Apparato digerente Flashcards
BOCCA definizione e descrizione macroscopica e funzioni
Cavità che rappresenta la prima parte del canale alimentare.
DESCRIZIONE MACROSCOPICA
Formata da due parti comunicanti:
- VESTIBOLO DELLA BOCCA: fessura a ferro di cavallo tra le labbra (anteriormente), le guance
(lateralmente) e l’arcata alveolodentale (posteriormente). È delimitato superiormente e inferiormente dai solchi vestibolari percorsi sulla linea mediana dal frenulo labiale (piega sagittale). Vi si aprono condotti di g. salivari e il dotto di Stenone.
- CAVITÀ BUCCALE PROPRIAMENTE DETTA: cavità ovoidale con asse in direzione anteroposteriore, più slargato posteriormente. Fra il vestibolo della bocca e l’istmo delle fauci, comunica con il vestibolo attraverso spazi interdentali e retromolari. È delimitata da:
- Arcate alveolodentali (anteriormente);
- Guance (lateralmente);
- Lingua e solco sottolinguale (pavimento); - Palato duro (volta).
BOCCA origine embrioogica
4^ settimana→scompare la membrana buccofaringea: intestino faingeo in contatto con l’ectoderma dello stomodeo, circondato da processi che derivano dalla proliferazione del mesenchima sottostante:
- Processo frontale (sul quale compaiono i placodi nasali che approfondendosi nel mesenchima
formano i processi nasali mediali e laterali);
- 2 processi mandibolari;
- 2 processi mascellari;
La fusione dei vari processi determina l’apertura della futura cavità buccale.
40^-50^ giorno→si formano le labbra, il vestibolo della bocca e le creste dentali da cui origineranno i denti. Dalla superficie interna di ciascuna metà dell’arcata mascellare si solleva il processo palatino che si fonde con il controlaterale sulla linea mediana, in avanti va a costituire il palato primitivo. Con la saldatura dei processi palatini la cavità buccale si rende completamente indipendente dalle cavità nasali.
LABBRA definizione, sito
Formazioni muscolomembranose in contatto con le arcate gengivodentinali. Distinte in superiore e inferiore; a contatto individuano la rima buccale che termina ai lati con le commessure labiali.
SITO Tra piramide nasale e mento.
LABBRA struttura
- PARTE CUTANEA (faccia esterna): nel labbro superiore ha una leggera depressione detta filtro che parte dal setto nasale e termina sollevandosi nel tubercolo labiale.
EPITELIO: squamoso stratificato cheratinizzato. Ha follicoli piliferi, ghiandole sebacee e sudoripare. Papille dermiche appiattite. - PARTE INTERMEDIA: estensione e turgore variabili, superfice liscia con colorito rosso. EPITELIO: sottile con cheratinizzazione intermedia. Papille più numerose, alte e vascolarizzate. Mancano peli e ci sono solo ghiandole sebacee isolate
- PARTE MUCOSA (faccia interna): colorito roseo, presenta dei rilievi granulari che corrispondono a ghiandole salivari.
EPITELIO: più alto e squamoso, stratificato non cheratinizzato, lamina propria sollevata in papille. Tra la lamina propria e i muscoli si trova t. connettivo lasso con G. LABIALI: tubuloacinose ramificate con secrezione mista. Il loro secreto lubrifica il vestibolo della bocca.
LABBRA vascolarizzazione, innervazione e drenaggio
Arterie→a. labiali, a. sottomentale, a. infraorbitaria, a. buccinatoria, a. mentale e a. trasversa della faccia.
Vene→ sboccano nella v. sottomentale e v. facciale anteriore.
Nervi→si dividono in:
- NERVI MOTORI: n. facciale;
- NERVI SENSITIVI: n. trigemino (infraorbitario e mentale).
È presente una duplice innervazione per vasi e g.: a. SIMPATICA: da gangli cervicali;
b. PARASIMPATICA:conn.intermedio.
Linfatici→organizzati in una rete sottocutanea e una sottomucosa: -Labbro superiore→L. SOTTOMANDIBOLARI
-Labbro inferiore→L. SOTTOMENTALI e L. SOTTOMANDIBOLARI
GUANCE definizione
Delimitano lateralmente il vestibolo della bocca.
- Faccia cutanea: non ha limiti netti con le regioni circostanti;
- Faccia mucosa o interna: delimitata dai solchi vestibolari e la piega pterigomandibolare;
- Faccia posteriore: con corpo adiposo della bocca (BOLLA DI BICHAT) delimitato lateralmente
dal m. massetere e medialmente dal m. buccinatore.
