Parte 3 Flashcards
Quali sono le malattie a carico del sistema immunitario?
Immunodeficienze, malattie autoimmuni e reazioni di ipersensibilità
Come possono essere le immunodeficienze?
Di tipo primario (ereditario), dovute a mutazioni genetiche recessive (per geni del fattore del complemento o dei fagociti) o di tipo secondario o acquisito (HIV, 1 e 2, che colpiscono i T helper, o nelle leucemie, farmaci immunosoppressivi, carenze alimentari gravi, ustioni, radiazioni…)
Quali sono alcuni esempi di malattie da immunodeficienza primaria?
- La malattia cronica granulomatosa (impedisce il burst respiratorio ai fagociti: il patogeno porta a una infiammazione cronica)
- Agammaglobulinemia di Burton (manca un enzima che fa maturare i B)
- ipoplasia timica congenita (non maturano i T)
- immunodeficit combinati (SCID): non funziona sia l’immunità innata che la specifica (devono fare terapia genica)
Come possono essere le malattie autoimmuni?
- organo specifiche (come il diabete e la tiroidite di Hashimoto)
- sistemiche (come il lupus, che se la prende col DNA)
Nelle malattie autoimmuni, gli autoanticorpi riconoscono recettori sulla superficie cellulare: che effetto può avere questo legame?
- Effetto stimolatorio: l’autoanticorpo simula il ligando del recettore (morbo di Baselow)
- effetto inibitorio: agisce come competitore del ligando (es nella miastenia gravis gli anticorpi si legano al recettore per acetilcolina nelle giunzioni neuromuscolari, nel diabete insulino resistente si lega ai recettori per insulina)
Quali sono alcuni esempi di malattie autoimmuni?
- anemia emolitica (si legano agli antigeni del GR, attivando il complemento che lo lisa
- artrite reumatoide: anticorpi anti IgG si depositano nei vasi e nelle articolazioni, infiammando
- diabete mellito tipo 1: contro cellule beta del pancreas
- lupus: contro DNA e istoni, gli immunocomplessi vanno in vasi e articolazioni
- Morbo di Basedow: si legano a recettori per TSH, facendo produrre ormoni alla tiroide
- Tiroidite di Hashimoto: distruggono cellule della tiroide
- Sclerosi multipla: contro la mielina che riveste le terminazioni nervose
Quali sono le cause delle malattie autoimmuni?
- fattori genetici (alcuni tipi di MHC sono associati a malattie autoimmuni)
- Ambientali: batteri o virus esprimono antigeni simili all’HLA
- ormonali: colpiscono di più le donne forse perché fattori ormonali danno maggiore reattività immunologica
Quali sono le diverse patogenesi possibili delle malattie autoimmuni?
- perdi la tolleranza immunologica: non elimini i cloni mongoloidi
- mimetismo molecolare (virus, batteri)
- presenza di molecole MHC aberranti sulle cellule NON APC (specie per tiroide e pancreas)
- linfociti T regolatori spengono l’attivazione del sistema immunitario (opposto degli helper): se c’è meno sistema immunitario, ci possono essere malattie autoimmuni e possono comparire tumori
Che cos’è una reazione di ipersensibilità?
una risposta immune acquisita in forma esagerata o inappropriata, contro antigeni non patogeni: bisogna venire in contatto con l’antigene almeno due volte (per sensibilizzare l’organismo e per scatenare la reazione)
Che tipi di reazioni di ipersensibilità esistono?
- di tipo immediato: divise in tipo primo (allergia, con IgE che riconoscono antigeni solubili); secondo (citolitica, IgG, riconoscono recettori cellulari) e terzo (patologia da immunocomplessi, IgG, contro agenti solubili). Nelle immediate la risposta immune specifica è umorale (sono coinvolti anticorpi)
- Ritardato (risposta di tipo cellulare): sono coinvolti T helper 1 (contro agenti solubili, attivano macrofagi), T helper 2 (contro agenti solubili, attivano eosinofili), e i C citotissici (CTL) (riconoscono antigeni associati a cellule)
Quali sono le caratteristiche della reazione di tipo 1, cioè quella allergica?
l’antigene si chiama allergene. Nel primo contatto viene presentato ai Th2, che producono 3 citochine: IL4 (stimola i B a produrre IgE), IL3 e IL5 (fattori chemiotattici per eosinofili. Il primo contatto termina con la sensibilizzazione: nei tessuti in contatto con l’allergene si formano mastociti armati (sensibilizzati, i mastociti derivano dai basofili), che sulla membrana hanno anticorpi IgE, specifici per quell’allergene. Nel secondo contatto, l’allergene si lega alle IgE sul mastocita: questo legame fa liberare istamina.
