulando) o finale (de granulate);
▪Cellule follicolostellate = popolazione a se stante a funzione non ben nota.
Piccole e irregolari con lunghi prolungamenti che si insinuano tra le cellule dei cordoni e creano gap junction con cellule vicine o sinusoidi. Sincizio all’interno delle cui maglie si trovano le altre cellule. Tendono a circoscrivere piccole cavità o follicoli a contenuto variabile
ADENOIPOFISI descrizione PARTE INTERMEDIA
- PARTE INTERMEDIA → nell’ uomo non è ben evidente, nel feto e nel neonato invece si vede un epitelio monostratificato a ridosso della neuroipofisi separato dalla parte distale dell’adenoipofisi dalla fessura ipofisaria, residuo della tasca di Rathke. Nell’adulto la fessura scompare e restano cellule isolate o follicoli o cisti viscose.
Le cellule somigliano alle corticotrope distali, ma sono più voluminose. Buon contenuto di organuli e vescicole diversamente elettrondense. Possono produrre POMC, ma dato che hanno diverse peptidasi possono fare un ulteriore clivaggio ottenendo anche αMSH (ormone melanotropo) e CLIP, oltre a β-endorfina e γ-lipotropina da scissione della β-lipotropina. Da un ulteriore scissione della γ-lipotropina si ottiene β-MSH e met-encefalina.
ADENOIPOFISI descrizione PARTE TUBERALE
*PARTE TUBERALE→si adagia e attornia l’infundibulo con il quale forma il peduncolo ipofisario. Cellule poliedriche che formano cordoni irregolari immersi nella rete vascolare del sistema portale. Vi sono anche: piccoli follicoli colloidali, nidi di cellule appiattite, cellule gonadotrope e tireotrope intercalate a cellule cromofobe e a piccole cellule con prolungamenti simili a follicolo stellate descritte come specifiche della parte tuberale. Attività pinocitosica e macrofagica e sono intercalari tra sangue e liquor (del 3^ ventricolo e subaracnoideo). Questa zona è ricca di recettori per la melatonina, si ipotizza un ruolo ormonale nel regolare il ritmo circadiano.
STROMA ADENOIPOFISI
STROMA → in tutte le parti i cordoni sono in un t. connettivo lasso reticolare con scarse cellule (fibrociti e macrofagi). Ricchi capillari sinusoidali con parete sottile ed endotelio poroso. La membrana basale li separa dalle g.
NEUROIPOFISI componente NERVOSA
NERVOSA → con 2 tipi di fibre nervose amieliniche:
1) DAL FASCIO IPOTALAMO-NEUROIPOFISARIO: numerose, trasportano neurosecreto dall’ipotalamo. Sono assoni nei neuroni magnocellulari neurosecernenti contenuti nella compagine di nuclei dell’ipotalamo:
- Nucleo sopraottico = quasi solo neuroni magnocellulari, pirenofori
voluminosi e addensati. Nucleo diviso in sottonuclei a seconda della
posizione rispetto al tratto ottico;
-Nucleo paraventricolare = organizzazione più composita, oltre a
magnocellulare anche parvicellulare implicata nella funzione ipofisaria.
NEURONI MAGNOCELLULARI: RER con cisterne parallele, ricco Golgi con vescicole (talvolta si aggregano, formando i corpi di Herring, più cospicui, variamente distribuiti), microtubuli e microfilamenti che continuano nell’assone veicolando le vescicole al lobo nervoso.
▪Dendriti: numerosi con sinapsi su diverse fibre;
▪Assone: forma→fascio ipotalamo-neuroipofisario (ha una componente
sopraottica e una paraventricolare) con fibre (non hanno calibro uniforme e hanno forma a corona di rosario per la presenza di punti rigonfi (accumulo di neurosecreto) che vanno→zona profonda dell’eminenza mediana e parte infundibolare del peduncolo ipofisario
1 Alcuni assoni si connettono a
aree limbiche, nuclei del setto, del tratto solitario ecc. ORMONI USATI COME NEUROTRASMETTITORI
2 LOBO NERVOSO DELL’IPOFISI Gli assoni formano terminazioni nervose a contatto con vasi, oppure si aggregano e formano “palizzate”
I neuroni magnocellulari dei nuclei sopraottico e paraventricolare producono 2 peptidi costituiti da una catena di 9aa di cui solo 2 sono diversi. Sono sintetizzati come un grosso precursore che contiene anche la proteina vettrice chiamata neurofisina. Il neurosecreto arriva alla neuroipofisi e viene scisso da endopeptidasi prima di essere estruso dalla fibra nello spazio perivascolare e nel circolo, attraverso le fenestrature dell’endotelio: ▪Vasopressina (o ormone antidiuretico ADH). ORGANO BERSAGLIO:- Tubuli distali e collettori del rene: aumenta la permeabilità al Na+ → richiama acqua e quindi serve per il controllo della volemia di sangue;
- Muscolatura liscia delle a.: aumenta la pressione. ▪Ossitocina. ORGANO BERSAGLIO:
- Miometrio uterino: aumenta alla fine della gravidanza per permettere l’espulsione del feto;
- G. mammaria: stimola il mioepitelio degli alveoli a produrre latte.
