Pt.5 - Termodinamica Flashcards

1
Q

Sistema termodinamico

A

Il sistema è caratterizzato da variabili di stato e da grandezze dette “funzioni di stato” E, H, S, G, la cui variazione è determinata solo da stati iniziali e finali (non dal tipo di percorso)
Può andare incontro a trasformazioni reversibili (serie di stati di equilibrio) o irreversibili

Un sistema può essere

1) Aperto: scambia energia e materia con l’ambiente
2) Chiuso: scambia solo energia con l’ambiente
3) Isolato: non scambia né energia né materia con l’ambiente

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2
Q

Energia interna E del sistema

A

Dal punto di visto molecole
E = energia cinetica + energia potenziale

energia cinetica: di traslazione e rotazione di molecole, vibrazione di atomi, movimento di elettroni
energia potenziale: forze di legame tra atomi, forse interne agli atomi, attrazione nucleo-elettroni

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3
Q

1^ legge della termodinamica

A

(legge di conservazione dell’energia)
L’energia non può essere né creata né distrutta, ma trasformata da una forma all’altra o trasferita da un sistema ad un altro

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4
Q

Variazione di energia interna

A

ΔE misura della variazione di energia interna di una trasformazione chimica

  • è fondamentale per capire la differenza di stabilità tra reagenti e prodotti (minore è il contenuto di energia più stabile è il sistema)
  • è principalmente dovuta a differenze tra forze di legami in prodotti e reagenti
ΔE = E(finale) - E(iniziale) = q + w
q = calore
w = lavoro

w < 0 lavoro compiuto dal sistema sull’ambiente
q < 0 calore ceduto (che va dal sistema all’ambiente)

w > 0 lavoro compiuto dall’ambiente al sistema
q > 0 calore assorbito (che va dall’ambiente al sistema)

ΔE < 0 dal sistema all’ambiente
ΔE > 0 dall’ambiente al sistema

ATTENZIONE: lavoro e calore NON sono funzioni di stato
Sono forme di energia correlate dalla relazione:
1 cal = 4.186 J

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5
Q

Lavoro w

A

Per un sistema chimico sono importanti due tipi di lavoro
1) Lavoro elettrico
w(el) = -zFE (vedere elettrochimica)
2) Lavoro meccanico
il lavoro di espansione di un gas è quello prodotto in seguito a cambiamenti di volume di un sistema gassoso ed è chiamato lavoro PV

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6
Q

Lavoro meccanico w

A

Esempio:
CaCO3 riscaldato a temperature sufficientemente alte decompone a formare CaO (solido) e CO2 (gas)
Se questa reazione viene fatta avvenire in maniera controllata in un recipiente dotato di un pistone avremo che il gas compie un lavoro spostando il pistone (lavorando quindi contro una pressione esterna che è quella atomosferica)
Vi è quindi un aumento di volume a cui corrisponde un lavoro w di espansione che sarà dato dalla variazione di volume per la pressione:

w = - P(esterna) ΔV con P = cost

una trasformazione di questo tipo è praticamente irreversibile: è difficile riprodurre la reazione inversa passando attraverso gli stessi identici stati di equilibrio che hanno portato allo stato finale

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7
Q

Lavoro w e trasformazione reversibile

A

Un sistema compie il massimo lavoro di espansione quando si trasforma reversibilmente e in condizioni isotermiche (T=cost)

Si considera sempre un gas in espansione che passa attraverso una serie di stati di equilibrio in cui le variabili cambiano in maniera infinitesima: invece di un ΔV avremo un dw
Per avere uno spostamento infinitesimo del volume avremo quindi un aumento infinitesimo di volume a cui corrisponde una diminuzione della pressione del sistema

dw = -P(esterna) dV = - PdV = - nRTdV / V
dove, nell’ipotesi di un gas ideale, abbiamo ricavato P dalla relazione PV = nRT

w = - ∫ PdV = - ∫ nRT(dV/V) = -nRT ln ( V(f) / V(i) )
dove l'integrale va dal V(i) al V(f)
n = numero di moli del gas ideale 
i= stato iniziale
f = stato finale
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8
Q

Entalpia

A

Entalpia H è una funzione di stato definita a
P = cost –> V = cost

Abbiamo visto che
w (espansione) = -P(esterna) ΔV

quantità di calore ceduto/acquistato a volume costante:
ΔE = q(v)

quantità di calore ceduto/acquistato a pressione costante: 
ΔE = q(p) - PΔV
q(p) = ΔE + PΔV = ΔH 
da cui
H = E + PV

Per una trasformazione generica
ΔH = H(finale) - H(iniziale)
Per una reazione chimica
ΔH(reazione=R) = H(prodotti) - H(reagenti)

ΔH(R) < 0 esotermica, il calore passa dal sistema all’ambiente
ΔH(R) > 0 endotermica, il calore passa dall’ambiente al sistema

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9
Q

Relazione tra ΔH e ΔE

A

Per molte reazioni la variazione di entalpia ΔH è una buona stima della variazione di energia interna del sistema (per piccolissime o nulle variazioni di volume), riconducibile principalmente all’energia di legame