GUANCE struttura
- PIANO CUTANEO: con g. sebacee e g. sudoripare;
- PIANO SOTTOCUTANEO: dove terminano alcuni m. mimici; - PIANO MUSCOLARE STRIATO;
- PIANO MUCOSO: con g. salivari malari o geniene.
GUANCE vascolarizzazione, innervazione e drenaggio
Arterie→rami della a. facciale, a. trasversa della faccia e a. mascellare.
Vene→affluenti della v. facciale, v. temporale superficiale, plessi pterigoideo e masseterino. Nervi→somatici e viscerali con stessa origine e distribuzione delle labbra.
Linfatici → organizzati in una rete sottocutanea e una sottomucosa → L. PAROTIDEI e L. SOTTOMANDIBOLARI.
ARCATE ALVEOLODENTALI definizione
Formate da mandibola e ossa mascellari con i rispettivi processi alveolari coperti dalle gengive e contenenti i denti. Delimitano con le labbra e la faccia mucosa delle guance il vestibolo della bocca e con la faccia interna formano la parete anterolaterale della cavità buccale propriamente detta.
DENTI definizione e formula dentaria e funzione
Nell’adulto sono 32:
-16 nell’arcata mascellare (superiore)
-16 nell’arcata mandibolare (inferiore)
Dividendo ogni arcata a metà si ottengono le emiarcate dove si trovano, a partire dalla linea mediana, 2 INCISIVI,1 CANINO, 2 PREMOLARI, 3 MOLARI.
FUNZIONE:masticatoria, fonatoria, fisiognomica.
DENTI sito e mezzi di fissità
MEZZI DI FISSITÀ
Legamento periodontale e periodonto in generale.
SITO Alveoli dentali (dell’arcata mascellare e mandibolare).
DENTI descrizione macroscopica
I denti permanenti sono formati da:
- CORONA: esterna, si distinguono un margine incisale (denti anteriori), una faccia masticatoria
(denti posteriori), una faccia vestibolare (verso la volta del vestibolo della bocca), una faccia
linguale (verso la cavità buccale) e due facce di contatto (spazio interdentale). - COLLETTO;
- RADICE: interna.
DENTI INCISIVI
-8
- Tra i 6-9 anni
- Radice unica
- Funzione: prensione e incisione del cibo
- Estetica: denti maggiormente visibili
- Fonetica: pronuncia di S V F
- Corona a forma di cuneo o piramide
appiattita
- Margine incisale tagliente, faccia linguale
concava
DENTI CANINI
-4
- Tra i 9-11 anni
- Radice unica, per lunghezza e spessore della
radice sono i più stabili dell’arcata
- Funzione: guidano movimenti di lateralità
- Estetica: determinano una sporgenza detta
bozza canina
- orona a forma di piramide triangolare
appuntita
DENTI PREMOLARI
-8
- Solo nella dentatura permanente,
sostituiscono i molari decidui
- Tra i 10-12 anni
- Radice unica tranne nel 1 premolare
superiore
- 2 cuspidi: una vestibolare e una linguale
- Corona cilindrica e superficie masticatoria
con 2 cuspidi
- Con i molari formano i denti laterali
DENTI MOLARI
- 12
- Denti monofisiari (non sostituiscono denti
dal latte) - Ilprimoa6,ilsecondoa12ilterzotrai18
e 25 anni - 3-5 cuspidi
- 2-3 radici
- Corona cubica
DENTI descrizione microscopica
Formato da 4 tessuti:
* SMALTO: riveste la corona, 96% materiale inorganico (cristalli d iidrossiapatite organizzati in
prismi separati da sostanza interprismatica), 4% acqua. T. avascolare, acellulare, senza
terminazioni nervose e durissimo per l’elevata mineralizzazione;
* CEMENTO: riveste la radice (fa parte del parodonto). T. connettivo parodontale calcificato non
vascolarizzato. Può essere di due tipi:
- Cellulare: nel terzo apicale della radice, ha lacune cementocitarie con i CEMENTOCITI. Le
fibre collagene intrinseche hanno decorso parallelo alla superficie esterna.
- Acellulare: copre la radice. Le fibre collagene hanno andamento perpendicolare alla
superficie esterna e formano la parte terminale del legamento periodontale.
