Prospettive e oggetto di studio Flashcards
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Quali sono le peculiarità della disciplina?
1) Le sue peculiarità derivano dalle complessità del suo oggetto di studi e in particolare del suo contesto.
Nel quale, hanno luogo asimmetrie di potere che spesso generano conflitti. Si tratta di una comunità sociale e tecnica non pacifica.
2) Non è una disciplina da laboratorio, però si impegna nel conservare il collegamento con i problemi reali e l’intento di comprenderli e spiegarli fuori e dentro il laboratorio.
Dunque è diretta, non solo a trovare soluzioni contigenti a determinate aziende e settori, ma a sviluppare generalizzazioni e modelli.
Cosa caratterizza la ricerca nella psicologia del lavoro?
Si caratterizza per la complessità dei problemi, per la loro ampiezza e incertezza delle situazioni.
L’elemento più influente è dato dalla contingenza, dalla quale ne deriva l’impossibilità di generalizzare vari contributi in paesi con culture diverse ritenendo di poter avere gli stessi risultati.
Ogni soluzione va trovata in rapporto alle diverse situazioni e alle loro caratteristiche.
Cosa caratterizza la metodologia in psicologia del lavoro?
La metodologia in psicologia del lavoro è prescrittiva e normativa. Fissato un obiettivo occorre individuare gli strumenti per raggiungerlo, i contesti per i quali è possibile applicare procedure di soluzione efficaci e scientificamente validate.
Adottando anche approcci teorico-metodologici differenti.
Quali sono le fasce di lavoratori considerabili come a rischio?
Le fasce costituite dai giovani, dagli anziani e dalle donne
Parlami della situazione lavorativa in riferimento alla popolazione femminile
La forma contrattuale più diffusa è stata quella del part time, in quanto maggiormente compatibile con la gestione delle responsabilità familiari.
La differenza di retribuzione, almeno fino al 2007, nel settore privato era ancora molto rilevante. La differenza media di retribuzione in italia si attestava al 28%.
Un altro problema è legato all’innzalzamento dell’età pensionabile delle donne senza includere alcun tipo di sostengo aggiuntivo. Nonostante nella nostra società gravino ancora per la maggiorparte sulle donne gli oneri di gestione e cura dei bambini e degli anziani.
Le conseguenze sulla salute delle donne riguardano una crescente difficoltà nella conciliazione lavoro-vita, il maggiore carico cognitivo e le conseguenti inplicazioni psicofisiologiche.
Lavoro flessibile e lavoro atipico
Secondo Rosseau chi subisce la scelta di questo tipo di lavoro lo vive come un mezzo per ambire a posizioni più permanenti e il suo contratto psicologico con l’azienda è più di tippo relazionale.
Chi viceversa lo sceglie ha un contratto psicologico più di tipo transazionale.
Spesso i lavoratori che passano da una categoria di lavoro a tempo indeterminato a una qualsiasi forma di lavoro atipico percepiscono una violazione del contratto psicologico con conseguente diminuizione del commitment.
L’insicurezza legata al tipo di contratto può portare a atteggiamenti negativi, malessere e insoddisfazione.
La variabile volontarietà nei confronti del lavoro atipico è una determinante della soddisfazione del lavoratore.
La multiculturalità
Gli immigrati sono una componente sempre più rilevante nel mercato occupazionale.
Il fenomento è sempre più cruciale e crescente nel nostro paese
La disabilità
In italia la legge 68/99 tutelava le persone disabili promuovendo l’integrazione e l’inserimento nel mondo del lavoro.
Nel corso degli anni le prestazioni assistenziali di cui i disabili fruivano fungevano da disincentivo al lavoro perchè avrebbero comportato il rischio di perderle.
Per far fronte alla loro integrazione l’unione Europea aveva varato un piano d’azione con tre obiettivi:
1) la piena applicazione sullla direttiva sull’uguaglianza in maeteria di occupazione, l’integrazione della questione della disabilità nelle politicche comunitarie e il miglioramento dell’accessibilità
Il fenomento della formazione continua
Stando a indagini passate sugli investimenti fatti per continuare a formare il personale in italia, emerge come essa si collochi tra gli ultimi posti.
Il motivo principale riguarda la convinzione che il proprio personale possegga già le competenze e conoscenze necessarie per compiere le proprie attività.
Da ciò ne consegue una bassa competitività nei confronti di aziende che investono molto sulla formazione continua.
A livello europeo, con il consiglio di Lisbona del 2000 ci si era posto l’obiettivo di rendere l’economia europea più competitiva, basata sulla conoscenza con più posti di lavoro, più qualificati.