ΔH ~ ΔE

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10
Q

Entalpia di reazione allo stato standard

A

Stato standard: 1atm, soluzioni 1M, sostanza pura allo stato stabile (di solito 25°C)

aA + bB —> cC + dD
ΔH°(R) = (cΔH°(fC) + dΔH°(fD) ) - (aΔH°(fA) + bΔH°(fB) )

dove
ΔH°(f) = entalpia di formazione di un composto a partire dai suoi elementi allo stato standard (1mole)

ATTENZIONE: ΔH°(f) di un elemento = 0
es. ΔH°(f) (H2) = 0 , ΔH°(f) (C grafite) = 0
infatti il C solidifica in due allotropi (grafite e diamante) ma il suo stato più stabile termodinamicamente è quello della grafite

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11
Q

Entalpia ΔH con nomi specifici

A

1) ΔH(comb) di combustione per 1 mole di sostanza
es. CH4 + 2O2 —> CO2 + 2H2O

2) ΔH(f) di formazione (1mole di composto prodotta dai suoi elementi))
es. Na + 1/2 Cl2 —> 1 NaCl
si usa 1/2 davanti a Cl2 perchè per definizione NaCl deve essere 1mole

3) ΔH(fusione) , ΔH(vap) , ecc…. di passaggio di stato di 1 mole
es. H2O(s) —> H2O (l)

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12
Q

Come scrivere un’equazione termodinamica

A

Per scrivere un’equazione termodinamica completa occorre scrivere l’equazione chimica e specificare il ΔH°(R)

1) H2(g) + 1/2O2(g) –> H2O(l)
con ΔH°(R) (25°C, 1 atm) = -68.3 Kcal

2) H2O(l) + H2(g) —> 1/2O2(g)
con ΔH°(R) (25°C, 1 atm) = +68.3 Kcal

NB: se la reazione 1 a dare acqua è esotermica, la reazione inversa 2 sarà endotermica

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13
Q

Legge di Hess

A

La variazione di H di un processo complessivo è la somma delle variazioni di H delle singole tappe

ΔH(tot) = ΔH(1) + ΔH(2) + … + ΔH(n)

Un esempio di applicazione, visto precedentemente, è il ciclo di Born-Haber per la formazione di un solido ionico

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14
Q

Calore acquistato o ceduto in una trasformazione chimica o fisica

A

ΔH di un sistema si misura determinando la quantità di calore rilasciato o assorbito q(p) in un dato ambiente (=calorimetro) a pressione costante
Lo scambio di una certa quantità di calore si manifesta come variazione di temperatura

Capacità termica di una sostanza
quantità di calore necessaria per variare di 1°C (o K) la temperatura di una certa massa di sostanza

Calore specifico c(p) a pressione costante
quantità di calore necessario ad innalzare ad innalzare di 1°C (o K) la temperatura di 1g di sostanza
[J / gK] oppure [cal / gK]

q(p) = c x massa x ΔT

Calore specifico molare C(p)
quantità di calore necessario ad innalzare ad innalzare di 1°C (o K) la temperatura di 1mole di sostanza
[J / mol K] oppure [cal / mol K]

q(p) = C x moli x ΔT

Ricordando che q(p) = ΔE + PΔV = ΔH
a pressione costante avremo che q(p) = ΔH
a volume costante avremo che q(v) = ΔE

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15
Q

Calore acquistato o ceduto in un passaggio di stato

A

Se il trasferimento di una certa quantità di calore si manifesta con un passaggio di stato non c’è variazione di temperatura (T=cost), ovvero:
Q(fus/eb/sol) = ΔH(fus/eb/sol)

Q(fus/eb/sol) = λ(fus/eb/sol) x massa(o moli)
con P=cost

λ = calore latente del passaggio di stato
in [J/g] o [cal/g] o [J/mol] o [cal/mol]

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16
Q

Entalpia di reazione a temperature diverse da 25°C

A

ΔH(T) = ΔH° (298) + ΔC(p) (T-298)

ΔH° (298) = variazione di entalpia e 25°C
ΔC(p) = differenza dei calori specifici dei reagenti e dei prodotti, ipotizzata costante nell’intervallo di temperatura:
ΔC(p) = (cC(C) + dC(D) ) - (aC(A) + bC(B) )

17
Q

Entropia

A

Entropia S è una funzione di stato
E’ correlata al numero di microstati del sistema e spesso è descritta come un modo di rappresentare il disordine del sistema
Aumenta il disordine –> più microstati –> aumento di entropia

S = k lnW [J/K]
k = costante di Boltzmann 1.38*10^-23 J/K
W = numero di modi di disporre i componenti di un sistema [adimensionale]

Per una trasformazione generica
ΔS = S(finale) - S(iniziale)
Per una reazione
ΔS(R) = S(prodotti) - S(reagenti)

ΔS > 0 aumento disordine

  • rottura di un grossa molecola in molecole più piccole
  • aumento del numero di moli di gas nel sistema
  • fusione, evaporazione
  • mescolamento di due sostanze

ΔS < 0 aumento ordine

  • associazione di piccole molecole in molecole più grandi
  • diminuzione di numero di moli di gas nel sistema
  • condensazione di un gas
  • congelamento di un liquido
  • cristallizzazione