* DENTINA: t. connettivo avascolare mineralizzato. Circoscrive la camera pulpare in corona e radice. Formato da fibre collagene mineralizzate e attraversato da processi odontoblastici in
tubuli dentinali. La formazione di dentina è continua durante la vita del dente.
* POLPA: unico tessuto molle dove decorrono vasi e nervi, occupa la cavità centrale (cavità pulpare). All’apice di ciascuna radice la cavità comunica con l’esterno attraverso il forame
apicale.
DENTI origine embriologica
Vi sono 2 dentizioni successive:
1. DENTATURADECIDUA:dalla6^settimanadivitaintrauterinafinoaidueanniemezzo.Identi
da latte sono 20.
2. DENTATURA PERMANENTE: si ha prima un periodo di dentatura mista. I denti definitivi
crescono dal 6° anno fino al 21° anno (con i denti del giudizio).
Le fasi sono:
6^-7^ settimana→dall’ectoderma che riveste gli archi mascellari e mandibolari le cellule si approfondano nel mesenchima sottostante formando 20 GEMME DENTALI.
11^ settimana→STADIO A COPPA: le gemme si rigonfiano e si ripiegano formando la struttura dell’ORGANO DELLO SMALTO che delimita un epitelio adamantino interno ed esterno, tra i quali si trova il reticolo stellato. Il mesenchima attorno prolifera formando il SACCO DENTALE, il mesenchima sotto la coppa forma la PAPILLA DENTARIA.
14^ settimana→STADIO A CAMPANA: inizia l’abbozzo della corona del dente:
*Cellule mesenchimali della papilla dentaria→preodontoblasti→ODONTOBLASTI (per la produzione di predentina che calcifica diventando dentina);
* Cellule ectodermiche dell’organo dello smalto → preameloblasti → AMELOBLASTI. L’ameloblasto produce un sottile strato di matrice che subito mineralizza con cristalli di idrossiapatite formando lo smalto.
*Cellule mesenchimali del sacco dentale→CEMENTOBLASTI che producono cemento dopo che è terminato lo sviluppo della corona. A questo punto inizia la formazione della radice: epitelio interno e esterno si uniscono a livello del colletto formando la guaina epiteliale radicolare che cresce nel mesenchima.
DENTI vascolarizzazione, innervazione e drenaggio
Arterie→denti superiori: A. MASCELLARE→rami alveolari superiori, posteriori e anteriori →denti inferiori: rami dentali dell’A. ALVEOLARE INFERIORE
Vene→denti superiori: V. ALVEOLARI SUPERIORI e V. INFRAORBITARIA →denti inferiori: V. ALVEOLARI INFERIORI
INNERVAZIONE
Nervi → N. TRIGEMINO con n. alveolari posteriori/anteriori, superiori/inferiori La polpa ha:
- FIBRE MIELINICHE sensitive correlate al dolore acuto;
- FIBRE AMIELINICHE sensitive simpatiche correlate al dolore cronico.
DRENAGGIO
L. SOTTOMANDIBOLARI e L. CERVICALI PROFONDI
PARODONTO definizione
Insieme dei tessuti duri e molli che circondano e stabilizzano il dente.
GENGIVA definizione e sito e funzione
Parte di mucosa masticatoria.
RIFERIMENTI MORFO-FUNZIONALI Riveste i processi alveolari e circonda il colletto dei denti.
SITO
Tra i singoli denti forma la PAPILLA GENGIVALE detta anche gengiva libera. Il versante linguale continua:
-Nell’arcata mascellare con la mucosa del palato duro;
-Nell’arcata mandibolare con la mucosa del pavimento della cavità buccale.
GENGIVA descrizione microscopica
Mucosa diversa:
-GENGIVA LIBERA → superficie di tipo masticatorio, epitelio squamoso stratificato
cheratinizzato, lamina propria con papille coniche;
-SUPERFICIE INTERNA → epitelio squamoso stratificato non cheratinizzato (epitelio
sulculare), lamina propria senza papille.