2)VARIA PROVENIENZA CENTRALE: da altri nuclei, che non portano neurosecreto, ma neurotrasmettitori e neuropeptidi. Regolano la funzione neuroipofisaria. Sono fibre:
- Dopaminergiche: da nucleo tuberoinfundibolare;
- Adrenergiche e noradrenergiche: da nuclei del tronco encefalico;
- GABAergiche e peptidinergiche: da ipotalamo, contenenti met-encefalina e
neuropeptide FF.
NEUROIPOFISI componente GLIALE
COMPONENTE GLIALE → rappresentata dai PITUICITI, particolari cellule della nevroglia che rendono plastico il rapporto tra le componenti della neuroipofisi in base alla situazione modificando la lunghezza dei loro prolungamenti.
▪ STIMOLAZIONE DOPAMINERGICA→no richiesta di neurosecreto in circolo →prolungamenti rivestono completamente gli assoni e grazie alla loro capacità di produrre taurina modificano la [K] per aumentare la soglia di eccitazione dei terminali assonici che così sono quiescenti.
▪ STIMOLAZIONE ADRENERGICA (stress, parto, attività sessuale) → sì richiesta di neurosecreto → retrazione dei prolungamenti → contatto della membrana della fibra nervosa con membrana basale dei sinusoidi, con il calo di taurina si ha la depolarizzazione e l’esocitosi di granuli.
NEUROIPOFISI componente VASCOLARE
COMPONENTE VASCOLARE → ricca rete di sinusoidi da a. ipofisarie inferiori, indipendenti dal sistema portale. Endotelio fenestrato su spessa membrana basale. Spesso raggruppati a gomitoli (corpi di Grewing).
ORIGINE EMBRIOLOGICA IPOFISI
Da 2 abbozzi:
- Ectodermico: 4^ settimana → si forma la tasca di Rathke, stimolata dalla
notocorda. La tasca si spinge verso il diencefalo e si appiattisce. Attraversa il mesenchima da cui originerà l’o. sfenoide. Poi prolifera formando dei cordoni, inizialmente simmetricamente nei due lati (parte distale) e poi viene divisa da un setto che darà origine alla parte tuberale. La proliferazione della parte posteriore della tasca va a formare la parte intermedia che si adatta all’estroflessione diencefalica.
- Neuroectodermico: dal 45^ giorno un diverticolo del diencefalo migra dietro la tasca di Rathke formando l’abbozzo del lobo nervoso.
Dal 4^ mese iniziano i processi differenziativi delle varie cellule→compaiono pituiciti e arrivano i terminali assonici.
VASCOLARIZZAZIONE e INNERVAZIONE IPOFISI
a) ADENOIPOFISI: circolo di Willis→a. ipofisarie superiori→parte superiore del peduncolo ipofisario → penetrano nell’eminenza mediana e nella parte superiore dell’infundibulo→PLESSO PRIMARIO del circolo portale ipotalamo- ipofisiario (gomitolo con terminali assonici dei nuclei parvicellulari ipofisiotropi dell’ipotalamo)→venule lungo il peduncolo ipofisario→PLESSO SECONDARIO (sinusoidi dello stroma ghiandolare)→v. preipofisarie→seni durali.
b) NEUROIPOFISI: a. carotide interna→a. ipofisarie inferiori→territorio capillare del lobo nervoso→v. postipofisarie→dura madre. (INDIPENDENTE DA SISTEMA PORTALE)
Innervazione da rami vasomotori dal sistema simpatico e fibre peptidergiche.
EPIFISI o GHIANDOLA PINEALE definizione
G. dell’epitalamo. Forma conica, simile a una pigna, lunga 1 cm, larga 0,5 cm, peso di 0,5 g.
EPIFISI o GHIANDOLA PINEALE sito e rapporti
Inferiormente allo splenio del corpo calloso, posterosuperiormente alla cavità del 3^ ventricolo cui è collegata da 2 peduncoli (superiore e inferiore) che circoscrivono il recesso pineale del ventricolo.
* Peduncolo superiore = solidale al trigono dell’abenula, contiene la commensura abenulare. Tra questo e volta del ventricolo si forma un recesso sopraepifisario.
* Peduncolo inferiore = contiene la commensura posteriore.
La pia madre forma un involucro attraverso cui giungono vasi e n. Tramite questa la g. sporge nello spazio subaracnoidale, bagnata dal liquor della cisterna ambiens.
rapporti: La faccia inferiore poggia su dorso del mesencefalo, sul solco che divide i 2 tubercoli quadrigemelli superiori.