Esempio: solido —> liquido —> gas
- cristallo solido: massima interazione tra molecole/ioni - stato liquido: si perda questa interazione molto stressa quindi abbiamo maggiore volume –> aumenta l’entropia
- gas: tutte le molecole hanno a disposizione tutto il volume in cui disporsi quindi aumenta nuovamente l’entropia
Quindi per tutti questi passaggi abbiamo che ΔS > 0
Se torno indietro nei processi si ha più ordine quindi ΔS < 0

18
Q

Altro modo per calcolare S

A
ΔS = q/T
q = quantità di calore in una trasformazione ad una temperatura T

Ovvero la variazione di entropia è:

  • direttamente proporzionale alla quantità di calore trasferita dal o al sistema, e a una variazione opposta di calore del sistema
  • inversamente proporzionale alla temperatura a cui avviene il trasferimento

Quindi a P=cost
ΔS(sistema) = q(rev) / T = ΔH /T
ΔS(ambiente) = - q(sistema) / T = - ΔH(sistema) / T
ovvero la quantità di calore acquistata/ceduta dal sistema sarà la stessa ceduta/acquistata dall’ambiente con il segno scambiato

19
Q

2^ legge della termodinamica

A

Le trasformazioni avvengono spontaneamente (senza alcuna influenza esterna) nella direzione che aumenta l’entropia dell’universo

ΔS (universo) = ΔS (sistema) + ΔS (ambiente) > 0 trasformazione spontanea

dove universo = sistema + ambiente = isolato

20
Q

3^ legge della termodinamica

A

L’entropia di tutti i solidi cristallini puri (di un cristallo perfetto) si approssima a zero al tendere della temperatura allo zero assoluto (S–>0 per T–>0)

aA + bB —> cC + dD
ΔS° (R) = ∑ mS°(prodotti) - ∑ nS°(reagenti)
ΔS° (R) = (cS°(C) + dS°(D) ) - (aS°(A) + bS°(B) )

dove S° è l’entropia di 1mole di sostanza nello stato standard

ATTENZIONE 1
l’entropia degli elementi allo stato standard è ≠ 0

ATTENZIONE 2
se abbiamo la reazione chimica non è necessario fare il calcolo per sapere se l’entropia aumenta o diminuisce
es. N2(g) + 3H2(g) —> 2NH3(g)
oltre al fatto che la molecola che si forma è più complessa da quelle da cui deriva, abbiamo 4moli di gas nei reagenti e 2moli di gas nei prodotti ovvero sta scomparendo il componente più disordinato degli stati della materia quindi diminuisce l’entropia

21
Q

Energia libera di Gibbs

A

L’energia libera di Gibbs G è una funzione di stato

ΔG (sistema) = ΔH (sistema) - TΔS (sistema)
G = H - TS

ΔG < 0 processo spontaneo (ΔS > 0 )
ΔG > 0 processo non spontaneo (ΔS < 0 )
ΔG = 0 equilibrio

L’equazione di cui sopra è stata ricavata nel modo seguente:
ΔS(universo)=ΔS(sistema) + ΔS(ambiente) > 0 spontanea
ΔS(ambiente) = -ΔH(sistema) / T
sostituendo la seconda espressione nella prima si ha
ΔS(universo) = ΔS(sistema) - (ΔH(sistema) / T)
moltiplicando del -T
-TΔS(universo) = -TΔS(sistema) + ΔH(sistema)
Poniamo poi -TΔS(universo) = ΔG

22
Q

Effetto della temperatura: un processo può diventare spontaneo?

A

Abbiamo 4 possibilità di variare entalpia, entropia e temperatura per variare G
(ricorda il grafico ΔG su T)

1) ΔH > 0 e ΔS < 0 —> ΔG > 0 processo NON spontaneo
2) ΔH < 0 e ΔS > 0 —> ΔG < 0 processo spontaneo

3) ΔH < 0 e ΔS < 0 —> ΔG < 0 fino a che -ΔS < ΔH
cioè per valori di temperatura bassi
4) ΔH > 0 e ΔS > 0 —> ΔG < 0 fino a che -ΔS > ΔH
cioè per valori di temperatura via via più alti

23
Q

1° modo per calcolare ΔG

A
ΔG°(R) = ΔH°(R) - TΔS°(R)
ΔG°(R) = ∑ mΔG°(f) (prodotti) -  ∑ nΔG°(f) (reagenti)
24
Q

2° modo per calcolare ΔG

A

aA + bB —> cC + dD
ΔG°(R) = (cΔG°(f) (C) + dΔG°(f) (D) ) - ( aΔG°(f) (A) + bΔG°(f) (B) )

ΔG°(f) = energia libera di formazione di un composto

ATTENZIONE
l’energia libera ΔG di un elemento nel suo stato standard è = 0

25
Q

Energia libera e lavoro

A

Reazione spontanea
ΔG = lavoro max non espansivo fornito dal sistema all’ambiente

Reazione non spontanea
ΔG = lavoro min non espansivo fornito dall’ambiente al sistema