GENGIVA vascolarizzazione, innervazione e drenaggio
Arterie → GENGIVA SUPERIORE
- A. MASCELLARE A. ALVEOLARI SUPERIORI (post. e ant.) per versante vestibolare
(porzione pterigopalatina) A. PALATINA MAGGIORE (versante palatale)
- Rami perforanti A. INFRAORBITARIA
Rami A. BUCCALE
GENGIVA INFERIORE
- A. MASCELLARE→A. ALVEOLARE INFERIORE
(porzione mandibolare)
- Rami A. MENTALE
- Rami A. LABIALE INFERIORE per la mucosa alveolare
- Rami A. MILOIOIDEA
Vene→affluenti V. FACCIALE, V. LINGUALE, PLESSO PTERIGOIDEO
Nervi →
GENGIVA SUPERIORE
- Versante vestibolare: N. ALVEOLARI SUPERIORI (post/med/ant)
- Versante palatale: rami da N. PALATINO MAGGIORE e MINORE GENGIVA INFERIORE
N. ALVEOLARE INF→rami gengivali
DRENAGGIO LINFATICO Linfatici→ai L. SOTTOMANDIBOLARI e L. STERNOCLEIDOMASTOIDEI SUPERIORI
LEGAMENTO PERIODONTALE definizione, sito e rapporti
Complesso connettivale.
SITO Spazio periodontale tra la superficie radicolare e la parete della cavità alveolare.
RAPPORTI In alto continua con il t. connettivo gengivale. Negli apici radicolari continua con la polpa dentale.
LEGAMENTO PERIODONTALE struttura
Formato da fasci collagene che si fissano al cemento e all’osso come FIBRE DI SHARPEY, che sono organizzate in 5 gruppi:
1. Gruppodellacrestaalveolare(dalcollettoversolacrestaalveolare); 2. Gruppoorizzontale(dalcollettoall’ossoalveolare);
3. Gruppoobliquo;
4. Gruppoapicale(dagliapiciradicolariversol’ossoalveolare);
5. Gruppointerradicolare(traleradicideidentipluridicolari).
COMPONENTE CELLULARE: cementoblasti, osteoblasti, fibroblasti, cellule mesenchimali.
LEGAMENTO PERIODONTALE funzione e vascolarizzazione e innervazione
Le sue funzioni sono:
- Protegge i tessuti circostanti da eccessive sollecitazioni occlusionali;
- Assicura il dente a osso e cemento;
-Con i propriocettori garantisce l’adeguamento occlusale all’entità dei carichi masticatori.
VASCOLARIZZAZIONE INNERVAZIONE
Sono presenti vasi sanguigni tra i fasci di fibre collagene.
I nervi hanno terminazioni propiocettive sensibili alla pressione.
PALATO DURO definizione e sito
2/3 anteriori del palato. Scheletro osseo formato dai processi palatini delle 2 ossa mascellari e lamine orizzontali delle 2 ossa palatine. Dalla fusione delle due lamine palatine si forma il RAFE PALATINO che termina in avanti con la papilla incisiva. Ai lati del rafe vi sono le CRESTE PALATINE TRASVERSE.
SITO
- Anteriormente e lateralmente confina con le gengive dell’arcata gengivodentale superiore;
- Posteriormente confina con il palato molle;
PALATO DURO struttura
TONACA MUCOSA: superficiale, aderente al periostio. È di tipo masticatorio, epitelio squamoso stratificato cheratinizzato, la tonaca propria fibrosa ha numerose papille alte e sottili.
- Anteriormente: ci sono tralci fibrosi che si fissano al periostio delimitando compartimenti riempiti da t. adiposo;
- Posteriormente: i compartimenti sono occupati dai lobuli delle G. PALATINE (tubuloacinose ramificate a secrezione mucosa).
PALATO DURO vascolarizzazione, innervazione e drenaggio
Arterie→A. PALATINA MAGGIORE→rami della a. palatina discendente e della a. mascellare. Vene→ scarse, vanno in quelle del palato molle o al plesso pterigoideo.
Nervi→N. MASCELLARE→ramo nasopalatino, n. palatini anteriori
È presente duplice innervazione SIMPATICA, PARASIMPATICA per g. palatine e vasi. Simile a quella delle labbra.
Linfatici→ai L. CREVICALI PROFONDI
PALATO MOLLE definzione e sito e funzione
Lamina muscolare rivestita sulle due facce da mucosa.
SITO Posteriormente al palato duro
RIFERIMENTI MORFO- FUNZIONALI
Isola il rinofaringe rispetto alla cavità orale durante la deglutizione.