EPIFISI o GHIANDOLA PINEALE descrizione al MICROSCOPIO
Parenchima: suddiviso in lobuli da tralci connettivali che vengono dal rivestimento piale. Composto da 2 tipi di cellule:
- Pinealociti: aspetto epitelioide, sferoidali, con prolungamenti di diverse lunghezze che terminano con un rigonfiamento a contatto con capillari o con l’ependima. Hanno nucleo sferico con nucleolo grosso e un’indentatura laterale. Citoplasma basofilo con Re, piccolo Golgi, mitocondri, lisosomi, gocce lipidiche, microtubuli e vescicole. Si trovano inoltre nastri sinaptici distribuiti in modo vario, a forma di bastoncello, perpendicolari alla membrana cellulare e rivestiti da vescicole con granuli. Il numero dei nastri varia in base al momento funzionale (> notte).
- Cellule interstiziali: gliali, si trovano tra cordoni di pinealociti. Hanno forma simile ad astrociti, nuclei evidenti e ben colorabili, evidente RER, ribosomi, mitocondri, filamenti intermedi e lisosomi. Presentano lunghi prolungamenti intrecciati a pinealociti (terminano sui loro corpi o su vasi).
Stroma: si osservano caratteristiche concrezioni fin dalla nascita (SABBIA CEREBRALE) formate da depositi di fosfato e carbonato di calcio in materiale organico, depositati in lamelle concentriche (> età). Sono radiopachi e quindi utilizzabili per diagnosi neurologiche.
EPIFISI o GHIANDOLA PINEALE funzione
Sintetizza a partire dal triptofano: melanina e serotonina. Hanno produzione alternata nelle 24 ore e in relazione al ciclo circadiano (luce→serotonina, buio→melatonina) grazie a innervazione simpatica post gangliare. Il nucleo soprachiasmatico registra la qualità e la quantità di luce ed è in grado di regolare la sua attività anche con ciclo stagionale.
EPIFISI o GHIANDOLA PINEALE ORIGINE EMBRIOLOGICA
Dal 1^ mese: evaginazione della parete dorsale del 3^ ventricolo. Le pareti si ispessiscono e le componenti cellulari si differenziano da cellule neuroectodermiche diencefaliche. Lo stroma deriva da mesoderma.
EPIFISI o GHIANDOLA PINEALE vascolarizzazione e innervazione
Arterie→rami da a. corioidee posteriori e a. cerebrali posteriori, formano arteriole nell’involucro piale, i capillari formano rete di sinusoidi. Vene→tributarie della grande v. cerebrale di Galeno.
* SIMPATICA: n. conari:- Rami postgangliari dal ganglio cervicale superiore, contengono noradrenalina e neuropeptide tirosina (NPY).
- Fibre pregangliari dai neuromeri più craniali (C8-T1) del nucleo intermedio laterale della lamina 8 del midollo spinale.
*PARASIMPATICA: da nucleo salivatorio superiore con ganglio sfenopalatino. Sono fibre colinergiche che contengono anche VIP e PHI. Arrivano anche fibre sensitive dal ganglio semilunare del trigemino che contengono sostanza P, CGRP, PACAP.
TIROIDE definizione e sito
G. endocrina costituita da 2 lobi laterali con forma conica a base inferiore, riuniti in un istmo mediano a livello della base. Liscia, rosso bruna, molle. Dimensioni variano molto con l’età, il sesso e l’ambiente (nascita 0,2 g, adulto 20 g). L: 3 cm, s: 0,5-2 cm. Nel 50% della popolazione si trova un prolungamento ghiandolare che raggiunge lo ioide in alto (lobo piramidale). Talvolta c’è un collegamento fibromuscolare che collega o. ioide e istmo (m. elevatore della tiroide).
sito: Da metà della cartilagine tiroidea fino al 5^ anello tracheale, in posizione apprezzabile al tatto, nella regione anteriore mediana del collo.
TIROIDE rapporti
Applicata alla superficie ventrale della laringe e ai primi 2 anelli tracheali. Coperta da m. sternocleidoioideo, m. sternotiroideo, m. omoioideo e fascia cervicale media. Sono obliqui, quindi la g. lungo la linea mediana è coperta solo da fascia media, superficiale e tegumenti.
Lateralmente: coperta da m. sternocleidomastoidei e m. platisma. Posteriormente: il lobo sx è in contatto con faccia anteriore del tubo faringoesofageo (in questo interstizio decorre il n. laringeo inferiore). Si trovano le 4 paratiroidi. Spesso la a. carotide comune decorre vicina alla g. e lascia un solco posterolaterale.
