Capitolo 1 Flashcards
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Cosa studia la psicologia del lavoro?
Diversi fattori riguardandi l’uomo inserito nel contesto lavorativo:
i sentimenti, gli atteggiamenti, i processi sociali e psicologici
Evoluzione terminologica
I termine:
Psicotecnica, Hugo Munsterberg 1913; Guido Della Valle 1910. Riferendosi alla scienza che si propone di applicare la psicologia alla tecnica del lavoro umano.
II termine:
Psicologia industriale, prende il posto del primo dopo il 1950, per definire la scienza che studia il comportamento umano negli aspetti della vita che riguardano la produzione, la distrubuzione e l’uso dei beni e dei servizi della nostra civiltà.
Differenze geografiche:
Paesi anglosassoni: Psicologia dell’occupazione
Europa e statiuniti:
Psicologia del lavoro
Anni 70’ compare per la prima volta il termine Psicologia delle organizzazioni, per riferirisi a temi della psicologia applicata all’industria più affine ad aspetti sociali.
L’origine della psicologia del lavoro?
Nasce alla fine del 1800, quando si preannunciava la II rivoluzione industriale.
Contestuale alla nascità delle prime organizzazioni sindacali dei primi provvedimenti legislativi sulla tutela dei lavoratori.
Secolo che vide la comparsa di pionieri come Freud, Taylor, Binet e Munsterberg.
Basti pensare alla nascita dello Scientific Management, alla nascità dei primi laboratori di psicologia sperimentale e alla fondazione di fine 800 dell’APA e alla comparsa delle novizie cliniche del lavoro.
Questo periodo vide anche il contributo di Giuseppe Sergi con il primissimo corso di psicologia tenuto all’università di Messina.
Cosa avvenne a inizio 900?
Vengono pubblicati saggi come Psicopatologia della vita quotidiana, prendono vita gli studi di Binet sulla valutazione dell’intelligenza e vi è l’assegnazione delle prime tre cattedre di psicologia presso l’università di Torino.
Si configura la seconda generazione di psicologi, di matrice applicativa.
Si affronta, soprattutto in italia, la grande esigenza della Psicologia di proporsi come disciplina sempre più autonoma rispetto alla Filosofia.
Vi è il grande contributo dato da Giulio Cesare Ferrari che nel 1912 ottiene dall’università di Bologna l’insegnameto di psicologia sperimentale.
In Europa vengono condotti i primi studi sulla fatica e sullo stato fisico dei lavoratori e sulla durata del lavoro con attenzione sulle cause degli infortuni e sulle conseguenza psicologiche dei lavori monotoni, ripetitivi e alienanti.
Gemelli da un grande contributo all’italia agli inizi della I guerra mondiale elaborando test psicofisici per la selezione dei candidati all’aviazione.
Nel 1917 gli psicologi dell’università di Harvard sviluppano due test divenuti famosissimi, ovvero Army alpha e Army beta
Il primo dopo guerra
Si assiste alla ripresa della libertà della ricerca scientifica.
Secondo Stanley Hall la psicologia del lavoro ha come obiettivo la riumanizzazione dell’industria.
Nel 1919 Walter Dill Scott dà vita alla prima organizzazione privata di consulenza in psicologia del lavoro e Elron Mayo da il via alla sua attività pubblica, ispirando le prime lotte tendenti a umanizzare il lavoro.
A Padova, per opera di Vittorio Benussi viene fondato il laboratorio di ricerche psicologiche e viene istituita la cattedra di psicologia sperimentale. Benussi sottolinea la necessità che la psicologia in quanto disciplina positiva sia inserita delle facoltà scientifiche.
Viene scritto il primo testo didattico di psicologia del lavoro “Lectures on industrial psychology” da Bernard Muscio.
Si inizia a studiare il lavoro ripetitivo dovuto all’applicazione del Taylorismo. Per Myers, distrugge la personalità e crea un’inutile monotonia che viola prinicipi psicologici già ampiamente riconosciuti.
Che ruolo ebbe Elton Mayo?
Elton Mayo avvia gli studi alla Western Electric di Chicago. Le sue ricerche ricevono grande attenzione a livello internazionale, dunque, contribuisce alla crescità da parte degli industriali verso l’implementazione di tecniche e procedure derivanti da rilevazioni e ricerche di patrice psico applicativa.
Allo studioso si attribuisce la nascita delle Human Relations, movimento il cui scopo è stato quello di intervenite sullo studio del gruppo senza intervenire sulla struttura organizzativa dello Scientific Management.
La situazione Italiana però presenta un gap tra l’ambiente industriale non ancora disposto a recepire le nuove tecniche e i ricercatori che cercavano di stare al passo con i successi europei.
La psicologia in Italia viene ancora ostacolata dalla cultura ufficile impregnata dalla filosofia idealistica
Cosa avviene nel secondo dopoguerra?
Viene istituita dall’APA la sezione 14 dedicata all’industrial psychology riconoscendone lo statuto autonomo.
Kurt Lewin fonda il research center for ggroup dynamics e fonda la rivista Human Relations.
Si afferma lo sviluppo organizzativo OD, un modello di intervento che punta a incentivare lo sviluppo di sttrutture organizzative flessibili e a migliorare i rapporti interpersonali.
In Italia la psicologia del lavoro è ancora trascurata, lo sarà fino a inizio anni ‘80. La difficoltà è legata all’impossibilità di riuscire a far ammettere che l’uomo possa essere misurato. Inoltre, gli ambiti applicativi della disciplina sono ancora lontani dall’essere ben definiti