PALATO MOLLE descrizione macroscopica
Si distinguono:
- FACCIA INFERIORE buccale, liscia e concava, percorsa dal rafe del palato molle;
- FACCIA SUPERIORE faringea, superficie irregolare con piccoli rilievi;
- MARGINE ANTERIORE continua nel palato duro;
- MARGINI LATERALI si fissano alla lamina laterale dei processi pterigoidei e continuano in
basso nelle pareti laterali della faringe;
- MARGINE INFERIORE libero, delimita l’istmo delle fauci, al centro presenta l’ugola palat
PALATO MOLLE descrizione microscopica
Dal versante orale a quello faringeo si distinguono:
1. MUCOSA ORALE: epitelio pavimentoso stratificato non cheratinizzato, tonaca propria
molto vascolarizzata con g. e gemme gustative.
2. STRATOMUSCOLARE:
m. glossopalatino:
Origine: faccia anteriore aponeurosi palatina;
Inserzione: alcuni fasci vanno nel setto linguale, altri si fondono con m. stiloglosso; Azione: costringe gli archi glossopalatini.
3. PIANO APONEUROTICO: scheletro fibroso nel margine anteriore del palato duro, lateralmente ai processi pterigoidei. È formato da fibre tendinee del:
m. tensore del palato
Origine: grande ala sfenoide, processo pterigoideo, cartilagine tuba uditiva; Inserzione: margine posteriore parte orizzontale del palatino;
Azione: tende il palato molle e dilata la tuba uditiva.
4. SECONDOSTRATOMUSCOLARE:sopral’aponeurosi m. elevatori del palato:
Origine: faccia inferiore piramide del temporale, lamina laterale cartilagine tubarica; Inserzione: faccia posteriore aponeurosi palatina;
Azione: eleva il palato molle, costringe l’orifizio faringeo della tuba uditiva.
m. faringopalatini
Origine: faccia posteriore aponeurosi palatina, uncino pterigoideo, c. tuba uditiva; Inserzione: a livello della faringe si divide in fasci laterali (margine posteriore c. tiroidea della faringe) e mediali (rafe mediano faringe);
Azione: eleva faringe e laringe, dilata la tuba uditiva. m. azigos (= CORPO DELL’UGOLA)
Origine: faccia posteriore aponeurosi palatina; Inserzione: apice ugola;
Azione: solleva e accorcia l’ugola.
5. SOTTOMUCOSA: t. connettivo lasso.
6. MUCOSA FARINGEA: di tipo respiratorio. Epitelio cilindrico ciliato con cellule caliciformi, tonaca propria con t. linfoide, fibre elastiche e g. tubuloacinose a secrezione mista.
PALATO MOLLE vascolarizzazione, innervazione, drenaggio
Arterie →
- A. MASCELLARE→A. PALATINA DISCENDENTE
- A. FACCIALE→A. PALATINA ASCENDENTE
- A. CAROTIDE ESTERNA→A. FARINGEA ASCENDENTE Vene→sono divise in:
- V. PALATINE SUPERIORI→PL. PTERIGOIDEO
V. PALATINE INFERIORI (con v. delle tonsille e base della lingua)→V. GIUGULARE INTERNA
INNERVAZIONE
Nervi →
- N. FACCIALE (con il plesso faringeo)→m. tranne m. tensore del palato (innervato dal ramo
mandibolare del n. trigemino);
- N. PALATINO ANT/MEDIO/POST, N. MASCELLARE → rami sensitivi e per le g.; - N. GLOSSOFARINGEO→calici gustativi;
Fibre pregangliari: da neuroni del nucleo nasolacrimale.
DRENAGGIO LINFATICO - Linfatici SUPERIORI→L. RETROFARINGEI
- Linfatici INFERIORI→L. CERVICALI PROFONDI (nel ventre posteriore del m. digastrico)
SOLCO SOTTOLINGUALE definizione e rapporti
Parte ristretta del pavimento della cavità buccale.
RAPPORTI
- SUPERIORMENTE: faccia inferiore lingua;
- IN AVANTI e SUI LATI: faccia linguale arcate gengivodentali; - POSTERIORMENTE: archi glossopalatini.
SOLCO SOTTOLINGUALE descrizione macroscopica
Al centro ha il FRENULO DELLA LINGUA ai lati del quale c’è la CARUNCOLA SOTTOLINGUALE. (All’apice sboccano il dotto sottomandibolare e il dotto della g. sottolinguale maggiore). La caruncola va in fuori con un rilievo detto PIEGA SOTTOLINGUALE dove si aprono dotti escretori minori della g. sottolinguale.
È tappezzato da mucosa delle gengive (sottile), presenta poi una tonaca sottomucosa lassa e un piano muscolare in profondità.