TIROIDE descrizione al taglio
G. lobulare, sulle divisioni date da tralci connettivali capsulari passano i vasi e n. che raggiungono le singole unità.
Organizzazione in follicoli (dimensioni variano in base allo stadio funzionale):
* Macrofollicoli = parete costituita da un singolo strato di cellule appiattite in stato ipofunzionale, non fornisce ormoni, ma ha una cavità dilatata ripiena di colloide. Il TSH si attacca ai recettori sui tireociti e trasforma il macrofollicolo in micro.
* Microfollicoli = lungo la superficie luminale dell’epitelio follicolare si creano, proporzionalmente allo stimolo del TSH, i SEGMENTI ESCRETORI con tireociti più alti di forma cilindrica e la colloide si fluidifica, il lume si riduce.
* Follicoli intermedi
TIROIDE mezzi di fissità
Ha 2 rivestimenti più intimi (l’interstizio viene denominato spazio pericoloso peritiroideo, dove si trovano le 4 g. paratiroidi):
- Capsula connettivale separata dalla guaina da un complesso intreccio vascolare;
- Guaina peritiroidea, fibrosa, dipendenza della guaina cervicale media, dalla cui faccia posteriore si prolungano tralci connettivali (leg.) che fissano l’organo a: * Cartilagine tiroide (leg. sospensore mediano);
* Cricoide e primi anelli tracheali (leg. laterali interni);
* Guina fibrosa che contorna il fascio vascolonervoso del collo (leg. laterali esterni).
È solidale al condotto laringotracheale, lo segue durante deglutizione e nei movimenti della testa.
TIROIDE descrizione microscopio ottico
Epitelio follicolare formato da un singolo strato di TIREOCITI che circoscrivono una cavità piena di colloide (materiale amorfo, colorabile e denso, è una riserva di ormoni ed è stimolata dal TSH). Inoltre i tireociti formano i follicoli tiroidei (vescicole chiuse).
La membrana basale avvolge tutto il cordone ed è irrorata da vasi e n. * Tireociti = hanno una doppia polarità: 1) Fase di sintesi e accumulo colloide→operano dal versante basale verso il luminale e viceversa nella fase di immissione in circolo degli ormoni tiroidei. Cambia la dotazione di organuli intracitoplasmatici.
- Nella prima fase viene sintetizzata la tireoglobulina, una glicoproteina,
formando vescicole PAS -positive che si accumulano nel segmento apicale.
- Contengono perossidasi.
- Assumono ioduri dal sangue (contro gradiente) che vengono ossidati e
trasformati in iodio molecolare. Poi gli ioduri vengono coniugati con la tirosina presente nella tireoglobulina.
Iodio + tirosina = MIT monoiodiotirosina
Iodio + 2 tirosine = DIT diiodiotirosina
MIT + DIT = T3 triiodotironina
DIT + DIT = T4 tetraiodotironina o tiroxina
- Alla fine le vescicole si aprono nel lume e formano la colloide.
In questa fase i tireociti hanno RER, Golgi e mitocondri abbondanti, vescicole apicali, che vengono esocitate con progressiva riduzione dell’altezza delle cellule che assumono aspetto endoteliforme.
2) Quando inverte la polarità si formano pseudopodi del versane luminale.Questi attorniano grosse gocce di colloide e con fagocitosi le introducono nel tireocita. I fagosomi vengono fusi con lisosomi e all’interno avviene la scissione degli ormoni dalla tireoglobulina che vengono emessi nella parte basale della cellula. I residui di tireoglobulina vengono ulteriormente processai, lo iodio riciclato e quindi può ricominciare la sintesi.
T3 e T4 sono trasportati nel sangue legati a globuline sintetizzate nel sangue e questo ne aumenta l’emivita e il mantenimento della concentrazione. In circolo T4 è maggiore, ma T3 è 10 volte più potente. Sono liposolubili quindi hanno recettori nel nucleo nelle cellule di quasi tutti gli organi e aumentano il metabolismo, la crescita o la differenziazione.
* Cellule C o parafollicolari = cellule voluminose a citoplasma chiaro, intercalate a tireociti. Sono applicate alla membrana basale, ma non raggiungono il lato luminale. Talvolta si possono trovare nidi di cellule C nello stroma tra i follicoli. Hanno RER meno abbondante rispetto ai tireociti, Golgi perinucleare, citoplasma basale con vescicole (zona centrale sferica elettrondensa separata dalla parete interna della vescicola da un alone chiaro). Producono calcitonina che viene accumulata nelle vescicole con serotonina e somatostatina. Ha come bersaglio l’osso dove inibisce il riassorbimento dei sali di Ca2+, è quindi ipocalcemizzante in equilibrio funzionale con l’ormone delle paratiroidi (azione opposta). La secrezione di entrambi è regolata dalla calcemia. Queste cellule fanno parte del sistema endocrino diffuso.