Qual è la particolarità delle IgE nelle reazioni di ipersensibilità di tipo 1 (allergie)?
Con il loro gambo si legano al mastocita: cellula piena di istamina presente nelle mucose
Quali sono le particolarità degli allergeni?
- hanno un antigene bivalente, con due epitopi non necessariamente uguali: l’allergia richiede il legame a due IgE presenti sulle membrane del mastocita
- Deve attivare i T helper 2 per produrre IgE (questo è dovuto a predisposizione genetica: i non allergici riconoscono l’antigene attivando i T helper 1, che producono IgG che non si legano ai mastociti)
In che modo gli allergeni possono entrare nell’organismo?
Inalazione (sensibilizzano le mucose nasali, bronchiali e le vie respiratorie), inoculazione dermica (es veleni insetti, attivi i mastociti della cute, ma se l’allergene entra in circolo tramite vasi si ha reazione sistemica, cioè shock anafilattico); ingeriti (mucose gastro intestinali, può dare shock o orticaria), per contatto con cute (nichel, foglie)
Quali sono gi effetti dell’istamina?
Vasodilata, aumenta permeabilità vasale, contrae la muscolatura liscia (asma), stimola la formazione di muco (rinite allergica); inoltre un mastocita attivato libera mediatori infiammatori come leucotrieni e prostaglandine, che allungano queste manifestazioni
Da cosa dipendono i sintomi clinici dell’allergia?
Dalle vie di accesso dell’allergene: rinite allergica (nel primo contatto le APC presentano il polline ai Th2, che con le IL (IL4,hehe) attivano il B, che produce IgE, che si legano al mastocita; al secondo contatto il polline si lega alle IgE dei mastociti armati); punture di insetto danno essudato allergico: l’allergene entra in circolo; le IgE armano i mastociti nei tessuti; allergie alimentari danno infiammazione di mucosa gastrica; asma bronchiale se i mediatori infiammatori contraggono la liscia (per effetto dell’istamina + leucotrieni e prostaglandine prodotte dai mastociti attivati prolungano l’effetto)
Quale via di esposizione può dare shock anafilattico?
allergeni per via venosa o sostanze alimentari velocemente assorbite dall’intestino: si hanno tantissimi mastociti che danno edema alla gola etc
Cosa sono i test allergici?
Test che riproducono a livello cutaneo le reazioni allergiche: inoculi potenziali allergeni a bassa dose
Quali sono le reazioni di ipersensibilità di tipo 2 (o citolitiche)?
Danno una lisi delle cellule in due step. Prima c’è sensibilizzazione (produzione di cell B della memoria): le igG prodotte si legano all’antigene di superficie della cellula bersaglio, che si ricopre di anticorpi. Si scatena una reazione antigene- anticorpo che attiva in via classica la cascata del complemento che produce complesso di attacco alla membrana, dando lisi: l’attivazione del complemento produce frammenti che agiscono da opsonine, rendendo la cellula fagocitabile
A che malattie si applica la reazione di ipersensibilità di tipo 2 (citolitico)?
alle reazioni autoimmuni: anemie emolitiche, piastrinopenie autoimmuni, leucopenie, reazioni post trasfusionali: i GR hanno glicoproteine AB0 e Rh, tutti hanno l’antigene H grazie all’enzima H che lega fucosio, gli A e i B hanno un altro oligosaccaride. I 0 sono donatori universali di GR, gli AB possono ricevere GR da tutti
Che cos’è la malattia emolitica del neonato?