LINGUA definizione
Organo mobile formato da una consistente massa muscolare, con il solco sottolinguale forma il pavimento della cavità buccale. Complesso fibromuscolare rivestito da tonaca mucosa e in alcune parti anche sottomucosa, accoglie le g. linguali e i calici gustativi (organo del gusto).
LINGUA descrizione macroscopica
Formata da:
-CORPO:
* Apice: sottile e arrotondato, in rapporto con gli incisivi;
* Dorso: convesso e depresso nel solco mediano;
* Faccia inferiore: con un solco mediano che va fino al frenulo della lingua, nelle parti laterali
decorrono le pieghe fimbriate;
* Margini laterali: arrotondati e assottigliati dal dietro all’avanti;
-RADICE: t. connettivo (con vasi, nervi) e muscoli. Va dalla mandibola all’o. ioide.
NB: corpo e radice sono separati dal SOLCO TERMINALE A V (con forame cieco del canale
tireoglosso).
LINGUA descrizione al taglio e microscopica
SCHELETRO FIBROSO
1. MEMBRANA IOGLOSSA: alla base della lingua. Dal margine superiore del corpo dello ioide termina libera in alto. Dà attacco al setto linguale nella sua faccia linguale.
2. SETTO LINGUALE: sagittale, tra i m. genioglossi, con la punta raggiunge l’apice linguale. Lateralmente dà attacco a fasci muscolari.
MUSCOLI
1. ESTRINSECI
M. genioglosso→più voluminoso, lamina triangolare sagittale.
O: spina mentale;
I: fasci in alto all’apice della lingua, medi al dorso della lingua, inferiori corpo ioide e base epiglottide;
A: fasci in alto abbassano e retraggono la lingua, fasci medi protrudono la lingua, fasci inferiori tirano avanti lo ioide.
M. ioglosso
O: margine superiore corpo ioide;
I: fasci posteriori e medi al setto linguale, fasci anteriori all’apice della lingua;
A: tira la lingua in dietro e in basso.
M. condroglosso
O: piccolo corno dello ioide;
I: margine laterale corpo della lingua, si fonde con m. longitudinale inferiore;
A: tira la lingua in basso e in dietro.
M. stiloglosso
O: apice processo stiloideo, leg. stilomandibolare;
I: fascio interno attraversa m. ioglosso e si inserisce sul setto linguale, fascio esterno va fino all’apice della lingua;
A: sposta la lingua superiormente e dorsalmente.
M. glossopalatino (vedi palato molle)
M. faringoglosso (vedi m. costrittore superiore della faringe)
M. amigdaloglosso
O: aponeurosi faringea;
I: alla base della lingua sulla linea mediana si fonde con il controlaterale; A: solleva la base della lingua.
2. INTRINSECI
M. longitudinale superiore
O,I: profondamente alla lamina propria, decorre superficialmente su dorso e corpo della base della lingua;
A: accorcia la lingua.
M. longitudinale inferiore
O: lamina propria base della lingua;
I: sottomucosa faccia inferiore del corpo;
A: accorcia la lingua e tira l’apice in dietro e in basso.
M. trasverso
O: con fasci dalle due facce del setto linguale;
I: sottomucosa margini linguali;
A: accorcia il diametro trasverso della lingua.
M. verticale
O: lamina propria del dorso;
I: sottomucosa faccia inferiore;
A: appiattisce la lingua.
TONACA MUCOSA
EPITELIO: pavimentoso stratificato non cheratinizzato. LAMINA PROPRIA: t. connettivo denso.
Ha un aspetto diverso nelle varie parti:
- FACCIA SUPERIORE CORPO: vellutata per la presenza di PAPILLE:
1. FILIFORMI:sututtoildorsodellalingua,nelloroapicehannodelle propaggini filamentose. Sono organi abrasivi per il cibo e hanno
funzioni di meccanorecettori.
2. FUNGIFORMI:nellapuntaailatidellalingua.Baseristrettaeapice
rigonfio. Hanno 1-3 calici gustativi.
3. VALLATE: 9-11 formano il V linguale. Formate da un rilievo
connettivale cilindrico, l’epitelio si affonda e risale attorno alla papilla formando un vallo con calici gustativi. Sul fondo del vallo ci sono g. di Von Ebner e salivari minori a secrezione sierosa.
4. FOLIATE:pocosviluppatenell’uomo,neimarginidelcorpolinguale.
-FACCIA INFERIORE CORPO: tonaca mucosa liscia, sottile e
vascolarizzata.
- FACCIA DORSALE DELLA RADICE: superficie irregolare con sporgenze
tondeggianti (mammelloni) dovute all’accumulo di materiale linfoide che nell’insieme formano la TONSILLA LINGUALE con annesse g. mucose.
TONACA Assente nella faccia superiore del corpo, abbondante nella faccia SOTTOMUCOSA dorsale della base dove ci sono molte g.
GHIANDOLE
Si trovano nella lamina propria mucosa, sottomucosa, tra i fasci muscolari:
- ANTERIORI: i dotti si aprono lungo le pieghe fimbriate, ai lati del
frenulo e vicino all’apice della lingua. Secrezione mista.
- LATERALI: secrezione mucosa o mista.
- POSTERIORI: possono essere profonde del corpo (g. gustative a
secrezione sierosa) o superficiali della base (mucose).
CALICI GUSTATIVI
Sono gli organi del gusto, si trovano nello spessore dell’epitelio pavimentoso che riveste la prima parte del canale alimentare. Numerose nella lingua (nelle papille vallate, foliate e fungiformi)
Si tratta di corpuscoli epiteliali formati da 50-150 cellule. Hanno un polo profondo a contatto con la membrana basale e uno superficiale dove il calice esce all’esterno con il poro gustativo. Vi sono:
- Cellule epiteliali gustative: ricevono gli stimoli e sono collegate con una giunzione cito-neurale al nervo. Nella porzione apicale hanno dei peli gustativi con recettori (G-protein per dolce amaro e umami; canali ionici per aspro e salato);
- Cellule di sostegno a pilastro (periferia del calice) o a bastoncello (in rapporto con cellule gustative);
- Cellule basali nella parte profonda, sono considerate staminali.
LINGUA muscoli estrinseci e intrinseci
- ESTRINSECI
M. genioglosso→più voluminoso, lamina triangolare sagittale.
O: spina mentale;
I: fasci in alto all’apice della lingua, medi al dorso della lingua, inferiori corpo ioide e base epiglottide;
A: fasci in alto abbassano e retraggono la lingua, fasci medi protrudono la lingua, fasci inferiori tirano avanti lo ioide.
M. ioglosso
O: margine superiore corpo ioide;
I: fasci posteriori e medi al setto linguale, fasci anteriori all’apice della lingua;
A: tira la lingua in dietro e in basso.
M. condroglosso
O: piccolo corno dello ioide;
I: margine laterale corpo della lingua, si fonde con m. longitudinale inferiore;
A: tira la lingua in basso e in dietro.
M. stiloglosso
O: apice processo stiloideo, leg. stilomandibolare;
I: fascio interno attraversa m. ioglosso e si inserisce sul setto linguale, fascio esterno va fino all’apice della lingua;
A: sposta la lingua superiormente e dorsalmente.
M. glossopalatino (vedi palato molle)
M. faringoglosso (vedi m. costrittore superiore della faringe)
M. amigdaloglosso
O: aponeurosi faringea;
I: alla base della lingua sulla linea mediana si fonde con il controlaterale; A: solleva la base della lingua. - INTRINSECI
M. longitudinale superiore
O,I: profondamente alla lamina propria, decorre superficialmente su dorso e corpo della base della lingua;
A: accorcia la lingua.
M. longitudinale inferiore
O: lamina propria base della lingua;
I: sottomucosa faccia inferiore del corpo;
A: accorcia la lingua e tira l’apice in dietro e in basso.
M. trasverso
O: con fasci dalle due facce del setto linguale;
I: sottomucosa margini linguali;
A: accorcia il diametro trasverso della lingua.
M. verticale
O: lamina propria del dorso;
I: sottomucosa faccia inferiore;
A: appiattisce la lingua.
LINGUA funzioni
Le sue funzioni sono:
-Assunzione cibo; -Masticazione;
-Formazione bolo alimentare; -Deglutizione;
-Sensibilità gustativa (e tattile); -Fonazione.
LINGUA origine embriologica
Alla fine della 4^ settimana sul pavimento della faringe primitiva compare un RIGONFIAMENTO LINGUALE MEDIANO, dietro questo si sviluppano 2 RIGONFIAMENTI LATERALI OVALI derivanti dal mesenchima della prima coppia di archi faringei.
- 2/3 anteriori della lingua→fusione dei rigonfiamenti laterali su quello mediano (punto di fusione forma il V linguale);
- 3° posteriore della lingua→da 2 sporgenze che si evolvono caudalmente: ▪COPULA dalla 2 coppia di archi faringei;
▪EMINENZA IPOFARINGEA da 3°- 4° coppia di archi faringei; copre la copula.