è dovuta a incompatibilità Rh, quando una madre Rh- (senza antigeni sui GR) fa un figlio Rh+: durante il parto gli Rh+ sensibilizzano la madre, che produce cellule B della memoria che fanno IgG anti Rh+, e alla seconda gravidanza attraversano la placenta e emolizzano i GR fetali. Per questo si fa la profilassi Rhesus, che tratta la madre dopo il primo parto con anticorpi anti Rh, che desensibilizzano la madre
Cosa sono le malattie citolitiche dovute a reazioni indesiderate ai farmaci?
Succede spesso con gli antibiotici perché si legano ad antigeni presenti sulle cellule e li modifica affinché non siano più riconosciuti come self; es le pennicilline a volte scatenano reazione con IgG, attivando il complemento e la lisi cellulare
Quali sono le reazioni di ipersensibilità di tipo terzo (o malattia da immunocomplessi?)
coinvolge il sistema umorale (IgG). Il bersaglio non è una cellula ma solubile: formato l’immunocomplesso che attiva il complemento: si creano mediatori infiammatori chemiotattici. L’immunocomplesso può anche legarsi ai mastociti, che liberano leucotrieni e prostaglandine. Gli immunocomplessi si formano nei vasi e danno vasculiti, nefriti e artriti. Se si forma sottocute si ha reazione di Arthus, e si producono IgG contro quell’antigene; si attiva la cascata del complemento e il C5A è il principale attivatore dei mastociti.
Cosa succede nelle vasculiti dovute a reazioni di ipersensibilità di tipo 3 (malattia da immunocomplessi)?
Gli immunocomplessi vengono spinti dalla pressione sanguigna vicino al tessuto vascolare endoteliale infiammato: si attiva il complemento e le piastrine inoltre aderiscono all’endotelio infiammato, formando il trombo che blocca il flusso ematico
Cosa succede agli immunocomplessi nel glomerulo (malattie da immunocomplessi, tipo 3)?
gli immunocomplessi sono spinti sotto alla membrana basale, scatenando reazione infiammatoria
Quali sono le caratteristiche della rezione da ipersensibilità di tipo 4 (reazione ritardata)?
è una risposta cellulo mediata: le APC presentano un antigene ai linfociti T: i T helper 1 producono citochine (TNF e interferone gamma), che richiamano i monociti, che formano il granuloma
Quali tipi di reazioni esistono, appartenenti alla reazione da ipersensibilità di tipo 4 (o ritardato)?
- dermatite da contatto: soprattutto con macrofagi e linfociti, è infiammazione cronica interstiziale
- reazione tubercolinica: test di Mantoux: l’antigene è inoculato sottocute e se il soggetto ne è già venuto a contatto si scatena una risposta di ipersensibilità linfocitaria (T helper 1) due giorni dopo (se è positivo il soggetto è immune)
- reazione granulomatosa: la formazione del granuloma richiene 20/30 giorni, è reazione ritardata
Quali sono le risposte sistemiche (non locali) dell’infiammazione?
Febbre, risposta di fase acuta, aumento delle VES e leucocitosi
Che cos’è la febbre?
Un’ipertermia con eziologia infiammatoria (tiroidismo e colpo di calore sono non infiammatori)
Come fa l’organismo a termoregolarsi in ambienti freddi?
Tramite la termogenesi e il processo di termoconservazione
Come agisce la termogenesi?
su base metabolica di tipo esotermico (metà delle ossidoriduzioni dei mitocondri liberano energia sottoforma di calore). la termogenesi metabolica è di tipo obbligatoria (metabolismo basale genera calore a riposo e digiuno)o regolata da ormoni tiroidei che stimolano l’entrata in cellula di ioni che attivano le ATPasi, aumentando l’ATP che viene idrolizzato, sviluppando calore. Oppure può essere di tipo facoltativo: l’adrenalina in casi di emergenza agisce sugli epatociti stimolando glicogenolisi (glucosio usato per metabolismo ossidativo) e acidi grassi che fanno beta ossidazione, e contrae muscolatura scheletrica (brivido)
Come agisce la termoconservazione?
Tramite vasocostrizione della rete capillare cutanea, contrae gli sfinteri pre-capillari e disperde meno calore (meccanismo scatenato dalla noradrenalina)
Come agisce la termodispersione?
Tramite vasodilatazione mediata da istamina e evaporazione per sudorazione, ma si può perdere anche calore tramite respirazione, feci, urine e assunzione di cibi/bevande fredde