I m. della lingua derivano da mioblasti che migrano dei miotomi occipitali.
LINGUA vascolarizzazione, innervazione e drenaggio
Arterie →
-A. LINGUALE→A. LINGUALE DORSALE
- rami di A. PALATINA ASCENDENTE e A. FARINGEA ASCENDENTE
- A. SOTTOLINGUUALE→ A. LINGUALE PROFONDA (mucosa del pavimento)
Vene →
V. SOTTOLINGUALI
V. LINGUALI PROFONDE V. LINGUALE→V. GIUGULARE INTERNA
V. DORSALE
V. DEL NERVO IPOGLOSSO
INNERVAZIONE
Nervi →
- N. IPOGLOSSO→componente motoria per tutti i m. tranne m. glossopalatino (n. accessorio); - Trigemino→n. mandibolare→RAMO LINGUALE per sensibilità generale 2/3 anteriori;
- N. intermedio→N. LINGUALE per sensibilità gustativa 2/3 anteriori;
- 9-10 paia per sensibilità gustativa del 3° posteriore.
DRENAGGIO Rete nella mucosa con collettori che vanno in profondità
LINFATICO
Punta→L. SOTTOMENTALI
Corpo→L. SOTTOMANDIBOLARI→l. cervicali profondi
GHIANDOLE SALIVARI MAGGIORI definizione
3 grosse ghiandole extramurali pari che derivano dal rivestimento epiteliale della bocca primitiva. Producono saliva, un misto di:
- COMPONENTE MUCOSA: viscosa e idrofila;
- COMPONENTE SIEROSA: con proteine, acqua e elettroliti. Le sue funzioni sono quelle di:
- Lubrificare le pareti della bocca;
- Detergere (mantiene la sensibilità gustativa); - Dare consistenza al bolo alimentare;
- Inizia la digestione (enzimi come l’amilasi);
- Protezione antibatterica.
PAROTIDE definizione e sito
G. pari, più voluminose g. salivari maggiori. Hanno una parte superficiale e una profonda.
- Terminano profondamente appuntite con il PROCESSO FARINGEO che va nello spazio latero-
faringeo.
- Condotto escretore: DOTTO DI STENONE, emerge dalla faccia esterna, decorre sul m.
massetere, raggiunge il m. buccinatore lo perfora e si apre nella parete laterale del vestibolo della bocca. Attorno al dotto ci sono le g. malari.
SITO
LOGGIA PAROTIDEA: nella regione parotidea, a lato del collo, sotto il padiglione auricolare e il meato acustico esterno, dietro il ramo della mandibola e davanti al m. sternocleidomastoideo.
PAROTIDE rapporti
- PARTE SUPERFICIALE (=faccia esterna, forma triangolare) - Anteriormente: m. massetere;
- Posteriormente: m. sternocleidomastoideo;
- Base: meato acustico esterno, arcata zigomatica;
- Apice: g. sottomandibolare (divise dal setto interghiandolare);
- PARTE PROFONDA (forma prismatica triangolare)
- Anteriormente: m. massetere, ramo della mandibola, m. pterigoideo interno; -Posteriormente: processo mastoideo, m. sternocleidomastoideo, ventre posteriore del m.
digastrico, m. stiliani; - Faccia superiore: articolazione temporomandibolare, meato acustico esterno.
PAROTIDE mezzi di fissità
Avvolte dalla FASCIA PAROTIDEA:
- Parte superficiale: a contatto con la g. e la cute;
- Parte profonda: riveste le pareti della loggia (non aderisce completamente alla parotide, in
mezzo c’è del t. connettivo).
PAROTIDE descrizione microscopica
ADENOMERI
a forma di acini
CONDOTTO PRETERMINALE -Lume ristretto -Singola fila di cellule appiattite
CONDOTTI SALIVARI (striati) -Cellule alte e prismatiche -Nucleo apicale -Parte basale con striature verticali data da invaginazioni del plasmalemma (labirinto basale ricco di mitocondri)
CONDOTTI INTERLOBULARI -Cellule senza labirinto basale
DOTTO DI STENONE
-Si apre nel vestibolo della bocca
-Epitelio cilindrico pluristratificato con intercalate cellule caliciformi mucipare
PAROTIDE tipo di secrezione
Secrezione SIEROSA